Ermopoli

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nikelise 25-08-2011 09.46.15

Citazione:

Originalmente inviato da diamantea (Messaggio 102863)
Non tanto la prima affermazione quanto la seconda vorrei che chiarissi meglio.
Posso capire che se ci si risveglia prima si potrebbe non fare i figli ma potrei anche farne con consapevolezza come dice Nike.
Invece già il fatto di aver figliato riduce la tolleranza... è come sapere in partenza che non toccherò il traguardo, sento un fondo di verità limitante in me che mi scoraggia dal continuare.
Non che non ne abbia il desiderio, anzi, è sempre più forte, ma avverto il limite, non so se è questo o altro ma potrebbe essere questo, io so che l'essere madre mi vincola in qualche modo.
Credi che non mi accorga di come giro intorno mancando di continuo l'obiettivo?

Se è vero quello che dici, per me non ci può essere speranza di un totale risveglio in questa vita.

Citazione:

Originalmente inviato da webetina (Messaggio 102864)
Io credo che per la donna che ha figliato, diciamo così, è più difficile che possa fare il percorso di crescita fino in fondo perchè non è libera, non è solo di se stessa. E' scritto dentro la condizione stessa di madre che non può rischiare fino in fondo, non può permettersi quella "morte" di cui si parla, necessaria, per superare la condizione che la lega principalemente all'istinto di protezione verso i figli.
Accade anche all'uomo che si crede necessario a questo scopo.
Penso che quando il desiderio di andare oltre preme , spesso nella donna-madre è più drammatico, proprio perchè più violento, una volta che una delle esperienze più forti e più sconvolgente per gli esseri umani, appunto il figliare, sia stata sperimentata e goduta. Questo potrebbe essere un aspetto della questione.

Scusate ma non condivido affatto .
L'aver messo al mondo un figlio condiziona certo ma anche in bene come ho detto piu' su .
L'attaccamento viscerale di una madre , di certe madri , e' grande e' vero ma e' proprio una tappa importante il suo superamento .
Come qualsiasi altra ''droga '' psicologica del resto .
Arrivati a 18 , 20 i ragazzi anzi spesso ti inducono a pensare piuttosto che limitarti .
Anche ti limitano ma non piu' di quanto ci si limiti da soli .

webetina 25-08-2011 10.07.45

Citazione:

Originalmente inviato da nikelise (Messaggio 102865)
Scusate ma non condivido affatto .

Come qualsiasi altra ''droga '' psicologica del resto .

Nike hai usato un brutto termine anche se virgolettato, soprattutto se era una generalizzazione.
Citazione:

Arrivati a 18 , 20 i ragazzi anzi spesso ti inducono a pensare piuttosto che limitarti .
Anche ti limitano ma non piu' di quanto ci si limiti da soli .
Concordo invece sul fatto che è una questione di età. Una volta adutli, i figli cresciuti veramente, diventano degli interlocutori meravogliosi a parte che man mano si affrancano dalla posizione di bisogno e di dipendenza totale dai genitori e possono diventare addirittura supporto per chi li ha generati.
parliamo di tempo, che alla donna spesso, se è concesso per se stessa in modo totale, arriva quando è già in età molto matura.

nikelise 25-08-2011 10.12.37

Citazione:

Originalmente inviato da webetina (Messaggio 102866)
Nike hai usato un brutto termine anche se virgolettato, soprattutto se era una generalizzazione.


.

Addirittura , brutto !?
Perche' brutto , conta se e' un termine corretto , giusto nel contesto o meno .
Non mi pare brutto anzi rende bene l'idea di un rapporto madre figli talmente coinvolgente da essere , come tutte le cose un limite .
Ma credio si capisca bene cosa intendevo dire anche senza ulteriore spiegazione .
PS Anche un amore , uno sport , il lavoro puo' essere una droga psico figurati un figlio per una madre .

webetina 25-08-2011 11.16.29

Citazione:

Originalmente inviato da nikelise (Messaggio 102867)
Addirittura , brutto !?
Perche' brutto , conta se e' un termine corretto

Appunto, è proprio scorretto a mio avviso. Comunque questo per me è solo la punta di quell'iceberg sommerso che è la distanza e la non conoscibilità che la natura ha messo tra donna madre e uomo.

Sento che sulla evoluzione spirituale si dovrebbe forse fare un distinguo per ciò che caratterizza il percorso spirituale e dell'uomo e della donna.

nikelise 25-08-2011 11.34.59

[quote=webetina;102866

Concordo invece sul fatto che è una questione di età. Una volta adutli, i figli cresciuti veramente, diventano degli interlocutori meravogliosi a parte che man mano si affrancano dalla posizione di bisogno e di dipendenza totale dai genitori e possono diventare addirittura supporto per chi li ha generati.
parliamo di tempo, che alla donna spesso, se è concesso per se stessa in modo totale, arriva quando è già in età molto matura.[/quote]

Citazione:

Originalmente inviato da webetina (Messaggio 102868)
Appunto, è proprio scorretto a mio avviso. Comunque questo per me è solo la punta di quell'iceberg sommerso che è la distanza e la non conoscibilità che la natura ha messo tra donna madre e uomo.

Sento che sulla evoluzione spirituale si dovrebbe forse fare un distinguo per ciò che caratterizza il percorso spirituale e dell'uomo e della donna.

Beh pero' concordi che i figli possono essere un mezzo importante per la crescita anche del genitore e questo e' un punto fermo importante , molto importante .....nonostante l'iceberg che , dici , divide l'uomo e la donna madre .
Forse tutta questa differenza alla fine non c'e' .

griselda 25-08-2011 11.44.03

Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 102857)
Se uno si "sveglia" in tempo non fa figli. I figli si fanno sempre per istinto, cioè te li fa fare la natura. E' tollerato un parziale risveglio dopo aver figliato.

Sono d'accordo con te per quanto riguarda il fare figli anche perchè se si vuole davvero fare qualcosa per i giovani nati ce ne sono tanti in giro che hanno bisogno ammesso e concesso che siamo arrivati ad essere svegli e a riuscire a fare il loro bene.

Ma per la seconda non mi è molto chiara non so intendi che una volta figliato la natura se ci svegiamo un po' ce lo permette nel senso che lascia che sia ma nel momento che vogliamo andare oltre quell'aver fatto il figlio sarà l'ostacolo che lei ha messo da superare non so se la parola che ho usato è corretta.
Mi pare che fosse Sai Baba che ebbe dei problemi perchè "indusse" una donna a lasciare i suoi figli piccoli e la famiglia...perchè per risvegliarsi bisgna divenire liberi ed indipendenti da tutto e da tutti o non condizionati da niente nonso.gif

griselda 25-08-2011 11.47.48

Citazione:

Originalmente inviato da webetina (Messaggio 102868)

Sento che sulla evoluzione spirituale si dovrebbe forse fare un distinguo per ciò che caratterizza il percorso spirituale e dell'uomo e della donna.

Trovo interessante ciò che dice Tina mi sono sempre chiesta perchè si parla spesso di uomini e molto poco di donne a parte quelle poche che sono diventate sante nonso.gif e mi domando se i percorsi evolutivi sono identici oppure divergono allo stesso modo in cui siamo diversi esteriormente? nonso.gifnonso.gif

gibbi 25-08-2011 11.51.44

Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 102857)
Se uno si "sveglia" in tempo non fa figli. I figli si fanno sempre per istinto, cioè te li fa fare la natura. E' tollerato un parziale risveglio dopo aver figliato.

Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 102861)
Beh, ma che c'entra? Mica ho detto che se si fa figli non si può più evolvere. Ho solo detto che se ti evolvi abbastanza prima non li fai.

Hai anche detto che una volta fatti questi figli viene tollerato un "parziale" risveglio,come a dire che quando hai figliato hai ancora qualche possibilità ,ma questa sarà in ogni caso limitata ?

Non credo vi sia grande differenza tra uomo e donna , la vedo come un utilizzo di energia iniziale , se mi sono risvegliato prima la utilizzo per altro , non per procreare.

Ps :non ho letto Gri

webetina 25-08-2011 12.06.24

Citazione:

Originalmente inviato da nikelise (Messaggio 102869)
Beh pero' concordi che i figli possono essere un mezzo importante per la crescita anche del genitore....

Non lo so, non riesco a vederla da questo punto di vista. E' una esperienza profonda se vissuta al meglio. Però....A mio avviso il genitore è tale perchè per tanto tempo dovrà dare moltissimo di se, senza riserve, e senza pretendere nulla in cambio. La natura ha reso più facile questo compito facendoci dono della bellezza del bambino, se tutto va bene quando è sano, altrimenti sarà molto in salita l'arricchimento che passa sempre attraverso il dare più del ricevere. Poi le cose si possono invertire.

Mi viene anche da pensare che un figlio ti arricchisce con donazioni vere e proprie nella misura in cui è amato, ma il genitore per amare deve essere già ricco. Un figlio però può trovare buone cure e arricchimento anche all'esterno della madre, in quel caso, perchè no, può diventare a sua volta fonte per la madre stessa o per il padre man mano che assume il ruolo preponderante.
Quasi in assoluto sono convinta che sia l'istinto a portare le donne a diventare madri, poi la donna si accorge che deve mortificare molto altro, in genere lo fa volentieri, e farebbe bene se si elevasse prima se vi anela, ma non va così quasi mai nella nostra cultura.

Ho dubbi anche su quanto afferma Ray che se ci si elevasse prima non figlieremmo. Chedo a lui su quali basi o esperienze è arrivato a questa conclusione un pò estrema, che rifiuto così su due piedi perchè non ne comprendo il significato. Se rinascessi non farei figli, ma non so se non avendoli me medesima lo potrei ugualmente affermare.
E' quì il nocciolo, figliamo solo per istinto? L'istinto non si interessa della elvazione spirituale? E non mi basterebbe lo stesso questa spiegazione.

Astral 25-08-2011 12.17.50

Che bello sto un passo avanti, un po' perchè non li ho mai voluti, un po' perchè non posso permettermeli, finalmente un affermazione degna.

Non so forse si Ray si riferisce anche al fatto che chi è risvegliato può utilizzare tecniche per trattenere il seme, o forse il discorso è più ampio.
Ecco quello che vedo e sento in giro è che le persone ad un certo punto smettono di vivere, e proiettano i loro desideri sui figli che devono diventare il più bravo a calcio o la piu brava a fare danza.
Quanti genitori veramente continuano ad evolversi nonostante la prole?
Forse per una madre è più appagante, ma per un padre dover far un figlio e poi non vederlo perchè deve lavorare 10 ore al giorno per mantenerlo, mi sembra un cane che si morde la coda.

nikelise 25-08-2011 12.24.47

Citazione:

Originalmente inviato da webetina (Messaggio 102873)
Non lo so, non riesco a vederla da questo punto di vista. E' una esperienza profonda se vissuta al meglio. Però....A mio avviso il genitore è tale perchè per tanto tempo dovrà dare moltissimo di se, senza riserve, e senza pretendere nulla in cambio.

Gia' questa e' una prova , e' un distanziarsi dall'io fin da quando e' piccolo .
Ma poi quando e' grande ancora di piu' e meglio : come quando devi rispettarne la personalita' e la natura pur avendo autorevolezza e potere su di lui .
In quale rapporto c'e' il bisogno di un simile autocontrollo in presenza di tanto potere ?
Non nell'amore , non nell'amicizia dove i rapporti di forza sono pressocche' alla pari tutto sommato ( se consideri le reciproche dipendenze ) .

luke 25-08-2011 13.19.15

NOn vorrei sbagliarmi ma mi sembra ci siano casi di persone "sveglie" che comunque hanno avuto figli, Mosè, Maometto, per esempio, magari se cerco trovo anche altri casi booh.gif

Astral 25-08-2011 14.32.07

Si intendeva dire comunque che chi è sveglio non fa figli di certo perchè segue la spinta della natura.

Ray 25-08-2011 15.00.36

Citazione:

Originalmente inviato da gibbi (Messaggio 102872)
Hai anche detto che una volta fatti questi figli viene tollerato un "parziale" risveglio,come a dire che quando hai figliato hai ancora qualche possibilità ,ma questa sarà in ogni caso limitata ?

Non credo vi sia grande differenza tra uomo e donna , la vedo come un utilizzo di energia iniziale , se mi sono risvegliato prima la utilizzo per altro , non per procreare.

Ps :non ho letto Gri

Intanto rispondo a questo, poi con calma riprendo i vari interventi.

Si esatto, ho detto che una volta pagato lo scotto alla natura e aver messo al mondo figli questa è meno interessata al fatto che ti evolvi e, entro certi limiti, tollera. Poi non è che è impossibile andare fino in fondo, è semplicemente molto difficile, come per altro lo è senza figli. Il punto è che se ti svegli quel tanto da capire di non farli prima di averli fatti.... mentre se invece lo capisci dopo pazienza. Intendiamoci: prendete con le pinze questo mio modo di esprimermi. Sembra da come parlo che la natura sia senziente in modo simmile a noi, che ci tenga d'occhio e che ostacoli intenzionalmente più o meno intensamente tizio o caio a seconda di vari fattori tra cui la prole. Non è certo così... sto usando questo linguaggio per facilità, le cose sono più complesse.
Tuttavia credo sia esperienza di chiunque abbia figli che la spinta ad averne cali, per poi scemare, una volta avuti. Lasciando quindi più "spazio" (tempo, energia, eccetera) al resto.

Si Gibbi, è una questione di energia. Ma siamo in filosofia e non in esoterismo quindi per il momento lascerei perdere di approfondire la cosa se non per quanto ho detto sopra.

Più tardi cerco d rispondre a tutti... accenno una sola cosa per Nike, in caso non ci fossimo capiti. Certo che una volta che hai figli puoi utilizzare il rapporto con loro e il tuo ruolo di genitore per migliorare te stesso. Così come puoi non farlo. Tuttavia non sono certo indispensabili al tuo evolverti, possono semmai essere una parte dei mezzi che usi dato che li hai lì. Ma quello che dicevo, come spero di aver chiarito, è che senza è meglio non che con sia impossibile.

nikelise 25-08-2011 15.50.30

Citazione:

Originalmente inviato da Astral (Messaggio 102879)
Si intendeva dire comunque che chi è sveglio non fa figli di certo perchè segue la spinta della natura.

O non segue la natura visto che c'e' un istinto di conservazione della specie .

diamantea 25-08-2011 16.04.42

Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 102880)
Sembra da come parlo che la natura sia senziente in modo simmile a noi, che ci tenga d'occhio e che ostacoli intenzionalmente più o meno intensamente tizio o caio a seconda di vari fattori tra cui la prole.


Se tutti ci risvegliassimo e nessuno facesse più figli la razza umana si estinguerebbe velocemente, ma la natura invece vuole l'esatto contrario, ovvero autoconservarsi, mandare avanti la specie, quindi comprendo questo istinto forte verso la procreazione e che una volta assolto questo compito verso la natura essa ci lascia in pace, cioè diminuisce l'istinto. Comprendo pure che questo istinto è più forte nella donna in quanto il suo periodo fertile è molto più limitato rispetto l'uomo, quindi di donne risvegliate o sante se ne sente dire di meno rispetto gli uomini. Questo è un argomento se non sbaglio già affrontato altrove.
Comunque aspetto che chiarisci cosa vuoi dire esattamente con "parziale risveglio dopo aver figliato", mi sembra che tocchi una questione molto importante e voglio capire bene.

Astral 25-08-2011 16.23.39

Citazione:

Originalmente inviato da diamantea (Messaggio 102883)
Se tutti ci risvegliassimo e nessuno facesse più figli la razza umana si estinguerebbe velocemente, ma la natura invece vuole l'esatto contrario, ovvero autoconservarsi, mandare avanti la specie, quindi comprendo questo istinto forte verso la procreazione e che una volta assolto questo compito verso la natura essa ci lascia in pace, cioè diminuisce l'istinto. .

Beh il fatto che siamo 7 miliardi in tutto il mondo, indica che l'andatevi e moltiplicatevi è un concetto superato. Di certo oggi come oggi non rischiamo l'estinzione fisica, ciò che si rischia forse è l'inconsapevolezza con cui si fanno, e l'estinzione di certi principi che dovrebbero essere tramandati.fiori.gif

Io penso che la vita del mistico, dell'artista e dell'uomo in carriera è molto più ardua se si hanno figli. Poi ci deve essere anche un motivo di fondo per farli, uno può essere anche un padre spirituale.

Sole 25-08-2011 16.27.06

Citazione:

Originalmente inviato da griselda (Messaggio 102870)

Mi pare che fosse Sai Baba che ebbe dei problemi perchè "indusse" una donna a lasciare i suoi figli piccoli e la famiglia...perchè per risvegliarsi bisgna divenire liberi ed indipendenti da tutto e da tutti o non condizionati da niente nonso.gif

Se è stato lui, non lo so non ho verificato, questa cosa non fa altro che confermare tutto il peggio che ne pensavo, di santità non ne respirava nulla, semmai puzzava di zolfo.
Che crescita può esistere in un essere umano se la cosa che gli insegni è di non assolvere alle sue responsabilità?
La primissima cosa di cui ti rendi conto è proprio che la tua evoluzione corrisponde al crescere delle responsabilità.

La libertà dai legami non è abbadonare tutti e tutto, ma è non esserne dipendenti pur vivendo in mezzo a loro. Se hai delle responsabilità, se qualcuno di così piccolo dipende da te e credi di essere libero abbandonando il tuo dovere compi un atto contro l'Universo imprigionandoti maggiormente.

Sole 25-08-2011 16.50.39

Citazione:

Originalmente inviato da webetina (Messaggio 102873)

Ho dubbi anche su quanto afferma Ray che se ci si elevasse prima non figlieremmo. Chedo a lui su quali basi o esperienze è arrivato a questa conclusione un pò estrema, che rifiuto così su due piedi perchè non ne comprendo il significato. Se rinascessi non farei figli, ma non so se non avendoli me medesima lo potrei ugualmente affermare.
E' quì il nocciolo, figliamo solo per istinto? L'istinto non si interessa della elvazione spirituale? E non mi basterebbe lo stesso questa spiegazione.

Io condivido pienamente quel che ha detto Ray alzando un vespaio e trovo almeno tre buoni motivi, ma molti di più, a ragione di quanto afferma.

Il primo: proprio primo sopra ogni cosa a mio parere, un uomo che si è risvegliato, certamente non distingue più tra "mio" e "tuo". Ogni bambino e uomo è figlio, non suo figlio ma solo "figlio". Per quanto questo possa essere molto difficile da sentire e capire. L'idea di essere Madre o Padre cambia completamente.

Il secondo: un risvegliato ha chiuso il circolo con la sue ereditarietà, non ha bisogno di trasferire ad altri il proprio corredo se non in circostanze particolari. Prendiamo i tempi antichi in cui la Nobiltà era un fattore reale di eredità. Parlo di tempi molto molto antichi. Un iniziato di quell'epoca (per rispondere a Luke...) aveva forse l'obbligo o la Responsabilità Spirituale di lasciare l'erede che in ogni caso doveva sempre fare il suo percorso. Ad esempio la stirpe di Davide... Gesù viene dalla stirpe di Davide dopo generazioni e generazioni... (e questo forse risponde pure a Faltea) dove ognuno ha fatto il suo singolarmente.

Il terzo: se mi accorgo in tempo, non faccio figli perchè devo (come già detto) provvedere con tutte le mie energie procreatrici a me stessa/o. Ad evolvere. Ogni mio intendimento è verso quell'unico scopo.

griselda 25-08-2011 17.42.39

Citazione:

Originalmente inviato da Sole (Messaggio 102886)
Se è stato lui, non lo so non ho verificato, questa cosa non fa altro che confermare tutto il peggio che ne pensavo, di santità non ne respirava nulla, semmai puzzava di zolfo.
Che crescita può esistere in un essere umano se la cosa che gli insegni è di non assolvere alle sue responsabilità?
La primissima cosa di cui ti rendi conto è proprio che la tua evoluzione corrisponde al crescere delle responsabilità.

La libertà dai legami non è abbadonare tutti e tutto, ma è non esserne dipendenti pur vivendo in mezzo a loro. Se hai delle responsabilità, se qualcuno di così piccolo dipende da te e credi di essere libero abbandonando il tuo dovere compi un atto contro l'Universo imprigionandoti maggiormente.

Non ne conosco la veridicità, ma era ciò che girava in rete una decina e più di anni fa.
Concordo infatti con quanto hai detto sulla fuga dalle proprie responsabilità e sull'abbandono.....e anche su Sai Baba.

webetina 25-08-2011 18.49.46

Citazione:

Originalmente inviato da Sole (Messaggio 102887)
Il primo: proprio primo sopra ogni cosa a mio parere, un uomo che si è risvegliato, certamente non distingue più tra "mio" e "tuo". Ogni bambino e uomo è figlio, non suo figlio ma solo "figlio". Per quanto questo possa essere molto difficile da sentire e capire. L'idea di essere Madre o Padre cambia completamente.

Sono daccordo nel credere che ogni bambino è figlio vicino ad ogni uomo, e che ogni uomo davanti ad un bambino che chiede dovrebbe avere la prontezza di rispondere senza riserve come fosse il suo bambino. Su questa cosa non ho dubbi.

Citazione:

Il secondo: un risvegliato ha chiuso il circolo con la sue ereditarietà, non ha bisogno di trasferire ad altri il proprio corredo se non in circostanze particolari. Prendiamo i
tempi antichi in cui la Nobiltà era un fattore reale di eredità.
.......
Il terzo: se mi accorgo in tempo, non faccio figli perchè devo (come già detto) provvedere con tutte le mie energie procreatrici a me stessa/o. Ad evolvere. Ogni mio intendimento è verso quell'unico scopo.
Ma quì la questione è allora se un risvegliato crede che l'umanità intera debba anche andare avanti, o forse la questione si pone mettendo per scontato che tanto saranno sempre i pochi a risvegliarsi, e quindi è giusto che si occupino di se stessi e non dei bambini, ne propri ne di altri, dovendo assumere un ruolo ben preciso tra i suoi simili.

Mi sono riferita alla donna che fa figli che per tanti motivi è impedita nella evoluzione spesso per un lunghissimo periodo. La sua vita magari avrà sviluppo, successo, ma non potrà staccarsi dalla realtà anche molto fisica che comporta occuparsi dei propri figli sempre, in ogni momento, senza spesso mai potere delegare, cosa che è diversa dal sentirsi genitore di ogni bambino, e non per la questione "mio" o "tuo" , ma per la condizione oggettiva di un legame che la nostra società vuole sia a carico soprattutto di chi genera. Ci sono villaggi in Africa dove tutt'ora i figli vengono accuditi dalla comunità, dalle donne giovani e meno giovani che li popolano, con naturalezza. Ma stiamo andando ad altro discorso.

Comunque Sole, dico subito che non considero le parole di Ray generatrici di vespaio. Da parte mia sento il sollevare di una questione forte , che può rivelare una dimensione femminile che porta e poterà ancora spesso alla rinuncia verso un certo cammino, proprio in virtù di dovere assumere certi ruoli nella famiglia. Sia Tea che ha parlato per prima , sia io abbiamo sofferto e soffriamo ancora del mal della crescita iniziata prima di avere i figli. Loro ai quali non vorremmo per nessunissima cosa rinunciare, paradossalmente, sono stati la zavorra per certi aspetti e in certi momenti. Non è quindi un andar contro le parole di Ray a ragionarci bene, e nemmeno alle tue, è solo un tasto molto delicato e di difficile argomentazione che ci ha fatto sobbalzare un attimo, solo a sfiorarlo.

diamantea 25-08-2011 19.24.19

Si concordo con Tina, Ray non ha sollevato un vespaio, ma ha sollevato una questione centrale che trova una certa risonanza dentro di me, risveglia il conflitto tra la spinta istintiva dell'essere madre e la spinta spirituale che mi porta a pensare che sono di me stessa. Solo chi è madre o genitore capisce bene cosa intendo per conflitto, per zavorra e indispensabilità come dice Tina.
E' da poche settimane che tutte le parole mi sembrano inutili, questo affannarsi alla ricerca di una formula per elevarsi, il sentirsi vicini a cosa? a quale traguardo? a quale illusione?

Mi allarmo perchè Ray non ha scritto evoluzione ma risveglio e sono due cose diverse. E Ray lo dice in due frasi brevi e chiare e non credo abbia detto una stupidata qualsiasi.
Se so che è molto difficile per me risvegliarmi ci levo mano, ma ciò non vuol dire che rinuncio ad evolvermi, non so se è chiara la differenza. Il risveglio è il traguardo, l'evoluzione è un percorso a tappe per raggiungere il risveglio, almeno io la intendo così, se mi sbaglio chiariamo.
Allora se per me è difficile o addirittura impossibile in questa vita risvegliarmi perchè ho già figliato cambio la mia ottica di percorso, di evoluzione, di tappa. Sto dove sono e rinforzo la mia postazione prima di pensare alla prossima.
Ma aspetto Ray, anche lui è genitore, anche se uomo ed istintivamente portato ad un maggiore distacco.

Faltea 25-08-2011 21.29.43

Mi collego a quello che diceva Tina un po' più su.
Credo che l'essere madre ponga delle limitazioni non solo emotive ma anche pratiche. Un figlio, un marito una famiglia richiedono tempo e dedizione, tempo che si toglie ad un possibile percorso spirituale (possibile perché non è detto che tutte le madri vogliano farlo). Tempo per leggere, tempo per seguire dei corsi, tempo per ampliare i propri orrizzonti, tempo per se stesse, per riflettere, per pensare. Su 24 ore per una madre con due figli quante ore rimangono per se stessa? Se poi deve lavorare...
Queto è un punto di distinzione fra uomo e donna (per collegarmi al concetto di Gibbi), non c'è distinzione finché non ci sono filgi, se diventi madre le tue potenzialità diminuiscono perché diminuisce il tempo che puoi dedicare a te stessa in quanto il figlio è un'estensione della madre ed assieme compongono il 100% dell'essere. Figliare è staccare una percentuale di sè da sè. Ma nelle parole di Sole c'era il proseguio dell'essere, l'evoluzione può continuare riportando il 100%, evolvendosi col figlio di modo da far proseguire la conoscenza come accadeva molti ma molti anni fa.
Il figlio continuava il percorso del padre.

luke 25-08-2011 22.04.17

Sicuramente i figli comportano un dispendio di tempo ed energia notevole, possono essere un ostacolo o meglio un aumento di difficoltà nell'evoluzione(tanto ostacolo più ostacolo meno icon_mrgr:), però non credo basti questo per rendere impossibile un percorso completo, come ha specificato Ray nel post 114.

Non so se il figlio, oltre al tempo allo stress, crei delle conseguenze a livello mistico, "energetico sottile", nel senso ch esi crea un legame di qualche tipo che toglie un "quid" che è obbligatorio avere per andareoltre, però come detto prima esistono casi di persone molto evolute che comunque di figli ne hanno fatti , quindi la cosa non è irreparabile.

Sole 25-08-2011 23.52.35

Citazione:

Originalmente inviato da Faltea (Messaggio 102900)
Mi collego a quello che diceva Tina un po' più su.
Credo che l'essere madre ponga delle limitazioni non solo emotive ma anche pratiche. Un figlio, un marito una famiglia richiedono tempo e dedizione, tempo che si toglie ad un possibile percorso spirituale (possibile perché non è detto che tutte le madri vogliano farlo). Tempo per leggere, tempo per seguire dei corsi, tempo per ampliare i propri orrizzonti, tempo per se stesse, per riflettere, per pensare. Su 24 ore per una madre con due figli quante ore rimangono per se stessa? Se poi deve lavorare...
Queto è un punto di distinzione fra uomo e donna (per collegarmi al concetto di Gibbi), non c'è distinzione finché non ci sono filgi, se diventi madre le tue potenzialità diminuiscono perché diminuisce il tempo che puoi dedicare a te stessa in quanto il figlio è un'estensione della madre ed assieme compongono il 100% dell'essere. Figliare è staccare una percentuale di sè da sè. Ma nelle parole di Sole c'era il proseguio dell'essere, l'evoluzione può continuare riportando il 100%, evolvendosi col figlio di modo da far proseguire la conoscenza come accadeva molti ma molti anni fa.
Il figlio continuava il percorso del padre.

Quoto tutto perchè poni l'accento su qualcosa che non si accetta molto volentieri e che avevo accennato qualche pagina fa. Tu dici che per una persona con una famiglia e delle responsabilità resta poco tempo per la propria crescita. Io invece sostengo che resta poco tempo per gli hobby e lo svago ma se questa persona vuole evolvere ha tutto il tempo e le migliori occasioni che la vita gli propone in tutte le 24 ore se solo le vivesse davvero. Ogni attimo può essere per noi anche se dobbiamo dare attenzione ad altri. Il fatto è che passiamo tutto quel tempo a lamentarci che non abbiamo tempo per... invece che usare le tecniche di cui spesso parliamo in forum ad esempio, durante le ore della nostra quotidianità, la quotidianità ... che è per inciso la Scuola Esoterica migliore che possiamo desiderare... certo sapendo cosa e come fare. Siccome sappiamo cosa, il come ce lo insegna proprio la quotidianità e vivere davvero ogni momento per quanto si riesce. Ogni momento è davvero da risvegliati ma perchè non tendere alla perfezione?
Per cui per me la mamma ha un milione di possibilità di crescere ed evolvere così come la ragazza liceale e spensierata, se è quello che vuole.

Mi viene in mente ad esempio la madre di Aurobindo. Se cercate troverete parecchio.


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