Amare
Amare vuol dire non dover mai dire: "Mi dispiace".
(E. Segal) Fà un pò messaggio da cioccolatino, ma ci vedo un significato molto profondo. Quando si ama, il livello umano d'amore, ciò che si riesce a dare, si riempie ogni azione di tutto il nostro Essere fin dove lo conosciamo e arriviamo. Non importa il livello di comprensione che abbiamo di noi stessi, ma se facciamo per amore con amore qualcosa, mettiamo la parte più profonda e penetrante di noi. Imparare ad amare dandosi con tutti noi stessi, che non vuol dire abnegazione di noi stessi, non vuol dire sacrificio di una parte di noi.. ma significa dare senza riserve ma anche senza eccessi, mantenendo equilibrio in noi (non so se sia chiara sta parte... ) si potrebbe arrivare poi a non dover mai dire "mi dispiace" perchè tale è la coscienza con cui si compie un atto d'amore, tale è la presenza.. che anche uno schiaffo non dovrà mai essere messo sul banco degli imputati. Così amare diventa Amore cosciente di ogni sua azione. Amore che non potrà mai essere colpevole anche dell'azione apparentemente più odiosa. |
Stupendo tutto ciò che hai scritto Sole, però è difficile amare e non essere eccessivi. Un po' come correre mantenendosi fermi...
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Citazione:
Quante volte si è sentita la frase: "L'ho fatto per amore!!!" per giustificare azioni anche condannabili, tipo chi uccide per gelosia o per "troppo" amore.... (e si può uccidere una persona anche in maniera incruenta). E a proposito di "amare troppo" fino a che punto questo modo di amare è cosciente di ogni sua azione e quando invece sfugge al controllo???? |
Citazione:
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Riferimento amore cosciente, azioni più o meno deprecabili
Ciao Stella, secondo me violentare se stessi, cioè condannarsi da soli a fare qualcosa che entra in conflitto con la propria più intima natura, non equivale ad amare, corrisponde a volte a paura di non essere accettati dalla persona che hai a fianco nella vita di coppia per esempio. Certo che poi i rapporti erotici, esulano da altri rapporti d'amore. Ho fatto la scoperta dell'acqua calda....
Visione mistica: ama il prossimo tuo come te stesso. Come te stesso quindi nè più, nè meno..... Ama e fa ciò che vuoi.... Agostino La propria libertà ha come limite intangibile la libertà altrui. Ecco, Albatro è andato un po' fuori rotta. |
Trovo il fatto di non dover mai dire mi dispiace una cosa veramente da cioccolatini. L' Amore che vuole il bene dell'altro deve anche fare cose spiacevoli, se veramente sono il bene dell'altra persona.
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domanda a ellebi e saluto soprattutto
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Veramente poco sensibile a parer mio quello che dice ellebi. Forse troppe delusioni? Mi scusi, è che anch'io spesso ho peccato di cinismo, soprattutto in seguito al dolore. Ciao |
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Infatti, e non deve chiedere scusa... perchè in Coscienza è Vigile e sa cosa sta facendo.. non agisce per soddisfare un proprio bisogno ma Ama e non dovrà chiedere scusa per le sue azioni. Qualunque queste siano. |
Citazione:
L'amore cosciente è l'amore che sa quello che fa, senza andare incontro ad eccessi ma che ama sinceramente e con tutto se stesso.... Ma tante persone che sono "incoscienti" giustificano qualsiasi atto dicendo che l'hanno fatto per amore.... e questo per tenersi "la coscienza a posto"... Quindi l'amore può essere un sentimento "sano" oppure "insano" a seconda che si usi o meno il discernimento sulle azioni che si compiono in nome dell'amore (o meglio su quello che credono sia amore). fiori.gif |
Citazione:
Ma una persona innamorata compie delle azioni che se non fosse innamorata non compirebbe mai... e questo è amore, dare a piene mani per averne sempre di più, anche se il dare e l'avere non fanno parte dell'amore che è deve rimanere gratuito. E questo vale per ogni forma di amore e di passione.... |
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Credo che alla fin fine siamo daccordo Stella... una cosa è l'amore un'altra è usarlo per pararsi il c..o. Ma queste cose meglio dirle una volta di più che una di meno. |
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Ogni "mi dispiace" dovrebbe far prendere coscienza che l'amore è ancora ad un livello umano, e che il proprio essere non comprende l'Amore grande. Ogni mi dispiace dovrebbe far ricordare quanto siamo imperfetti, e quanta strada ci sia ancora da fare per essere perfetti... Perchè concordo, il Vero Amore non conosce il "mi dispiace"... non per orgoglio, ci mancherebbe, ma proprio perchè si è agito, e si è stati, l'Amore. "Amare vuol dire non dover mai dire mi dispiace" dovrebbe serivre a tutti coloro che si illudono di sapere cosa sia l'Amore... e ognuno, nel proprio piccolo, cercare di migliorarsi ogni giorno.. |
La quasi totalità degli psicologi e studiosi in campo psicanalitico concordano sul fatto che, da adulti, il nostro concetto di "amore" dipende quasi esclusivamente da quello che abbiamo vissuto durante la nostra infanzia.
Chi ha percepito l'amore dei suo genitori come sentimento negativo in quanto incapaci di amare, ripeterà lo stesso tipo di amore "malato" da adulto, se non segue un cammino di crescita interiore che permetta di rivedere in toto le relazioni con la famiglia di origine ed i rapporti con il prossimo. Io credo che la maggiorparte di noi confonde l'amore con mille altri sentimenti che non c'entrano nulla, dalle gelosie, al possesso, al voler cambiare l'oggetto amato, pretendere qualcosa in cambio di.... quanti possono affermare di riuscire ad amare davvero, senza che le proprie insicurezze, traumi, problemi relazionali ecc. intacchino questo sentimento? Credo sia necessaria una tale consapevolezza di sè, un lavoro su se stessi ed un equilibrio, non indifferenti. |
Citazione:
Sostengo che esistono delle catene che si protraggono di padre in figlio (padre inteso per genitori) e che fin quando i figli si adeguano divengono delle copie facsimile dei genitori sviluppando qualità di entrambi in percentuali variabili a seconda della "dominanza".... ma come tutti i cicli dopo un tot di generazioni c'è sempre qualcuno che rompe con il passato. Non continuo perchè sono già fuori tema, ma il discorso meriterà un approfondimento da qualche parte. |
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Il nostro amare non e' Amare... perche' non sappiamo chi siamo... mi rivolgo a tutte le persone che come me non sanno chi sono... Come posso Amare quando non sono Io ad amare?... ecco che si arriva al... mi dispiace... non volevo... non avrei mai fatto... accidenti come dormivo... perche' chi dice mi dispiace non e' la stessa persona di chi ha commesso l'azione. La ricerca del ricordo di se porta al vero Amore. fiori.gif |
Vero Uno, ci sono molti fattori che intervengono sulle modalità comportamentali delle persone, quello che volevo sottolineare è che l'idea di amore che abbiamo è assolutamente soggettiva e spesso distorta più di quanto si pensi, tutto dipende dal grado di evoluzione di una persona. Il pensare che amare significhi non dover mai chiedere scusa implica il fatto che si compiono azioni reputando di sapere cosa sia meglio per la persona amata quando spesso è già difficile capire cosa sia davvero più giusto per noi stessi in primis.
Concordo con Grey Owl, se si parte dal presupposto che sono la consapevolezza e l'attenzione a guidare le nostre azioni, allora, come conseguenza, anche in amore non commetteremo errori o faremo mai del male, ma è una filosofia di vita che riguarda ogni nostro pensiero e gesto, in qualsiasi campo, la capacità di amare sarà solo la conseguenza di questo. |
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Credo che amare, se è veramente un sentimento puro, non può voler dire pretendere o aspettarsi di ricevere, ma dare e basta, incondizionatamente. Anche se sinceramente è molto difficile da realizzare. Soprattutto in un rapporto di coppia le aspettative non penso dovrebbero esserci, ma veramente poche volte è così. Ma se dobbiamo tendere all'amore incondizionato e se dobbiamo appena conoscersi, cosa amiamo? La sostanza e non la forma penso.
Comunque ciao a tutti, mi sono appena registrato. |
Citazione:
Non sono sicuro di aver capito quello che intendi, a cosa ti riferisci quando dici che non conoscendoci amiamo la sostanza e non la forma? :C: |
Intendo amare quello che uno è, o quello che è in quel momento, visto che quasi nessuno ha trovato un l'Io stabile e permanente. E siccome la maggior parte delle persone non sa ancora cosa è, bisogna riuscire ad amare la totalità dell'altro, e non quello che è in un momento o in un altro. Era questo il senso.
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Ah.. allora avevo capito bene icon_mrgr:
Allora si dovrebbe amare la sostanza, non solo la forma. :C: |
Sì, molte volte volte sì, ma bisognerebbe amare la sostanza, la totalità e non la forma. Questo era quello che intendevo. Adesso forse è più chiaro..
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completamente OT
Lamentazioni inopportune e fastidiose di un nostalgico liguista icon_mrgr:
Ah, che bello che sarebbe se come una volta si usassero le parole per quel che voglion dire. Non servirebbe accordarsi sul senso da dare ad esse basterebbe usare il loro. Ci si potrebbe così capire e far capire un po' più facilmente... Sostanza = ciò che "stanzia" sotto Forma = confini (della sostanza) Essenza = parte originaria e originante Quindi la forma racchiude la sostanza e se prendo la sola sostanza posso non prenderla tutta. L'essenza genera la forma... perdonate un vecchio fissato... PS x Lion che ancora non mi conosce: non solo sto scherzando, ma sto appositamente pigliando per i fondelli Kael. Quindi ti prego di interpretare bonariamente il mio post (che tra l'altro ti da ragione). Ti ho già dato il benvenuto di la, ma mi ripeto. :C: |
Citazione:
:C: |
Ciao Ray, tranquillo ho interpretato bonariamente! :-) Visto che hai tirato fuori la questione.. volevo chiedere: in un uomo, la sostanza e l'essenza cambiano molto di significato? Cioè l'essenza, anche per esempio in botanica, sta ad indicare una specie di piante, quindi tutte le piante di quel tipo nascono dalla stessa essenza, sono della stessa specie. Però se anche sono della stessa specie possono variare di molto l'una dall'altra: forma, dimensione e via dicendo.. e cioè in sostanza diverse. Quindi analogamente gli uomini hanno la stessa essenza e sostanza diversa?? Può andar bene o è un groviglio di parole..?
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Secondo me può andar bene icon_mrgr:
Se l'esistenza deriva dall'esistere, l'essenza da cosa deriva? |
Secondo me la sostanza è la sintesi di ogni cosa da cui si estrae l'essenza, e l'essenza è il Cuore della sostanza.
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Ricordo che si parlava di amare. Di essenza forma e sostanza abbiamo disquisito in Tradizioni/mutus liber (alchimia) parlando anche di spagiria, di essenze varie e quinte.
Brevemente: sono tre piani diversi. L'essenza genera la forma che racchiude la sostanza. Quindi se la sostanza è manifesta l'essenza su quel piano non lo è. La forma fa da tramite. La cosa è discutibile/espandibile ma forse è meglio riprenderla li dove ci snon altre cose utili, giusto per non sparpagliare sostanza fuori dalla forma icon_mrgr: Quindi la botanica ha ragine, nel senso che applica per analogia la gerarchia in un campo più ristretto (tutto su questo piano). L'applicazione è corretta, l'uso dei termini che ne risulta invece è improprio. Non lo sarebbe se si tenesse conto dei Principi, ma ormai i botanici se li sono dimenticati. Per gli ultimi due post concordo. Sia con la domanda retorica di Kael che con il punto di vista di Sole, ma la mia proposta è continuiamo appunto di la e qui parliamo di "amare". |
Grazie adesso mi è più chiaro il tutto, ma sono andato fuori tema.. icon_mrgr:
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....spendi l’amore a piene mani! L’amore è l’unico tesoro che si moltiplica per divisione… È l’unico dono che aumenta più ne sottrai…. È l’unica impresa nella quale più spende e più si guadagna: donalo,diffondilo,spargilo ai quattro venti,vuotati le tasche, scuoti il cesto,capovolgi il bicchiere ..e domani ne avrai più di prima… Questo è vero: quando si ama intensamente ci si ritrova con le energie moltiplicate. Non dare amore equivale a essere avari non solo con gli altri ma anche con se stessi. L'amore è un cerchio di energia che per essere tale, deve appunto circolare, se rimane dentro una persona non è amore, è appunto una cosa che condividendo si moltiplica. fiori.gif |
Non è che abbia le idee molto chiare….
L’amore con la a minuscola per un’altra persona, scatta inizialmente da un’alchimia strana è qualcosa di interno. Ho letto che la parte più antica di noi che domina in questo caso… qualcosa spinge la donna a “scegliere” in base alla miglior riproduzione della specie…. E già qui amore anche se minuscolo già mi pare una parola grossa. Poi ho letto che ci si sceglie perché il dentro vuole uscire e quindi cerca il suo opposto nell’altra persona con la quale scatta quella strana alchimia che ti fa sentire tutto strano e che chiamiamo innamoramento. Ma fino a qui amore non lo vedo. Finita la fase di eccitazione fisica può esser nato l’amore con la a minuscola. Si sta bene insieme si hanno delle affinità…. Da qui si inizia a costruire perché l’amore per diventare Amore anche solo nella coppia bisogna volerlo. Basta un niente per fare andare tutto all’aria se non si ha la volontà di costruire di osservare di studiare e per farlo bisogna volerlo entrambi. Quando l’uomo è innamorato è come se avesse una unità momentanea ma poi i difetti congeniti prendono a turno il sopravvento e mostrano l’altro difettoso, quando invece il difetto è dentro di noi ma se non lo comprendiamo piano piano tutto si deteriora. Dall’esagerazione del passato dove si stava insieme pur magari odiandosi, per interesse, per paura, per educazione e si sopravviveva oggi si è passati al se non va bene subito finito l’innamoramento si lasciano perché questa è una società dove o tutto c’è subito oppure meglio cambiare. Secondo me siamo passati da un eccesso all’altro. |
Secondo voi nell'innamorarsi di una persona, ci può non essere il possesso di quest'altra? Nel senso, se ci si innamora di qualcuno, si sente il bisogno e la voglia di stare insieme sempre e comunque, di conoscersi e condividere tutto.., ma questo bisogno che abbiamo, non può essere una forma di possesso?? O forse è solo voglia di dare?
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Nel post affetto/affatto, Uno aveva spiegato che tutto ciò che noi crediamo sia amore, in realtà è affetto, una piccola parte dunque di quello che dovrebbe essere l'amore, perchè non saremmo in grado di sopportarlo. Io credo che quello che chiamiamo amore, sia un mix di istinti e meccanismi.
Prima c'è l'innamoramento poi l'idealizzazione di una persona, il sentire un'affinità, che ci porta ad innamorarci, ma anche ad avvicinarci agli altri, (in amicizia per esempio). Finchè sopravvivono interessi comuni, o finchè di quella persona non vediamo i lati che non ci piacciono, l'amicizia o il rapporto amoroso sopravvivono.. poi subentra la mancanza di interessi comuni, e vediamo la persona con cui avevamo un'amicizia, o una storia allontanarsi, o , ci allontaniamo noi stessi. Oppure vediamo che la persona non è più "quella che avevamo conosciuto", ci fermiamo all'idea che ci eravamo fatti di una persona, e quando ne vediamo altri lati ecco che non la riconosciamo più.. quante volte si sente dire "non è più l'uomo/donna di cui mi ero innamorata/o".. Per amare un'altra persona, bisognerebbe imparare ad amare sè stessi, e bisognerebbe agire nei confronti di questa senza nessun secondo fine (che sia tenerla legata, o pensare di fare il suo bene mentre in realtà cerchiamo di fare il nostro interesse per non perderla o altro ..)..e questo solo per raggiungere l'amore (almeno la parte che possiamo riuscire a vedere) con la a minuscola a mia avviso.. dare senza riserve, che sia un calcio o una carezza come qualcuno ha già detto, ma per il bene di quella persona, non per il mio interesse mascherato... se raggiungessimo questo, sarebbe già un enorme risultato.. fiori.gif |
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Grazie Redwitch, ma l'affetto quindi come può essere interpretato? Come una forma di dare e basta? E invece per quanto riguarda l'idealizzare l'altro, è possibile fare in modo che questo non avvenga? Cioè se a priori so che nell'innamorarsi c'è l'idealizzare, posso quindi eliminare questa componente e godermi al massimo ogni singolo momento senza averlo sognato prima? Ma il non idealizzare non può coincidere col non sognare? Penso sia difficile non sognare a cose o a momenti precisi quando ci si innamora.. ma forse quella è la strada giusta.. Non so se si è capito bene il tutto.. Forse mi domando troppe cose..!manata.gif |
Lion forse se cerchi nelle vecchie discussioni puoi trovare argomenti più specifici.
Questo te lo linko io, penso che può interessarti, e magari puoi dare il tuo contributo.. (se non sono chiuse si possono riprendere discussioni anche di anni fa...) Partner Ideale :C: |
Grazie Kael, bella discussione! :C:
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Ti lascia un ricordo, un qualcosa a cui tendere. Quella condizione ma permanente. Per ottenerla però dobbiamo lavorare sia sulla zavorra che sulla spinta. |
Perchè è così difficile amare? Non parlo di rapporti di coppia ma in generale..
Perchè è così difficile riuscire ad aprire il cuore a la forza più pura e candida di energia che abbiamo? Quella che ti fa alzare col sorriso, e vivere la vita pienamente??? L'amore è l'unica vera forza di vita che abbiamo! fiori.gif |
Forse perchè tendiamo a credere che per amare bisogna proiettarsi negli altri, bisogna amare gli altri, bisogna percepire la conferma dell'amore degli altri e sentire che ciò che facciamo è amato piuttosto che amare. E per questo ci danniamo e facciamo finta di essere ciò che non siamo, ma che pensiamo agli altri piaccia, cerchiamo in tutti i modi di soddisfare un bisogno di essere amati cercando di amare piuttosto che essere... noi stessi ed amarci.
Alla fine di tutta sta faticosa recita, nemmeno ci accorgiamo.. e finiamo per dimenticarci chi siamo e così non viviamo. Se l'amore è vita, per amare bisogna vivere davvero. Per vivere davvero è necessario aprire le porte a se stessi.. non necessariamente agli altri. Gli altri, a volte, diventano l'impedimento tra noi e la nostra apertura... non è ad un amico che apro il cuore è il Cuore che è aperto ed emana il massimo che può. Bisognerebbe imparare ad assere egoisti per amare, perchè una volta che conosci con quanto amore hai curato te stesso e cosa significa amarti davvero, puoi sapere come amare e l'essere ha aquisito il sapere del come. |
Citazione:
Ma mi sa che dovrò rispondermi da solo.. :H |
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