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Uno 25-01-2007 15.29.23

Scuole esoteriche, iniziazioni, vie mano destra, secche e mano sinistra, umide
 
5 Allegato/i
Argomenti dibattuti almeno quando l'eterna diatriba su cosa è bene e cosa è male, il problema è che come nel calcio tutti sono esperti, tutti "bisogna fare così" ma nessuno gioca o ha mai giocato, quindi proviamo a dirimere un pochino la questione.
Iniziamo con il principio che anche quando si parla di occultismo, parola che non mi piace perchè le persone capiscono male, non c'è nessuno che occulta nulla se non la nostra Comprensione che ci occulta ciò che non siamo in grado di accogliere, lo stesso vale per l'esoterismo in generale e i suoi metodi o scuole.
Mettere tutto in chiaro non serve a nulla, è lo sforzo che facciamo per capire (o anche per non capire ma per fidarci, poi vedremo) che ci trasforma. Lo so che a molti questo suona come una campanella di allarme, è vero se ne sentono tante, il santone di turno, la setta che assorbe gli adepti e ci dimentichiamo che nella nostra vita ne abbiamo infinite di organizzazioni che ci circuiscono (o tentano di circuirci). Parola interessante, sono sicuro che il senso che se ne da è che ci accerchiano... perchè allora non usare la parola accerchiare? In realtà rendono noi satelliti ci fanno ruotare intorno agli interessi dell'organizzazione... e tutto sommato volendola vedere in maniera distaccata il problema è se gli interessi dell'organizzazione sono anche i miei, se un posto di lavoro mi assorbe un tot di energie ma io rendendo ricca la ditta mi assicuro di aver lavoro e sostentamento per la famiglia non ci vedrei poi nulla di male, ovviamente a meno che non si sia uno di quei personaggi che pretende di avere senza dare nulla in cambio, magari proferendo belle parole. Nello stesso modo chi fa Ricerca seriamente prima o poi si troverà al bivio di dover scegliere se il tutto si limita all'hobby, se è sufficiente imparare quattro nozioni da presentare in confezione regalo o se si ricerca una trasformazione completa e globale. Tocco un'altro argomento scottante, si a parole tutti vogliono crescere, nella realtà ciò fa paura, quindi ogni scusa è buona per stare fermi, oggi tocca all'impegno importantissimo, domani tocca al fatto che cerco un maestro che non esiste, quello uguale a me o almeno come me lo immagino, come vorrei che fosse, in realtà nessuno vuole cambiare, solo una scintilla dentro di noi ci ricorda che possiamo essere migliori. Oggi più che mai trovare una buona scuola di sviluppo interiore è come trovare l'uomo o la donna per sposarsi, da giovani si bada poco alla sostanza, si cerca la bellezza esteriore, ci si scotta e si pagano tributi a volte anche pesanti anche economicamente, i divorzi costano cari e si pagano negli anni, per coloro che hanno una certa età, sia passando dalla prima fase o avendola scampata le cose cambiano, che si sia rimasti scottati o che "non si abbia trovato" si diventa esigenti, si pesano le possibili occasioni con il bilancino dell'orefice, il che non è male... il brutto è che ci sono parecchi che poi rimangono soli per tutta la vita perchè anche nell'occasione giusta (che capita a tutti) non si sono lasciati andare neanche un centesimo.
Occasione giusta... qua si aprono altre mille pagine, non temete non ne ho il tempo, non vi ammorberò, ma qualcosa vale la pena scriverla. Come già accennato sopra cerchiamo quello che ci fa comodo, in un rapporto sentimentale vorremmo tutto rosa e fiori, e poi le coppie si scoppiano al primo brufolo, allo stesso modo in una Ricerca vorremmo il plasmon dell'esoterismo e pure messo in una pillola da astronauti (non troppo grande però), in un colpo cambiare.... ops ma senza cambiare.... diciamo che l'ideale (cercato) è un percorso che si adatti a noi, ecco che l'oriente distorto oggi attira molti occidentali, qui passa solo la tolleranza, l'amore (che non manca neanche in nel Cristianesimo se vogliamo), la via facile ma nessuno ha mai studiato le pratiche barbare (e se volendo scandalizzare aggiungo che hanno pure un senso) dei buddisti tibetani, nessuno si sofferma ad osservare il sistema delle caste indù, nessuno si accosta alle pratiche ascetiche dei fachiri o anche "semplicemente" dei meditatori solitari, ovvio prendiamo solo il bello e convinciamoci di essere in cammino.
Chi mi conosce poco o che non si prende la briga di leggere con attenzione ciò che scrivo, assume che sono una specie di terrorista dello Spirito, uno affezionato alle pratiche ascetiche e amante del dolore e della sofferenza oltre che nemico dell'amore e delle cose belle..... non è così, se voglio dare una forma ad un giunco mentre cresce basta un laccetto, se voglio piegare una barra di ferro ci vuole una fiamma molto potente. A questo punto se ci fosse un interlocutore del "tutto avviene da sè" mi chiederebbe perchè voler piegare o dare forma, per due motivi primo perchè tutto avviene da se ma comunque qualcuno deve agire in accordo con Piani ben più ampi della nostra mente, altrimenti saremmo ancora all'età della pietra, secondo perchè "a sua immagine e somiglianza" non significa che Dio ha una misera personalità ma che noi potenzialmente abbiamo un potere di procreazione che può limitarsi a divenire genitori (e questo apre nuovi scenari, anche un genitore assente, al limite in negativo da forma e plasma un figlio) o spostarsi su altro.



Oggi abbiamo anche un nuovo "problema", dopo un periodo di approfittatori, di personaggi che hanno fatto di tutto per mantenere il potere temporale (agendo e professando un preteso potere spirituale) c'è stata una tornata di cosiddetti antiguru. Non entro nel merito del fatto che pur professando il non bisogno di maestri, guru alla resa dei conti lo sono stati loro. Qualcuno anche senza aver fatto esperienze significative ma basando tutto l'insegnamento su comprensione mentale. Non nego l'utilità di questa nuova era di Maestri (non tutti con la m maiuscola, ma qualcuno si) c'era bisogno di un pò di pulizia, di togliere un velo di bigottismo che nel tempo si era accumulato, il paradosso nasce sul fatto che appunto molti, innalzando questi maestri agli stessi altari che questi apparentemente rifiutavano, hanno trovato un nuovo modo per focalizzarsi su un miscuglio di approssimativi concetti che renderebbero tutti indistintamente in grado di trovare una via senza bisogno di niente e nessuno..... però magari frequentando qualche conferenza o riempiendo la casa di libri.
Ahi... cosa ho scritto? Cosa ho fatto mai... ho affermato che potenzialmente tutti potrebbero diventare presidenti del consiglio ma in realtà solo uno per volta ci diventa, ho affermato che tutti potrebbero costruirsi da soli una casa, come in Africa si fanno le capanne, ma poi in realtà quasi tutti fanno altri lavori con cui pagano quelli che gliela costruiscono. Come mai c'è questa mania di Onnipotenza nella Ricerca Spirituale? Non siamo in grado neanche di farci un paio di scarpe da soli ma saremmo in grado di trovare la Verità da soli.... interessante....
Ripeto all'infinito, potenzialmente è possibile, potenzialmente io posso costruirmi una casa e posso fabbricarmi delle scarpe bellissime, tutti possono fare tutto, è "solo" una questione di volontà, nella realtà sempre si scende a compromessi per ottenere un risultato, il non volerlo fare è orgoglio della peggiore specie e ci tiene alla larga dal fine.
Si potrebbe anche riflettere sul fatto che se fossimo tanto convinti di avere tutto dentro a portata di mano non ci servirebbero corsi e corsetti, non ci servirebbe riempirci la casa i libri o oggi nell'era moderna solcare internet alla ricerca di chissà quali discariche, dovremmo capire che anche se non vogliamo ammetterlo neanche a noi stessi stiamo pur seguendo le orme di qualcuno, dovremmo chiederci però perchè ci piace farlo da libro o sul corso che oltre ai soldi non ci chiede nulla.... sempre per l'illusione di essere perfetti e autosufficienti, così poi ci diciamo che siamo in grado di fare da soli.... che cosa? Scegliere il libro? Scegliere il corso per farci riempire la testa? Oh si quello possiamo farlo da soli. Un libro è tranquillizzante, lo leggi.... tante belle cose, magari se parla di amore universale riscalda anche l'anima, il che è un ottimo risultato, un libro però per quanto fatto bene non può stimolare le giuste domande, innescare i giusti lavori, le giuste dinamiche che servono ad ognuno di noi singolarmente. Ho scritto in giro che siamo tutti uguali nell'insieme di caratteristiche che ci compongono, ma la diversità sta nel come queste caratteristiche sono mescolate ed espresse. Vi dico una cosa che molti rifiuteranno con tutta la forza, fino ad un certo livello avendo un computer abbastanza potente potremmo creare un database che copra in maniera euristica tutte le varianti di risposta della comune razza umana, potremmo predirci il futuro e molte altre cose, quello che non potremmo mai fare con un elaboratore elettronico è lo stimolo per uscire dalle possibilità definite per entrare in quelle indefinibili seppur certe.



In ambito esoterico si usa spesso questa parola, parola che non è limitata a questo caso, potrei essere iniziato od iniziare all'arte, alla buona cucina, alla matematica o all'agricoltura etc etc. Che cosa significa essere iniziati a qualcosa o iniziare? L'iniziatore è colui che è maestro di una qualsiasi cosa, potremmo dire che ne è esperto se cercate nel forum il senso reale di questa parola (ne abbiamo parlato) che non è memorizzare per fare o rifare. Il Maestro è colui che ha sperimentato sul suo corpo, sulla sua mente e la sua anima ciò che tenta di trasmettere, il maestro è colui che tenta di trasmettere ciò che ha studiato con la ragione imparando concetti, è per questo che le nostre scuole ordinarie (non me ne vogliano gli in-segnanti) non funzionano bene, il docente dovrebbe prima aver esercitato ciò che insegna e fare questo (insegnare) in età avanzata, cosa che si adeguerebbe bene dato che la parola scuola è derivata da ozio, riposo.... il contrario di agire, riposo che serve agli alunni per studiare per imparare (cioè da parare dentro, prepararsi) cosa poi dovrà essere fatto. C'è una logica in questo, il lago si attraversa quando la superficie dell'acqua è calma su tutto il bacino allo stesso modo che qualcosa può passare quando c'è calma, però perchè possano esserci dei periodi di calma ci debbono essere tempeste ed acque agitate.
Implicitamente abbiamo già definito chi è l'aspirante all'iniziazione, è qualcuno che lo desidera ardentemente ma riesce ad essere calmo come l'acqua piatta, quel desidera ardentemente può essere frainteso, un desiderio ardente è solo quello che viene da dentro, può essere stimolato dall'esterno, anche con letture per esempio, ma nessuno riuscirà ad accendere un grosso legno bagnato fradicio con un fiammifero.
Allora Uno ci vuoi dire, senza fare il misterioso, più apertamente, in che consistono 'ste iniziazioni? Ho parlato di trasmissione prima, sono sicuro che il 99% (oggi sono ottimista) di chi legge associa trasmissione a qualcosa che passa, no non passa nulla, pensateci un momento.... ascolto una trasmissione radio, c'è uno studio radiofonico in cui qualcuno parla, la sua voce nel microfono viene letta e attraverso meccanismi elettronici (che qualcuno conoscerà meglio di me) viene creata un'onda che parte dall'antenna, io dalla mia casetta ho la radiolina che se sintonizzo sulla giusta frequenza riceve (la riceve pure se non mi sintonizzo ma non ci fa niente) la trasmissione, poi la radio internamente ricrea una voce uguale a quella che è sta trasmessa. Non è la voce originale che è passata, una sua "immagine", la sua forma, le sue caratteristiche sono passate... dati con cui la radiolina ricevente è in grado di ricreare la voce. Bene la stessa cosa accade in ogni interazione tra noi esseri umani (e non solo, tra tutto succede così) quindi anche nel rapporto tra Maestro e Allievo.
Chiarito il concetto trasmissione possiamo dire che l'iniziatore di qualsiasi genere sia è colui che tramite trasmissione che va oltre le parole (ma non sempre o per forza s'ha da tirare in ballo energie misteriose o incomprensibili, può essere anche un gesto, un movimento, un rumore, un esempio etc) fa assaggiare all'iniziato l'arte che tenta di trasmettergli. L'iniziato può poi adoperarsi (qui finisce il riposo e l'ozio, è tempo di agire) per rivivere la stessa esperienza da solo, dandogli il necessario tocco di individualità che solo adesso può manifestare, quando riuscirà nell'impresa sarà a sua volta in grado di trasmettere ad altri, sarà padrone di quell'arte (qualunque essa sia) e ne sarà Maestro.
Sperando che sia chiaro il concetto di iniziazione (che ho scritto sempre in minuscolo perchè non specifica, ma in generale) proviamo almeno in sintesi, e per quello che si può con le parole, a descrivere il concetto di Iniziazione, l'aspirazione di qualsiasi Ricerca Spirituale seria. Tutte le vere iniziazioni sono importanti, comunque ci trasformano, ci insegnano sia ad essere riceventi che a trovare spazio per accogliere il nuovo sia a lavorare poi per Com-prendere completamente un'arte, ma la l'Iniziazione significa che l'Iniziatore ha fatto l'esperienza di Dio.... chiariamo.... non è Dio... rileggete la faccenda della radio.... la voce crea l'onda, l'onda arriva e ricrea la voce se ci sono le condizioni... ma questa "voce" che l'Iniziatore ha ascoltato è ciò che di più simile e somigliante a Dio che l'uomo in un corpo fisico può ricevere, altrettanto ci ritrasmette e poi dipende da noi se vogliamo, se ci diamo da fare etc etc per poter da soli fare l'Esperienza, per poterla mantenere per sempre.
Ci sono discorsi collaterali che esulano dallo scopo di questo articolo ma che potranno trovare spazio in altri posti, per esempio se la trasmissione alla radio avvenisse invece che con onde elettromagnetiche con raggi laser (è un esempio per esprimere il concetto, non prendetelo sul serio) la radio per non fondersi dovrebbe essere costruita con materiali appositi, suppongo che questo potrebbe far capire che per fare l'Esperienza il corpo e la mente devono essere adeguati, preparati.... difficile da credere? Che posso dire... per fare una maratona devo avere il fiato, per incontrare Dio non serve nulla... va bene, che ognuno si regoli come crede.
I meno giovani (ma anche gli altri attraverso film o altro) avranno almeno sentito parlare dell'iniziazione all'amore che si faceva fare agli adolescenti maschi di una certa epoca. In pratica il padre accompagnava questi ragazzi da una prostituta per farli diventare uomini. Ho preso questo esempio apparentemente slegato dal contesto perchè rende bene il concetto, quei padri, in buona fede, iniziavano i figli (anzi li accompagnavano dalle prostitute che li iniziavano) al sesso, non all'amore, a costo di sembrare antiquato qui affermo che non si può fare all'amore con una donna conosciuta da 5 minuti, anche se questa non lo fa per soldi ma perchè l'uomo gli piace fisicamente, si farà solo sesso e forse neanche quello bene, senz'altro ginnastica. Qual'è invece la differenza nel fare all'amore? Qualcuno dirà, l'atto alla fine è lo stesso.... la differenza è come ci si arriva, il corteggiamento, il volere il bene dell'altra persona e il desiderio che viene da dentro e non da stimoli esterni. I tempi non serve che ve lo dica credo, sono senz'altro diversi, non nego che due si possano riconoscere a pelle, ma comunque c'è stata una preparazione dei due anche senza conoscere l'altro, la vita li avrà portati all'appuntamento in cui si trovano dopo essere passati da circostanze che li hanno preparati, invece nell'iniziazione all'amore classica da ragazzi si passano alcuni stadi, la si inizia a conoscere, magari a volte qualcuno ce ne parla, la vediamo da lontano o "per caso", iniziamo ad interessarci, ne siamo intimiditi (non raccontiamocela, anche un grande playboy se ama perde delle certezze, delle sicurezze) "la studiamo", cerchiamo di sapere dove vive, cosa fa, i momenti e le circostanze più favorevoli per incontrarla. Spesso l'amico o l'amica fanno il "miracolo" ci fanno conoscere questa persona (già questo potrebbe essere sottolivello di iniziazione) altre volte ci facciamo coraggio e ci presentiamo da soli..... ed da quel momento possiamo frequentarci, ci parliamo ed iniziamo a conoscere intimamente questa persona. La prima volta, sebbene abbia connotazioni diverse per le personalità maschili e femminili è comunque il passaggio da uno stato ad un'altro, nel bene o nel male non si è più gli stessi e mai si potrà tornarci, qui si aprirebbero spunti sulla perdita e il recupero dell'innocenza ma non sono all'ordine del giorno di questo articoletto.
Adesso trasportate tutto l'esempio in una grande Iniziazione e qualcosa si potrà dischiudere....



Che ci piaccia o meno, che si voglia pensare alla spontaneità o meno ci sono delle vie collaudate e nate nella notte dei tempi perchè in altro modo non poteva essere, intendiamoci su un'altro concetto, la persona semplice che vive semplicemente etc etc trova comunque Dio, non ha bisogno neanche di saperlo, la potremmo chiamare via naturale e/o spontanea, comunque la sua vita è inquadrata in uno dei due filoni principali: mano destra o mano sinistra, inoltre le domanda che vorrei porre a chi si trova a dibattere di questi argomenti sostenendo la tesi che questa (via naturale) è l'unica vera, perchè ne dovremmo dibattere? Chi la percorre appunto non sa neanche dei nostri "problemi", l'altra domanda è: perchè abbiamo la capacità di ragionare e dibattere... cercare etc etc? Perchè ci sono vari sistemi di fare la cose anche se l'essenza del modo è la stessa, quindi non è giusto o sbagliato nessun modo, ognuno cerchi (se ha questo interesse, se si pone il problema) il suo.
Ci sono foreste direi quasi primordiali che si sono create in maniera naturale e ci sono boschi in zone cosiddette civilizzate che sono gestiti da uomini, piani di abbattimento e rinfoltimento, se non lo sapessimo, entrando dentro le due, a parte i sentieri non noteremmo differenze, la differenza appunto è la possibilità di addentrarsi senza pericoli attraverso sentieri che ci faranno percorrere molta più strada. Qualcuno potrebbe dire: ma nella foresta selvaggia senz'altro ci saranno forme di vita di cui posso deliziarmi che nel bosco gestito non esistono, si vero ma io pantofolaio non mi addentrerei mai in una foresta del borneo da solo.... e torniamo da capo: da solo
E' tanto disdicevole ammettere che da soli non andiamo da nessuna parte? Ma come dopo le quintalate di libri in cui abbiamo letto di spogliarci dell'ego (come se si potesse fare) non vogliamo cedere neanche al fatto che insieme ad altri (per quanto il panorama lo osserveremo da soli) il viaggio è più confortevole, inoltre si può arrivare a vedere qualcosa... se andiamo da soli forse possiamo vedere qualche viuzza inesplorata... ma possiamo passare anche tutto il tempo ad osservare la mappa, o a chiedere informazioni a chi a volte può darcele giuste a volte non sa neanche dove vorremmo andare.
Due filoni principali mano destra, secca e mano sinistra umida, cosa sono? In sintesi estrema si potrebbe dire che la destra secca è la via della rinuncia, della regola ferrea, delle astinenze, mentre la sinistra, umida, è la via dell'esplorazione attraverso gli eccessi di ogni tipo, per quanto se ne dica sono entrambe valide, entrambe difficili la differenza è solo nel risultato qualora non le si completi.
Completarle significa fare spazio all'altra, cerco di esprimermi, se ho mangiato male e mi metto a digiuno mi svuoto e poi posso mangiare normalmente, al contrario se mi piace mangiare e insisto oltre le mie forze arriverò ad un punto in cui non ce la faccio più, il corpo si rifiuterà di andare oltre e si metterà a digiuno spontaneo, il guaio è che di solito ci fermiamo a metà in entrambi i casi... il danno è identico. Ecco l'importanza delle Scuole, aiutarci a non fermarci a metà.
Sono sicuro che qualcuno avrà associato la via della mano destra alla parola ad-destra-mento, è ha visto bene, questa parola, come molte altre oggi è male interpretata, è errato per esempio usarla per gli animali, gli animali non si addestrano, si ammaestrano, un Maestro non ammaestra un Allievo, lo addestra, l'ammaestramento è quando il maestro cerca di piegare il soggetto ai propri voleri, insegna a far ripetere meccanicamente alcune azioni, con l'addestramento il Maestro lavora in funzione della via della mano destra, aiuta l'Allievo a mettersi alla prova, ad essere in grado di rispondere ad ogni situazione. Il fatto che negli addestramenti spesso si ripetano gli stessi esercizi non significa che questo venga fatto per renderli automatici e senza coscienza (questo è perseguito nell'ammaestramento) ma che date alcune situazioni che rappresentato uno spettro, per quanto limitato, delle dinamiche che nella vita affrontiamo, si cerca di aumentare la resistenza per affrontarle, si cerca di aumentare la forza unendo la variabilità alla potenza, altrimenti sarebbe allenamento se si volesse solo aumentare la forza su esercizi fissi. Addestramento quindi significa che il sub prova alcuni movimenti in piscina, impara a nuotare con tutti i marchingegni che in piscina non servirebbero, impara a respirare, ma poi alla fine sarà pronto per immergersi in mare, quindi i movimenti non saranno quelli fissi dell'addestramento, li poi si farà (notare la forma del verbo) la sua esperienza, e sarà un sommozzatore vero, a quel punto che sia mare, lago o palude poco importa se lavora per qualche corpo di soccorso, se lo fa in vacanza preferirà i tropici.
Manca la via della mano sinistra, umida, paradossalmente anche se questa via si esperisce toccando gli eccessi in positivo non c'è moltissimo da dire, può essere utile magari sapere che sebbene più allettante non è più facile dell'altra, il rischio come detto sopra è di fermarsi sempre un momento prima di essere pieni dell'eccesso, in questo caso si sarà eterni lussuriosi e ci si consumerà senza grossi risultati allo stesso modo di coloro che si contengono per un pò e poi ne fanno come Carlo in Francia..... C'è più materiale in giro sulle vie destre, anche se la quantità non è sinonimo di esattezza, e non è errato dire che la sinistra è l'opposto della destra, anche se la modernità ha spettacolarizzato la cosa per esempio nel satanismo che non ha basi filosofiche di esistenza, se vado agli eccessi e quindi sperimento volendo provare tutto senza ritegno, non accetto nessuna autorità neanche una che fosse opposta ad un'altra, i due opposti sono autorità o anarchia. Non ha neanche una base il perseguimento del male se parliamo di una Via reale, il male esiste è necessario ma non ha bisogno di essere cercato emerge da solo, le vie che lo professano sono aberrazioni create dall'egoismo alla stessa maniera in cui anche vie della mano destra sono sfruttate in tal senso a volte.
Una domanda mi è stata posta tempo fa: esiste una via di mezzo? Potenzialmente potrebbe esistere potrebbe essere la più veloce ma proprio per questo è la più difficile in assoluto, onestamente dubito che qualcuno che non vi sia nato possa da solo affrontarla (beh a dire il vero vale anche per le due principali), la via di mezzo non consiste nell'eccedere in quello che ci piace e nell'astenersi in quello che non ci interessa..... e neanche il contrario, la via di mezzo si attua con una sapiente stimolazione in eccesso o difetto a seconda del soggetto, del tempo, del luogo e della particolare caratteristica/dinamica.
Tutto ciò che ho scritto volendo spiega un'altro interrogativo, come mai alcuni Maestri che nelle azioni insegnano nella via destra a volte si danno a comportamenti tipici della via sinistra? Ovviamente ricordiamoci il senso della parola Maestri, ve ne sono pochi per ogni epoca e luogo, altri come al solito scimmiottano anche senza volerlo, quindi per esempio un ubriacone che predica concetti riciclati quando è sobrio non è un Maestro, inoltre questa cosa chiarisce anche un'altra cosa, un Maestro sta continuando a seguire la sua Via.

Ok vi ho annoiato abbastanza e ho toccato solo alcune semplici basi, soltanto nell'ambito delle iniziazioni si dovrebbe parlare di frequenze ed ottave, delle preparazioni, dei tempi, dei rituali quando si usano, delle discendenze sia fisiche che nelle/delle tradizioni etc etc, magari troveremo il modo e il posto giusto.


p.s. come al solito non rileggo, quindi perdonatemi strafalcioni di ortografia, perdonatemi la prolissità, ho solo cercato di gettare delle basi per futuri approfondimenti

Uno 05-03-2007 12.46.54

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