Prestare - perdere - donare
Si perde sempre, quando si presta; non si perde mai...quando si dona.
Questa riflessione la trovo molto vera. Tra il prestare e il donare c'è da una parte il separarsi da qualcosa che consideri tuo e hai paura di perderlo quando lo presti a qualcuno, dall'altra la libertà di donare... |
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Se si come vi siete comportati ? O come vi comportereste ? |
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Osservandomi ho visto quanto questa cosa mi dava fastidio, il non mantenere il senso del prestito, che per me vuol dire mi dai quell'oggetto lo uso e poi te lo rendo. Quindi per me era a tempo, doveva avere per forza un tempo, che però non avendolo stabilito precedentemente, non avrebbe dovuto preoccuparmi. Invece mi preoccupava eccome, non tanto per l'oggetto ma per il principio che avevo imparato da bambina: "te lo presto pietro ma va che deve tornare indietro" icon_mrgr: A posteriori poi c'era stato un altro avvenimento in cui pietro non è tornato se non dopo un anno, quando mi ero ricordata di averlo prestato sempre a quella persona, ma solo perchè ne avevo bisogno io. A quel punto mi sono detta, devono avermi prestato qualcosa che non ho mai reso se mi succede questa cosa. Alla fine di tutto questo ambaradan ho preso la palla in mano e ho chiesto se serviva ancora e se no se me lo potevano ridare.( cosa per me faticosissima) Scusate la lungaggine, ma era per dimostrare che se si presta, si perde sempre, ma non l'oggetto ma il tempo a logorarsi a pensare. E se non reggiamo il tempo chiedere e meglio che logorarsi. Molto meglio comunque regalare, in quel modo tutto si chiude in un atto semplice e finito. fiori.gif |
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Glieli ho dati. Se posso glieli darei. Tu? |
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Se servono ad un'attivita' d'impresa , a temporeggiare in una situazione finanziaria molto difficile cioe' a coprire solo parte dei debiti contratti cui non potra' con tutta probabilita' far fronte ? |
Come dice il detto (in un certo senso) non presto mai, spontaneamente, quello che so non poter perdere, in tal caso non guardo più di tanto il livello di amicizia, altrimenti non avrei dovuto prestare libri, soldi (pochi, ma in età in cui erano tanti) e altro a conoscenti.
Alla fin fine il mio prestito è quasi un regalo... sta all'altro onorarlo non perchè glielo chiedo, ma perchè è giusto per se stesso, se non lo fa amen. Diverso il discorso se qualcuno mi chiede qualcosa che non potrei regalargli, in quel caso posso prestarla lo stesso, ma esigo in qualsiasi maniera la restituzione. Nike mi servono 50000 euro, siamo amici no? (sto scherzando abbraccio:) |
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Sai pero' che i 10000 da te sudati vanno persi certamente perche' non risolvono la situazione dell'amico . Lui come sempre avviene ti dice con questi cambia tutto perche' avra' piu' tempo per fare ecc. ma cosi' 9,5 su 10 non e' . Tu che fai? |
Non risolvono forse completamente la situazione dell'amico, ma in ogni caso parlando del tuo esempio pagherà qualche debito che comunque si troverebbe più avanti.
Il discorso sudati è particolare, verosimilmente se li ho sudati sarà difficile (se non impossibile) che li abbia in più. Voglio andare contro corrente ora, un San Francesco è nato ricco, non ha sudato ciò a cui ha rinunciato, anche lo stesso Gesù se ci pensiamo, o era ricco a dispetto di ciò che si dice comunemente (8-)), o comunque quando ha iniziato a predicare prendeva e distribuiva ciò che gli arrivava, il suo sudore non era certo per trovare risorse. Non sto tessendo un elogio alla tirchieria e all'egoismo, del resto a parole potrebbe essere facile dire che uno nato ricco possa facilmente donare, invece è ben più faticoso, non serve neanche fermarsi al concetto denaro per capirlo. |
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Quando come a volte accade chi te li chiede non accetta la condizione in cui si trova e pensa di risolvere prendendo tempo ... tempo durante il quale la condizione solitamente si aggrava , cosa e' giusto fare? Diverso e' il discorso della temporanea difficolta' di un amico operoso , qui l'aiuto e' reale e a mio avviso deve essere dato il prestito . C'e' poi il caso dell'amico dalle 1000 qualita' ma dalle ''mani bucate '' che mai te li potra' restituire perche' lui al denaro non da' valore e pertanto si trova inevitabilmente in difficolta' . I tuoi sudati 10000 e' giusto perderli ? Ma allora qual'e' il giusto criterio di giudizio? Ricordiamoci che la premessa e' che si tratta di un prestito non di una donazione anche solo larvata quale un finto prestito a persona che sai non te li potra' mai restituire . |
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A me è capitato di prestare in particolare un libro a cui tenevo tantissimo, l'avevo appena finito di leggere la persona che me lo ha chiesto lo ha visto e io gliel'ho dato, solo che il mio concetto di prestito era come diceva Gris "ok lo leggo e poi te lo riporto", mentre questa persona, non ci pensava minimamente a restituirlo nemmeno dopo mesi. Alla fine gliel'ho chiesto più volte (ci tenevo veramente evidentemente) e sono riuscita a farmelo riportare, solo che poi non ho praticamente più rivisto l' "amica"... un altro paio di volte mi è successa la stessa cosa (una volta mi sono fatta restituire la cosa, un'altra l'amica ha fatto prima a sparire piuttosto che io a chiedere). Il punto comunque credo che fosse in parte il fatto che io non sapessi dire di no, non volevo realmente prestare , ma davanti alla richiesta non ho saputo negare, e in parte, non ho dato il giusto valore alle cose che mi sono state chieste, perchè poi a posteriori mi sono accorta che ne pativo, mentre in genere, se presto qualcosa spontaneamente anche se non mi viene restituita non ne faccio un dramma, anzi è messo in conto, "quasi un regalo" mi piace come definizione :H Citazione:
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Grazie :C: |
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Come potrebbe darsi che darglieli, perderli e la conseguenza che lui si renda conto che aveva mal valutato sia l'aiuto migliore. A sto punto direi che dipende. In base a degli errori che ho fatto proprio su questi temi la valutazione che farei molto attentamente adesso è proprio quella che dice Uno, ovvero se posso perdere quei soldi e se sono disposto a perderli. Fatta sta valutazione direi che il resto son problemi dell'amico ed entrerei nel merito quel tanto che viene richiesto e/o ha senso fare. |
Io penso che una cosa o del denaro chiesto in prestito può trasformarsi in un dono se di quella cosa ci possiamo privare... certe volte ci si affeziona alle cose per cui valgono più del loro prezzo, contengono un pezzo di noi, come quando ho prestato dei libri che erano stati di mio padre e che ho esigito di ritorno.
Se poi una persona non si vuole privare di nulla anche se potrebbe, il problema è diverso... Riguardo ai prestiti quando ho potuto ho sempre prestato, sia denaro che libri che altre cose che quasi mai mi sono stati restituiti... Una volta ci sono stata molto male, malissimo, si trattava di una somma che nel momento che ho prestato non mi serviva, ma quando la rivolevo mi era vitale... la persona a cui ho fatto il prestito, che non era nemmeno un'amica ma una persona in difficoltà che ho incontrato nel mio cammino, si è volatilizzata e ha fatto perdere le sue tracce nonostante le promesse... Poi ho pensato che forse quel denaro le è servito a superare quel momento critico e che sicuramente in cuor suo mi ha ringraziato, e questo mi consola... Prestare in questo senso è perdere, se quella volta le avessi detto che immaginavo che non poteva restituire la somma e che lo considerasse un dono, non sarei stata così male dopo... Il denaro sudato vale il doppio per chi lo dà, ma nello stesso tempo dovrebbe avere doppio valore anche per chi lo riceve, sapendo che non è piovuto dal cielo. Poi naturalmente è un discorso individuale che riguarda la sensibilità di ciascuno. :C: |
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Se regali non devi fare nessuna considerazione ma se fai un prestito , sia chi lo ha chiesto che chi lo da' deve considerare che che ci sia almeno la probabilita' non la semplice possibilita'( cioe' una bassissima probabilita') della restituzione . Diversamente piu' corretamente bisogna dare al quesito iniziale la seguente risposta : se un amico ti chiede denaro in prestito devi dire: no !Te lo regalo . |
Nike hai ragione, un prestito è un prestito, un regalo è un regalo, non ci piove.
Quello che stavo dicendo è che a meno che non si vada per notai, banche, cambiali o altro che ora non mi viene in mente, quando si presta qualcosa non è poi così minimo il rischio che non ci ritornino ciò che prestiamo, questo è il primario metro per decidere, il resto viene a posteriori. Personalmente, una volta che ho deciso che quella cosa posso prestarla (ma il discorso non si ferma al denaro, può essere attenzione, manodopera etc..) direi che dipende dall'impegno/importo come mi regolo. Ammettiamo che io sia in grado di prestare milioni, se qualcuno mi chiedesse 30000 euro e so che gli servirebbero solo per fare spese compulsive per due giorni non glieli presterei per due motivi, primo perchè comunque anche se non me li torna rimarrà in debito con me (stiamo parlando di prestito come dici tu, non regalo), secondo perchè se avessi tali disponibilità valuterei prestiti (ma anche regali in questo caso non cambierebbe il senso) ad hoc che servano realmente, amici o non amici... dare soldi a chi non li usa bene significa non darne ad altri che potrebbero usarli bene. Ma se presto qualcosa che non mi pesa per nulla, se non ho poi queste possibilità di beneficenza, se è un amico... lascio a lui la possibilità di usare bene o no i soldi. Del resto per quanto bravi siamo a vedere non riusciremo mai a sapere al 100% come verrà usato ciò che prestiamo, altrimenti saremmo banche, chiederemmo garanzie assurde e stroncanti. Voglio chiarire che in questo momento sto parlando in maniera "ipotetica" (reale però) perchè economicamente non ho la possibilità di prestare e/o regalare... magari presto e/o regalo altro, ma soldi non ne ho in più. Red ti rispondo poi |
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Personalmente sono dell'idea di Ray, se è un Amico non ci dovrebbe neppure essere il rischio che non venga ritornato ciò che gli hai prestato... Manco il pensiero. Se è un amico un po' particolare con problemi di soldi etc, e so che questa persona non me li rende più (basta anche un buon sospetto un 9 su 10 come dici più su) rimane inguaiato per quanto mi riguarda. Potrei anche prestarglieli considerando in cuor mio di regalarglieli, se me li ridà bene altrimenti pazienza. .... |
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Infatti per questo io baserei la mia condotta quasi esclusivamente sulle cose che riguardano me e non lui. Posso perderli? Sono disposto a pererli? Poi magari qualche altra consideraziona la faccio... ma più nella direzione del dargllieli. Tipo se per me darglieli è un sacrificio ecco che faccio delle considerazioni sull'opportunità di farlo lo stesso. Certo non li darei per un capriccio, ma potrei considerare che servono più a lui che a me. In uqesto caso però valuterei per quel che posso (conosco) le caratteristiche diciamo comportamentali dell'amico. |
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e non te ne chiede degli altri giusto? E quando vi incontrate e' tutto come prima? E tu sei pronta a dargliene altri nel limite del possibile se avesse difficolta' ulteriori? Scusa per queste domande ma ragiono scrivendo per capire . |
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non ci siamo detti più niente e quando ci incontriamo è tutto come prima, stasera leggendo il tema della discussione mi è tornato in mente l'episodio, l'unico che mi sia capitato in tanti anni |
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Volevo dire che se perdi 10000 non ti rovini quindi potresti anche darli . Credo pero' che tu debba anche dar valore a quanto hai fatto per guadagnarli :e' una sorta di rispetto verso te stesso . Quando come a volte accade chi te li chiede non accetta la condizione in cui si trova e pensa di risolvere prendendo tempo ... tempo durante il quale la condizione solitamente si aggrava , cosa e' giusto fare? Diverso e' il discorso della temporanea difficolta' di un amico operoso , qui l'aiuto e' reale e a mio avviso deve essere dato il prestito . C'e' poi il caso dell'amico dalle 1000 qualita' ma dalle ''mani bucate '' che mai te li potra' restituire perche' lui al denaro non da' valore e pertanto si trova inevitabilmente in difficolta' . I tuoi sudati 10000 e' giusto perderli ? Ma allora qual'e' il giusto criterio di giudizio? Ricordiamoci che la premessa e' che si tratta di un prestito non di una donazione anche solo larvata quale un finto prestito a persona che sai non te li potra' mai restituire . |
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Ho letto tutti gli interventi e non ho partecipato alla discussione perchè non mi è mai capitato che un amico mi avesse chiesto dei soldi in prestito.
Ho cercato di immaginare un mio coinvolgimento cercando di analizzare un mio comportamento, mi sono venute alla mente una serie di domande. In una prima analisi ho scoperto di non avere molti amici, quelli che giudico amici sono veramente pochi. Se un mio amico fosse in difficoltà economica probabilmente lo saprei prima che lui mi chiedesse il prestito. Faccio quindi delle ipotesi: Se mi domandasse un prestito di certo farebbe di tutto per onorarlo. Magari si parlerebbe di tempi e modalità per restituire il prestito. Se mi domandasse un'aiuto economico lo farei nei limiti delle mie possibilità e disponibilità. E qui nascono le domande, quanto sono io disponibile a privarmi di una parte dei miei guadagni? Quanto valuto il lato economico rispetto all'aiuto chiesto dal mio amico? Da queste domande è venuto fuori del nero (che più nero non cè) ed ho visto il gufetto attaccato al denaro. Ho visto un gufetto eliminare dalla sua lista di amici le voci una ad una fino ad avere un numero di amici "veri" che si conta sul palmo di una mano. Il problema è sorto in me, non si tratta più di soldi e di amicizia ma di mettersi in gioco perdendo qualcosa. Perdere i soldi prestati che non ritornano e perdere l'amicizia per un tradimento di fiducia. Se l'amico non restituisce il prestito perdo i soldi e l'idea di amicizia che ho nei suoi confronti. Diverso è il fatto che, rispetto le previsioni di rientrare col debito, subentrano altre difficoltà impreviste. In questo caso aiuterei l'amico nel cercare di rientrare dandogli consigli. Se un mio amico avesse le mani bucate non lo aiuterei a sperperare altri soldi, sopratutto i miei che ho faticato a guadagnare. Magari lo aiuterei a comprendere che il suo modo di spendere è sbagliato e che nel tempo lo porterà a indebitarsi. Se questo suo modo lo avesse messo in una brutta situazione non sarebbe un vero amico perchè prima di indebitarsi mi avrebbe cercato oppure io avrei cercato lui. Ritengo comunque che ognuno ha ciò che si merita nel bene e nel male. Ognuno fa le sue scelte e ne paga le conseguenze. Se l'amico avesse preso una strada sbagliata e avesse le mani bucate non lo aiuterei economicamente. Gli dierei che ha una dipendenza alla pari della droga e che pagargli un'altra dose non lo aiuterebbe ad uscire dal vortice. Non ho molti amici. |
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le perplessità da te esposte sono vere ma non pensare che gli amici siano esseri perfetti, l'amicizia è un pò come l'amore, è un sentimento prezioso, non bisogna fare tanti ragionamenti sopra...se senti in quel momento di poterlo aiutare lo fai e basta, altra cosa sarebbe il ricadere nello stesso errore di chiedere sempre soldi! |
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