Citazione:
|
Citazione:
Era come .... creare dal nulla. E questa forza creatrice era dentro il bambino che entrava nella storia, diventandone il protagonista, non senza dover superare prove e ostacoli. Le nostre storie quotidiane tante volte non ci piacciano, ci vanno strette, quante volte si sente dire la frase: "se torno a nascere farei questo o quello..." e questo ci fa capire che spesso le nostre scelte non scaturiscono dal cuore, ma da determinate circostanze. Quindi penso che il fattore magico dovrebbe essere seguire il nostro cuore anche controcorrente, ma ammetto che non è facile trasportare questo nella quotidianità. Io vedo che quando faccio una cosa che mi viene dal cuore mi sento come trasformata, non lo so spiegare, ma mi fa provare un gusto della vita che altrimenti mi perdo. Se abbiamo un sogno nel cassetto cercare di realizzarlo, anche se ci sembra impossibile, a patto di essere se stessi, troppo volte crescendo soffochiamo il noi stessi genuino con un noi di circostanza. Non per nulla nelle fiabe una costante è esprimere un desiderio, noi non abbiamo la bacchetta magica, ma penso che se un desiderio ci nasce da dentro abbiamo in noi la potenzialità di realizzarlo, forse basterebbe crederci davvero.... merlin.gif abbraccio: |
Citazione:
secondo me quanto hai detto è proprio il "succo". Saper ascoltare il proprio cuore e seguirlo. "va dove ti porta il cuore" recitava una famosa frase |
Citazione:
poniamo che io abbia trovato un archetipo poniamo che sia la madre che difende i figli ..perchè essere madre allora spesso è una cosa frustrante? Poniamo che ci sia anche quello del bambino abbandonato (è un archetpo anche quello? O solo la forma compensatoria del primo?) dovrei abbandonarmi per superare l'abbandono? Una volta stabiliti i drammi della propria infanzia il "come fare a superare" è la ricapitolazione? E se a me fosse venuta oramai la nausea a forza di tornar su certi avvenimenti che fare? La sensazione che ho è che sono talmente da tanto fuori strada che non ho più nemmeno i riferimenti per tornarci su e che, ma è una possibilità appena intravista, a volte questo passato da scoprire sia una scusa. Non mi hanno seguita come dovevano, eh bon, così è andata, così doveva essere, non cambierà nulla del passato. E adesso? Capo Uno parla di caso e cause, me lo devo rileggere attentamente ma è possibile che riuscita a vedere qualche causa io non riesca più a tornare al caso portandomi dietro quello che ho appreso? Come se mi spostassi sempre su due diversi ambiti.. blink.gif |
Citazione:
Se io sono legato alla caviglia con una corda elastica ad un paletto (passato) questa corda determinerà in certi modi tutti i miei passi futuri. In certi casi li renderà più difficili, in altri devierà la direzione, in altri ne agevolerà un'altra e così via. E tanto più quanto meno so di quell'elastico. Il massimo del suo potere si presenta quando non so che c'è. Ricapitolare è uno dei sistemi con cui posso andare a sciogliere quell'elastico. Non cambierà il fatto che la mia caviglia sarà più grossa dell'altra visto che ha portato l'elastico per molto tempo, ma cambierà le possibilità dei miei passi successivi. In realtà, alla lunga, anche la caviglia si aggiusterà e tenderà ad assomiglliare all'altra (equilibrarsi). Detta in un altro modo, non possiammo cambiare il passato, ma questi elastici non sono passati. Se agiscono ancora in noi, sono presenti. Noi possiamo renderli passati davvero... e finalmente passare oltre. |
Citazione:
:wow: che metafora che hai scelto mi ricorda un sogno grazie intanto abbraccio: |
Citazione:
Visto che, a mio avviso, è difficile riuscire a ricapitolare tutto , tutti gli episodi di un certo tipo , grandi e piccoli, si dovrebbe cercare di ricapitolare e risolvere il concetto di base che c'è dietro ognuno di essi, dopo averlo ben individuato naturalmente. Fatto questo dovrebbero automaticamente sciogliersi anche tutti i nodi successivi e conseguenti e visto che alla fine gli "snodi " principali se andiamo a stringere sono pochi, la cosa non dovrebbe essere insormontabile. Un dubbio che mi rimane è però se serve riuscire a ritornare indietro sino alle origini quando si sono manifestati i primi paletti o se lo scioglimento puà avvenire anche partendo da un' altro punto seguente, perchè altrimenti andare ad agire su cose accadute quando eravamo nella pancia di mamma o negli anni immediatamente successivi o nella prima infanzia la vedo dura; magari mi sbaglio e alla fine viene tutto a galla anche cose che giacciono sepolte nella memoria da decenni |
Citazione:
Per la faccenda degli snodi si, in parte puoi riuscire a beccare un groppo e tirare su un pezzo di rete. Fuor di metafora con un episodio emblematico, se lo trovi e lo ricapitoli per bene, sistemi abbastanza anche tutti quelli che sono sempre lo stesso, ovvero tutte le mille volte che hai fatto la stessa cosa. Però è facile ingannarsi in questo modo, perchè potrebbero comunque nascondere altro e sarebbe meglio farli salire alla coscienza. Tuttavia togliere dei grossi nodi permette in seguito di trovare quelli più piccoli... quindi ci si ritrova a "ripassare" cose già viste ma in altra ottica. Quindi alla fin fine, non solo tocca passare tutto ma anche più volte. Però man mano che prendi piede la velocità aumenta. |
Citazione:
Se ho l'archetipo del guerriero non devo iscrivermi per forza nella legione straniera. Quello di cui tu parli cioe' delle conseguenze inconsce delle esperienze fatte nell'infanzia al piu' e' inconscio personale da far emergere per dargli un contenimento razionale. Certo la ricapitolazione che e' un rivivere un'esperienza a livello conscio per comprenderla appieno, se possibile , con riferimento a fatti dell'infanzia, puo' essere un modo per neutralizzare gli effetti negativi di quelle esperienze. Ma a me pare che tu abbia gia' ricapitolato abbastanza questi fatti della tua infanzia e che il problema tuo sia quello di tutti :di dare un senso all'esistenza . Esistenza che e' pesante se ci confiniamo in un solo ruolo ad esempio quello della madre . Gli archetipi dell'inconscio collettivo sono infiniti possiamo averne quanti ne vogliamo col limite della nostra inclinazione e costituiscono la fonte della possibile verieta' e ricchezza della nostra esistenza. Operano di solito per opposti , come s'e' detto altrove , uno conscio ed uno inconscio : giovane vecchio , madre figlia, guerriero schiavo , santo dannato ,saggio stolto , da mantenere in equilibrio . Ovvio che se fai solo la madre questa immagine ti abbatte , ti stanca , ti svuota di energia anzicche' il contrario . Quindi l'effetto buono o cattivo dell'archetipo sta nell'equilibrio in cui si trova o meno col suo polo opposto. |
Citazione:
Quindi una volta compreso che il caso non esiste andare a cercare le cause di ciò che accade. Studiando le cause il caso ci pare, appunto, inesistente..quel che dici è che bisognerebbe stare in una sorta di via intermedia? Ossia comprendere che tutto accade per un motivo, studiare le cause possibili da comprendere, e accettare che pur accadendo per un motivo preciso non siano prevedibile sempre? Suona come un'attenzione senza controllo...leggo.gif |
Inizio a pensare che il fattore magico non sia unico, che non sia una cosa sola.
O forse non ha un'unica interpretazione, un'unica descrizione. Che sia coraggio o amore o attenzione esiste un clic che cambia le nostre percezioni. Forse non è nemmeno un clic solo ma tutta una serie di piccoli e continui interruttori. O forse piccoli interruttori che ci preparano e ci portano a spingere quell'unico che accende quella luce che illumina la vita e la rende unica e meravigliosa. Scusate, sarà il Natale, sarò stucchevole, ma oggi credo che sia possibile. abbraccio: |
Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 13.23.25. |
Powered by vBulletin Copyright ©2000 - 2024, Jelsoft Enterprises Ltd.
Questo sito non è, nè può ritenersi assimilabile ad una testata giornalistica, viene aggiornato senza alcuna periodicità, esclusivamente sulla base della disponibilità del materiale. Pertanto, non è un prodotto editoriale sottoposto alla disciplina della l. n. 62 del 2001. Il materiale pubblicato è sotto la responsabilità dei rispettivi autori, tutti i diritti sono di Ermopoli.it che incoraggia la diffusione dei contenuti, purchè siano rispettati i seguenti principi: sia citata la fonte, non sia alterato il contenuto e non siano usati a scopo di lucro. P.iva 02268700271