Titta Marini
Spesso trattano il genio come il porco, perché gli fanno festa dopo morto
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A popoli citrulli, governanti fasulli
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L'ozio ci unisce, il lavoro ci divide- Rinculando avanzo
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La terra è sempre la peggiore impresa, perché da vivo è bassa e da morto pesa
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Ormai "cadaverizzato", scrive che di lui si può pensare ciò che si vuole: "… Tanto svolazzerò nel cielo in festa e un baffo me farà chi al mònno resta"
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Il suo epitaffio? "O passeggero, qui fra tanta quiete, 'sto morto senza er nome su la targa, volenno, armeno adesso, un po' de requie, prega li vivi de passà a la larga
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