La Legge delle Ottave
Questo argomento è fondamentale per chi sta Cercando...
Posso iniziare dicendo che per arrivare a capire questa Legge è fondamentale prendere coscienza dei nostri 3 stati (Nero-Bianco-Rosso) Nero:lavoro su se stessi Bianco:lavorare con gli altri Rosso:lavorare per la scuola Senza questi passaggi sarà impossibile riuscire a compiere un azione percorrendo tutte le sue ottave senza girarci intorno... Le Ottave ci riportano alle note musicali,sono vibrazioni...e qui mi fermo aspettando l'ampliamento del discorso da parte di chi può...:H |
sicura siano quelli i significati di nero- bianco e rosso?
non so io li collegavo diversamente opera al nero= opera nel duale opera al bianco= purificazione opera al rosso =amore (o quintessenza) vediamo poi più che di ottave parlerei di settime o dodicesime se consideriamo anche i 5 semitoni oltre alle 7 note musicali. in più parlando di musica e partendo dal DO tra la 3 e 4 nota la differenza è di un semitono (MI-FA) così come tra settima e ottava (SI-DO) se vogliamo parlare di "ottava" io l'ottava nota la toglierei... perchè è già in un certo senso "nuovo inizio" poi ci sarebbe da parlare degli "accordi" delle scale e via discorrendo |
Si Turi sono sicura dei significati (ho studiatoicon_mrgr: ),se ci rifletti,volendo c'è un collegamento che vedo così:
Opera al Nero: operare nel duale (su se stessi). Opera al bianco: purificazione attraverso la collaborazione e la competizione costruttiva. Opera al Rosso:amore manifestato attraverso il lavoro esclusivo per gli altri. Poi aspetterei conferme per esserne certa :@@ abbraccio: |
ah ok così mi suona meglio (parlando di assonanza:)))
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Citazione:
Trovo deviante mescolare le due cose (ottave e opere), ci sono collegamenti come in tutto ma è come se ti dicessi parliamo zoologia: le pecore mangiano l'erba, l'erba può essere a gambo lungo, a foglia stretta, a foglia lisca (esempi). Tanto per evitare malintesi da chi legge (e per pignoleggiare un pò) le tre opere non sono stati dell'essere ma detta sinteticamente le operazioni (opere) da fare per compiere una trasformazione dell'operante neanche le tre definizioni sono precise, per non dir sbagliate, si lavora sempre indirettamente anche per la scuola e direttamente non ci si lavora mai etc etc, ma ripeto, conviene parlare di ottave o di opere, delle quali una descrizione sommaria l'avevo data nella discussione alchimia (quella aperta da Ray http://ermopoli.it/portale/showthread.php?t=1474, non quella aperta da A92 che è di tutto un pò) Citazione:
Se vuoi vederla da un'altro punto di vista ciò che ci interessa della legge delle ottave sono gli intervalli da una nota all'altra, le note sono i punti di arrivo, le tappe di un percorso ma in un'organismo vivo non possono esserci punti fermi come in una melodia. Credo che se è arrivato realmente il momento di scrivere sulle ottave (rimarrà comunque scritto anche se adesso non servirà a molto :H) qualcosa sarà il caso anche di fare dei disegnini.... questo è un argomento semplice per certi versi ma da cui non usciremo tanto facilmente. |
cerco di comprenderne di più.
non l'ho mai affrontato da questo punto di vista. ci sto provando e ti ringrazio dell'interesse |
Uno ha scritto:
Citazione:
Lo spunto è nato dalla discussione "Le condizioni per Lavorare",( terza pagina un post di Ray)...da li ho associato i colori perchè il nero mi ha fatto pensare alla nera notte dell'anima...(vabbè non è fondamentale spiegare da dove ho estrapolato,di sicuro non me lo sono inventatoicon_mrgr: ). Sinceramente se non avessi avuto confusione in merito non avrei neanche aperto la discussione,di cosa volevo parlare è scritto nel titolo...quindi il resto è stata una coseguenza... A domanda ho risposto,pensando che fossero la stessa cosa martello.: ,le Opere non so neanche cosa sono al momento,adesso me ne farò un'idea leggendo la discussione sull'Alchimia.... Uno ha scritto: Credo che se è arrivato realmente il momento di scrivere sulle ottave (rimarrà comunque scritto anche se adesso non servirà a molto :H) qualcosa sarà il caso anche di fare dei disegnini.... questo è un argomento semplice per certi versi ma da cui non usciremo tanto facilmente Volendo si può fare tutto...;) :C: |
Non vorrei mescolare le cose, anche perchè ancora non l'ho proprio capite queste leggi universali(tre,sette,ottava), ma proprio ieri in internet ho visto una spiegazione della legge dell'ottava attraverso l'ennagramma, vi allego un immagine spero sia un valido spunto di riflessione.
fiori.gif Edit la costruzione esterna al cerchio mi fa venire in mente la spirale...nonso.gif |
Citazione:
Il fatto che la frequenza raddoppi dovrebbe portare (dal punto di vista grafico) il do successivo in corrispondenza di quello precedente creando (in effetti) una spirale. Non riesco quindi a capire il disegno postato. E' interessante come lo stesso motivo possa essere suonato su diverse ottave rimanendo uguale, 'intonato' e che due strumenti possano suonarlo assieme su livelli differenti. In fisica la frequenza superiore ha una energia superiore, si potrebbe dire quindi che è lo stesso motivo ad 'un livello energetico' superiore. |
Citazione:
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Credo anch'io che l'enneagramma postato dal Folle sia un po' troppo presto per affrontarlo, mentre la spirale suggerita da Ellebi è molto importante.
In pratica, in natura non esistono linee dritte. Tutto tende a curvare. Un uomo bendato che cerca di camminare dritto nel deserto, tenderà a curvare, e, se lo si lascia andare avanti per un bel po', descriverà una spirale enorme... Questo appunto perchè ci sono i due salti fra mi e fa e si e do. In quei due punti c'è un rallentamento di frequenza, e questo comporta una curvatura dalla linea originale che seguiva l'ottava. La natura così, non andando "dritta" ma descrivendo cerchi concentrici sempre più grandi, espandendosi a raggera insomma, piano piano sonda tutte le possibilità, tutte le manifestazioni in un dato spazio. Un uomo che volesse "perlustrare" una data zona molto probabilmente descriverà la stessa spirale dell'uomo bendato di cui sopra, essendo questo il miglior modo per farlo... (e non credo sia un caso che un uomo bendato proceda "istintivamente" proprio così....) La legge dell'ottava dovrebbe essere soprattutto illuminante per chi si è sempre chiesto il motivo per cui molto raramente si raggiungono gli obiettivi prefissi. Si punta l'obiettivo, si inizia ad andar dritti, e poi al primo salto si curva, iniziando così ad allontanarsi sempre più. In quei due salti, essendoci un rallentamento di frequenza, è necessario un surpluss energetico per imprimere la giusta forza, vincere la curvatura e continuare così ad andar dritti... |
Citazione:
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la ricerca è un'epopea di cui la Coscienza è innanzitutto l'eroe. Vi ringrazio per la
:) [quote=cassandra;40505]Uno ha scritto:
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Evoluzione: cioè lo svolgersi degli esseri in forme sempre più raffinate, perfette.
Come detto da Kael la natura si apre a raggiera, la figura di un cristallo è illuminante in tal senso, qual'è il modo migliore per cercare la perfezione? E' cercarla ovunque no? A forza di tentativi, in questa direzione non c'è sbocco... allora ne provo un'altra, e così via.... un bel labirinto... solo che vengono percorse tutte le strade, dove sono quelle chiuse c'è uno stop, quelle aperte portano avanti e via via su altri labirinti.... Wow quanti simboli insieme eh? A qualcuno diranno poco, ma altri sapranno riconoscere il labirinto come potente simbolo, raffigurato in pavimenti di cattedrali, riprodotto in giardini, e illustri storie/metafore come quella del minotauro. Bene detta in sintesi noi siamo il raggio di un cristallo, siamo una via del labirinto, tendiamo a seguire la strada finchè questa finisce, però ad ogni diramazione abbiamo la possibilità di prendere il ramo più favorevole se riusciamo a fare il salto (quello che diceva Kael). |
Citazione:
Questo almeno riguardo lo scopo,perche' se poi c'e' da esplorare tutte le possibilita' allora a che serve raddrizzarsi?Tanto se e' un percorso a spirale si ritorna al punto che si era puntati ad un livello piu' in alto..o piu' in basso.. ed e' li che serve qualcun'altro sveglio che non ti faccia addormentare..mi ricordo le prime volte che leggevo Gurdjeff pensavo a questa cosa come ingiusta..."ma non ci si puo' svegliare da soli?"nonso.gif |
Dico sempre di tenere in mente le relazioni tra i piani.
La natura (l'evoluzione o chiamiamola come vogliamo) si espande a raggiera, girando e girando e cercando strade lentissime rispetto ad una misera vita umana, però l'uomo (microcosmo nel macro) ha la sua raggiera "personale", quindi può procedere come la natura coprendo tutte le possibilità o cercare la propria via che si incasella nel ventaglio della vita. Quindi Soren il discorso sul qualcuno che ti faccia rimanere sveglio è relativo al fatto che tu abbia già percorso tutto il tuo ventaglio o che abbia molti rami ancora da fare, nel primo caso teoricamente non ti occorre nessuno (anche se in pratica non manca mai un aiuto per la rielaborazione di rami "fatti") nel secondo caso dipende dalle proprie intenzioni, la si può prendere con calma oppure cercare di velocizzare...... |
mmm questo discorso mi fa riflettere non poco su me stesso
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Mi chiedevo se i puntini sospensivi in un post possono rappresentare gli intervalli di un ottava ad esempio???
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Una domanda elementare, siccome su ogni scala poi i rallentamenti danno una curvatura, per andare dritti si deve mettere più energia, oppure il fatto mettere più energia serve per passare su un'altra scala e percorrere dell'altra scala il pezzo dritto? io penserei alla seconda possibilità, perchè si era detto che per natura curvano allora sulla stessa non si poò andare dritti, e anche per l'esempio del labirinto, magari passare da un "tunnel" all'altro fino ad arrivare al più esterno dove c'è l'uscita, sbaglio?
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Non vorrei scadere sul banale, ma la natura segue un tempo che non è lineare ma ciclico, questi cerchi in genere, in realtà sono una spirale, perchè ad ogni nuovo inizio si trova sempre maggiormente in evoluzione, il ritmo personale dell'uomo più o meno è simile.
Se dividiamo il cerchio in 4, abbiamo le 4 stagioni, che comunque sono un indicazione sul fatto che non si può andare sempre alla stessa velocità ma bisogna rispettare dei ritmi. Privamera: partenza Estate: Raccolto ( o possibilità di cogliere) Autunno: Rallentamento Inverno: riposo per poi ritornare di nuovo a primavera. Di conseguenza mi vien da pensare che ognuno ha le sue stagioni personalizzate, ma non le rispetta. Quanti ad esempio prima di iniziare un nuovo obbiettivo, non hanno raccolto quello precedente, o non hanno riposato a dovere per ricare le energie? |
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Considerato questo, arrivati al calo/semitono, o la direzione cambia in automatico o mantengo la rotta ma ci vuole il famoso sforzo, la volontà di rinnovare l'intenzione di finire o di fare. La scala/opera è la stessa ma ci vuole lo stesso Io che continua. In un certo senso lasciando che la direzioni cambi ci si dimentica di se stessi. |
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Quindi la combinazione è più forza si ma anche il momento giusto. |
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Quanta saggezza nel vecchio detto popolare "la pazienza è la virtù dei forti"... |
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Io penso che il problema stia nelle dissonanze che si inseriscono anche nella serie armonica che naturalmente sentiamo fino al 6° armonico, poi inizia il La# che viene deviato naturalmente dall'orecchio. La natura crea le dissonanze e l'uomo le devia. Potrebbe essere questo il motivo della curvatura in cui a un certo punto deviamo? Ovvero uno scavalcare la dissonanza, o un'ostacolo che la mente non sa affrontare e quindi lo devia? In musica la dissonanza si dice che "sporca" il suono, in pratica è il nero armonico. E' come dire che la facoltà dell'uomo è quella di sentire fino a due ottave e mezza. L'orecchio umano non è in grado di completare la terza ottava. C'entra qualcosa con la terza dimensione? L'uomo si muove entro la terza dimensione o forse se sbaglio concetto dico fino all'uomo 3 ma non lo riesce a completare per oltrepassare nel 4, prima dovrebbe morire, incontrare quel settimo armonico inconcepibile per l'orecchio, che striderebbe moltissimo, come la morte. Si è detto che la settima nota è la morte, e l'ottava il nuovo inizio. La serie armonica non arriva alla settima, cioè alla morte, è dissonante e l'orecchio non la percepisce... però c'è, forse ci attraversa passivamente, inconsapevolmente. Anche per l'orecchio è una forzatura che richiede un surpluss di energia riuscire a percepire le dissonanze ed accettarle in una serie melodica. |
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