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Kael 17-06-2009 19.42.11

Nel mondo delle macchine
 
Ero in un mondo governato dalle macchine e gli esseri umani tenuti in una realtà fittizia, in un misto fra matrix e the thruman show. In pratica il mondo conosciuto non era altro che un misero paesino di pochi abitanti, mentre le vallate e i monti tutto intorno erano ologrammi che cammuffavano quello che realmente c'era dietro. Gli uomini vivevano felici in quella specie di set cinematografico pensando che fosse il mondo reale.

Io mi ero accorto dell'inganno, e così a casa mia gli ologrammi avevano smesso di funzionare e potevo vedere realmente quello che c'era "oltre" il mio confine. Per non farmi scoprire però dalle macchine avevo ricreato un'illusione simile, ma non avendo le conoscenze tecniche per ricreare dietro la mia proprietà degli ologrammi, mi ero costruito degli enromi cartelloni sui quali avevo disegnato l'orizzonte e le vallate.

Nel sogno arriva una donna (in realtà un cyborg, una macchina, almeno così io la percepivo) e io vedo il sogno dagli occhi di lei. Quando arriva nei pressi di casa mia si accorge dell'inganno, il blu con cui avevo dipinto il cielo sui cartelloni era più chiaro rispetto al blu che gli altri ologrammi producevano tutto intorno, e così sempre dagli occhi di lei, vedo me stesso che, scoperto, inizio a scappare.

Lei allora inizia a inseguirmi dicendomi "Svegliati.... svegliati!", e a quel punto dagli occhi di lei passo a vivere il sogno dai miei. Scappo mentre la donna continua a dirmi amorevolmente "Svegliati" (sembrava sincera) e mi rincorre per la stradina del paese.

Quando mi sono svegliato ho avuto però l'impressione che quella donna non avesse cattive intenzioni, e volesse aiutarmi davvero. Ma era una macchina, un cyborg, e voleva farmi ricadere nell'illusione... o forse no? Ho pensato subito alla mia anima, ma poi ha iniziato a farsi strada in me l'idea che quella donna fosse davvero una macchina, una parte di me che era uscita dalla sua meccanicità e voleva aiutare anche me a fare altrettanto...
Purtroppo ho avuto paura e il sogno è finito.

stella 17-06-2009 23.06.08

Secondo me questo sogno ti vuole dire che percepisci la realtà intorno a te illusoria tranne le poche persone che conosci bene ma che non vanno oltre la realtà fittizia, mentre tutti gli altri, gli estranei, sono macchine, robot che costruiscono un mondo che percepisci falso e scoprendo il trucco ti sembra di essere a posto però hai paura di venire scoperto e quindi vivi in un certo senso in difesa creando un mondo simile al loro.
La donna che ti dice più volte di svegliarti e dagli occhi della quale tu ti vedi è una specie di ponte tra te e l'altra realtà, la percepisci come pericolosa e cerchi di scappare da lei ma forse ti vuole dire che limitare la tua realtà "reale" a una piccola cerchia di persone è in un certo senso continuare a dormire, se oltre il confine degli ologrammi esiste un mondo forse è ora di allargarsi e scoprirlo al di là degli scenari fittizi....
Questa donna potrebbe essere la coscienza, oppure una persona esterna alla tua cerchia che percepisci "estranea" ma che invece è reale quante te...
Questo almeno mi è venuto quando l'ho letto.
Ciao

:C:

jezebelius 18-06-2009 00.58.32

Mi viene in mente una cosa: e se quella donna-macchina era obbligata a presentarsi in quel modo, appunto macchina, per farsi riconoscere?

Nel " tuo " mondo quello che ti sei costruito e che hai dipinto con tonalità differenti da quelle " in giro", giustamente per riformulare il contesto secondo canoni ben precisi benchè tu non sia ancora in possesso di quelle facoltà che servono per " generare" da te una realtà simile, chi vuole accedervi si vede necessitato ad assumere una connotazione per farsi riconoscere.
Altrimenti, paradossalmente, potresti non riconoscerlo in quanto è che con i tuoi occhi ( ancora e che racchiudono una certa paura ) che vedi gli altri e non completamente con " altri" occhi.

Ancora, forse ti vedi con i suoi occhi, poichè, da un lato, assapori la scoperta della meccanicità ma allo stesso tempo ne hai paura; paura che cerca, una volta visto tutto ciò, di farti andare lontano, scappando. Se hai paura non integri, però.

Kael 23-06-2009 15.36.23

Citazione:

Originalmente inviato da stella (Messaggio 70164)
Secondo me questo sogno ti vuole dire che percepisci la realtà intorno a te illusoria tranne le poche persone che conosci bene ma che non vanno oltre la realtà fittizia, mentre tutti gli altri, gli estranei, sono macchine, robot che costruiscono un mondo che percepisci falso e scoprendo il trucco ti sembra di essere a posto però hai paura di venire scoperto e quindi vivi in un certo senso in difesa creando un mondo simile al loro.
La donna che ti dice più volte di svegliarti e dagli occhi della quale tu ti vedi è una specie di ponte tra te e l'altra realtà, la percepisci come pericolosa e cerchi di scappare da lei ma forse ti vuole dire che limitare la tua realtà "reale" a una piccola cerchia di persone è in un certo senso continuare a dormire, se oltre il confine degli ologrammi esiste un mondo forse è ora di allargarsi e scoprirlo al di là degli scenari fittizi....
Questa donna potrebbe essere la coscienza, oppure una persona esterna alla tua cerchia che percepisci "estranea" ma che invece è reale quante te...
Questo almeno mi è venuto quando l'ho letto.
Ciao

In effetti scoperto l'inganno non faccio nulla per andarmene e conoscere veramente il mondo reale, mi limito a quella realtà e cerco di camuffarmi il meglio possibile fra loro. Una specie di "si, mi sono accorto di cose c'è oltre, ma per il momento sto ancora bene qui... mi basta che gli altri non sappiamo che io so e vivere tranquillo.."

Grazie :C:

stefano 20-07-2009 12.03.14

Citazione:

Originalmente inviato da Kael (Messaggio 70158)
Ero in un mondo governato dalle macchine e gli esseri umani tenuti in una realtà fittizia, in un misto fra matrix e the thruman show. In pratica il mondo conosciuto non era altro che un misero paesino di pochi abitanti, mentre le vallate e i monti tutto intorno erano ologrammi che cammuffavano quello che realmente c'era dietro. Gli uomini vivevano felici in quella specie di set cinematografico pensando che fosse il mondo reale.

Io mi ero accorto dell'inganno, e così a casa mia gli ologrammi avevano smesso di funzionare e potevo vedere realmente quello che c'era "oltre" il mio confine. Per non farmi scoprire però dalle macchine avevo ricreato un'illusione simile, ma non avendo le conoscenze tecniche per ricreare dietro la mia proprietà degli ologrammi, mi ero costruito degli enromi cartelloni sui quali avevo disegnato l'orizzonte e le vallate.

Nel sogno arriva una donna (in realtà un cyborg, una macchina, almeno così io la percepivo) e io vedo il sogno dagli occhi di lei. Quando arriva nei pressi di casa mia si accorge dell'inganno, il blu con cui avevo dipinto il cielo sui cartelloni era più chiaro rispetto al blu che gli altri ologrammi producevano tutto intorno, e così sempre dagli occhi di lei, vedo me stesso che, scoperto, inizio a scappare.

Lei allora inizia a inseguirmi dicendomi "Svegliati.... svegliati!", e a quel punto dagli occhi di lei passo a vivere il sogno dai miei. Scappo mentre la donna continua a dirmi amorevolmente "Svegliati" (sembrava sincera) e mi rincorre per la stradina del paese.

Quando mi sono svegliato ho avuto però l'impressione che quella donna non avesse cattive intenzioni, e volesse aiutarmi davvero. Ma era una macchina, un cyborg, e voleva farmi ricadere nell'illusione... o forse no? Ho pensato subito alla mia anima, ma poi ha iniziato a farsi strada in me l'idea che quella donna fosse davvero una macchina, una parte di me che era uscita dalla sua meccanicità e voleva aiutare anche me a fare altrettanto...
Purtroppo ho avuto paura e il sogno è finito.


nella prima parte emerge il fatto che ti sei reso conto di una determinata cosa.
ossia della meccanicità nella vita delle persone.
successivamente tenti di uscire da questi schemi ma in realtà ricadi nel giochetto.
la chiave (a mio avviso) sta nel fatto che per andare oltre occorre non avere paura (che invece hai sentendoti "scoperto" dalle macchine) di quella parte di te (anima) che sa benissimo quando fingi e quando non lo fai.

Un abbraccio


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