Quote latte, oltre al danno la beffa
Durante un breve zapping durante la colazione stamattina ho sentito su un notiziario locale una cosa che "ha" dell'incredibile.
E' stato commissionato uno studio ad un'università (se ho capito bene tra un biscotto inzuppato nel thè ed un'altro icon_mrgr:) per verificare la reale produzione di latte italiano. Beh il risultato è che in Italia non ci sono abbastanza vacche per aver prodotto tutto quel latte che porterebbe poi ad aver superato le quote e di conseguenza multe abnormi per i produttori. Considerato che le piccole stalle sarebbero costrette a chiudere o a contrarre debiti da pagare in 4/5 generazioni, dite che è fantapolitica pensare che la cosa è stata studiata per eliminare i piccoli o addirittura lasciare in mano questo mercato completamente ed integralmente ad altri paesi? Io non ci sto.... non bevo quasi mai latte, comunque lo voglio italiano e non per cieco campanilismo... perchè non voglio un latte che si è fatto migliaia di km sopra un tir magari al sole dentro un fusto di plastica. Non voglio un latte polverizzato e poi riportato ad uno stato conosciuto con dell'acqua... |
Sentivo anche io ieri una tv locale, purtroppo di sfuggita e non ho capito bene tutto, ma parlava proprio di come le aziende italiane non riescano a produrre per l'italia, cioè illatte italiano non viene smerciato in italia... e allora che multe devono pagare? E poi perchè questi appelli degli allevatori vanno solo sulle tv locali e al tg parlano di gossip?
Domande retoriche... |
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Il sistema delle quote è purtroppo una delle aberrazioni dovute ad una lobby (quella agricola) che riceve sovvenzioni a pioggia. Avevo letto del fatto che l'uso di latte in polvere (francese, ovvio) conveniva agli allevatori anche per allattare i vitellini, ricevendo per questo una sovvenzione che lo fa costare meno del loro latte prodotto dalle mucche della fattoria! |
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Quindi se per esempio (sparo cifre a caso, ma ce ne sono di precise in giro), si producono 1 milione di litri di latte e le quote a noi assegnate sono un milione e mezzo, il fatto che si siano registrati 2 milioni di litri ha valenze precise. Primo, o è stato importato latte che è stato fatto passare e registrato come italiano o sono stati artefatti i registri. Secondo questa situazione nuoce più a chi ha 3/4 vacche che chi ne ha 500. Per non aver problemi questi da 3/4 vacche (che daranno vita a una buona cifra di capi di bestiame) in pratica non le fanno neanche far latte o si limitano a quello usabile in casa e similare. Di certo non daranno mangimi speciali che fanno produrre anche cinquanta volte la quantità naturale di latte. Paradossalmente questo per loro può essere un male (perchè non possono vendere il latte) ed un bene per il loro uso personale... almeno finchè finiscono di tenere le mucche, infatti piccole stalle che conoscevo hanno pian piano convertito le risorse su altre lavorazioni non tenendo più le mucche. Quindi pian piano il latte che continuerà ad esser prodotto in Italia sarà solo di stalle enormi, o importato e fatto passare per italiano. |
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