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Grey Owl 29-09-2008 17.21.03

Segnare
 
Scrivo in esperienze anche se in un primo momento lo volevo mettere in tradizioni spirituali ed esoteriche.
Raccondo cosa mi e' accaduto, in un'occasione (triste) ho incontrato questa persona che conosco da almeno 20 anni. In tutti quegli anni che ci siamo frequentati (ha piu' anni di me) non mi ha mai parlato di questa sua pratica.

Parlando dei tempi passati ad un certo punto mi ha portato i saluti di una cara persona che conosciamo entrambi e che non vedo da un po' di tempo.
Poi questa persona mi ha detto che mi ritiene di animo buono e che secondo lei ho le qualita' per imparare a segnare le persone. Mi disse che ero una persona buona e che se avessi voluto aiutare il prossimo avrei potuto prendere gli insegnamenti per segnare i fuochi sacri e le verruche ed in questo modo guarirli.
Nella mia regione esistono persone pie che segnano le persone affette da verruche e fuochi sacri, e' una tradizione che viene trasmessa nel preriodo natalizio (per la verita' mi ha detto la vigilia di Natale). Esistono persone credenti che si tramandano questa facolta' di far guarire le persone mediante la "segnatura" di alcune parti del corpo.

Detto questo non mi ritengo "buono" ne' tanto meno in grado di guarire il prossimo, fossi anche strumento di qualcosa di piu' grande. Mi ha colpito il fatto che questa persona in tutta sincerita' mi vede "idoneo" a tramandare questa pratica ed un po' mi ha stupito di come potesse essere "deciso" secondo criteri personali.

Quindi vorrei parlare di questa specie di tradizione parallela alla chiesa che vive e si tramanda attraverso persone che credono veramente in questa pratica.
Il fatto e' che questa pratica di segnare spesso funziona e le persone guariscono dal fuoco sacro.

Spesso queste persone sono devote ad un Santo/Santa e utilizzano simboli Sacri quale le fedi nuziali o l'acqua santa.

Mi domando cosa ce' di vero?

E' un misto di credenza e superstizione?


Scusate...strabuzza:

manata.gif per fortuna che lo volevo postare in esperienze!!!

Sole 29-09-2008 17.37.44

Non credo che ci sia superstizione piuttosto mi fa venire in mente l'agopuntura o la digitopressione o lo shiatsu e tante altre pratiche e non ci troverei niente di strano se nel corso dei secoli viaggiatori lontani abbiano portato qui delle pratiche ed insegnato ad altri. La cosa curiosa è che sia rimasta solo quella per guarire certi malanni, forse perchè all'epoca erano molto presenti in quel territorio e quelle hanno insegnato meccanicamente.

turaz 29-09-2008 17.45.57

a mio parere sino a che non ti ritieni ne buono ne adatto mai riuscirai a farlo.
(mi viene in mente Neo di Matrix quando parla con l'oracolo...)

sul resto concordo con sole

Grey Owl 29-09-2008 17.49.29

Quello che mi ha colpito nella sua spiegazione e' che oggi ci sono sempre meno persone intenzionate a voler tramandare questa pratica (i giovani di oggi non credono piu' in queste cose). Serve essere credenti e credere nella sicura guarigione seguendo il giusto rituale e sopratutto non chiedere denaro in cambio.

Sono in genere persone semplici (nel senso genuino della parola) che non conoscono alcuna tecnica specifica o fisiologia del corpo umano, eseguono un rituale che gli e' stato tramandato da altri mettendoci tutta la sincera intenzio
ne di guarire ed anche molta fede nella sicura guarigione.

AGGIUNGO:
Non credo di essere la persona giusta per tramandare questa pratica, non sono in grado di guarire me stesso dal mio nero, come posso guarire gli altri?

Uno 29-09-2008 17.58.00

Citazione:

Originalmente inviato da Grey Owl (Messaggio 59392)

manata.gif per fortuna che lo volevo postare in esperienze!!!

Infatti ho spostato il 3d icon_mrgr:

(magari poi ci torno)

turaz 29-09-2008 18.42.29

Citazione:

Originalmente inviato da Grey Owl (Messaggio 59399)
Quello che mi ha colpito nella sua spiegazione e' che oggi ci sono sempre meno persone intenzionate a voler tramandare questa pratica (i giovani di oggi non credono piu' in queste cose). Serve essere credenti e credere nella sicura guarigione seguendo il giusto rituale e sopratutto non chiedere denaro in cambio.

Sono in genere persone semplici (nel senso genuino della parola) che non conoscono alcuna tecnica specifica o fisiologia del corpo umano, eseguono un rituale che gli e' stato tramandato da altri mettendoci tutta la sincera intenzio
ne di guarire ed anche molta fede nella sicura guarigione.

AGGIUNGO:
Non credo di essere la persona giusta per tramandare questa pratica, non sono in grado di guarire me stesso dal mio nero, come posso guarire gli altri?

non è che magari pensi troppo al fatto di "non essere all'altezza"?
non lo so ma spesso e volentieri capita di sentire che quel "credere" sia di persone "pure" nel senso "fuori da un certo tipo di mente".
Solo che per prima cosa ci devi "credere" tu. e penso che alla fine il dare "troppo peso" a voci inconscie e di una certa mente che ti vuole "inetto e incapace" non faccia altro che perpetrare questo status.
Hai provato magari a controllare la tua mente e non fare uscire pensieri negativi su questa cosa (con l'autoosservazione)?
non è che magari quel nero sta solo nella tua testa?

Astral 29-09-2008 18.46.26

Citazione:

Originalmente inviato da turaz (Messaggio 59405)
non è che magari pensi troppo al fatto di "non essere all'altezza"?
non lo so ma spesso e volentieri capita di sentire che quel "credere" sia di persone "pure" nel senso "fuori da un certo tipo di mente".
Solo che per prima cosa ci devi "credere" tu. e penso che alla fine il dare "troppo peso" a voci inconscie e di una certa mente che ti vuole "inetto e incapace" non faccia altro che perpetrare questo status.
Hai provato magari a controllare la tua mente e non fare uscire pensieri negativi su questa cosa (con l'autoosservazione)?
non è che magari quel nero sta solo nella tua testa?

Ma io penso invece che fa bene a mettersi in discussione, e sopratutto a mettere in discussione chi magari ti adula, e vedere che scopo ha questa cosa.

Anche ad una persona che conosco qualcuno voleva donargli dei "poteri" perchè avevano lo stesso segno e ascendente suo.
Il problema comunque non è se è degno o meno degno, se è buono o meno buono, ma secondo me è il perchè o meno dovrebbe scegliere questo dono.

Quella dei pensieri negativi mi sembra un po' una cavolata, stava valutando la cosa, e non c'è niente di male nel sentire prima la propria risposta interiore, piuttosto che dire si si va bene è sicuramente cosi.

turaz 29-09-2008 18.51.40

sono d'accordo.
ma quello che ho scritto non per forza va contro quello che hai detto tu.
proprio per un discorso di "Volontà" e "Puntare a un obiettivo" è certo che se tu mentalmente pensi "non sono adatto o altro" nemmeno ti direzionerai verso quell'Intento.
in sostanza nella tua mente... stai creando l'opposto di ciò che vuoi.
Se Grey Owl ha parlato di questo a mio avviso è perchè cmq la cosa lo ha toccato, ne sente il richiamo e magari il suo animo ha un anelito verso di essa.
ma se a quell'anelito non fa seguito Volontà e Decisione (per usare parole di altri 3d) credo che alla fine non faccia altro che "dividersi in se stesso" creando solo una gran confusione.

turaz 29-09-2008 18.53.41

detto in altri termini (ma siamo O.T. e chiudo) se il tuo animo ha un anelito e ti "spinge" attraverso sottili pensieri verso quella direzione e la tua mente nello stesso tempo dice "non sei adatto non sei pronto e altro" alla fin fine non c'è allineamento tra le due cose e la cosa continuerà a rimanere "ferma" (se il peso mentale è più forte di quello animico)

p.s. forse sto usando termini sbagliati scusate

schematicamente (ci provo)
animo sente un anelito
la mente crea un pensiero di stampo opposto
il risultato dipende dal peso del secondo rispetto al primo.

se ci fosse parità e unità di intenti tra anima e mente allora la situazione cambierebbe (mio parere)

griselda 29-09-2008 19.20.22

Non me ne intendo, ma penso che un potere trasmesso materialmente incastri nel materiale non so come dire, tolgo un segno che la persona ha sulla pelle e che è un segnale di altro, non credo risolva il problema di quella persona annulla solo il "sintomo" è un po come la medicina allopatica mi pare, ma ripeto non lo so.
Inoltre spiritualmente mi da l'idea questo senso di poter fare qualcosa per gli altri aumenti l'ip ma è una mia idea.
Si dice che ognuno di noi ha un Dono ma esso si manifesta da se non viene concesso da altri, ma arriva per manifestazione divina credo e ancora questo Dono dovrà essere usato per gli altri e mai per se e per fare questo bisogna conoscersi bene altrimenti mi sa che si catapitombola all'indietro.
Inoltre buono o cattivo mi lascia davvero perplessa ultimamente.
Comunque credo che se lo avessero proposto a me anche io sarei rimasta spiazzata e mi sarebbero sorte mille domande quindi mi metto anche io in fila a attendere lumi.
:C:

gibbi 29-09-2008 23.05.54

Citazione:

Originalmente inviato da Grey Owl (Messaggio 59392)
....
Mi ha colpito il fatto che questa persona in tutta sincerita' mi vede "idoneo" a tramandare questa pratica ed un po' mi ha stupito di come potesse essere "deciso" secondo criteri personali.

Ci sono anche nella mia regione ......che sia la stessa ? icon_mrgr:
La pratica consta di segni e di formule e non si tramanda a chiunque , solitamente il segnatore trasmette la formula a persona di famiglia o a conoscienti o comunque a persona che egli stesso ritiene seria e credente come hai già detto , ma non solo nel senso di fede , ma anche e soprattutto di credere in quella pratica , nel potere di guarire attraverso quei segni e quelle formule .
Sceglie secondo criteri personali perchè si dice che se sbaglia i poteri scompaiono e non solo in lui ma anche in chi glieli ha trasmessi e in chi li ha ricevuti da lui .

Sole 30-09-2008 12.11.10

Citazione:

Originalmente inviato da turaz (Messaggio 59409)
sono d'accordo.
ma quello che ho scritto non per forza va contro quello che hai detto tu.
proprio per un discorso di "Volontà" e "Puntare a un obiettivo" è certo che se tu mentalmente pensi "non sono adatto o altro" nemmeno ti direzionerai verso quell'Intento.
in sostanza nella tua mente... stai creando l'opposto di ciò che vuoi.
Se Grey Owl ha parlato di questo a mio avviso è perchè cmq la cosa lo ha toccato, ne sente il richiamo e magari il suo animo ha un anelito verso di essa.
ma se a quell'anelito non fa seguito Volontà e Decisione (per usare parole di altri 3d) credo che alla fine non faccia altro che "dividersi in se stesso" creando solo una gran confusione.

Non è che se tii capitano le robe le devi seguire tutte per forza... magari sono segnali e prove alle quali anche apporsi, magari radicandosi a terra come sta cercadno di fare Grey, così come riesce, come può fare. Condivido il pensiero di Astral in questo.
Il rischio è grosso, è quello di lasciarsi trasportare in alto senza essere radicato a terra e ciao mente, ciao cuore, ciao tutti e via con le illusioni.. altro che Maya poi.
____________________
Però la discussione alla fine è approdata in esoterismo per cui continuerei sul cercare di capire cosa siano questi segni e cosa fanno e come fanno.

La questione del credere potrebbe essere un "manipolare" la forma verso quel tipo di risultato, siamo fatti di materia è vero però perchè non pensare che l'uomo può -inizialmente con l'aiuto di strumenti come riti rimasti puri, tramandati tradizionalemnte a gente che non avrebbe mai pensato di cambiarli o studiarne la "composizione"- mandare un messaggio alla forma e modellarla?
Certo al nostro livello del controllo dei pensieri e delle emozioni questa è fantascienza, ma un rituale richiede concetrazione, astrazione, preghiera che è anche essa concetrazione e ritiro in se, non vorrei dire cavolate ma azzardo che durante un rituale si è più o meno (più meno che più) coscientemente in meditazione cioè radicati bene a terra e sparati in alto, nel mezzo si sviluppa il tutto, ma questo tutto parte dall'uomo cosciente o meno che sia di ciò che fa perchè usa uno strumento.
Quando si applica un rituale ci sono determinate parole, gesti che segnano nell'aria un qualcosa che prende forme e vibrazioni. Questi strumenti fan si che si possa avere un minimo risultato accettabile, ma al prezzo del'incosnsapevolezza, è vero che uso la penna per scrivere, ma la penna non scriverebbe da sola, è l'uomo e solo l'uomo che rende vivo il rituale. Ecco perchè deve essere credente secondo me, perchè inconsapevole di se stesso e di ciò che fa ha bisogno di usare una forza, grande, esterna, ma che in realtà è sprigionata da dentro l'uomo stesso.

Mi fermo perchè ho paura di sforare troppo.

turaz 30-09-2008 12.59.18

non parlo di "illusioni" (anche se inizialmente qualsiasi anelito puro dell'anima a livello di idee se non manifeste è un' illusione in un certo senso) ma di Aneliti verso cui tendi che riguarda in un certo senso anche il mondo degli archetipi cui sei connesso.
sono d'accordo con te sull'equilibrio (che per ognuno però può essere differente) e sul cercare di radicarsi.

ma penso anche che una volta che fai spazio ad altro che non sia mente emerge la Mente e ti rimanda a quegli aneliti cui magari tempo prima non avevi dato retta (perchè pensavi di non esserci portato ecc.ecc.)

Ray 30-09-2008 13.26.45

Citazione:

Originalmente inviato da Sole (Messaggio 59444)
Non è che se tii capitano le robe le devi seguire tutte per forza... magari sono segnali e prove alle quali anche apporsi, magari radicandosi a terra come sta cercadno di fare Grey, così come riesce, come può fare. Condivido il pensiero di Astral in questo.
Il rischio è grosso, è quello di lasciarsi trasportare in alto senza essere radicato a terra e ciao mente, ciao cuore, ciao tutti e via con le illusioni.. altro che Maya poi.
____________________
Però la discussione alla fine è approdata in esoterismo per cui continuerei sul cercare di capire cosa siano questi segni e cosa fanno e come fanno.

La questione del credere potrebbe essere un "manipolare" la forma verso quel tipo di risultato, siamo fatti di materia è vero però perchè non pensare che l'uomo può -inizialmente con l'aiuto di strumenti come riti rimasti puri, tramandati tradizionalemnte a gente che non avrebbe mai pensato di cambiarli o studiarne la "composizione"- mandare un messaggio alla forma e modellarla?
Certo al nostro livello del controllo dei pensieri e delle emozioni questa è fantascienza, ma un rituale richiede concetrazione, astrazione, preghiera che è anche essa concetrazione e ritiro in se, non vorrei dire cavolate ma azzardo che durante un rituale si è più o meno (più meno che più) coscientemente in meditazione cioè radicati bene a terra e sparati in alto, nel mezzo si sviluppa il tutto, ma questo tutto parte dall'uomo cosciente o meno che sia di ciò che fa perchè usa uno strumento.
Quando si applica un rituale ci sono determinate parole, gesti che segnano nell'aria un qualcosa che prende forme e vibrazioni. Questi strumenti fan si che si possa avere un minimo risultato accettabile, ma al prezzo del'incosnsapevolezza, è vero che uso la penna per scrivere, ma la penna non scriverebbe da sola, è l'uomo e solo l'uomo che rende vivo il rituale. Ecco perchè deve essere credente secondo me, perchè inconsapevole di se stesso e di ciò che fa ha bisogno di usare una forza, grande, esterna, ma che in realtà è sprigionata da dentro l'uomo stesso.

Mi fermo perchè ho paura di sforare troppo.

Non credo che sfori, piacerebbe anche a me approfondire il finzionamento di sta cosa, reale o presunto che sia.

Il credere, come dici, è un lasciar fare, un farsi veicolo, un permettere che altro agisca per mio tramite. Vale penso in tutti i rituali. Ci si affida alla forza superiore, incanalata tramite la forma del rituale.
Chiaramente credere non vuol dire convincersi... anzi li vedo come due opposti.

turaz 30-09-2008 13.34.14

ritengo si diventi "veicolo" di una forza che non scaturisce in un certo senso da noi ma arriva direttamente da quella "Sorgente" di cui Uno parlava in altri 3d.

mi ricorda tanto (per paragone) quanto gli apostoli compivano "credendo" (facendosi veicolo) nelle opere di Gesù (Ritengo sia il significato vero di avere Fede nel Se)

non avete mai sentito di santi o altro che si definivano "operai del Signore" o "Strumenti di Dio"?
non si tratta di convincimento (della mente) si tratta di svuotarsi (di quella mente) e fare spazio ad Altro (Sorgente Divina) a mio parere

Grey Owl 30-09-2008 14.08.42

Si tratta appunto di un rituale che viene tramandato scondo precise azioni.
Questa mia amica mi ha spiegato in parte il rituale (quello che si puo' dire) che le e' stato trasmesso.
Il rito (la segnatura) viene eseguito durante la luna nuova, solamente in quel giorno di luna nuova. Si tratta di eseguire la segnatura per i tre giorni consecutivi e per i seguenti tre giorni non si fa nulla (pausa di tre giorni) e poi altri quattro giorni di segnatura per un totale di sette giorni di segnatura.

Il segnare lo si fa in punti ben precisi ma non saprei dire se sulle piaghe/croste oppure in altri punti. Nel periodo della segnatura si prega per ottenere la guarigione della persona.

Altro non mi e' dato sapere...

MaxFuryu 11-10-2008 01.22.57

A me ricorda molto quello che si fa dalle mia parti per togliere il malocchio, anche questo viene tramandato nella vigilia di natale e come prerequisito si deve essere credenti, non solo nel rituale, ma anche a livello religioso perchè proprio il rituale è formato da preghiere (anche se ci sono molte varianti).
La cosa che mi colpisce è che essendo questa pratica formata da preghiere non dovrebbe essere un potere personale, ma poi in effetti si ripercuote sulla persona che la sta praticando, in effetti chi sta togliendo il malocchio passa parecchio tempo a sbadigliare di continuo, a volte anche per ore se la cosa è pesante, inoltre a volte il senso di chiusura alla gola come se ci fosse un qualcosa di negativo che va tolto e che poi si manifesta materialmente (e ho visto vecchiette che praticamente sembrava stessero per rimanerci stecchite tanto dal blocco che non riuscivano a togliere dalla propria gola)

il discorso è diverso da quello del topic, ma penso ci possa stare dato che si parla di rituali tramandati e non proprio di quello che diceva Grey, in caso scusatemi...

Sole 11-10-2008 10.15.37

Citazione:

Originalmente inviato da MaxFuryu (Messaggio 60025)
A me ricorda molto quello che si fa dalle mia parti per togliere il malocchio, anche questo viene tramandato nella vigilia di natale e come prerequisito si deve essere credenti, non solo nel rituale, ma anche a livello religioso perchè proprio il rituale è formato da preghiere (anche se ci sono molte varianti).
La cosa che mi colpisce è che essendo questa pratica formata da preghiere non dovrebbe essere un potere personale, ma poi in effetti si ripercuote sulla persona che la sta praticando, in effetti chi sta togliendo il malocchio passa parecchio tempo a sbadigliare di continuo, a volte anche per ore se la cosa è pesante, inoltre a volte il senso di chiusura alla gola come se ci fosse un qualcosa di negativo che va tolto e che poi si manifesta materialmente (e ho visto vecchiette che praticamente sembrava stessero per rimanerci stecchite tanto dal blocco che non riuscivano a togliere dalla propria gola)

il discorso è diverso da quello del topic, ma penso ci possa stare dato che si parla di rituali tramandati e non proprio di quello che diceva Grey, in caso scusatemi...

Secondo me è inerente ed è anche interessante.
Lo sbadiglio è una particolare respirazione che serve a ripristinare le energie del centri, per dirla alla zio Gurdi. Chessì se accorgono che centro stanno ricaricando? Forse quello emotivo essendoci fede.

loryland 11-10-2008 20.33.44

Citazione:

Originalmente inviato da Gray owl
AGGIUNGO:
Non credo di essere la persona giusta per tramandare questa pratica, non sono in grado di guarire me stesso dal mio nero, come posso guarire gli altri?

Gray la cosa principale è eliminare ogni insicurezza,queste sono cose che funzionano solo se si ha fede in ciò che si fa,
se ovviamente accetterai di entrare nella tradizione,perchè di questo tratta l'invito che ti hanno proposto,:entrare a far parte di una catena che tramanda un piccolo sapere... .

Grey Owl 12-10-2008 15.23.05

Citazione:

Originalmente inviato da loryland (Messaggio 60089)
Gray la cosa principale è eliminare ogni insicurezza,queste sono cose che funzionano solo se si ha fede in ciò che si fa,
se ovviamente accetterai di entrare nella tradizione,perchè di questo tratta l'invito che ti hanno proposto,:entrare a far parte di una catena che tramanda un piccolo sapere... .

Hai ragione lory, questo è... insicurezza che nasconde l'onore/onere della propria responsabilità.
In passato ho fatto cose senza badare molto alle mie responsabilità, è questa presa di coscienza (seppur minima) che mi rende insicuro. E' uno stato di tensione che mi aiuta a comprendere quanta forza cè in me, la forza di prendermi la responsabilità delle mie azioni.

Entrare nella tradizione richiede fede in ciò che si fa, richiede pulizia, richiede impegno sincero. Scimmiottare dei riti è un peccato che non riesco più ad accettare, non posso più nasconderlo alla mia coscienza.

Essere pronto è il mio scopo, essere pronto per il nuovo.

Kael 12-10-2008 16.18.54

Al tuo posto Grey avrei fatto la stessa scelta.
E' una questione di priorità, c'è chi dedica la sua vita agli altri, chi sente di dover prima comlpetare un proprio ulteriore sviluppo. Non è questione di giusto o sbagliato, buono o cattivo.. ognuno di noi ha le proprie esperienze da dover fare...

Farsi tramandare questa tradizione comporta un onesto e sincero impegno, il "rischio" nei casi migliori è quello di non aver tempo poi per altro, nei casi peggiori quello di montarsi la testa e sentirsi in qualche modo speciali e sentirsi "arrivati", senza più muovere un dito per il proprio sviluppo.

Sembra cruda messa giù così, "preferisco pensare a me stesso prima di dedicarmi agli altri", eppure rientra in quelLa forma più alta d'amore di cui parlavamo tempo fa in altro thread, e cioè l'amore verso se stessi... di cui condivido in principal modo questo post di Uno:
Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 55801)
La più alta forma di amore è verso se stessi, da questa poi si può manifestare amore verso il tutto, prima è impossibile
"Se una persona ha trovato in se la luce costante" al di la dell'esattezza e precisione della frase il concetto sostanzialmente è corretto... quindi non posso amare il mondo intero se prima non amo me stesso.
Sembra facile amare se stessi... in realtà è molto più difficile di credere di amare gli altri, non puoi fingere con te stesso, puoi addormentarti e rivolgere l'attenzione fuori, ma non puoi farti teatrini, o ti ami o non ti ami.

Per concludere quindi non ho assolutamente nulla contro chi accetta questa tradizione e la porta avanti "segnando" le persone, anzi, come ogni cosa se fatta con cuore tanto di cappello, io però sento di avere un'altra strada da percorrere...

turaz 13-10-2008 11.48.08

ognuno ha la sua strada anche se (mio parere) tutte conducono allo stesso punto.
cmq come scrivevo anche sopra... sino a che non sarai "pienamente" sicuro e consapevole delle tue possibilità non realizzerai (proprio perchè è la tua mente stessa a metterti il "bastone" tra le ruote)

Uno 13-10-2008 12.11.01

Questa del segnare è una tradizione popolare, una di quelle che perdono il collegamento con Tradizioni maggiori nei tempi dei tempi... anche se mantengono un debole canale aperto con queste utilizzandone, per esempio, parti di rituali, strumenti etc...
In quanto popolare ammette, almeno in partenza, poca consapevolezza, si deve imparare
il modo di operare tramandato di generazione in generazione senza capire perchè funzionerebbe, senza capire come e perchè ci si dovrebbe preparare.
In pratica si diventa allievi di qualcuno che tramanda il filo di questa tradizione minore.
Il rischio è di trovarsi tutta la vita a ripetere gli stessi gesti in maniera piuttosto meccanica, perdendo la possibilità di crescere ulteriormente, possibilità non esclusa completamente, ma resa parecchio difficile dal trovarsi coinvolti nel flusso del segnare.

Non sto giudicando negativamente questa tradizione, occorrono queste persone che hanno un ben preciso proprio posto in una catena spirituale, ma non è (come tutto del resto) qualcosa per tutti, o per chi Cerca.

Sole 13-10-2008 16.35.24

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 60197)

Non sto giudicando negativamente questa tradizione, occorrono queste persone che hanno un ben preciso proprio posto in una catena spirituale, ma non è (come tutto del resto) qualcosa per tutti, o per chi Cerca.

Che posto hanno?
Nella frase che cito non dici Nella catena Spirituale, ma in una catena spirituale, come fosse qualcosa di generico.
Una catena di Sant'Antonio che inizia da chissà quando. Se ho capito bene sarebbe anche questo un antico multivel spirituale.

Astrid 14-10-2008 23.42.34

Credo che questa persona abbia percepito che tu hai l'energia idonea a realizzare quell'attività, e non devi spaventarti e giudicare te stesso come incapace ad aiutare gli altri. La vita ci mette davanti a delle possibilità, opportunità e certo noi scegliamo se accoglierle. Ma questa strada che ti viene proposta è un segno che, secondo me, non dovrebbe essere ignorato, e potrebbe aiutarti a recuperare fiducia in te stesso.


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