Ermopoli

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Uno 25-05-2010 10.38.22

Citazione:

Originalmente inviato da stefano (Messaggio 86318)
il discorso sulla "questione di principio" allora... dovrebbe valere sempre.. non solo quando fa comodo...
se non vale sempre... allora non la si usi...ad hoc.

Fa comodo a chi? Perchè?
Quanto sei pesante Ste..... non riesci a parlare con tranquillità?
Potevi dire le stesse cose in maniera diversa se volevi... è evidente che vuoi altro.


Il principio è sempre valido se è un reale principio, però se non ho da dare ad un assetato che esce dal deserto acqua di fonte, ma solo coca cola, gliela darò lo stesso intanto... poi mi organizzerò per l'acqua.

Invece sarebbe da ottusi lasciarlo morire di sete o al contrario dire se beve coca cola adesso la può bere per sempre.
Bisogna sempre spingere per cercare l'acqua (questa è una questione di principio valida), ma intanto non bisogna morire di sete (questa sarebbe una questione di principio assurda).

stefano 25-05-2010 10.49.22

fa comodo a chi parla per difendere le sue argomentazioni (discorso generale)
in politica poi non ne parliamo.
Comunque nuova finanziaria... vai con i "sacrifici e la lotta all'evasione" i due "slogan" in voga ormai da dieci anni per giustificare i tagli (dei diritti)
e vai con la continua presa in giro.

centomila 25-05-2010 21.04.56

E' certamente vero che questa crisi sta venendo scaricata, prevalentemente, sui più deboli. E' altrettanto vero che la storia dell'umanità è sempre stata questa. Negli ultimi 50/60 anni ci eravamo abituati bene: i poveri hanno avuto un miglioramento straordinario e, oserei dire, irripetibile. Il mondo intero, almeno quello occidentale, ha conosciuto una vera e propria età dell'oro: senza guerre, senza malattie, con una ricchezza enorme distribuita con accettabile equità tra i popoli.

Diciamo però la verità: questi doni non sono stati messi a frutto! E gli uomini, invece di aprrofittarne per elevarsi, hanno usato queste opportunità per buttarsi sulle solite, stramaledette cose: sesso, potere, droga, comodità, meschini divertimenti.

La storia oggi ci presenta il conto sotto forma di crisi economica irreversibile. E se prima ricchi e poveri facevano a gara per abbruttirsi torna a prevalere il sistema per cui solo i ricchi possono permettersi certi lussi..............

.......e i poveri stanno tornando ad essere anche reietti.

Tutto questo accade perchè un mondo senza Dio non può che andare a rotoli.

P.S.
Anche oggi abbiamo bruciato le nostre brave decine di miliardi quotidiani.........

Ray 25-05-2010 23.44.45

Citazione:

Originalmente inviato da centomila (Messaggio 86346)
E' certamente vero che questa crisi sta venendo scaricata, prevalentemente, sui più deboli. E' altrettanto vero che la storia dell'umanità è sempre stata questa. Negli ultimi 50/60 anni ci eravamo abituati bene: i poveri hanno avuto un miglioramento straordinario e, oserei dire, irripetibile. Il mondo intero, almeno quello occidentale, ha conosciuto una vera e propria età dell'oro: senza guerre, senza malattie, con una ricchezza enorme distribuita con accettabile equità tra i popoli.
[...]
La storia oggi ci presenta il conto sotto forma di crisi economica irreversibile.

Scusa Cento, non capisco la logica di questo tuo post. Siamo reduci da una vera età dell'oro o siamo in una crisi irreversibile?
Perchè, al di là di quelle che possono essere nozioni di economia più o meno approfondite, le due cose non stanno insieme. Se abbiamo visto negli ultimi 50 anni una nuova età dell'oro, allora il sistema è perfettamente in grado di sopportare una crisi che ci riporti a prima di questa, dove male pare non si stava, anche se oro non era.
Oppure non c'è nessuna età dell'oro e non c'è stata nessuna crescita.

L'impressione è che stiamo precipitando dalla folle altezza di venti centimentri su un grosso materasso.

filoumenanike 25-05-2010 23.49.14

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 86316)


Filo, è probabile che io viva in un paradiso e tu in un paese del terzo mondo da quello che dici, però vorrei chiederti se sei sicura che le persone ti raccontino la verità o semplicemente si adagiano su quello che passano i media.
Il riciclo va bene solo se lo facciamo per moda?

Ripeto... io non sto dicendo che dobbiamo soffrire, vivere miseramente, fare per forza sacrifici etc... dico che tutto sommato la qualità della vita è notevolmente migliorata (da certi punti di vista) anche solo rispetto 50 anni fa.

Non ho detto che tu vivi in paradiso, così come non ho portato un esempio del terzo mondo ma di vicini di casa che conosco da molti anni e della cui dignità e sincerità posso garantire come se fossero miei genitori. Comunque gli esempi pro e contro non arrivano da nessuna parte, sarebbe bene capire i meccanismi per i quali oggi ci ritroviamo a dover fare sacrifici duri per non finire come la Grecia ( notizia di questa sera). Mi dici chi pensi che farà maggiori sacrifici, quelli con stipendi elevati o quelli che stanno al limite? Mi spieghi come mai chi deve fare sacrifici sono sempre i più deboli? La germania e la Francia hanno varato manovre finanziarie più pesanti di noi abbattendo la scure sui redditi più alti, da noi mi par di capire intoccabili.

Mi rispondi sul fatto del riciclo dei vestiti e anche lì trovi da ridire, ci vedi dietro una moda...comunque esprimi in fondo un giudizio negativo, sai devo dirti che il tuo accanimento ad andare contro una gran parte di gente che vive di lavoro, che cerca di migliorare il proprio status, nei limiti delle proprie capacità ed intelligenze e dunque con risultati diversi, non riesco a comprenderlo, sembra quasi che in questa numerosa fascia di persone trovassi solo degli approfittatori, dei nullafacenti, degli sciagurati che vivono di pallone e di cellulari, ma è una grande parte di italiani e sono convinta che non tutti sono così! Mi viene anche spontaneo chiederti se sai chi sono i bravi, quelli insomma che meritano la tua stima.

stefano 26-05-2010 00.00.04

Citazione:

Originalmente inviato da filoumenanike (Messaggio 86353)
Non ho detto che tu vivi in paradiso, così come non ho portato un esempio del terzo mondo ma di vicini di casa che conosco da molti anni e della cui dignità e sincerità posso garantire come se fossero miei genitori. Comunque gli esempi pro e contro non arrivano da nessuna parte, sarebbe bene capire i meccanismi per i quali oggi ci ritroviamo a dover fare sacrifici duri per non finire come la Grecia ( notizia di questa sera). Mi dici chi pensi che farà maggiori sacrifici, quelli con stipendi elevati o quelli che stanno al limite? Mi spieghi come mai chi deve fare sacrifici sono sempre i più deboli? La germania e la Francia hanno varato manovre finanziarie più pesanti di noi abbattendo la scure sui redditi più alti, da noi mi par di capire intoccabili.

Mi rispondi sul fatto del riciclo dei vestiti e anche lì trovi da ridire, ci vedi dietro una moda...comunque esprimi in fondo un giudizio negativo, sai devo dirti che il tuo accanimento ad andare contro una gran parte di gente che vive di lavoro, che cerca di migliorare il proprio status, nei limiti delle proprie capacità ed intelligenze e dunque con risultati diversi, non riesco a comprenderlo, sembra quasi che in questa numerosa fascia di persone trovassi solo degli approfittatori, dei nullafacenti, degli sciagurati che vivono di pallone e di cellulari, ma è una grande parte di italiani e sono convinta che non tutti sono così! Mi viene anche spontaneo chiederti se sai chi sono i bravi, quelli insomma che meritano la tua stima.


sull'evidenziato direi che non ci piove proprio ed è da almeno 10 anni che le cose stanno così per quanto mi riguarda.
mi pare evidente dove si voglia andare a parare.
1) eliminare il ceto medio
2) portare il 90% (dati istat) della popolazione a livello di sussistenza (o Malthus fatte sentì che te stai ribaltando nella tomba)
3) aumentare le sperequazioni sociali
4) diminuire i servizi offerti alla popolazione.
ricordo che negli ultimi vent'anni lo stato ha privatizzato quasi tutto il patrimonio partecipativo industriale e ogni anno riduce finanziamenti (Vedi regioni, comuni e annessi) e servizi (tagli a sanità, pensioni ecc. ecc.)
5) continuare con manovre finanziarie di cassa, senza nessuna attenzione al lungo termine quindi sostanzialmente con nullo o quasi impatto sull'economia ma "spacciate" come panacea di tutti i "mali".

ma si va tutto bene, tappiamoci gli occhi e andiamo avanti:)

Ray 26-05-2010 00.24.09

Citazione:

Originalmente inviato da filoumenanike (Messaggio 86353)
Mi rispondi sul fatto del riciclo dei vestiti e anche lì trovi da ridire, ci vedi dietro una moda...comunque esprimi in fondo un giudizio negativo, sai devo dirti che il tuo accanimento ad andare contro una gran parte di gente che vive di lavoro, che cerca di migliorare il proprio status, nei limiti delle proprie capacità ed intelligenze e dunque con risultati diversi, non riesco a comprenderlo, sembra quasi che in questa numerosa fascia di persone trovassi solo degli approfittatori, dei nullafacenti, degli sciagurati che vivono di pallone e di cellulari, ma è una grande parte di italiani e sono convinta che non tutti sono così! Mi viene anche spontaneo chiederti se sai chi sono i bravi, quelli insomma che meritano la tua stima.

Credo tu non abbia letto bene. Anche solo sulla cosa del riciclo dei vestiti io ho invece capito che Uno è favorevole e che critica invece chi lo vede come una cosa di cui vergognarsi. Poi magari ho capito male io, ma non credo e questo non vale solo per la cosa dei vestiti.

webetina 26-05-2010 00.56.35

Se per riciclo si intende la raccolta differenziata dei rifiuti a volte potrebbe sembrare una moda visto che non ricicliamo quasi niente in molti altri ambiti. Oggi facendo il cambio di stagione, ho messo via molte cose ancora nuove, mi rimordeva la coscienza, cercavo come mai prima di ora di quantificare lo spreco a cui il consumismo ci ha abituati.
Credo però anche io che ci sono molte persone che non si permettono sprechi, e anche se il tenore è migliore rispetto a cinquanta anni fa, anche la consapevolezza è cresciuta, la cultura media, e se dovesse accadere che una persona media debba cominciare a rinunciare al libro, al computer, al piccolo viaggio, ho paura che una parte dell'essere che diventa povero domani ha da soffrire di più di un essere che era povero cinquanta anni fa.
Comunque ammetto che questo thread mi mette non poca angoscia, la paura era già annidata dentro di me, in alcuni settori il lavoro è letteralmente crollato, ora diventa una corsa contro il tempo se continua così. Realismo ci vuole, ma non traggo beneficio da previsioni catastrofiche.
Non intendevo limitare nessuno, potrei anche non leggere, esprimo solo il sentire di una mente tra le tante che sa di non sapere discernere il vero da ciò che appare a dispetto del credersi persona che ha un proprio pensiero.

filoumenanike 26-05-2010 14.24.02

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 86316)
Filo, è probabile che io viva in un paradiso e tu in un paese del terzo mondo da quello che dici, però vorrei chiederti se sei sicura che le persone ti raccontino la verità o semplicemente si adagiano su quello che passano i media.

Ho riletto il tuo post e ho cercato di capire meglio, a me sembra che dici molte cose che condivido anche io, siamo realmente una società che spende molto per il superfluo, che non ha più il senso del sacrificio, OK! sperperiamo più di quanto guadagniamoOK!
Il punto che forse mi allontana da te è che tu punti il dito solo verso questo lato negativo della società, sì, perchè accanto a questo mondo effimero c'è una classe di povera gente che andrebbe compresa, esiste anche questa fetta di gente, io la vedo, ne percepisco i disagi, conosco gli operai, conosco gli artigiani in sofferenza e di loro mi preoccupo, non dico che si deve aspettare la manna ma si deve difendere il proprio lavoro, se pensi che i sooldi che dovevano andare per il risanamento delle miniere del Sulcis, in Sardegna, sono stati deviati per la regata dei vip alla Maddalena!

Ombra 27-05-2010 04.27.44

Mah, il problema vero è che la bilancia commerciale è in rosso. Quindi ricchezza che esce e và a cercare fortuna altrove. Comunque i dati dicono che le esportazioni sono in aumento, molto probabilmente dovrebbe cominciare la ripresa, ma se nessuno fa qualcosa per la bilancia commerciale e abbatte le spese dello Stato, dubito che questa ripresa porti ricchezza alla gente. Mi viene il dubbio che le piccole crescite di un punto o giù di lì, siano dovute più ad inflazione che ad una reale maggiore ricchezza.

Saremo fuori dalla crisi quando la gente tornerà a risparmiare, e considerando che non ci riesce più o non come prima da circa quindici anni, vuol dire che siamo in crisi da almeno venti. Speriamo in un miracolo, visto mai che Dio si ricorda pure degli italiani.

stefano 27-05-2010 09.22.14

l'aumento delle esportazioni è previsto per via della svalutazione dell'euro che "dovrebbe" renderci più competitivi nei confronti del dollaro (svalutato già da anni).
Tutto da vedere cmq.
in teoria da direttive UE l'inflazione è richiesto a tutti gli stati che rimanga sotto una certa soglia.
Vidarem

p.s. si ricordi però che se l'inflazione rimane diciamo così stabile la disoccupazione è ahime destinata ad aumentare.

nikelise 27-05-2010 10.23.52

Per aggiungere un po' di benzina sul fuoco ricordo che il debito e' stato necessario al progresso attuale .
Fu J.M. KEINES a teorizzare l'intervento pubblico in politica monetaria e fiscale qualora la domanda interna cioe' la richiesta di beni e servizi da parte nostra ,
NON SIA IN GRADO DI GARANTIRE LA PIENA OCCUPAZIONE DELLA FORZA LAVORO .

Questo vuol dire che per garantire un lavoro a tutti, in determinati momenti di calo della domanda ,non c'e' altro modo che l'intervento dello Stato facendo debiti per stimolare l'economia .

Non so se e' stata un'invenzione sballata ma questo e' avvenuto .

E' anche certo che erano previsti dei correttivi sul debito al cessare delll'emergenza , correttivi rimasti sulla carta pero' .

Ma cio' su cui dobbiamo riflettere e' che senza debito non saremmo al punto di benessere in cui siamo .
O forse vorreste tornare al bagno fuori di casa o in comune nel pianerottolo?

stefano 27-05-2010 10.30.50

Citazione:

Originalmente inviato da nikelise (Messaggio 86402)
Per aggiungere un po' di benzina sul fuoco ricordo che il debito e' stato necessario al progresso attuale .
Fu J.M. KEINES a teorizzare l'intervento pubblico in politica monetaria e fiscale qualora la domanda interna cioe' la richiesta di beni e servizi da parte nostra ,
NON SIA IN GRADO DI GARANTIRE LA PIENA OCCUPAZIONE DELLA FORZA LAVORO .

Questo vuol dire che per garantire un lavoro a tutti, in determinati momenti di calo della domanda ,non c'e' altro modo che l'intervento dello Stato facendo debiti per stimolare l'economia .

Non so se e' stata un'invenzione sballata ma questo e' avvenuto .

E' anche certo che erano previsti dei correttivi sul debito al cessare delll'emergenza , correttivi rimasti sulla carta pero' .

Ma cio' su cui dobbiamo riflettere e' che senza debito non saremmo al punto di benessere in cui siamo .
O forse vorreste tornare al bagno fuori di casa o in comune nel pianerottolo?

si ma di quale debito parliamo?
no perchè c'è da chiarire questo punto.
il debito pubblico è il debito che contrae lo Stato nei confronti delle banche.
domanda: ma come mai non è lo Stato a coniare la moneta ma è la banca?
forma di controllo andata degenerandosi nel tempo?

E come mai le banche non sono statali ma private (quindi in pratica lo Stato potrebbe anche subire ricatti da persone private)?

nikelise 27-05-2010 11.18.36

Citazione:

Originalmente inviato da stefano (Messaggio 86403)
si ma di quale debito parliamo?
no perchè c'è da chiarire questo punto.
il debito pubblico è il debito che contrae lo Stato nei confronti delle banche.
domanda: ma come mai non è lo Stato a coniare la moneta ma è la banca?
forma di controllo andata degenerandosi nel tempo?

E come mai le banche non sono statali ma private (quindi in pratica lo Stato potrebbe anche subire ricatti da persone private)?

Il debito pubblico non e' solo quello e l'emissione di moneta non c'entra nulla col debito dello Stato per le spese che fa al fine mantenere elevata la domanda .

Pero' e' piu' corretto e' parlare di spesa pubblica per investimenti e non di debito pubblico .

stefano 27-05-2010 11.46.53

Citazione:

Originalmente inviato da nikelise (Messaggio 86407)
Il debito pubblico non e' solo quello e l'emissione di moneta non c'entra nulla col debito dello Stato per le spese che fa al fine mantenere elevata la domanda .

Pero' e' piu' corretto e' parlare di spesa pubblica per investimenti e non di debito pubblico .


appunto parliamo di debito pubblico.
a quello mi stavo riferendo.

cosa è il debito pubblico?
e nei confronti di chi è questo debito?

nikelise 27-05-2010 11.48.21

Citazione:

Originalmente inviato da stefano (Messaggio 86408)
appunto parliamo di debito pubblico.
a quello mi stavo riferendo.

cosa è il debito pubblico?
e nei confronti di chi è questo debito?

Banche imprese privati enti ecc. mediante emissione di obbligazioni .
Che c'entra?

stefano 27-05-2010 11.52.07

Citazione:

Originalmente inviato da nikelise (Messaggio 86409)
Banche imprese privati enti ecc. mediante emissione di obbligazioni .
Che c'entra?


come mai lo stato emette obbligazioni:)?
e non moneta?

Uno 27-05-2010 11.54.22

Citazione:

Originalmente inviato da nikelise (Messaggio 86402)
Ma cio' su cui dobbiamo riflettere e' che senza debito non saremmo al punto di benessere in cui siamo .
O forse vorreste tornare al bagno fuori di casa o in comune nel pianerottolo?

Non ho tempo per rispondere a tutti, ma qui c'è una buona sintesi di quello che sto dicendo da un pò.
Le proporzioni non sono cambiate e non cambiano. Chi è povero è povero e chi è ricco è ricco.
Ma in proporzione stiamo tutti meglio, perfino i ricchi. Non vi scordate che all'epoca dei pizzi e merletti i nobili (francesi e non solo) si talcavano i capelli, usavano parrucche e si riempivano di profumo perchè lavarsi era una tortura con i mezzi di quella volta, con le temperature che c'erano anche in quelle splendide ville (giravano in casa con vestiti che come pesantezza sono simili ai nostri cappotti). I poveri poi neanche mimetizzavano lo sporco.

Quando si dice che i sacrifici li fanno sempre i poveri proporzionalmente è vero. Se ad uno stipendio di 800 euro tolgo il 10% ha un inciso nella vita di quella persona, lo mette in crisi sul serio, se tolgo il 10% ad uno stipendio di 10000 euro tolgo solo qualcosa di non indispensabile.
Però sarebbe giusto livellare qualsiasi stipendio e qualsiasi reddito?
Dovremmo togliere il 90% ai più ricchi e solo il 10% ai più poveri?

In apparenza potrebbe sembrare giusto, per il movimento del pianeta sarebbe una catastrofe.

Scusate se non ho tempo di approfondire adesso, ci torno con calma

nikelise 27-05-2010 12.41.59

Citazione:

Originalmente inviato da stefano (Messaggio 86411)
come mai lo stato emette obbligazioni:)?
e non moneta?

Dimmelo tu .

stefano 27-05-2010 12.53.29

Citazione:

Originalmente inviato da nikelise (Messaggio 86413)
Dimmelo tu .


perchè la funzione di produzione della moneta la ha la banca centrale (che però non è statale)
quindi poi lo stato cosa fa per avere moneta?
emette obbligazioni (ossia fa debito) per un qualcosa che a mio avviso dovrebbe fare lui.
In pratica è in debito con se stesso:)

come cosa mi appare quantomeno strana.

diamantea 27-05-2010 14.21.03

Citazione:

Originalmente inviato da stefano (Messaggio 86414)
perchè la funzione di produzione della moneta la ha la banca centrale (che però non è statale)
quindi poi lo stato cosa fa per avere moneta?
emette obbligazioni (ossia fa debito) per un qualcosa che a mio avviso dovrebbe fare lui.
In pratica è in debito con se stesso:)

come cosa mi appare quantomeno strana.

Lo Stato non può emettere tutta la moneta che vuole o che gli serva, significherebbe inflazionare la moneta stessa.

diamantea 27-05-2010 14.24.04

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 86412)
Dovremmo togliere il 90% ai più ricchi e solo il 10% ai più poveri?

In apparenza potrebbe sembrare giusto, per il movimento del pianeta sarebbe una catastrofe.

Se chiamiano poveri i risparmiatori e ricchi gli investitori son d'accordo con te, sarebbe una catastre.

nikelise 27-05-2010 15.05.14

Citazione:

Originalmente inviato da diamantea (Messaggio 86420)
Lo Stato non può emettere tutta la moneta che vuole o che gli serva, significherebbe inflazionare la moneta stessa.

Bravo , per questo deve fare debiti .
E allora che c'entra il fatto che puo' creare denaro se ha dei vincoli nela quantita' di denaro che deve circolare nel sistema ?

Ops , scusa Diamantea mi pareva fosse Stefano a scrivere .
E' corretto quello che dici .

centomila 27-05-2010 23.03.27

Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 86352)
Scusa Cento, non capisco la logica di questo tuo post. Siamo reduci da una vera età dell'oro o siamo in una crisi irreversibile?

L'età dell'oro è stata incrinata dall'esplosione del debito che ci sta rovinando tutti. C'è dunque una consequenzialità logica. Non la contestualità che, certamente per causa mia, stai leggendovi.

Se vuoi (e se interessa a chi sta partecipando a questa discussione) possiamo aprire un thread ad hoc sulla causa profonda della colossale montagna di debito che sta soffocando e, secondo la mia tesi, soffocherà l'economia.

Questa causa (ma forse l'hai già capito) la individuo nell'assoluto vuoto ideale e di prospettiva divina che affligge l'attuale civiltà.

Il discorso si farebbe lungo ma, esotericamente parlando, visto il sito ove ci troviamo, molto interessante. Almeno secondo la mia opinione.
Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 86352)
Se abbiamo visto negli ultimi 50 anni una nuova età dell'oro, allora il sistema è perfettamente in grado di sopportare una crisi che ci riporti a prima di questa,

Questa osservazione è del tutto fondata. Infatti.....come dire......di fieno in cascina ne abbiamo messo!

Purtuttavia ho motivo di ritenere che lo schock da insolvibilità del debito sarà così devastante da non consentire una ragionevole gestione dello stesso. Non vedo, per capirci, un lungo inverno da affrontare attingendo alle capienti riserve accumulate. Vedo, viceversa, una settimana traumatica, per non dire pazzesca, nella quale viene ribaltata la nostra vita quotidiana.
Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 86352)
L'impressione è che stiamo precipitando dalla folle altezza di venti centimentri su un grosso materasso.

Se sarà così, oltre che attestarti tutta la mia stima per una previsione azzeccata, tirerò un grosso, ma veramente grosso sospiro di sollievo.:)

Citazione:

Originalmente inviato da nikelise (Messaggio 86402)
Ma cio' su cui dobbiamo riflettere e' che senza debito non saremmo al punto di benessere in cui siamo .

Va benissimo Keynes e va benissimo fare debito. Il problema è che, negli ultimi 15 anni, lo si è fatto fuori da ogni ragionevole criterio.

Non è possibile fare debiti con effetto leva pari a 20/30 volte il capitale sottostante. Per essere ancor più chiaro: non è lecito che io, per esempio, impegnando una casa che vale 200.000 € ottenga 4.000.000 di € a credito che potrò investire come mi pare. Magari in speculazioni ultrazzardate che moltiplichino ancor di più la leva.

Ed è pazzesco che questi debiti siano contratti fuori da ogni mercato regolamentato: over the counter per intenderci!

Non tocco il discorso derivati più in fino perchè sarei stucchevole. Sarebbe tuttavia cosa buona e giusta che chi è realmente interessato a comprendere come stanno le cose nel mondo della finanza desse un'occhiata all'incredibile mondo della ingegneria finanziaria.

Una strordinaria TRUFFA!

Concludendo: il debito esistente OGGI sul pianeta è INCALCOLABILE. Ma certamente insostenibile.

Lo sanno tutti all'interno della comunità finanziaria ma nessuno lo vuole dire: sperano di morire di vecchiaia prima dell'ineluttabile crollo.

Quello che mi sorprende è: ma nessuno di loro ha figli????

Chiedo a tutti scusa per la lungaggine.nonso.gif

Grey Owl 28-05-2010 08.20.56

Citazione:

Originalmente inviato da centomila (Messaggio 86429)
Sarebbe tuttavia cosa buona e giusta che chi è realmente interessato a comprendere come stanno le cose nel mondo della finanza desse un'occhiata all'incredibile mondo della ingegneria finanziaria.

Troverei interessante un post dedicato al mondo della finanza raccontato da chi la conosce al suo interno.
Leggendo in giro nella rete si trovano testi alquanto tecnici oppure in siti estremi si legge che tutto è catastrofe. Quello che non trovo è un riferimento equo e fedele alla situazione comè oggi. Centomila, averti tra noi può essere l'occasione buona per scrivere un post sul mondo della finanza e sulla sua deriva, una visione dal suo interno, la situazione vista da un'operativo.
Forse non mi sbaglio se ti considero un'addetto ai lavori?

La mia esortazione a parlare di finanza è dettata dal fatto che non molti conoscono il mondo della ingegneria finanziaria e quando affermi che essa è una straordinaria truffa io mi interrogo su cosa non viene detto a riguardo.

Inoltre affermi che tutti all'interno della comunità finanziaria sanno ma nessuno vuole parlare. Bene! questa è l'occasione per parlarne in modo sobrio e corretto, senza scadere in estremismi ed inesattezze.

Infine grazie in anticipo se vorrai portare un poco di chiarezza sul mondo della finanza come lo conosci tu.


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