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Sole 25-08-2010 19.43.11

Contratti di somministrazione lavoro e società che assumono in appalto
 
Stavo studiando un pò questi contratti e cercavo di darmi una spiegazione al loro spopolare e perchè mai soprattutto le grandi aziende, se non quasi solo loro, ormai non assumono più ma prendono in appalto i lavoratori anche con contratti molto lunghi anche se sempre a tempo determinato e mai superiori ai 36 mesi che non sono consecutivi ma cumulativi, quindi può durare molto più di solo tre anni la storia.

Funzionano e sono regolamentati dalla legge come i normali contratti di dipendenza. del tutto assimilati solo che si è dipendenti invece che della società in cui si svolge materialmente il lavoro dell'agenzia che di fatto assume e presta il lavoratore alla società. I contratti sono tutelati normalmente dalla regolamentazione in vigore. Il fatto è però che non si discute con loro il tipo di livello a cui si verrà inquadrato e questo è già qualcosa che penalizza, loro ti offrono un lavoro ti dicono che tipo di inquadramento e se sei d'accordo ... solo dopo inviano il tuo curriculum alla società che vaglia tra le scelte, per cui o così o nisba. L'inquadramento è sempre il minimo indispensabile per essere a filo di legge. Infatti la legge prevede che i lavoratori siano tutelati dallo sfruttamento con inquadramenti a norma. In genere il servizio viene richiesto per sostituire malattie lunghe, maternità che spesso ho visto diventare trasformazioni in assunzioni vere e proprie, ma nelle grosse aziende, parlo di sopra i 100 dipendenti, praticamente assumono solo per appalto. Si affidano alla più famosa e ricercano personale da appaltare.

-Il lavoratore ha un vantaggio perchè può lavorare, farsi conoscere e sperare di trovare un posto nella società in cui si adopera.
-L'agenzia per il lavoro ha il vantaggio di non avere a carico il costo dell'appalto perchè questo viene rifatturato interamente (tutto.... ) alla società appaltante e in più viene caricata una percentuale per il servizio.
-La società appaltante..... mi sfugge il vantaggio.

la prima cosa ovvia che mi era venuta in mente era che potesse esserci un vantaggio fiscale e cioè il costo del personale non è deducibile per l'IRAP mentre pensavo che potesse essere considerato un servizio se preso in appalto per cui risparmiare in tasse... invece no, ho fatto delle ricerchine e ho visto che la sola parte deducibile ai fini IRAP e quella percentuale sul servizio che si trattiene l'agenzia per il lavoro. Per a conti fatti avere dipendenti in appalto costa di più. Ma allora perchè lo fanno? Mi sfugge...

Ray 26-08-2010 10.11.15

Non saprei ma la prima cosa che mi salta agli occhi è che non sono dipendenti loro. Il che significa, ovviamente, che li possono mandar via quando vogliono, possono cambiarli se non gli vanno e, forse, risultano a bilancio come costi diversi dal personale, tipo servizi.

Sole 26-08-2010 12.04.59

Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 88974)
Non saprei ma la prima cosa che mi salta agli occhi è che non sono dipendenti loro. Il che significa, ovviamente, che li possono mandar via quando vogliono, possono cambiarli se non gli vanno e, forse, risultano a bilancio come costi diversi dal personale, tipo servizi.

E no, infatti anche io pensavo così, aveva una logica... invece no. I contratti sono regolamentati dal cnnl e non possono fare come vogliono. Sono dipendenti con tutti i diritti. E i costi vanno al personale e non a servizi.

Ray 26-08-2010 23.10.25

Citazione:

Originalmente inviato da Sole (Messaggio 88976)
E no, infatti anche io pensavo così, aveva una logica... invece no. I contratti sono regolamentati dal cnnl e non possono fare come vogliono. Sono dipendenti con tutti i diritti. E i costi vanno al personale e non a servizi.

L'unica altra cosa che vedo sono i costi di selezione, che in certi casi possono essere piuttosto elevati, per non dire dei soliti meccanismi italiani della conoscenza (che però non credo riescano ad evitare del tutto). Altrimenti mistero.

Sole 26-08-2010 23.55.46

L'unica cosa che vedo, ma continuo ad indagare, è nel non aver il problema di licenziare e non avere scritto il nome di tot dipendenti su certi archivi in quanto sono dipendenti dell'agenzia... boh.

Sole 31-08-2010 12.49.55

Scoperto l'arcano.

I contratti tra azienda e agenzia di somministrazione lavoro sono regolati in maniera tale che l'azienda debba chiaramente avere un vantaggio.
I carichi fiscali e monetari delle pratiche di assunzioni e licenziamento (quindi penso anche il tfr) sono a carico dell'agenzia. Sono a carico dell'agenzia le ore di malattia e di ferie. La società paga all'agenzia le ore effettivamente lavorate da dipendente e il conteggio viene fatto fisicamente sulle ore reali di lavoro. per cui in effetti alla società viene a mancare una buona fetta di carico.
Inoltre c'è una cosa brutta per il dipendente ma comodissima per l'azienda e cioè i rinnovi dei contratti. Se si viene assunti a tempo determinato da un'azienda ad esempio per tre mesi la proroga deve essere fatta per uguale tempo, cioè altri tre mesi e può essere fatto fino ad un massimo di tre volte. Con l'agenzia invece le proroghe possono essere di durata differente e possono arrivare fino a sei. Questa è una bella comodità. Ad esempio se di mezzo ci sono le ferie estive i contratti possono durare fino alla chiusura dell'azienda e riprendere subito dopo senza problemi .. se non per il lavoratore.

E' evidente che il vantaggio sia tutto per le aziende e per il lavoratore solo la speranza che l'azienda decida di assumere di per se dopo una prova.

Di considerazioni in merito ce ne sono da fare ma la prima fra tutte è che questo accade perchè le aziende in Italia non sono tutelate e una volta introdotto un dipendente se questo non va bene o se si hanno difficoltà è molto difficile da licenziare.
Ad ogni modo tutto questo rende molto difficile la ricerca di un posto serio dove crescere.

RedWitch 31-08-2010 17.58.08

Citazione:

Originalmente inviato da Sole (Messaggio 89156)
Scoperto l'arcano.

I contratti tra azienda e agenzia di somministrazione lavoro sono regolati in maniera tale che l'azienda debba chiaramente avere un vantaggio.
I carichi fiscali e monetari delle pratiche di assunzioni e licenziamento (quindi penso anche il tfr) sono a carico dell'agenzia. Sono a carico dell'agenzia le ore di malattia e di ferie. La società paga all'agenzia le ore effettivamente lavorate da dipendente e il conteggio viene fatto fisicamente sulle ore reali di lavoro. per cui in effetti alla società viene a mancare una buona fetta di carico.

Grazie per l'interessante argomento che hai aperto e trattato Sole, purtroppo oggi quasi tutto il lavoro dipendente passa attraverso queste agenzie.

Le agenzie di somministrazione del lavoro, sono le agenzie cosiddette "interinali"? Ho sempre creduto che facessero da mediatori tra azienda e lavoratore, adesso è molto più chiaro il tipo di ruolo che svolgono, in sostanza è quasi come se il lavoratore fosse alle dipendenze dell'agenzia e non dell'azienda presso cui lavora..
Citazione:


Inoltre c'è una cosa brutta per il dipendente ma comodissima per l'azienda e cioè i rinnovi dei contratti. Se si viene assunti a tempo determinato da un'azienda ad esempio per tre mesi la proroga deve essere fatta per uguale tempo, cioè altri tre mesi e può essere fatto fino ad un massimo di tre volte. Con l'agenzia invece le proroghe possono essere di durata differente e possono arrivare fino a sei. Questa è una bella comodità. Ad esempio se di mezzo ci sono le ferie estive i contratti possono durare fino alla chiusura dell'azienda e riprendere subito dopo senza problemi .. se non per il lavoratore.
In sostanza, se si fanno bene i conti, al lavoratore non spettano nemmeno le ferie pagate, perchè il contratto scade, poi pero' puo' essere richiamato, dopo.

Citazione:

E' evidente che il vantaggio sia tutto per le aziende e per il lavoratore solo la speranza che l'azienda decida di assumere di per se dopo una prova.
e per fortuna che il lavoratore dovrebbe essere tutelato...

Citazione:

Di considerazioni in merito ce ne sono da fare ma la prima fra tutte è che questo accade perchè le aziende in Italia non sono tutelate e una volta introdotto un dipendente se questo non va bene o se si hanno difficoltà è molto difficile da licenziare.
Ad ogni modo tutto questo rende molto difficile la ricerca di un posto serio dove crescere.
Ma se un lavoratore non rende, ed è stato assunto a tempo indeterminato, quali sono i requisiti perchè l'azienda possa licenziarlo? In linea teorica, se non sbaglio esistono dei periodi di prova, in cui si dovrebbe poter valutare il dipendente, ma se poi questo non da frutti, anche l'azienda dovrebbe essere tutelata in qualche modo .

Di fatto è il lavoratore che poi non trova nulla che sia un po' più stabile di un contratto mordi e fuggi e di questo passo, secondo me il contratto a tempo indeterminato scomparirà del tutto.
E quindi? solo somministrazioni di tre mesi o simili? apertura di partita IVA per tutti come consulenze esterne?

Sole 31-08-2010 23.09.15

Citazione:

Originalmente inviato da RedWitch (Messaggio 89169)
Le agenzie di somministrazione del lavoro, sono le agenzie cosiddette "interinali"? Ho sempre creduto che facessero da mediatori tra azienda e lavoratore, adesso è molto più chiaro il tipo di ruolo che svolgono, in sostanza è quasi come se il lavoratore fosse alle dipendenze dell'agenzia e non dell'azienda presso cui lavora..
Si sono le vecchie agenzie interinali che oggi non si chiamano più così perchè hanno regolamentato e costituito un albo apposito per loro. Prima era tutto molto meno tutelato ora le agenzie per il lavoro devono sottostare alla regolamentazione dei contratti nazionali e non possono uscire dalla norma che li regola che adesso dovrei cercare qual è. E in tutto e per tutto un lavoratore è dipendente dell'agenzia in prestito all'azienda. praticamente dall'azienda non ricevi nulla ma solo dall'agenzia.
Quote:

In sostanza, se si fanno bene i conti, al lavoratore non spettano nemmeno le ferie pagate, perchè il contratto scade, poi pero' puo' essere richiamato, dopo.
Si infatti... le ferie pagate ti spettano ma possono fare in modo di non farti lavorare in un periodo certo in cui l'azienda è chiusa, e quindi..
Quote:

Ma se un lavoratore non rende, ed è stato assunto a tempo indeterminato, quali sono i requisiti perchè l'azienda possa licenziarlo? In linea teorica, se non sbaglio esistono dei periodi di prova, in cui si dovrebbe poter valutare il dipendente, ma se poi questo non da frutti, anche l'azienda dovrebbe essere tutelata in qualche modo .
Gli si può fare un contratto a tempo determinato e poi una proroga ma alla fine se va bene lo si assume ad indeterminato. Ci sono i richiami per giusta causa da fare ma devono essere diversi mi pare 5 si diceva altrove e comunque sempre contestabili. E' difficile licenziare qualcuno.
Quote:


Di fatto è il lavoratore che poi non trova nulla che sia un po' più stabile di un contratto mordi e fuggi e di questo passo, secondo me il contratto a tempo indeterminato scomparirà del tutto.
E quindi? solo somministrazioni di tre mesi o simili? apertura di partita IVA per tutti come consulenze esterne?
Io temo che si voglia andare verso quel risultato. Tutti professionisti con poca professione.

RedWitch 01-09-2010 01.14.54

Citazione:

Originalmente inviato da Sole
Si sono le vecchie agenzie interinali che oggi non si chiamano più così perchè hanno regolamentato e costituito un albo apposito per loro. Prima era tutto molto meno tutelato ora le agenzie per il lavoro devono sottostare alla regolamentazione dei contratti nazionali e non possono uscire dalla norma che li regola che adesso dovrei cercare qual è. E in tutto e per tutto un lavoratore è dipendente dell'agenzia in prestito all'azienda. praticamente dall'azienda non ricevi nulla ma solo dall'agenzia

Ho fatto una breve ricerca su queste agenzie, ed in effetti sono proprio andate a sostituire quelle del lavoro interinale, così a titolo di curiosità, sono regolamentate dal "Decreto legislativo n. 276 del 2003 (legge Biagi) sulla base della delega n° 30/2003" e va a sostituire la legge che regolamentava il lavoro interinale.
In pratica il somministratore gestisce i rapporti con l'azienda con cui stipula un contratto e poi sempre l'agenzia gestisce il rapporto con il lavoratore.
E' stato introdotto un passaggio in più , dato che prima il rapporto era direttamente tra azienda e lavoratore e credo che anche questo si paghi... ovvero l'agenzia deve guadagnare.

Ricordo non molti anni fa, un fiorire di queste agenzie interinali, e avevo notato che alcune sono state chiuse dopo poco tempo, forse una maggiore regolamentazione favorisce la serietà di queste agenzie, ma nel contempo, il lavoro dipendente vero e proprio mi pare che stia svanendo in questo modo..

La partita Iva risolverebbe il discorso agenzie, dunque non sono così certa che sia questa l'unica strada a cui andiamo incontro, perchè altrimenti il giro di affari affonderebbe. Certo è che con la Partita Iva il lavoratore paga le tasse da sè e l'azienda ne sarebbe comunque sgravata...


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