Stati d'animo indipendenti dal mondo.
Sto cominciando a convincermi che i miei stati d'animo non dipendano nè dal mondo esteriore nè da quello interiore.
Naturalmente ci sono eventi esteriori/interiori di intensità tale che necessariamente influiscono ma se guardo alla ordinarietà della mia vita vedo che in ultima analisi non so mai con quale stato d'animo mi sveglio la mattina. A volte non vorrei alzarmi per affrontare la giornata mentre altre mi alzo pieno di voglia di vivere. Eppure sono le medesime giornate con lo stesso programma con identiche aspettative. Da cosa dipendono dunque? Boh! Da Dio? Magari la mia analisi è superficiale e mi sfugge qualcosa ma non direi ( sapete sono molto attento quandi si tratta di scoprire le cause del mio benessereicon_mrgr: ) |
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Ach, ma allora non dipendono da nulla... |
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Ciao Cento bentornato a scrivere :C: |
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Naaaaa ....... con moglie e due figli ( se ricordo bene) proprio non me la dai a bere icon_mrgr:....... forse il tuo lavoro potrà essere monotono, ma sul resto mi permetto di dubitare . Da molte cose lette e anche dette qui in forum credo di aver imparato ( cioè penso di aver capito come funziona , ma non so farlo ancora funzionare icon_mrgr: ) che uno stato d'animo non è determinato dall'ambiente/ eventi esterni ma dal significato che io attribuisco a questi eventi e se questo è vero significa che è sufficiente modificare questa rapprersentazione interna perchè il mio stato d'animo migliori. Eccheforse qualche mattina ti capita di svegliarti con il profumo del caffè o il tuo naso è posizionato in modo tale da percepire il buon odore della pelle di tua moglie , oppure dalla fessura della tapparella si è infilato un raggio di sole che illumina quel bel quadro che si trova di fronte il letto , a tacere di quando un fantastico sogno ti ha impegnato tutta la notte icon_mrgr: Quando ti svegli e affronti la giornata carico di energia e positività , forse ti sei semplicemente raffigurato il "piattismo" a mo di sfera fiori.gif |
La penso come gibbi (sempre un piacere leggerti, peccato che non passi più dall'Antiquario e Rigattiere) ed io aggiungo che il tuo stato d'animo dipende semplicemente da te.
Caro Centomila, i tuoi stati d'animo dipendono dal tuo mondo esteriore. Da come vivi le influenze esterne e subisci quelle interne. Tu sei la chiave del problema, del come vivi la tua vita. Conoscerlo appieno ti permette di svegliarti la mattina sapendo perchè ti senti in quel modo. Sarà il profumo del caffè, le rondini in cielo che garriscono oppure il ricordo della sera prima, il sorriso dei tuoi figli, l'amore per la vita, chissà? |
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se non rivolta a me,e quindi sono arrivato a credere di essere "troppo concentrato su me stesso"....... |
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Uguamente interessante anche l'analisi di Gibbi che invece sposta il problema dalle cause concrete di uno stato d'animo alla soluzione attraverso immagini capaci di trasformarci che nulla hanno a che fare , dal punto di vista delle cause ,con i fenomeni psicologici di cui parla CENTO . Interessante anche come un uomo credente come Cento affronti cio' che lo riguarda solo sotto l'aspetto logico intellettuale , come se fosse un punto di vista in qualche modo coattivamente imposto . |
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Noi non possiamo avere il controllo delle cose che accadono, in noi e fuori di noi. Tutto accade indipendentemente da noi. Il nostro agire in realtà è un reagire. Non conosciamo tutte le informazioni che agiscono su di noi e quindi non comprendiamo il perchè di certe reazioni, come il nostro umore al risveglio. Ma tutto è funzionale. Se dipendesse da noi sceglieremmo di svegliarci sempre entusiasti e con il buon umore. Ma sarebbe la cosa giusta ? |
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Si dice che alzarsi con il piede giusto è già qualcosa e viceversa alzarsi con il piede sbagliato è indice già di cattivo umore e chi ne fa le spese di solito è chi ci vive accanto. Essere di cattivo umore per un motivo ci può far razionalizzare esserlo senza motivo è qualcosa che non ti da neppure l'opportunità di trovarne uno. Un motivo invece c'è ma l'impossibilità di trovarlo è limitante. A meno di avere una grande capacità di distaccarsi da quale che sia il motivo. Io mi sono alzata per anni e anni di cattivo umore e mi si mutava dopo una certa ora vicina al mezzogiorno. Ero scorbutica per tutto il tempo quasi inavvicinabile e davo per scontato che dovesse essere così sino a che non ho provato una cosa diversa. Il malumore è come un fumo nero che intossica chi sta nel tuo stesso ambiente per cui credo che avere un buon umore possa portare invece qualcosa che può essere immaginata come un raggio di sole. Ripeto sempre che non si sia in grado di distaccarsi dalle proprie emozioni e sentimenti pur provandoli, intendo non farsi condizionare, allora in questo caso le cose non cambierebbero a seconda dell'umore. Quindi non la definirei giusta o sbagliata ma solo migliore perchè afforntare qualunque cosa con il buon umore è meglio che con il cattivo. Anche davanti ad una disfatta il buon umore può portare all'autoironia o comunque a qualcosa di costruttivo. |
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IL punto è che se dipendesse da noi, non solo vorremmo svegliarci sempre con il buon'umore, ma anche essere sempre felici ed evitare la sofferenza o essere sempre nel bene e non essere vittime del male...
Tutte cose che non ci riescono, perchè non possiamo controllarle. Ma se la vita è così ci deve essere un buon motivo. Siccome che la vita è chiaro che sia sorretta da un'immensa intelligenza in tutte le sue manifestazioni, non può essere che solo con noi e la nostra natura sia cieca o distratta. |
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Non voleva essere un' affermazione assoluta, ma la tendenza prevalente, credo sia quella. |
Accidenti che accoglienza!fiori.gif wub.gif
Non saprei dire perchè scrivo così poco. E' certamente vero che la mia ricerca spirituale è..............come dicono i massoni "in sonno". Certo sono cristiano e l'ideale evangelico mi soddisfa pienamente. Non godo tuttavia eguale soddisfazione nel conformarmi ad esso (i miei sforzi non sono coronati dal successo). Bisogna riconoscere che è difficilissimo imitare Cristo se non vivi uno stato di "Grazia" sufficientemente intenso. Ma la cosa, ahimè, non mi consola più di tanto. Temo che la mia carriera spirituale abbia raggiunto il suo picco in uno strano, incredibile autunno-inverno di qualche anno fa. OK, visto che la carriera materiale è già andata a ramengo da un bel pezzo tanto peggio per le mie "ambizioni" nel loro complesso. Forse mi piacerebbe dare una sferzata fisica alle mie ossa leggermente rattrappite (sto facendo un briciolo di esercizio fisico) e non disdegnerei dare qualche frontino sul muso di quegli inetti nonchè mangioni dei nostri politici (ho votato, dopo lunga e amara riflessione, Grillo). I bambini, benchè grandi discoli, sono favolosi (5 e 9 anni) e, addirittura, sopporto senza sforzi sovrumani quella "sirena" di mia moglie. (metà donna e metà scassacicon_mrgr: ) Sul lavoro non dico nulla se non che, al giorno d'oggi, è già una gran fortuna averlo. Finchè dura....... E' comunque un gran piacere venire qua e prendere una boccata d'aria fresca nella mia seconda casa al mare. Per quello che riguarda il tema di thread mi sa che sia impossibile che siano indipendenti dagli eventi interiori ed esteriori. Credo che la ragione del mio quesito è che essi sfuggono alla mia analisi. Facile individuare uno schiaffo come causa del malessere e una carezza come causa del benessere. Ma la verità è che sono talmente tanti, sovrapposti nel corso del tempo (e a volte celati o dimenticati); intrecciati, fusi, altro che Freud o Jung.........chissà chi ci vorrebbe per capirci qualcosa......... |
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