Nota di Uno: ho spostato questi post da altro 3d per evitare l'ennesimo O.t. prolungato
se ritieni si stia banalizzando perchè non spieghi dove come e perchè? non pensi sarebbe forse più utile che lasciare tutto in termini "ermetici"? |
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Non è che io mi diverta a fare l'ermetico, è l'unico modo per parlare di certe cose. Se parliamo di altro posso scrivere post chilometrici, se parliamo di Alchimia (e altre cose esoteriche) posso solo usare questo veicolo. P.s. usi troppe virgolette e non se ne capisce più il senso anche quando c'è, più che continuare a dirtelo non posso, se ti va pensa se è diventato una sorta di tic. |
ma non è che questa idea che sia l'unico modo per parlarne (ermeticamente) sia più appunto un'idea portata avanti nel tempo che altro?
non so a volte ho questa impressione (magari sbagliata) cmq avrai i tuoi motivi per farlo |
Ogni cosa ha il suo linguaggio più adatto. A volte puoi cercare di tradurre in altri linguaggi (di solito si usano metafore) ma non sempre questo è possibile.
Se parlassimo di fisco potrei si usare le patate per far visualizzare a qualcuno ciò che pagherà, ma questo potrebbe non essere in grado di rapportare quelle patate al proprio reddito e a quanto pagherà di tasse. Se uso percentuali e robe simili e il tizio conosce almeno un pò di matematica può applicarsi e farsi i calcoli. Se devo fargli tutti i calcoli io non c'è problema, faccio prima a dirgli le cifre finali, ma qua stiamo parlando di cose che ognuno deve farsi da solo. |
A mio avviso è necessario ed utile.
Sicuramente quando ho incominciato a fare determinate letture avrei gradito maggiore chiarezza nelle pagine che leggevo, poi col tempo ho capito che maggiore chiarezza sulla carta non vuol dire per forza maggior chiarezza dentro la mente, o maggiori risultati conseguiti. Il modo ermetico può essere utile per far sì che ciascun individuo riceva in base al suo attuale livello evolutivo ed in base alla voglia che ha nel sacrificarsi per cercar edi comprendere. Riguardo l'alchimia, ad esempio, ci sono centiania di opere scritte in questo modo, o addirittura basate su immagini da interpretare, se si pensa di leggere un libro alchemico con la normale soglia di attenzione e concentrazione è ovvio che ci si stufa in un quarto d'ora.. Lo sforzo necessario è anche un modo, secondo me, per aiutare lo sviluppo di quel fuoco interno che è una condizione imprescindibile, dell'Opera, se si vuole tutto spiattellato davanti e spiegato nei minimi particolari, quanto calore svilupperemo dal di dentro? |
pensi sia impossibile almeno parlare per metafore?
non so non penso lo sia. se poi qualcuno deve "farsi da solo" non è che se se ne parla gli eviti l'opera non trovi? |
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secondo me è proprio quel "Può" che stona. dai discorsi di Uno sembra un "deve" domanda: ma deve per chi? perchè questo è stato il modus perpetrato per anni? penso che se anche fosse tutto spiattellato davanti ...se uno non applica di fatto non capisce nulla. poi volendo certo si può dire " è un modo per fare selezione oppure è un modo per aumentare il fuoco ecc. ecc. (e con dietrologia uno potrebbe anche pensare "chissà magari è un modo per mantenere una casta di pochi eletti)" domanda: ma è l'unico modo o è solo il modo usato sinora? |
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Cosicche' ciascuno parla di cose diverse da quello che l'altro intende senza saperlo . |
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Le piante nella loro semplice elaborazione di acqua e sali minerali hanno bisogno di un calore minimo, già noi umani per mangiare una bella bisteccona al sangue necessitiamo di ben più fuoco per assimilarla... Se poi parliamo di digerire insegnamenti aurei, verità fondamentali, è chiaro che prima dobbiamo sviluppare un fuoco simile agli altoforni dove fondono l'oro e i metalli preziosi... Questo fuoco nessuno può darcelo, dobbiamo svilupparlo noi. Penso addirittura che se qualcuno ci spiattellasse chiramente davanti tutti i segreti di uno scienza come può esserlo l'alchimia, ci farebbe uno dei più grandi torti possibili. Ci priverebbe cioè della possibilità di accendere quel fuoco, e questo sarebbe permanente perchè ormai non avremmo nemmeno più niente da scoprire. Questo ritengo sia il motivo (il principale almeno) per cui tutti gli autori hanno sempre detto che devono tener fede al loro voto d'ermetismo e non possono andare più in là di dove gli sia concesso con le parole... |
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E' impossibile parlare direttamente di queste cose per il semplice motivo che non esistono le parole. Quand'anche si decidesse di coniarle (e lo si farebbe comunque partendo da quelle che esitono già e quindi sarebbero simil-metafore) si dovrebbe partire da esperienze comuni, del tipo questa cosa la chiamiamo d'ora in poi pippo, ma sarebbe comunque un lingiaggio comprensibile davvero solo da chi ha in comune quelle esperienze. Se ci penso vale per tutto. Prendi una mela e spiegala a un tizio sul cui pianeta le mele non esistono, non ne ha mai vista una e nemmeno se l'immagina, però potrebbe, tramite vari procedimenti che ignora, portarsi i semi sul suo pianeta, far crescere gli alberi, vedere le mele e assaggiarle. Quindi ecco che il linguaggio ermetico si capisce sempre più via via che si procede lungo la strada, perchè si ha come metro di paragone la propria esperienza. Certo, esiste il rischio che cita Nike, ed ecco il perchè dei simboli, ossia di qualcosa che racchiude più significati a diversi livelli e che quindi, dato un corretto approccio, per me vorrà dire un qualcosa e domani, ad ulteriore strada fatta, ne vorrà dire anche un'altra e così via. Purtroppo la vera comprensione intellettuale è sempre col senno di poi, quella di prima è immaginativa e può essere utile ed avere il suo grado di esattezza, ma si deve accettare che si comprenderà circa, e quel circa corrisponderà alla misura del proprio grado. Per le parti che io capisco devo dire che i vari maestri, che prima di capire ritenevo astrusi, invece non lo erano affatto e non riesco mai a trovare un modo migliore o più chiaro di loro di dire quella cosa. Ne segue che, per quel che non capisco, mi devo sforzare, la difficoltà è mia. E' verissimo anche quello che dice Luke, lo sforzo di comprendere accende il fuoco e lo attizza. Spesso si ha bisogno che non ci vengano dette alcune cose, lo facessero sarebbe come rubare. |
allora già parliamo di "voto".
il che mi pare sinceramente una forzatura imposta. da capire il perchè. anche sul "dove gli sia concesso con le parole" beh direi che avrei forti dubbi. Comunque amen. se i fatti sono questi si fa quel che si può. p.s. non avevo letto Ray. può darsi tu abbia ragione. eppure c'è sempre qualcosa che mi stona. saranno problemi miei. e cmq stare qui a parlarne non serve poi in effetti a molto. si prende quel che c'è così come è |
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che sia una loro volontà decisa all'interno di una cerchia nessuno lo discute (altrimenti non sarebbe un voto) che questa sia l'unica via ho dubbi, forti dubbi. su dove arrivano le parole beh anche qui ho dubbi. |
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Non ti sei nemmeno preso il tempo per rifletterci un attimo, tant'è vero che non hai risposto alla domanda. Prova a pensarci. |
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Spesso gli stessi testi letti a distanza di tempo possono darci nuove informazioni e , grazie ai vissuti che abbiamo avuto nel frattempo ed alla loro elaborazione, si lasciano leggere da prospettive differenti. Per esempio alcuni mesi fà ho letto "incontri con uomini straordinari " e debbo dire che sono stato in grado di vedere solo l'aspetto superficiale, mi è sembrata solo un' interessante autobiografia di gurdjieff. Periodicamente lo riprendo per cercare di andare più a fondo e quando lo sfoglio mi si scaldano letteralmente le mani, e a furia di insistere potrebbe accadere che qualche altra cosa si sveli ,per poi ri-velarsi di nuovo , in attesa di miei futuri sviluppi. |
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La cosa avviene in tutti i campi e il 99% dei dialoghi comuni avviene in questa modalità. Se c'è la volontà a forza di dire e ridire le cose si trova il canale giusto e ci sono dei momenti in cui chi ascolta Sa con certezza inequivocabile di aver colto la sfumatura, anche perchè quelle parole, non nell'immediato ma percettibilmente, ti trasformano. -------------- Il voto non si fa a qualche organizzazione o a qualche persona Il voto (che poi non è sempre così pomposamente definito e/o ritualizzato, ma sostanzialmente esiste) è una condizione trasformante della struttura di chi lo pronuncia. Come dire voglio giocare a calcetto ma non faccio riscaldamento. Fallo poi ti fai male dopo 2 secondi e la partita non la fai. Invece ti riscaldi, cioè trasformi (seppur momentaneamente nella banalità dell'esempio) il tuo corpo e giochi. È una cosa fondamentale di tutta la Spiritualità (non solo dell'Ermetismo, dell'Alchimia etc) imparare a non parlare a vanvera, saper trattenere le parole quando vanno trattenute etc... come da bambini si impara a trattenere la pipì senza farsela addosso. Peccato che non esistono i pannolini spirituali, o per fortuna perchè io avrei una spesuccia mensile per tenere asciutto qualcuno icon_mrgr: |
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so benissimo che le parole arrivano fino a un certo punto e a un certo punto ciò che si vive è talmente infinito da essere difficilmente descritto (anzi impossibile). le parole sono solo un mezzo per descrivere. diciamo che a mio avviso un piccolo sforzino maggiore rispetto a quanto leggo può essere fatto. il tuo dire "non ti sei preso nemmeno il tempo di pensarci" beh consentimi di dirlo che è una tua supposizione e pure erronea. tutto quanto leggo nel 3d posso dire sia veritiero. vero che vi sono libri che ogni volta che vengono riletti danno nuovi significati, nuove aperture e se ne comprendono nuovi aspetti. Sono libri "Parlanti" che ogni volta che li riapri parlano in un modo leggermente diverso e la tua comprensione di essi si spinge anche oltre le parole. ma tutto ciò in un certo senso non significa nemmeno nulla. é un modo sviluppato così e perpetrato così attraverso simboli e simbologie che di "colpo" svelano nuovi significati in base al grado (forse) di comprensione di chi legge. Chissà magari è l'unico modo possibile magari no. rimanerne qui a parlare mi rendo conto come di fatto non porti a nulla. Detto questo la chiudo qua. Concludendo: le cose stanno così, le prendo così. amen |
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Tu conosci gli argomenti di cui si parla quindi sei in grado di dire che si potrebbe fare uno sforzo maggiore, che non ci si sforza abbastanza, che ci si crogiuola nell'abitudine o quant'altro ti faccia piacere. Però in questo caso, visto che conosci gli argomenti ti chiedo di mostrarmi come non essere ermetico. Faresti un favore a me che imparerei ad essere più semplice ed un favore a chi legge che così senza fatica potrebbe capire tutto al volo. Viceversa non conosci gli argomenti di cui si parla, quindi non sei in grado di dare giudizi simili, come non puoi dire se io posso alzare 200kg o solo 50. Citazione:
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PS: Sulla mia presunta supposizione che non ti sei preso tempo per riflettere, beh.. gli orari dei post parlano chiaro, 2 minuti appena. Magari ci hai già riflettuto tempo fa, ma proprio per il discorso sopra, vedi mai che rifletterci oggi possa cambiare qualcosa... Non te l'ho detto con cattiveria comunque, noto solo che rispondi spesso "di getto" perdendoti la possibilità di trovare qualcosa di più profondo, se c'è, nelle parole dell'altro. Fine ot :C: |
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se si non serve tu metta i due casi chiudiamo subito il ragionamento escludendo il primo e scrivendo unicamente il secondo. se no ti rispondo che in un caso o nell'altro tu hai a che fare con una persona che pone una domanda e una richiesta e da un suo parere (per te giusto o sbagliato sia chiaro) ponderato in base a quanto vede. tanto per dire "mercurio, zolfo e sale" sono o no tre termini simbolici che appunto simboleggiano qualcosa d'altro? come direbbe ray se li chiamassi pinco, pallo e sempronio cambierebbe qualcosa? non esistono termini alternativi per indicare tali cose magari più vicini a realtà differenti rispetto alla tradizione esoterica? ritieni i termini solitamente utilizzati il migliore e unico modo per esprimere determinati concetti? è su questi punti che ho dei dubbi (magari errati). ma alla fine (come ho detto sopra) se le cose stanno così, stare qui troppo a discuterne non conduce da nessuna parte. |
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sul discorso la "difficoltà è solo nostra" beh la mia risposta è "ni". se si parla in simboli di cui una persona è totalmente digiuna o non ha così tanta dimestichezza un determinato concetto può benissimo conoscerlo sotto altri termini ma magari prima di poterlo comprendere con un altro tipo di simbologia dovrà stare li a studiarsi tutti i simboli e termini differenti per comprendere il modo in cui vengono utilizzati in un determinato discorso. questo non dico che sarà un qualcosa che non lo accrescerà a livello di vocabolario ecc. ecc. ma a livello di conoscenza interiore è (a mio parere) una perdita di tempo. se una persona tanto per dire è maggiormente scientifica di un'altra userà termini di un certo tipo, un'altra quei termini magari non li conosce e fatica a comprendere quanto magari già sa con altre parole. |
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Già nella semplice traduzione da una lingua all'altra si perdono quelle sfumature e modi di dire che valgono solo in una lingua e non nell'altra (spesso per ovviare a tali inconvenienti i bravi traduttori aggiungono il significato letterale ma anche quello volgare per tentare di far passare la sfumatura che altrimenti andrebbe persa) Non esistono scorciatoie stefano, se vuoi imparare la matematica devi sforzarti di capire i numeri e tutto il suo linguaggio, così come per qualsiasi altra scienza... Puoi anche trovare qualcuno che cerchi di tradurtela in altro linguaggio a te più consono, ma sta certo che il messaggio originale verrà giocoforza modificato, se non stravolto del tutto... |
ti pare un linguaggio esoterico "colorito" e "sfumato" come la poesia ad esempio?
nn direi. il linguaggio esoterico è anzi ridotto ai minimi termini a mio avviso. mi pare chiaro che se prendo la poesia e la traduco in matematica siamo su due binari completamente differenti. ma appunto perchè un linguaggio esoterico è "ridotto ai minimi termini" e soprattutto è simbolico... non pensi e ritieni che l'infinito che un simbolo può aprire porta anche a dare immagini, pensieri, parole sullo stesso? e queste parole pensieri immagini prima racchiuse nel simbolo e ora portate alla luce possano essere espresse con tutti i limiti che le parole si portano dietro? detto questo (dovevo già farlo prima) la chiudo. Sta bene così. |
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