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Astral 29-02-2012 23.29.06

Spargere la voce
 
La voce si sparge, quasi fosse una farina, o qualcosa di simile, perchè si dice spargere la voce, e non diffondere la voce?

dafne 29-02-2012 23.52.11

Si diffonde la notizia si ma si sparge la voce, come a volerne lasciare un pò quà e un pò là, un pezzetto in ogni dove per lasciare traccia...leggo.gif

diamantea 01-03-2012 00.39.43

La voce si sparge quando si vuol passare un messaggio a più persone possibile, quindi lo spargere in orizzontale, come la farina, la polvere, cose che vengono portate dal vento e la voce in effetti è un'onda sonora che cammina come il vento e arriva a molte orecchie.

Astral 01-03-2012 11.19.00

Penso che la voce sia una di quelle cose, che sono tangibili ma allo stesso tempo intangibili. Mi immagino sta voce che arriva, entra in altre persone che a loro volta la spanderanno.

Edera 01-03-2012 11.46.24

Forse ha a che fare con la consistenza, la notizia si diffonde in modo più preciso della voce, il verbo diffondere mi pare un'azione meno approssimativa di spargere, si può spargere un po' a caso... forse si sparge e si disperde con facilità, mentre una notizia si diffonde e rimane più a lungo

luke 01-03-2012 11.47.17

Diffondere mi fa più pensare ad un movimento verso l'alto, che si allarga in modo concentrico, tipo i cerchi nell'acqua.
Spargere più una cosa verso il basso, un pò casuale, non ordinata...

Ray 01-03-2012 12.51.56

Citazione:

Originalmente inviato da Edera (Messaggio 110502)
Forse ha a che fare con la consistenza, la notizia si diffonde in modo più preciso della voce, il verbo diffondere mi pare un'azione meno approssimativa di spargere, si può spargere un po' a caso... forse si sparge e si disperde con facilità, mentre una notizia si diffonde e rimane più a lungo

A me pare il contrario. Ho uno spargizucchero che rende uniforme lo zucchero sulla torta, mentre avevo un dolore diffuso che era un po' qui e un po' lì, ma non uguale in tutti i punti.

dafne 01-03-2012 13.30.28

Uhm..sparso non porta poi a sparpagliato?
Più che a volumi però a me fà pensare alla consistenza. Una cosa diffusa si muove in modo uniforme, mi pare, come un'onda in effetti mentre se è sparso non è un pò quà e un pò là non in modo uniforme?

Un dolore diffuso io lo vedo come un'estensione precisa con origine in un punto mentre sparso non ce lo vedo proprio come localizzabile in un unico punto. A dire il vero nemmeno riesco ad immaginamerlo un dolore oparso..dei doloretti sparsi si ma uno unico no...
Mah

luke 01-03-2012 13.35.45

L'etimologia da per diffondere l'idea di una cosa che si separa, mentre per spargere parla di intrecci...leggo.gif

Faltea 01-03-2012 13.48.29

A me semba più un concetto di lessico, spargere mi sembra più terra terra, "burino" si direbbe in certi posti.
Diffondere più impettito, più serioso.
Forse una voce non veritiera, pettegolezzo o non sicura si sparge, invece si diffonde qualcosa di certo, confermato.
Spargere da bocca a bocca, diffondere da tv o radio (tralasciando quando in realtà sia veritiero quello che la tv/radio dice)

griselda 01-03-2012 14.11.18

A quello che risalta è che spargere si fa con le mani assomiglia a porgere con la s che spinge con forza ed energia quasi con un metodo, misura non una cosa buttata fuori a basta ma dosata, la parola mi ricorda anche spargiria.

Mentre diffondere quello che risalta è la fusione il fondere, oppure diff uso di diverso uso, duplicità in essa, non è diretta non so come dire. Una doppia fusione.

Si diffonde nell'aria un profumo si sparge l'acqua di sali benefici.

i due verbi si somigliano ma come ben sappiamo se esistono entrambi hanno due valenze specifiche anche se con attinenza.

Astral 01-03-2012 14.31.16

Una cosa che si sparge, a suo volta dovrebbe spargersi ancora, mi viene in mente che in una macchia di fango, faccio piedate dapertutto. Oppure un virus si sparge, e di conseguenza di crea un'altro virus che sparge.

Nel caso della voce c'è anche la modifica, infatti se qualcuno toglie, aggiunge o cambia particolare, si perde l'originalità della traccia.

Ray 01-03-2012 15.23.10

Citazione:

Originalmente inviato da dafne (Messaggio 110511)
Uhm..sparso non porta poi a sparpagliato?
Più che a volumi però a me fà pensare alla consistenza. Una cosa diffusa si muove in modo uniforme, mi pare, come un'onda in effetti mentre se è sparso non è un pò quà e un pò là non in modo uniforme?

Un dolore diffuso io lo vedo come un'estensione precisa con origine in un punto mentre sparso non ce lo vedo proprio come localizzabile in un unico punto. A dire il vero nemmeno riesco ad immaginamerlo un dolore oparso..dei doloretti sparsi si ma uno unico no...
Mah

Citazione:

Originalmente inviato da luke (Messaggio 110513)
L'etimologia da per diffondere l'idea di una cosa che si separa, mentre per spargere parla di intrecci...leggo.gif

Avevo fatto l'esempio dello zuchero e del dolore... ma bon, veniamo alla voce.

Immaginiamo di diffondere una notizia, magari per radio o con un giornale. Io la dico ma non so dove cadrà, non ho certezza dei bersagli. Potrebbe darsi che non la senta nessuno, o anche che tutti i miei bersagli vangano colpiti... ma sarebbe una caso limite. In linea di massima il mio bersaglio sarà colpito in percentuale e io non saprò con esattezza a chi.
Mentre se spargo unna voce vado io di persona a dirlo a Tizio, Caio e Sempronio, i quali a loro volta, mi immagino, faranno altrettanto anche se questo non mi riguarda, dato che io che sto spargendo la voce lo faccio direttamente.

gibbi 01-03-2012 16.11.45

Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 110522)
Avevo fatto l'esempio dello zuchero e del dolore... ma bon, veniamo alla voce.

Immaginiamo di diffondere una notizia, magari per radio o con un giornale. Io la dico ma non so dove cadrà, non ho certezza dei bersagli. Potrebbe darsi che non la senta nessuno, o anche che tutti i miei bersagli vangano colpiti... ma sarebbe una caso limite. In linea di massima il mio bersaglio sarà colpito in percentuale e io non saproò con esattezza a chi.
Mentre se spargo unna voce vado io di persona a dirlo a Tizio, Caio e Sempronio, i quali a loro volta, mi immagino, faranno altrettanto anche se questo non mi riguarda, dato che io che sto spargendo la voce lo faccio direttamente.

Quando hai parlato dello spargizucchero ho pensato che lo zucchero si poserà uniformente sulla torta solo se tu con il movimento delle mani lo accompagnerai su tutta la superficie.. .. quindi , se ho compreso , la differenza tra diffondere e spargere una voce si basa sulla presenza di un contatto diretto con i destinatari / bersaglio ( meglio con una parte ) , in essere solo nella seconda ?

Ray 01-03-2012 16.26.39

Citazione:

Originalmente inviato da gibbi (Messaggio 110523)
Quando hai parlato dello spargizucchero ho pensato che lo zucchero si poserà uniformente sulla torta solo se tu con il movimento delle mani lo accompagnerai su tutta la superficie.. .. quindi , se ho compreso , la differenza tra diffondere e spargere una voce si basa sulla presenza di un contatto diretto con i destinatari / bersaglio ( meglio con una parte ) , in essere solo nella seconda ?

Beh certo, lo zucchero si sparge uniformemente solo se io mi muovo in tal senso... però è quello lo scopo no? Altrimenti non parliamo di spargere, ma di farci una montagnetta o qualcosa di simile. A me spargere ha sempre veicolato il significato di uniformità (spargo ben bene la marmellata sul pane... cioè la stendo in modo uniforme). Ne segue che se spargo una voce opererò in modo analogo o perlomeno analogo sarà il mio scopo. se invece mi limito a diffondere, faccio usicre, metto a disposizione e sia quel che sia.

Edera 01-03-2012 16.36.22

Esattamente il contrario di quello a cui ero arrivataicon_mrgr:
Non so perché ma spargere mi dà una sensazione di casualità, se penso a un'azione come spargere dei semi, li vedo cadere sulla terra un po' a caso.
Però in effetti se spargo la voce in genere lo faccio io, se viene diffusa una notizia lo fa il giornale indipendentemente da chi la ascolterà

Ray 01-03-2012 17.50.02

Citazione:

Originalmente inviato da Edera (Messaggio 110525)
Non so perché ma spargere mi dà una sensazione di casualità, se penso a un'azione come spargere dei semi, li vedo cadere sulla terra un po' a caso.

Eppure se guardi un orto le piante non sono cresciute a caso...

dafne 01-03-2012 18.24.13

Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 110528)
Eppure se guardi un orto le piante non sono cresciute a caso...

Si però in genere il contadino è vero che sparge i semi ma su dei solchi già tracciati.

Prova a spargere dei semi su un pezzo di terra cadranno a raggiera (ma solo se hai il ritmo giusto) e più di qua che di là...mah


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