Lascio tutti senza pranzo
 

Mi prendo l'impegno di far da mangiare per diverse persone, tutti giovani, perlopiù nipoti e rispettive fidanzate oltre mio figlio.
Prendo tre tipi di cibo, cioè carne da afre ai ferri, salsicce per i più capricciosi, e per una parte formaggi. Scelgo, pago, ma dico che torno dopo a prendere la spesa. Mi attardo per cose mie, e quando mi ricordo del pranzo è l'una e mezza passata, cioè già ora di pranzo ed è tutto chiuso. Non so come fare, è una cosa grave che me ne sia dimenticata. Rimango desolata, non è da me una cosa del genere. Ho scelto con cura, cercando di accontentare i ragazzi conoscendone di ognuno le preferenze, e poi stupidamente per pochi minuti presentarmi senza pranzo nè loro potevano rimediare altrove.

Si vede che è richesta altrove la mia attenzione mentre dovrei svolgere le mansioni ordinarie della mia vita e della mia famiglia, suby forse mi dice che devo stare attenta che non mi accada di perdere qualcosa di vitale in questo divagare.

Ancora invitati
 

Ancora in vacanza, in una casa sulla spiaggia, e molti amici dovrebbero venire a mangiare. E' buio ma sono tutti ancora al mare, io sono in casa con la nonna e non ho ancora preparato nulla, anche perchè ognuno doveva portare qualcosa. Uno degli invitati è un mio cliente, costruisce strade,e arriva con la moglie e i bambini portando una delle sue specialità. Di solito cucina cose elaborate e pesanti, che io non mangerò, infatti armeggia subito sui fornelli per riscaldare ciò che ha portato. Qualcuno dice che la pietanza è condita, a base di carne ma propro cruda. Pazienza aspetteremo, io assaggio ed in effetti deve cuocere. Dopo un pò vedo che la cottura è avviata, ma in una modalità molto particolare, diciamo pure stupefacente. Il fuoco è acceso su un piano di pietra, e la pietanza è a forma di fungo rovesciato, è in effetti il cappello pieno di condmenti, e un altro fungo vi sta appoggiato sopra come un coperchio. La cosa strana è che questa sorta di tegame naturale non poggia dul fornello, ma è sollevato sopra di esso di dieci centimetri e non cade per effetto dei moti convettivi e del calore che sale. Il tutto è regolato da leggi della chimica e della fisica nel senso che in quello spazio tra il cibo che cuoce e la piastra accadono combustioni che sollevano fumi delicati e calore che provocando vivaci moti d'aria impediscono al cibo di cadere. Sembra una magia, ma non lo è, sono le leggi della natura che conosciute ed utilizzate da pochi lasciano una come me esterefatta. Sono rapita e turbata, non mi aspettavo dal mio esuberante ma anche rozzo conoscente che fosse padrone di tali tecniche di cottura, che daranno sapore speciale a quel vegetale della consistenza di una bistecca quasi. Man mano assaggeremo i lembi più cotti ed esterni fino a consumare anche la parte centrale. Che maestria però , egli ha messo delle pietruzze in certi punti della superfice infuocata, e ha lasciato vuoti altri spazi, io sono incuriosita e non ho preparato nulla di mio per gli ospiti, ma l'amico è ben lieto di stare al centro dell'attenzione con le sue pietanze cotte con metodi sconosciuti.