Ermopoli - Una farfalla

Sono una farfalla e volo
e so di volare,
godo della serenità di un giorno di sole esisto e so di esistere
conosco l'essenza ignoro i dubbi
gli uomini pensano di essere i migliori dell'universo,
credono che Dio li abbia fatti a sua immagine,
soli nell'universo a credere in se stessi.
Sono bella, i colori li ho presi dall'arcobaleno,
il verde dei prati è estasiante mi giro ed entro in una genziana,
il profumo è quello del mondo
è l'essenza di tutto,
volo e sono libera, intorno a me girano altre farfalle:

ero umana, soffrivo, avevo paura, tutto mi era ostile
la vita mi sfuggiva e la morte mi atterriva,
perdevo gli amici... morivano,
mio padre morì da solo in un viaggio e mi lasciò,
le radici si inaridirono, il mondo si fece nero, ero sola
e sola rimasi fino a quando guardai l'orizzonte
e nell'infinito scendere del sole, in quel tramonto
infuocato ai confini della terra l'ho ritrovato
l'ho sentito palpitare, la sua voce tornava a me
mi spiegava il senso delle cose:
tutti torniamo nell'infinito orizzonte rosso e accecante,
Dio è là, ora sono una farfalla e i colori li ho presi
dall'arcobaleno so di vivere poco
ma so di certo che tornerò
laggiù ai confini della terra
nello spazio senza mai buio.
Sono una farfalla e volo
e so di volare.