Parliamo dell'istinto?
Ho fatto diverse ricerche nel forum e seppur viene nominato spesso,non ho trovato una discussione che potesse chiarirmi cos'è precisamente e come lavora nelle persone.
Premetto che sto cercando di capirne di più perchè mi sono accorta di esserne totalmente in balia ed ora è necessario conoscerlo,nella speranza di riuscire maturando,a padroneggiarlo. Quello che ho visto è che è velocissimo,riesce a costringere una persona a manifestare degli aspetti di se che,magari avendo/dandosi il tempo di riflettere, non sarebbero usciti..dopo,quando si placa (non so se è giusto come termine)esce anche il resto, che il più delle volte è in contrasto con la scelta,o comportamento istintivo avuto prima. Quello che in sostanza vorrei sapere è se ci sono condizioni,strumenti,etc.per lavorare sul proprio istinto,come fare insomma per farlo collaborare invece di comandare? So che l'attenzione è fondamentale,ma mentre si cerca di osservarsi basta un attimo e lui va per conto suo.. |
Citazione:
|
Non mi riferisco a questo,tipo istinto di sopravvivenza..anche se fa sempre bene approfondire i vari aspetti,ma volevo parlare delle persone istintive,che agiscono-reagiscono senza darsi il tempo di capire se quello che stanno facendo è proprio o no.
Faccio un esempio nella speranza di risultare più chiara,ci provo..una persona è tranquilla,sta in un bar per dirne una,si gira e vede avvicinarsi un'altra persona con cui ha un problema,lo sente come un pericolo,pericolosa per la sua presunta stabilità..neanche il tempo di metterlo a fuoco che la reazione (automatica)si manifesta..come un flash..dopo un attimo la persona che ha reagito si accorge che quello che sta dicendo non voleva che venisse fuori,non in quel modo,non quelle parole,non le sente sue..ma è tardi. E' come se qualcuno o qualcosa avesse preso il sopravvento. Posso parlare di comportamento istintivo in un caso simile,o c'è altro che non vedo? |
Citazione:
|
Poi come faccio a sentirmi in balia di qualcosa che non so neanche bene cos'è, è un altro mistero..mmmhmm icon_mrgr:
|
Citazione:
|
Citazione:
|
Citazione:
Comunque, parlando di controllo, dobbiamo distinguere tra l'istinto e la sua possibile manifestazione, ossia il comportamento. Una cosa è l'istinto a sopravvivere, un'altra è scappare o aggredire qualcuno. La seconda è conseguenza della prima. Si possono controllare entrambi, ma a diversi livelli. Il punto è capire cosa intendiamo per controllo. Se controllo è decidere di non provare un determinato istinto, ossia decidere se esso funzioni o meno, non si può. E se una persona avesse un istinto che non funziona sarebbe gravemente menomata... credo non sopravviverebbe a lungo. Ma questo tipo di controllo sarebbe comunque soppressione, non controllo vero. Il controllo è una collaborazione con gerarchia (c'è uno o più tread dedicato)... se controllo io decido dove e come direzionare la forza che controllo, ma non decido sulla sua manifestazione. Al limite posso fare in modo che si manifesti solo internamente. E lo posso fare attraverso il comportamento, almeno in prima istanza, il quale è suscettibile di un controllo più diretto. Comunque, visto che il tread è generico sull'istinto e visto che siamo in esoterismo, dovremmo cercare di capire cos'è, come funziona eccetera, in tutti i suoi risvolti, e vedere quali possono essere i rapporti che abbiamo con lui. Una cosa piuttosto banale che potremmo dire è che è qualcosa che condividiamo con gli altri animali, tutti gli animali (quindi ci sono istiti più semplici e più complessi) e che è legato al corpo fisico. Come è stato detto ha un funzionamento autonomo, che esula dalla nostra decisionalità. Ne segue che avrà anche una funzione, presumibilmente non del tutto nota, anche se per certa parte è evidente. Le tradizioni, in un modo o in un altro, ne parlano tutte. Nel tread dedicato alla quarta via c'è molto materiale su quello che Gurdjieff chiamava centro istintivo. Vabbeh, ho un po' allargato, in realtà senza dire molto... sono solo spunti, c'è da allargare ancora. |
Citazione:
E fin qui sembrerebbe non interessare molto tutto questo ma vediamo come agisce l'animale che tra l'altro il significato sarebbe quello di anima, o un derivato. Gli animali non avendo l'IO o individualità apparirebbero per quello che sono, ovvero anime guidate da uno Spirito di Gruppo. L'istinto, se ho capito bene, nell'animale non è per nulla controllato ma gli deriva dalla sua fonte che è già tutta programmata e quindi indubbiamente in questo l'animale non può sbagliare volontariamente. L'uomo invece avendo l'Io o Individualità ha ormai interrotto quel canale preferenziale che poteva guidare e il cui esempio era dimostrato da quello Paradisiaco. L'aspetto luciferino ha spezzato questo legame ed ora per noi sono guai seri nel senso che c'è l'istinto ma un istinto che non saprei meglio collocare se non come una reminiscenza che passa attraverso quella parte di cervello (il rettile) che fa da ponte con una parte (ma anch'essa individualizzata dello spirito - infatti l'uomo ha spiriti individuali) del suo Se Superiore o Spirito ma che è probabile che sia molto nebuloso (il procedimento) e non meglio identificato e quindi male interpetabile. Va bè mi sono messo allo scoperto, sarò stato troppo isitintivo? icon_mrgr: |
Citazione:
L'uomo ha un io? Eh, magari diavolo.g: ... l'istinto non sarebbe certo un problema. Diciamo che l'uomo ha un io in formazione o che ha la possiblità di un io individuale. Non è comunque scollegato dal gruppo-umanità. Certo, la percezione che abbiamo è che in noi agisca un istinto individuale... ci sembra che sia il MIO istinto di sopravvivenza a produrre determinate istanze in me, in un certo senso è così, anche se forse sarebbe meglio dire che quello è il mio modo personale con cui l'istinto in me si manifesta. |
Citazione:
certo sono OT ma finisco subito. E dice che animali e uomini partendo dal basso arrivano entrambi allo stadio del Sentimento dopo di che l'Uomo sale fino ad arrivare (o avere o possedere in potenza aggiungo io?) alla Mente. Il passo successivo lo riprendo da sopra ovvero dallo Spirito Puro (Unico Spirito Universale) che poi si diparte in Gruppo Spirito Minerale-Vegetale-Animale e Ego Umano, questi 4 Spirito sono da considerasi in Orizzontale tra loro. L'Ego Umano scende fino Al mondo del pensiero o Ego o Pensiero Astratto congiungendosi con quello che era o è la Mente, punto che avevo lasciato in precedenza. Gli altri mondi non hanno contatti diretti ma sono guidati dai loro rispettivi Spiriti di Gruppo e non Anime di gruppo e questo non l'ho dedotto o inventato. Quindi un riscontro c'era e come, a quello che avevo detto sopra senza leggere.icon_mrgr: |
Citazione:
Secondo te cosa potrebbe essere? Ma forse è fuori tema.. Citazione:
Citazione:
Deriva da In-Stinguere che significa stimolare,eccitare. Mi viene in base a questo,che l'istinto potrebbe quindi essere lo stimolo,poi cosa deriva da questo dipende dai contenuti di ognuno..ed è su questi che si può lavorare. Voglio rileggere tutto prima di scrivere altro. |
Citazione:
Ad esempio in situazioni di pericolo la risposta istintiva crea determinate condizioni fisiche, aumento del respiro, delle pulsazioni, dell'adrenalina in circolo, che rendono l'organismo più pronto per le eventuali reazioni, che in genere sono o di fuga o di lotta. Certe volte queste spinte mandano in tilt il cervello, ho letto di casi in cui persone in situazioni di pericolo immediato , esempi crolli o incendi, hanno avuto comportamenti assurdi tipo mettersi a girare su se stesse, strappare la loro carta di identità strabuzza: ecc. Nei casi in cui non ci troviamo in imminente pericolo di vita, tipo quello di incontrare una persona con cui abbiamo un problema, teroicamente la spinta dell'istinto dovrebbe essere meno forte, dovrebbe bruciare meno energie e quindi ce ne potrebbero essere di più a nostra disposizione per gestirla meglio, cosa che presuppone comunque una certa consapevolezza e una minore meccanicità. |
Citazione:
Quindi per istinto respiriamo, si può desiderare un figlio,o agire di fronte ad un pericolo imminente senza pensare e non per ultimo, istintivamente si può sentire attrazione per un uomo/donna etc. Istinto di sopravvivenza; Istinto di conservazione; Istinto materno; Istinto sessuale sono quelli che mi vengono in mente. Ora quando una persona reagisce velocemente, quasi come se non lo avesse deciso,(anche se inconsciamente l'ha deciso eccome), è perchè non ha controllo sui suoi comportamenti..si può dire che ha degli automatismi (meccanismi)talmente veloci e radicati da farle presumere che sia per istinto? Se è questo, allora bisogna imparare a controllarsi,dove per controllo intendo padronanza,cioè riuscire un giorno a scegliere, quale comportamento manifestare..finchè non diventerà,se diventerà, tutto fluido e naturale. Mi sa che è necessario trattenere? |
Citazione:
l'istinto è qualcosa che si presenta cmq a prescindere non è che si sceglie, se lo scegli è logica, razionalità chiamala anche altro ma non istinto l'istinto si manifesta poi quando si è manifestato allora si può svolgere qualcosa ammesso che sia giusto. |
Citazione:
E' importante prendere in considerazione, come fa Gurdjieff, due modalità diverse dell'istinto (lui dice che il centro istintivo è diviso in due) di cui una possiede una serie di nozioni collettive che diventano appannaggio di tutti i singoli fin dalla nascita e di reazioni codificate a determinati stimoli, e un'altra che è in grado di apprendere per ripetizione, quindi attraverso il centro intellettuale. Una volta imparato guidiamo con l'istinto, giochiamo a ping pong con l'istinto eccetera, e questo sono in grado di farlo anche gli animali (che a volte, per questo, ci sembrano intelligenti). L'istinto in se non è ne buono ne cattivo, così come non lo sono gli impulsi che ci comunica. Possono però suggerire comportamenti più o meno adattivi e noi abbiamo l'opportunità di mediare e di contenere questi impulsi, scegliendo comportamenti anche molto diversi da quelli suggeriti. Ad esempio, invece di stuprare la ragazza che mi piace sul bus, magari le sorrido e tento di conoscerla. Comportamento certamente più adattivo ma, dal punto di vista dell'istanza istintiva, meno efficace. Si possono anche catalogare gli istinti dandolgi dei nomi come hai fatto tu (sopravvivenza eccetera) racchiudendo in insiemi serie di stimoli. E' un lavoro che ci può permettere di capirli meglio. Una buona distinzione di partenza potrebbe essere istinto espansivo e istinto contrattivo, che poi a loro volta possono distinguersi in vari particolari. Però, come giustamente proponi, per conoscerli è necessario trattenerli (che non significa reprimerli... repetita iuvant) in modo di sentirli, di sentire cosa ci suggeriscono, verso cosa ci spingono o cosa avversano eccetera. |
Citazione:
L'istinto espansivo mi fa pensare ad una serie di stimoli che spingono ad allargare ad ampliare,mentre quello contrattivo al contrario, procura/provoca un restringimentro,meglio forse una riduzione. l'espansione la percepisco come un principio positivo che sale,mentre la contrazione negativo che scende. Però ho un dubbio sul maschile e femminile perchè penso alla concentrazione come opposto dell'espansione;la contrazione mi da la sensazione di sofferenza,tanto è vero che quando fa male la cervicale ad esempio,ci sono quasi al 90% contratture. |
Vedo adesso che il discorso si era fermato su qualcosa che avevo detto io quindi magari lo riprendo.
Se fossimo nellla sezione psicologia dovremmo limitarci a guardare agli istinti come alla serie di pulsioni interne, legate alla corporeità e condivise con glli animali, che ci si palesano come istanze comportamentali. Ma siccome siamo in esoterismo possiamo anche guardarli come correnti vitali che dall'alto "scendono" nella corporeità e risalgono alla coscienza sotto forma di istanze legate alla materia, e che in qualche modo ci spingono ad esperire e a mentenere e migliorare le condizioni per poter esperire. Da questa discesa e risalita la loro forza e la conseguente possibilità di venire usati, o meglio di usare la forza di cui sono dotati, per funzioni più elevate. Se ci limitassimo alla visione psico-materialistica non si potrebbe parlare ad esempio di sublimazione. Tuttavia primma parlavo di istinti espansivi e coontrattivi, forse scegliendo male i termini non so, in ogni caso mi riferivo a spinte verso il fuori/crescita/espansione dell'io e a spinte opposte. E' infatti presente in noi un istinto o serie di istinti che ci spingono a ritornare nell'indifferenziato, all'inerzia se vogliamo vederla da un'altra parte e che in qualche modo bilanciano quelli espansivi. Quell'indifferenziato di cui abbiamo parlato un po' quando discutevamo della fiaba della piccola fiammiferaia... quell'indifferenziato dal quale ci stacchiamo per esperire e contro il quale cerchiamo di costruirci un'individualità e che però continua a chiamarci indietro senza che sia raggiunta... promettendo una specie di "pace ddel non essere" per dirla in modo un po' romantico. Per contro abbiamo un istinto che ci spinge verso fuori, verso il mondo, verso l'altro da noi, che rischia di possederci e che tende a farci inglobare/possedere/mangiare ciò che è appunto altro da noi ma che vorremmo diventasse noi. |
Citazione:
|
Citazione:
Per quanto riguarda invece gli istinti espansivi e quelli contrattivi, penso si tratti, nel primo caso di un istinto che spinge, come hai detto, fuori da noi, verso l'altro, me per possederlo, e questo mi sembra abbia a che fare con il controllo, oltre che con il potere. Nell'altro caso direi che si tratti di una specie di annullamento di noi stessi come individui, al non voler prendere decisioni o prese di posizione, a lasciarsi in qualche modo trascinare dalla corrente senza opporre resistenza. Il primo lo vedrei come forza maschile e l'altro femminile, solo integrando uno con l'altro si riuscirebbe a essere persone equilibrate, anche se mi è un po' difficile vedere queste istanze opposte come istinti, ma in effetti sono spinte opposte che partono da noi.... |
Lo Spirito vivifica la materia, il Verbo penetra nel Caos, ne trae il Cosmo e così facendo riporta a se la Materia trasmutata, redenta. E ne fa esperienza... ma facendone la muta. Attraversa la materia come corrente vitale, ossia che vivifica, espirando, e poi re-inspira riprendendo a Se il tutto, ma appunto trasmutato.
Le correnti vitali che si immergono nelle profondità della materia, muovendola e eccitandola, ne riemergono intrise della natura della materia stessa, e riportano all'origine il messaggio, l'esperienza di questa materia. In termini nostri, riportano alla coscienza le istanze della materia, permettendoci di conoscerla, soddisfarla, utilizzarla e redimerla. Innanzitutto sotto forma di istinti. Non so se mi riesce di dirlo meglio. |
Citazione:
|
Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 07.02.41. |
Powered by vBulletin Copyright ©2000 - 2024, Jelsoft Enterprises Ltd.
Questo sito non è, nè può ritenersi assimilabile ad una testata giornalistica, viene aggiornato senza alcuna periodicità, esclusivamente sulla base della disponibilità del materiale. Pertanto, non è un prodotto editoriale sottoposto alla disciplina della l. n. 62 del 2001. Il materiale pubblicato è sotto la responsabilità dei rispettivi autori, tutti i diritti sono di Ermopoli.it che incoraggia la diffusione dei contenuti, purchè siano rispettati i seguenti principi: sia citata la fonte, non sia alterato il contenuto e non siano usati a scopo di lucro. P.iva 02268700271