Sublimare
E' una parola molto usata in esoterismo, non solo occidentale, viene usata anche nelle traduzioni di alcune filosofie orientali.
Il senso profondo di questa parola non è semplice da spiegare, prendiamo intanto il senso chimico (la chimica che sappiamo non alchimia, ma che nasce con/dalla spagiria che ha fortissime relazioni con l'alchimia); sublimare e distillare sono molto simili, ma non uguali, entrambe usano il calore per estrapolare, filtrare, secernere sostanze più sottili da sostanze più dense solo che la prima se mi si passa la definizione (che rende anche se ci spostiamo fuori dalla chimica) lo fa verso l'alto e la seconda verso il basso. Esempi classici potrebbero essere: sublimazione il ciclo naturale dell'acqua, fiumi, mare sole (calore) evaporazione (separazione del sottile) nuvole (condensazione che da vita a forme cristalline) neve, grandine o pioggia. distillazione beh la grappa se avete presente è un esempio classico, una caldaia chiusa con vinacce e/o altri vegetali, il fuoco sotto, il calore e la pressione distillano e fanno uscire da una serpentina (che raffredda e ricondensa in una sorta di spirale, parallelo interessante con le forme di vita terrestri comuni) l'alcool. Cosa possiamo vedere da questi esempi? Che la distillazione avviene in un ambiente chiuso e separato dal resto, la sublimazione no, nella distillazione la condensazione avviene nella ricaduta, nella sublimazione no... per finire questo primo post introduttivo facciamo due esempi pratici esoterici, il prodotto della Mente può essere distillato ed elargito al singolo, il prodotto dell'azione Spirituale può essere sublimato e scende a pioggia su chi lo riceve, chi non ha l'ombrello e chi ha catini per raccogliere.... P.s forse qualcuno riuscirà a trovare l'analogia tra la sublimazione e la tavola della raccolta della rugiada del Mutus Liber, che abbiamo visto (e non terminato) in un'altro 3D |
Il prodotto della sublimazione è il Sublime, quello che comunemente si intende per eccelso, elevato. Letteralmente sublime dovrebbe significare "attaccato in alto", dove il "limes" era l'ingresso, l'architrave della porta...
Una cosa sublime dunque è una cosa che si è elevata in alto, sopra al resto, come fa l'acqua quando evapora. Diversamente il distillato scende verso il basso e la sua condensazione avviene nella ricaduta. Una differenza che noto è che nella distillazione, una volta che il prodotto è sceso verso il basso, è pronto per essere usato, mentre nella sublimazione no... dopo che è salito verso l'alto bisogna comunque aspettare che ricada a mo' di pioggia verso il basso... |
ecco perchè amo così tanto la neve e a suo tempo il "ciclo" dell'acqua durante le lezioni di scienze :))))
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leggendo mi è venuto un collegamento con la neve.
non è che la neve rappresenta il livello più puro di "cascata a mo di pioggia" successivo alla sublimazione a livello fisico? |
Che la pioggia prodotta dalla sublimazione Spirituale serva a fecondare la terra?Quindi a inaffiare il "seme"?
In alchimia mi viene in mente,e solo questo mi ricordo di procedimento pratico,che la rugiada andrebbe raccolta in un determinato periodo dell'anno,ovviamente di mattino.. |
forse in luna piena?
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e probabilmente in primavera ;)
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già...resurrezione... dopo la "Morte"...
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Citazione:
Nel linguaggio della chimica moderna sublimare significa far passare una sostanzao elemento dallo stato solido a quello gassoso direttamente, senza passare per lo stato liquido. Di qui una confusione con la cosa dell'acqua, anche se immagino che la derivazione antica e tradizionale del termine si discosti parecchio dall'uso attuale in una scienza profana ed è parecchio interessante il raffronto con il distillare. Tuttavia io avevo sempre collegato col significato chimico attuale riferito alle cose solide. Se guardiamo un po' meglio come funziona in chimica saltano fuori altre cose interessanti. Gli stati della materia (di quella roba che viene considerata materia, quindi un ambito più ristretto di quello esoterico), ovvero solido liquido e gassoso, dipendono dalla condizioni di pressione e temperatura. Normalmente, ovvero in condizioni di pressione diciamo normale, se si innalza la temperatura, la materia passa dallo stato solido a quello liquido e quindi a quello gassoso. Ma in particolari condizini di pressione, interna o del sistema, si può produre la sublimazione ovvero il passaggio diretto. Questa condizioni particolari variano al variare della materia considerata. Una delle cose interessanti è che la sublimazione viene usata per purificare la stessa sostanza... viene fatto sotto vuoto, ovvero in condizioni di pressione minima, pressochè zero (ne segue che la pressione interna è massima... insomma conta la differenza... siccome la cosa è solida resta tale anche sotto vuoto, ma come si aumenta la temperatura abbastanza da "rompere la forma" ecco che si gassifica senza passare per il liquido). Quindi io pensavo che ci si riferisse, con la sublimazione, a nostre parti "solide"... ma bon, sarà questione di termini, magari poco importante. Un'altra cosa che mi viene (per adesso) è che sub-limare è limare sotto (altro collegamento al solido)... limare che è un termine che non abbiamo ancora esplorato di la, coi limoni... |
Probabilmente l'acqua ti confonde perchè siamo abituati a considerare il ghiaccio come stato solido. Il che è vero, ma non è lo stato normale, l'acqua parte dallo stato liquido.
Hai tirato fuori un aspetto interessante (che era in programma): la pressione. Calore e pressione sono strettamente correlati, se prendo una pentola a pressione più aumenta il calore più aumenta la pressione, se aumento con altri sistemi la pressione della stessa pentola (es un compressore) la temperatura sale più facilmente. Direi che è il caso di iniziare a percorrere anche le analogie con l'umano, se l'uomo è sotto pressione si scalda, quando fa caldo va sotto pressione. Queste due parole non a caso si usano in molti modi di dire che portano a sensi simili se non uguali: "gino si scalda facilmente" "gino non regge alle pressioni" etc etc. Quindi come hai giustamente detto (ma se ripercorri l'esempio della sublimazione naturale ti accorgi che il processo va verso dove la pressione diminuisce) la differenza sta nel tenere la pressione (esterna, dall'esterno, verso di noi) più bassa possibile o al massimo livello assente mentre il calore aumenta. Messa alchemicamente avrai sentito parlare del fuoco esterno e del fuoco interno, sono necessari entrambi, il primo per attivare il secondo, se ci si ferma al primo o addirittura non si alimenta neanche quello l'Opera non riesce. Mi fermo, sono sicuro che hai (o avete) già buoni spunti per continuare |
Citazione:
Insomma si parla di due fuochi, uno esterno e l'altro interno. Analogamente, da individuare nell'uomo, si può parlare quindi di una pressione esterna ed una interna. Visto che la sublimazione o "prodotto " ormai sublimato, risultato di questo processo, tende nella parte della minor pressione, e quindi minor fuoco, possiamo dire che l'uomo, come una pentola atermica per potere "ricavare" un prodotto "sublime" abbisogna, all'inizio, di un fuoco esterno che attivi quello interno ma poi la pressione esterna, conseguenza del calore, deve diminuire o essere assente mentre invece, all'interno, deve aumentare? Come dire che le pressioni " esterne", esaurito il compito vale a dire accendere il fuoco, non dovranno più "intaccare " l'uomo. Da questo, però, si dovrà aumentare la pressione interna per agevolare il processo di sublimazione? |
cerco di capire...e volendo fare un esempino per semplificare (spero)mi viene questo:Tizio pensa intenzionalmente ad un avvenimento che gli procura alterazione di pressione e non solo,come anche può trovarsi in una situazione con le stesse premesse (non so dirlo meglio)tale avvenimento lo scalda...funge da scintilla per accendere il fuoco interiore che a quel punto deve/può essere utilizzato da Tizio (se consapevole e capace a farlo)per sublimare qualcosa di profondo e molto resistente...ci azzecca qualcosa?
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Citazione:
? |
in sostanza mi pare di capire che trattasi di "permearsi dalla pressione esterna" per fare in modo che il calore interno dia il massimo risultato possibile.
Sbaglio? |
quindi una reazione all'azione, dove l'azione è esterna e la reazione interna, di cose che non si capiscono .. nel senso concettuale come il passaggio da un solido al gas..Quindi una parte mancante identificabile in Sublime, cosicchè si crei il bello ma di un bel divino che è Dio.
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Come fate sempre voi (bisogna stare attenti che può diventare una droga icon_mrgr: ) mi viene in mente che sub- limare potrebbe connettersi con limare sotto dry.gif
Se si perchè? Cioè che significherebbe? :C: |
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Citazione:
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quel sublime che ti stacca dai tuoi attaccamenti ....
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Citazione:
:C: |
tieni i piedi a terra e la testa in cielo no :))))?
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Non è a me che devi dirlo, non ho parlato io di staccarmi
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Citazione:
questo ci aiuta ad esplorare ancor meglio l'azione del sublimare.... il sublime è ciò che c'è di più elevato in un ambiente (che potrebbe anche essere un pensiero, un concetto). Ne consegue che sublimare è l'azione di elevare qualcosa al massimo possibile. Collegandoci al 3d sulle immagini alchemiche (http://www.ermopoli.it/portale/showthread.php?t=3330) ora che stiamo vedendo la bolla viene facile vedere i due uccellini (Spirito e Anima) che vanno perso la parte più alta della medesima bolla.... è la sublimazione delle sublimazioni. la bolla, ma anche l'etimologia della parola, ci aiutano a capire che non si parla di qualcosa che si stacca, che va chissà dove, che si disperde... quello viene facile a tutti, basta lasciarsi andare (parole non scelte a caso)... il difficile è solversi senza lasciarsi andare. |
Quindi sublimare è quello che può essere più alto in un certo ambiente, sotto il massimo possibile, grazie.
A questo punto forse rischio di fare confusione con distillare, il distillare esce dalla bolla? nonso.gif |
Citazione:
Entrambe vanno verso l'alto, solo che poi nella distillazione si forza il composto a raffreddare subito e a ridiscendere nell'apposita serpentina. |
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