Scelta facoltà
Posto qui sperando sia la sezione giusta.
Dunque mi trovo a fare una scelta. Non ho mai frequentato l'università, mi sono fermata dopo il liceo, ovviamente all'epoca ero avvolta dal letargo profondo e ritenevo l'università una perdita di tempo vista la difficoltà ad inserirsi poi nel mondo lavorativo. Ora ho 27 anni e mi trovo con una voglia matta di riprendere a studiare, ho un sacco di tempo buco qui in ufficio da utilizzare per studiare e potrei continuare a lavorare recandomi in sede solo per dare gli esami. La scelta è fra il dams, (accademia di arte, musica e spettacolo) e lettere. Non saprei proprio quale prendere considerato che è un percorso che vorrei fare per cultura personale più che per un lavoro futuro (che già ho) e che entrambi trattano argomenti di mio interesse. Qualche consiglio? Graziefiori.gif |
A sensazione direi dams, se mi faccio la domanda che poni, io sceglierei il dams. Se non avessi scelto lo studio tecnico (sono diplomato in telecomunicazioni) avrei scelto la scuola per diventare un cuoco oppure il liceo artistico (istituto d'arte suona meglio).
Trovo le arti più stimolanti delle scienze, la mia indole è più artistica che scientifica/tecnica. Suggerisco di seguire la propria indole (non indolenza)...hehehehe Ho detto la mia ma comprendo che non può esserti di molto aiuto. :U :C: |
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Visto che sei intenzionata a studiare per cultura personale e non per esigenze lavorative, devi decidere tu in base alle tue passioni, magari se puoi dà uno sguardo a qualche libro di testo, o segui qualche lezione delle facoltà che hai citato per avere un'idea, parla, se lo conosci, con qualcuno che frequenta... Il dams ad esempio non lo conosco, magari però ci sono anche esami più "pratici" in cui si recita o si simula l'allestimento di qualche spettacolo, per esempio, quindi una certa frequenza potrebbe servire(ripeto faccio ipotesi mie poi magari non è così) Certo studiare esclusivamente per passione personale può essere molto interessante, allevia la fatica e non fa sentire lo stress degli esami. |
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Pezzo di carta a parte (che non ti occorrerebbe visto che lavori già, almeno non ti occorrerebbe per questioni pratiche, potremmo discutere su altre motivazioni) cosa ti impedisce di comprarti i libri su ciò che ti piace e studiare per conto tuo?
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La domanda che fà il capo mi ha colpita, e dopo un pò di ruminii mentali la risposta che mi ha soddisfatta maggiormente è "per il piano di studi". Ho scartabellato i sitio delle università di Milano (quelle più vicine a me) e solo su una sono riuscita a scaricarmi un piano di studi con relativi testi consigliati. Problema uno: devo leggere tutto di tutti? Li capirò? problema due: e se non riesco a capirli? Al di là di questo, comunque, mi sono arresa all'evidenza che non c'è solo il bisogno mentale (abitudine) di aver bisogno di un prof di riferimento per sapere se ho capito e per le spiegazioni se non ho capito ma è anche un certo bisogno di veder riconosciuto lo sforzo fatto. Voglio dire, studio per anni sui testi, ne so quanto uno psicologo (bon non è vero perchè senza la pratica non c'è parità ma è un'altra cosa ancora) ma non posso dire "io sono.." Ci stà? Mmmmm non è bella stà cosaleggo.gif Grazie Edera per lo spunto e scusa se t'ho rubato la domenda icon_mrgr: fiori.gif fiori.gif |
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Credo sia la vanità personale di avere un pezzo di carta in mano che attesti come dice Dafne (figurati non devi scusarti Dafne:) ) lo sforzo fatto. Uno sforzo che non ho fatto perchè dentro di me in realtà credevo di non essere all'altezza vista la difficoltà nel definire il liceo. Invece ora vorrei mettermi alla prova, essere all'altezza anche se mi rendo conto che è abbastanza assurdo farsi condizionare da un pezzo di carta. E' un conto personale ecco diciamo così. |
Per Grey e Luke, grazie ad entrambi.
Anch'io ero orientata verso il dams ma appunto credo ci sia la difficoltà dei laboratori pratici, devo andare in sede e prendere informazioni, credo sia sia un servizio di tutoraggio. Da una parte al dams ci sono materie che mi appassionano di più ma è più 'farlocca' (dicono sia male organizzata e che ti prepari poco)inoltre è più semplice rispetto a lettere, qui da me è una delle facoltà più antiche e ben strutturate. |
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Cioè se devo farlo perchè ho delle scadenze con qualcuno che mi gratificherà o meno sono in un certo senso costretta, ma il valore che ha farlo da soli, autogratificandosi e non cercando fuori, secondo me, ha un valore talmente più alto che non regge il confronto. E' la manifestazione di una volontà reale. |
Edera leggo ora questo post. Ti sconsiglio entrambe le facolta per quanto riguarda il lavoro. Lettere al di là del professore, non puoi fare, ed il dams, non forma ne attori, ne cantanti ne ballerini. Questo perchè non escludi del tutto una possibilità lavorativa.
Siccome leggo però che lo vuoi fare per una tua cultura, allora sicuramente una laura in Lettere da un punto di vista culturale ti aiuterebbe perchè impari bene l'Italiano e saresti una dottoressa a tutti gli effetti. Se vuoi approfondire teatro, musica e danza, ci sono scuole private che non rilasciano quasi mai nulla, ma che a differenza dell'università, hai una formazione anche pratica che è quello che conta in questi conti. Il percorso da autodidatta che ha consigliato Uno, non saprei... se è per approfondire materie come italiano, latino, greco può andare, per materie artistiche è meno valido, perchè serve l'interazione con altri. Non so di che città sei, ma devi calcolare anche l'impegno tra spostamenti, il tuo vecchio lavoro ed il tempo per studiare. Se inconsciamente poi si pensa che la laura aumenti le prospettive lavorative, o permetti di accedere a lavori di livello più alto, purtroppo ho riscontrato che non è cosi. Vari amici laureati con 110 e lode nelle più svariate discipline e stanno facendo i camerieri in Spagna per 300 euro al mese. |
A due anni di distanza..Sto seriamente pensando di cambiare indirizzo e passare a lettere, almeno come dici Astral, imparo l'italiano. Ho letto solo ora il tuo consiglio, so che ci sono persone laureate col massimo dei voti che fanno i camerieri... Ma appunto se dovessi studiare con l'ottica di lavorare, farei giurisprudenza o economia:)
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