Giuramento di Ippocrate
Scopiazzo perchè non lo ricordo a memoria, ma credo che sia bene leggere (sia nella versione originale che in quella modificata) ciò che dovrebbe muovere, i principi su cui dovrebbe poggiarsi qualsiasi terapeutica, non solo la medicina ufficiale... anche un'amicizia potrebbe trarne spunto se al posto di farmaco come sostanza mettiamo parole, gesti etc.
Inoltre potrebbe nascerne una interessante discussione sui cambiamenti subiti da questo giuramento. Versione Originale Citazione:
Versione Moderna Citazione:
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Queste parole dovrebbero essere il pane quotidiano di tutti i medici.
A me ispira molto di più la versione originale, nella versione moderna il primo punto: "giuro di esercitare la medicina in libertà e indipendenza di giudizio e di comportamento" mi lascia un po' perplessa.... E poi un'altra cosa, tra le tante che ci sarebbero da dire: in origine si giurava per gli dei, adesso su cosa si giura ? nonso.gif |
scherzando lo chiamavamo il giuramento di ippocrita 8-)
su cosa giurano oggi? sul loro conto in banca.... tornando a noi...come Stella...preferisco il primo giuramento... non solo di non nuocere....ma di rispetto...amore...e lealtà tratta....e anche di accettazione dei propri limiti....al contrario dell' onnipotenza che molti oggi sentono propria.... |
Ho letto entrembe le versioni la prima la sento legata al cuore, al Sacrificio, alla vocazione, all'Onore mentre la seconda la trovo tristemente legata alla perdita di tutti i valori sopra citati della società di oggi.
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Chiarimenti
Ho cercato di vedere e non solo guardare il giuramento originale e questo ho visto...
...di stimare il mio maestro di questa arte come mio padre e di vivere insieme a lui e di soccorrerlo se ha bisogno e che considererò i suoi figli come fratelli e insegnerò quest'arte, se essi desiderano apprenderla; di rendere partecipi dei precetti e degli insegnamenti orali e di ogni altra dottrina i miei figli e i figli del mio maestro e gli allievi legati da un contratto e vincolati dal giuramento del medico, ma nessun altro. Questo passaggio mi fa' pensare al valore ormai estinto del vero significato di corporazione... Regolerò il tenore di vita per il bene dei malati secondo le mie forze e il mio giudizio, mi asterrò dal recar danno e offesa. Questo e' un passaggio ermetico a mio avviso... cosa intende quando dice regolero' il tenore di vita?... Non somministrerò ad alcuno, neppure se richiesto, un farmaco mortale, né suggerirò un tale consiglio; similmente a nessuna donna io darò un medicinale abortivo. Non credo si tratti di pura etica... a mio avviso indica che nessuno si deve astenere dal vivere la vita per farne esperienza... ma forse mi sbaglio... Con innocenza e purezza io custodirò la mia vita e la mia arte. Non opererò coloro che soffrono del male della pietra, ma mi rivolgerò a coloro che sono esperti di questa attività. Ritorna la frase "innocenza e purezza"... ma non capisco cosa intende con "male della pietra"?... poi ancora "mi rivolgero' a coloro che sono esperti... non parla dei pazienti ma a colleghi o a chi?... In qualsiasi casa andrò, io vi entrerò per il sollievo dei malati, e mi asterrò da ogni offesa e danno volontario, e fra l'altro da ogni azione corruttrice sul corpo delle donne e degli uomini, liberi e schiavi. Azione corruttrice sul corpo?... altro passo ermetico?... Ciò che io possa vedere o sentire durante il mio esercizio o anche fuori dell'esercizio sulla vita degli uomini, tacerò ciò che non è necessario sia divulgato, ritenendo come un segreto cose simili. Qui non parla di privacy del paziente... ma sulla vita degli uomini... tutto un altro significato... ermetico fino ad un certo punto... E a me, dunque, che adempio un tale giuramento e non lo calpesto, sia concesso di godere della vita e dell'arte, onorato degli uomini tutti per sempre; mi accada il contrario se lo violo e se spergiuro Godere della vita e dell'arte... e non solo onorato degli uomini tutti... Da questo mio vedere possono nascere nuove domande... |
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Un medico che sconsiglia fumo e alcool a un paziente deve prima di tutto dare un buon esempio, e poi essendo pure lui un essere umano se è molto stanco meglio che si riposi invece che rischiare di fare un guaio... Citazione:
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Un altro significato potrebbe essere di non approfittare della posizione di medico per scopi che non siano di sincero aiuto verso la persona che soffre. Una considerazione da fare in generale è che veramente i medici hanno un compito molto serio da svolgere e quella del medico prima che una professione dovrebbe essere intesa come una missione. [/quote] |
Versione Originale
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Come si evidenzia nel primo tratto del giuramento originale ricopiato, il medico alle origini aveva ben chiaro il suo posto nell'universo, quello che oggi potrebbe essere scambiata per superstizione era invece la consapevolezza dell'insieme di leggi, variabili e costanti che regolano il mondo. Il giuramento di tipo iniziatico veniva pronunciato prima dell'apprendistato (sia teorico che pratico, tra l'altro le due cose non erano divise) e si evidenzia il profondo rispetto per i predecessori nella catena di quel sapere, rispetto che non era appunto per gli uomini ma per quella catena. Come potete osservare nel giuramento moderno tutto ciò è sparito, il medico oggi spesso (non sempre, non facciamo di tutta l'erba un fascio) si considera onnipotente, giura dopo aver già studiato, il che cambia profondamente il senso.... e per finire diventa una implicita legge non scritta che rispetterà i cosidetti baroni (parola non scelta a caso), cioè uomini e non l'insieme della medicina e quello che rappresenta e che il medico rappresenta. -continuo con il resto prossimamente- |
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Un tempo nn si dava importanza alla persona, non si venerava la persona ma si portava rispetto per la sua opera e per la sua capacità di Essere l'Opera. Oggi invece sappiamo essere diverso. Un giuramento lega la propria coscienza al fare bene e crea un impegno in se stessi verso l'opera. Quando giuriamo di dedicare il nostro pieno impegno prima di iniziare si genera in noi una determinazione . La responsabilità comincia a crescere di pari passo con l'avanzare della conoscenza. Non c'è l'intenzione di diventare "qualcuno" o di agevolare la propria vita ma l'intenzione è di essere medico. |
La prima cosa che secondo me viene in evidenza è il necessario cambiamento che, da una versione originale del Giuramento, si adatta per il popolo moderno( e se vogliamo anche per i profani...medici).
Credo che, come si afferma, vi sia proprio una " perdita " del senso " Divino " che informava il giuramento iniziale. Su questa ultima parola credo si possa riflettere, appunto, sulla corrispondenza che vi era tra chi veniva " iniziato " a quest'arte - giacchè chi la perseguiva diveniva, come ha detto Sole, l'Arte stessa - e chi a questa si " associava" in quanto figlio, fratello...insomma appartenente a questa sorta di casta medica; una speciale relazione di trasmissione! Ma quello che mi viene ancora di più da mettere in evidenza è la particolarità del Giuramento in quanto si Giurava, dinnanzi agli Dei, a Se Stessi ed in conseguenza di ciò non è inusuale pensare che la dinamica del Giuramento attribuiva, al medico, il Compito di cui si faceva portatore. Di fatti il passaggio: I Citazione:
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Forse semberò un po' dissacrante...
la perdita del senso "divino", come dice Jeze, che è la consapevolezza di un'origine divina della Scienza Sacra del Guarire, che ha comportato la perdita del senso originario del medico (la Via dell'Uomo Medicina...) ha degenerato via via la figura a tutti i livelli. Non solo non c'è più il medico sacerdote, come è evidente a tutti e risulta bene da quanto detto finora, ma manca addirittura quel minimo di etica che, anche nello spegnersi graduale della consapevolezza, fino ad un certo punto si mantiene. (Ethòs = il modo con cui si Fanno le cose... deriva direttamente dal Divino). E infatti tutti giù a parlare di bioetica... a perdersi in questioni etiche... a cercare un'etica che, per logica, se deve essere cercata, non c'è. Questo purtroppo va a finire che coinvolge anche quelli in buona fede (ma assonnati), non si tratta solo dell'etica vs interessi del portafoglio (a tutti i livelli, dalla "carriera" del singolo fino ai bilanci delle multinazionali) che stanno li a scervellarsi su cosa è bene e cosa non lo è, se si deve fare o non fare una determinata azione... e va a finire che su questo scervellarsi da sonno ci marciano pure gli interessi politici (vedi caso Delby o come si chiamava). Ai tempi di Ippocrate, ma anche dopo, non ci si perdeva in queste discussioni... l'etica era la base. Adesso ci pare di essere avanti perchè ci preoccupiamo dell'etica, invece siamo indietro perchè l'abbiamo persa. E l'abbiamo persa perchè non "vediamo" più il "modo di fare le cose" e non lo vediamo più perchè guardiamo solo la "materia"... Bon, scusate lo sfogo... sarà il Natale... |
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Ogni medico dovrebbe essere ricco di conoscenze, e non soltanto di quelle che sono contenute nei libri; i suoi pazienti dovrebbero essere i suoi libri.
Paracelso Mi sembrava opportuna qui questa citazione. I medici spesso (nn sempre) nn cercano soluzioni ma la regola da applicare a tutti i casi. Dimenticano spesso che nn esiste regola se nn quella a cui reagisce tutto l'insieme di un complesso umano. Siamo fatti di tante cose, di tanti corpi, di tante strutture; nn solo di carne e di reazioni chimiche. E' da poco tempo che il medico moderno accetta il fatto che la psiche possa incidere sulla saluta fisica ma ancora solo al negativo, poi si rifiuta di capire come mai si possa guarire anche dalla peggior malattia e invece che darne conferma al positivo lo chiama: evento inspiegabile. Quindi lo prende il concetto solo in parte, con riserva. Si dice che i medici e gli ingegneri siano statisticamente i meno portati e propensi alla spiritualità o comunque a credere che ci sia altro oltre ciò che vedono. Forse oltre ciò che può dimostrare a loro stessi che possono governare la vita e gli eventi degli uomini. |
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E' vero che vi sono medici i quali più che attestarsi su posizioni " regolate" dal libro di medicina e da chi ne è il riflesso, si dedicano, oltre, alle possibili cause anche non fisiche, cercando la causa del problema. Ma anche in questa categoria vi è, ancora, chi predilige affermare, che se un evento clamoroso accade come l'uscita dal coma di un paziente per ragioni che non sono a "lui note come alla medicina moderna", l'evento, appunto,è inspiegabile. Senza parlare poi dei cosidetti " materialisti" nel senso, questo è il male la regola dice che ...etc etc..! Da questa introduzione riprendo una parte del Giuramento originale: Citazione:
Insomma mi sembra di vedere quello che, probabilmente oggi esiste poco o per nulla; potrebbe essere identificata come disgrazia del Medico, il quale ne auspica la venuta in quanto conseguenza della sua inettitudine/incapacità. Il non osservare questi Precetti lo porterà insomma ad essere alla mercè del disonore nonchè della impossibilità di vivere e godere della vita e dell'arte di cui si è fatto portatore. In sintesi una Vera e propria Missione: uguale a come accade oggiicon_mrgr: |
Con innocenza e purezza io custodirò la mia vita e la mia arte.
Trovo questa frase...meravigliosa. Con innocenza e purezza..qualità che rendono la mente aperta e curiosa...Che permettono di aprirsi davvero all'Altro..e di conoscerlo. Se con innoceza ascolto..quante informazioni mi può dare la persone che ho davanti! Se con purezza consiglio non c'è il rischio che persegua secondi fini. Custodirò la mia vita: cavoli!! Amore per se stessi e per il proprio corpo prima che per quello degli altri. Cosa posso insegnare se io non mi conosco e non mi amo? E la mia arte..si arte!!! Perchè la professione di cura è innanzitutto una forma d'arte..se non si capisce questo non si conosce il cuore nell'organismo (parafrasando Merlau Ponty). |
Ho trovato questa frase di Ippocrate e la fisso qui tanto per mostrare quanto opposto sia oggi quello che promulga e fa passare per medicina la classe medica oggi... senza offesa per i bravi e buoni medici ancora esistenti.
E' più importante conoscere che tipo di persona ha una malattia, piuttosto che conoscere il tipo di malattia che una persona ha. Inoltre questa frase è la base della medicina naturale, che ancora si ostina a credere che non esiste la malattia. |
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