Ermopoli - Una bambina

Nascesti bambina in un mondo preparato ad accogliere solo bambini, tuo padre non voleva crederci, eri una bimba, non avresti portato il suo nome, fosti la delusione di tutti i tuoi zii, eri l'ultima speranza di avere un maschio in famiglia.
Eppure eri una bimba dolce e amorevole e ti vollero bene, ti insegnarono ad essere donna, ad affrontare il dolore senza piangere,ti insegnarono che non potevi chiedere tutto, non potevi giocare agli indiani nè arrampicarti sugli alberi, portavi le gonne, non potevi chiedere un motorino solo una bicicletta, non dovevi uscire di sera, non dire parolacce, non dovevi discutere le decisioni di tuo padre, divieti...divieti...
di essere libera, di scegliere, di provare esperienze nuove non già decise da altri, eri una ragazza, portare i pantaloni non era bello, gli studi più adatti quelli liceali, all'università solo studi umanistici, no all'inglese, no alle scienze, no all'insegnamento fuori dalla propria città, no all'insegnamento per adulti stranieri, no! quanti no! e quanti percorsi interrotti, quanti sogni accantonati, quante rinunce e ribellioni
fino ad andare contro tutti e tutto, in una società malevola, eri una giovane donna offesa ed umiliata in tempi in cui le altre già godevano di diritti per te impensabili, scegliesti di andare via, fuori dall'orbita familiare, scegliesti di ribellarti, di dire no,lontano da schemi preordinati,cominciasti a vivere sulla tua pelle le delusioni, le ingiustizie ma anche il riconoscimento dei tuoi meriti, del tuo valore, mai però ti abbandonò la rabbia di non essere stata la creatura giusta, di essere stata mandata nel posto sbagliato, perchè donna!fiori.gif