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Lo hai modificato, hai mosso le tue energie in modo che non si direzionassero direttamente sul tuo obiettivo (fare TA) ma verso il tentativo di farlo. Non sò se mi stò arrampicando sugli specchi ma non credo che l'essere umano sia davvero impotente, credo che possa diversamente direzionare le sue energie. Di fronte a un terremoto posso assistere impotente o rimboccarmi le maniche e dare una mano o tirare fuori il portafoglio e dare un aiuto economico o, anche se fà sorridere, se non ho altro ritirarmi in preghiera per chi soffre. Questa non è impotenza o perlomeno non impotenza di quella che genera frustrazione. Siamo impotenti (ma sono solo pensieri miei del momento eh) quando ci limitiamo a vedere ciò che ci succede in un solo modo. In un rapporto sessuale siamo impotenti quando dovremmo saper fare una cosa in quel modo e in quel tempo..infatti molti impotenti diventano stupratori per superare l'empasse... mah |
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Facciamo degli esempi: Mettiamo che io mi trovi per la prima volta di fronte ad un bersaglio per le freccette e non ho mai visto nessuno giocarci. In questo caso sono vergine e i risultati dei miei tentativi dovrebbero rispecchiare bene i miei limiti. Cosa potrebbe succedere? Potrebbe darsi che io non riesca in nessun modo neanche ad arrivare al bersaglio e stabilire quindi che per me colpire il centro è semplicemente impossibile. Potrebbe darsi invece che io mirando al centro colpisca il bersaglio, mettiamo una ventina di cm più in là. Questo mi dice che avrei anche potuto colpire il centro, magari per caso, quindi la cosa è in se possibile. A questo punto, riprovando, magari scopro che lo colpisco due volte su dieci... ecco il mio limite. Allenandomi potrei riuscire ad espandere questo limite ed arrivare magari a colpirlo quattro su dieci. Se continuando vedo che ad un certo punto smetto di migliorare e che devo allenarmi molto per mantenere una certa media, chessò sei su dieci, forse sono davanti ad un limite intrinseco, cioè qualcosa che o non posso superare, o che posso modificare solo con grossi sforzi. Ma se, prima di provare, io vedessi giocare qualcuno che ci prende nove su dieci e iniziassi a dirmi qualcosa come "se lui può allora devo potere anch'io" mi infilo in un guaio... PS: Questo è solo uno dei possibili meccanismi con cui ci infiliamo in dinamiche problematiche... ce ne sono molti altri e soprattutto il discorso in se è molto più ampio. Per iniziaire a vedere la cosa dell'impotenza in maniera più completa si dovrebbe considerare anche altre parole, come onnipotenza, limite e rapporto con esso eccetera. |
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Faccio il TA senza aspettative, lo faccio punto, bene male non metto giudizio, lo faccio meglio che posso e so farlo, basta, fine punto. Caio tizio e sempronio ci riescono meglio: ecchissene frega. diavolo.g: |
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Dunque mi par di capire che lo stato d'impotenza può provenire da un raffronto invalidante con chi fà quella cosa in moido migliore, dandoci un'errata percezione dei nostri limiti (taro i miei limiti non sui miei risultati ma su quegli degli altri). Quindi aspettative. Poi c'è quello che ho scritto su Freud che mi rendo conto di non aver assorbito bene. Poi mi colpisce la questione pigrizia. Mi tocca molto da vicino e mi chiedo quanto di quello che io vivo come non-possibile derivi da questo. Se usciamo troppo dal tema parlandone apro un a discussione a parte leggo.gif |
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Ecco qua. L'onnipotente genitore e il dipendente pargolo. Sempre di dipendenza si parla. Devo andare anche a cercare quello che viene chiamato attaccamento, ho letto che è stata formulata da Bowlby questa teoria magari se qualcuno ha qualche indicazione sarei curiosa di esplorare meglio. |
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