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Sole 09-07-2008 10.07.22

il riflesso
 
"Ti amo non per chi sei ma per chi sono io quando sono con te."

Gabriel Josè Garcia Marquez



Trovo che ci sia abbastanza da discutere su questa frase.
Intanto ci mostra a prima vista come sia facile amare chi ci fa star bene con noi stessi, ma non solo, amiamo tanto anche chi tira fuori da noi il meglio. Ma capita anche il contrario, cioè di odiare chi ci fa uscire il peggio e ci fa quindi mettere davanti un noi stessi che non ci piace molto. Allora si può capire meglio come finiscono i rapporti e come si inizi ad odiare chi amavamo.

E' solo un'introduzione.

Ray 09-07-2008 10.18.24

Citazione:

Originalmente inviato da Sole (Messaggio 56487)
"Ti amo non per chi sei ma per chi sono io quando sono con te."

.

Questo può dare anche una nuova prospettiva sull'amare Dio...

griselda 09-07-2008 10.54.49

Citazione:

Originalmente inviato da Sole (Messaggio 56487)
"Ti amo non per chi sei ma per chi sono io quando sono con te."

Gabriel Josè Garcia Marquez



Trovo che ci sia abbastanza da discutere su questa frase.
Intanto ci mostra a prima vista come sia facile amare chi ci fa star bene con noi stessi, ma non solo, amiamo tanto anche chi tira fuori da noi il meglio. Ma capita anche il contrario, cioè di odiare chi ci fa uscire il peggio e ci fa quindi mettere davanti un noi stessi che non ci piace molto. Allora si può capire meglio come finiscono i rapporti e come si inizi ad odiare chi amavamo.

E' solo un'introduzione.

Eppure capita di innamorarci di persone che non conosciamo e/o che non ci fanno star bene con noi stessi, secondo me è che quando proviamo amore noi siamo in stato di grazia, e poi pensiamo che sia stato l'altro e quando non ritroviamo più quello stato incolpiamo l'altro.

L'altro giorno ho visto un film mi pare si intitoli la follia, una tizia si era innamorata di un tizio malato di mente, lui era un genio ma ossessionato dalla gelosia tanto che uccise la precente moglie.
Lei donna sposata e sola si innamora, lui le fa cose assurde, ed io non capivo come potesse rimanere li con lui, poi mi sono detta che probabilmente quello che aveva provato stando con lui la prima volta l'amore che lei aveva sentito dentro di se era talmente gigantesco da non riuscire più a farne a meno ed era disposta a tutto pur di non perderlo.
Non era innamorata di lui ma di quello che provava lei quando era con lui, l'altro è come un ponte. Ma se pensiamo che sia quello il punto di arrivo lo perdiamo.
Po esse?

Astral 09-07-2008 11.30.27

Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 56488)
Questo può dare anche una nuova prospettiva sull'amare Dio...

Forse perchè siamo troppo concentrati sul nostro benessere, piuttosto che sul fatto di amare l'altro.
Questa teoria decade, per il semplice fatto che sei io amo veramente una persona potrei sentirmi cosi bene, che non ho bisogno di conferme dall'altro, ma questo invece non accade mai, il che significa che in un certo senso è anche merito dell'altro se ci sentiamo cosi, altrimenti ognuno potrebbe innamorarsi anche da solo e a senso unico.

Se io amo qualcuno perchè mi sento migliore, che sia pure Dio, c'è ancora qualcosa che non va...
Non bisogna soffermarsi sulla conseguenza ma andare oltre.

Ray 09-07-2008 12.20.27

Citazione:

Originalmente inviato da Astral (Messaggio 56501)
Forse perchè siamo troppo concentrati sul nostro benessere, piuttosto che sul fatto di amare l'altro.
Questa teoria decade, per il semplice fatto che sei io amo veramente una persona potrei sentirmi cosi bene, che non ho bisogno di conferme dall'altro, ma questo invece non accade mai, il che significa che in un certo senso è anche merito dell'altro se ci sentiamo cosi, altrimenti ognuno potrebbe innamorarsi anche da solo e a senso unico.

Se io amo qualcuno perchè mi sento migliore, che sia pure Dio, c'è ancora qualcosa che non va...
Non bisogna soffermarsi sulla conseguenza ma andare oltre.

L'aforisma però non parla di sentire ma di essere. Dice ti amo per chi sono quando sono con te. Certo, si può ricondurre al "tiri fuori il meglio di me", ma questo andrebbe esplorato.
Come fa qualcuno a tirare fuori il meglio di me? Come mai quando sono con lui sono in un certo modo?
Qui si tira in ballo la faccenda delle risonanze... quelle per cui, per esempio, molti Cercatori raccontano degli assoluti vantaggi di stare in presenza del Maestro, anche se non dice o fa nulla. E' la sua in-fluenza, quello che la sua vicinanza muove in me, che mi permette, mi aiuta ad essere ciò che posso diventare.

Quindi, il dicorso di Dio...

griselda 09-07-2008 12.28.57

Citazione:

Originalmente inviato da Astral (Messaggio 56501)
Forse perchè siamo troppo concentrati sul nostro benessere, piuttosto che sul fatto di amare l'altro.
Questa teoria decade, per il semplice fatto che sei io amo veramente una persona potrei sentirmi cosi bene, che non ho bisogno di conferme dall'altro, ma questo invece non accade mai, il che significa che in un certo senso è anche merito dell'altro se ci sentiamo cosi, altrimenti ognuno potrebbe innamorarsi anche da solo e a senso unico.

Se io amo qualcuno perchè mi sento migliore, che sia pure Dio, c'è ancora qualcosa che non va...
Non bisogna soffermarsi sulla conseguenza ma andare oltre.

Eppure credo che sarebbe questo che ci permetterebbe di non possodere di non voler possedere, riuscire a rimanere innamorati anche quando non possediamo l'altro che poi è il passo verso la morte dell'amore.
Se lo stato di grazia mi permette di essere diverso è un modo di mostrarmi, che posso essere diverso, e che quando non lo sono ho qualcosa io che non va e da rettificare.

Non amo Dio perchè mi sento migliore, ma quando amo Dio sto meglio.
Quando amerò o anche smetterò di averne paura dello scarafaggio che mi fa schifo sarò migliore perchè starò meglio e starà meglio anche lui perchè non lo schiaccerò più. icon_mrgr: E' già qualcosa sapere che è colpa mia non amare lo scarafaggio.
A me pare così.
Sono andata OT mi sa.

Uno 09-07-2008 15.48.59

Citazione:

Originalmente inviato da griselda (Messaggio 56504)
riuscire a rimanere innamorati anche quando non possediamo l'altro che poi è il passo verso la morte dell'amore.

booh.gif
manca qualcosa?

griselda 09-07-2008 17.38.46

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 56510)
booh.gif
manca qualcosa?

Si mancava il voler possedere che fa si che si perda il resto.
Quella brama che tutto consuma e fa crescere solo se stessa.
Scusa Uno mi ero distratta un attimo.
fiori.gif

Sole 10-07-2008 16.38.13

Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 56503)
E' la sua in-fluenza, quello che la sua vicinanza muove in me, che mi permette, mi aiuta ad essere ciò che posso diventare.

Quindi, il dicorso di Dio...

Non aggiungo nulla alla discussione ma volevo solo confermare la stessa senzazione.
L'aforisma sembra proprio dirci di come sia possibile essere attraverso il riflesso del bene dell'altro, ma non come specchio in questo caso ma come risonanza nell'altro, dell'amore che sa far nascere in noi e di come questo amore sia trasformante. E' una sensazione di pienazza e forza che infonde calore e coraggio. Come quando ci sientiamo avvolti dall'amore divino e vediamo che possiamo e potendo anche siamo.


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