Ermopoli

Ermopoli (https://ermopoli.it/portale/index.php)
-   Aforismi, Proverbi, Modi di dire (https://ermopoli.it/portale/forumdisplay.php?f=96)
-   -   la strada della felicità (https://ermopoli.it/portale/showthread.php?t=6233)

dafne 29-04-2010 09.23.42

la strada della felicità
 
"Non c'è strada che porti alla felicità, la felicità è la strada"

Buddha


Trovato or ora in home, la cosa curiosa è che stavo giusto pensando alla felicità, pensavo che è un pò come quando cerchi una cosa che non trovi, tipo i classici occhiali, che poi hai in testa...icon_mrgr:
Più li cerchi e meno li trovi e invece nel momento in cui ti arrendi e pensi ad altro, o cerchi altro, sbadàn ci metti su gli occhi.

La felicità è una cosa del genere, più la cerchi e meno la trovi, un pò come nei sogni che svaniscono appena diventi troppo presente (l'aggettivo non rende, spero che si capisca ugualmente)

La felicità è la strada, suona un pò come quel "volere ciò che si fà" e forse la felicità non è solo quell'apice di estasi che ogni tanto riusciamo a vivere, forse è una sorta di possibilità continua, Buddha dice che è la strada, forse non solo nel senso che dovremmo perseguirla come via ma che in ogni passo del nostro andare possiamo viverla. O diventare abbastanza attenti da sentirla sempre, in ogni cosa, se fosse così diventerebbe davvero difficile vivere la vita pensando che è solo dolore, solo fatica, solo sofferenza.

Non sò perchè ma in questo momento mi stò chiedendo se davvero vogliamo essere felici. La domanda mi suona scema eppure c'è qualcosa che mi trilla come se mi ci dovessi fermare su..leggo.gif

stefano 29-04-2010 09.29.13

le tue potenzialità se venissero manifestate appieno sarebbero "vincolate" a un risultato (qualsiasi esso sia) a una situazione ecc. ecc. oppure semplicemente al "momento" che vivi?

"se qualcuno vi dice "il regno è là" i falchi vi saranno prima di voi.
il regno è dentro di voi e fuori di voi ma voi non lo vedete"

stella 29-04-2010 09.53.45

Citazione:

Originalmente inviato da dafne (Messaggio 85002)
Non sò perchè ma in questo momento mi stò chiedendo se davvero vogliamo essere felici. La domanda mi suona scema eppure c'è qualcosa che mi trilla come se mi ci dovessi fermare su..leggo.gif

La domanda non è se vogliamo o no essere felici, come se la felicità sia una cosa che possiamo volere o non volere, penso che piuttosto sia uno stato dell'essere.
Un bambino è felice anche se non sa di esserlo, quando comincia a farsi domande sulla felicità vuol dire che il suo modo di essere è cambiato, e non c'è nessuna strada che porti alla felicità, è solo un raccontarsela per consolarci, non è un punto di arrivo, ma casomai potrebbe essere una riscoperta di cose semplici dentro di noi.

Ray 29-04-2010 15.10.04

Citazione:

Originalmente inviato da stefano (Messaggio 85005)
le tue potenzialità se venissero manifestate appieno sarebbero "vincolate" a un risultato (qualsiasi esso sia) a una situazione ecc. ecc. oppure semplicemente al "momento" che vivi?

E le tue?

Ray 29-04-2010 15.12.45

Citazione:

Originalmente inviato da dafne (Messaggio 85002)
Non sò perchè ma in questo momento mi stò chiedendo se davvero vogliamo essere felici. La domanda mi suona scema eppure c'è qualcosa che mi trilla come se mi ci dovessi fermare su..leggo.gif

La domanda non è banale per niente... c'era non mi ricordo più chi che diceva che per essere felici si deve rinunciare ad un sacco di cose (la noia, le nostre piccole e grandi nevrosi, molte abitudini, modi di vivere e soprattutto di pensare eccetera eccetera) e aveva ragione. Siamo aggrapati come cozze ad un saco di cose che riteniamo indispensabili al nostro io e che invece "ci appesantisono le ali".

stefano 29-04-2010 15.30.14

Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 85016)
E le tue?


le mie non dovrebbero essere vincolate a situazioni o altro.
se lo sono, c'è un errore di fondo che commetto che ha a vedere con il fatto che non sono "presente" appieno nel momento e quindi, non vengono manifestate.

Ray 29-04-2010 15.32.40

Citazione:

Originalmente inviato da stefano (Messaggio 85020)
le mie non dovrebbero essere vincolate a situazioni o altro.
se lo sono, c'è un errore di fondo che commetto che ha a vedere con il fatto che non sono "presente" appieno nel momento e quindi, non vengono manifestate.

E allora perchè hai chiesto delle sue e non hai parlato delle tue o semplicemente fastto un discorso generale?

stefano 29-04-2010 15.36.57

ho usato la parola "tue" intendendo comunque un discorso generale.
mi sembrava abbastanza evidente comunque.
se non lo è stato ci starò più attento

Ray 29-04-2010 15.42.35

Citazione:

Originalmente inviato da stefano (Messaggio 85023)
ho usato la parola "tue" intendendo comunque un discorso generale.

Capisco. Faccio anch'io un discorso generale: per ottenere la felicità, anzi per riuscire a sentire la felicità disponibile, è necessario rinunciare alle nevrosi di Stefano, alle sue piccole abitudini quotidiane con le quali disperde energia e a tutto il superfluo a cui Stefano si aggrappa per attaccamento... nonchè ai suoi modi ambigui di comunicare icon_mrgr:


8-)


abbraccio:

stefano 29-04-2010 16.05.50

sicuramente:)
se stefano è in grado di farlo vive il momento.
se non lo fa commette un errore.

Edera 29-04-2010 17.16.54

Citazione:

Originalmente inviato da dafne (Messaggio 85002)

Non sò perchè ma in questo momento mi stò chiedendo se davvero vogliamo essere felici. La domanda mi suona scema eppure c'è qualcosa che mi trilla come se mi ci dovessi fermare su..leggo.gif

Me lo so chiesto anch'io e mi sono risposta no. Sembra quasi ci sia un sottile gusto perverso nel rimanere ancorati a una dose (magari piccola) di infelicità, a qualcosa di cui potersi lamentare coi vicini, col parrucchiere, con gli amici.
Come se in fondo ci fosse una dose di masochismo latente, indispensabile. nonso.gif
Tutti dicono :< <Quanto vorrei essere felice..>> Ma pochi sono disposti a provarci veramente perché provarci significa rinunciare a tante piccole cose da cui dipendiamo e di cui privarci sembra una perdita di libertà.
In giro se ci chiedono :<<Come stai?>> Spesso rispondiamo : benino, insomma, me la cavo o non mi posso lamentare. Questo se va bene, se va male si inizia a snocciolare l'elenco delle disgrazie, specialmente da una certa età in su'. Potrei fare un esperimento e rispondere a tutti :<<Straordinariamente bene, la salute è una bomba e ho una vita fantastica.>>
Secondo me dopo un po' qualcuno mi tirerebbe giù dalle spese. Dai sto scherzando e generalizzando.icon_mrgr:

stefano 29-04-2010 17.22.28

d'altra parte non è un caso se gossip e cronaca nera spopolano così tanto...
c'è da chiedersi anche come siamo dipendenti e manipolati dai continui messaggi televisivi su questo argomento...
a furia di sentir parlare di omicidi, ladri ecc. ecc. non sappiamo più gioire per un bimbo appena nato ad esempio e non sappiamo vedere quanto di buono ogni momento avviene nel mondo.

Uno 29-04-2010 17.31.34

Citazione:

Originalmente inviato da Edera (Messaggio 85029)
Secondo me dopo un po' qualcuno mi tirerebbe giù dalle spese. Dai sto scherzando e generalizzando.icon_mrgr:

Cercherebbe in tutti i modi di portarti sfiga icon_mrgr:
Scherzo, ma è per questo che anche se non lo si fa con consapevolezza, quasi tutti tendono a piangere il morto.
D'altro canto se uno fa l'ottimista ma poi oggettivamente la sua vita va a rotoli è un esaltato.
Fatica trovare qualcuno che realmente sereno (non ho scritto felice) lo mostri senza pudore, deve essere oltre la sfiga.


E' sacrosanta verità la frase del Budda, la felicità è il percorso, poi siccome troppa felicità non si regge si arriva all'orgasmo del caso e questo addensa intorno a se tutta l'esperienza facendoci credere di essere il fine.

RedWitch 29-04-2010 17.36.13

Citazione:

Originalmente inviato da Edera (Messaggio 85029)
........... Potrei fare un esperimento e rispondere a tutti :<<Straordinariamente bene, la salute è una bomba e ho una vita fantastica.>>
Secondo me dopo un po' qualcuno mi tirerebbe giù dalle spese. Dai sto scherzando e generalizzando.icon_mrgr:

bellissima icon_mrgr:, e comunque non lo vedo tanto improbabile, poi c'è chi continua impererrito a parlare delle sue disgrazie soprattutto se tu ti limiti a dire "tutto bene"..

Io penso che la felicità, sia un picco che l'uomo puo' toccare per pochi attimi per poi ridiscendere, non penso proprio che sia possibile (almeno per l'uomo comune) vivere in uno stato di felicità continuo, però, vivere serenamente le gioie che la vita ci riserva dovrebbe essere naturale, ed invece passiamo il tempo a lamentarci, annoiarci.. etc finchè abbiamo qualcosa di cui lamentarci e spostiamo fuori il problema non dobbiamo fermarci a guardare veramente in noi stessi...

dafne 29-04-2010 17.40.29

Citazione:

Originalmente inviato da stella (Messaggio 85007)
La domanda non è se vogliamo o no essere felici, come se la felicità sia una cosa che possiamo volere o non volere, penso che piuttosto sia uno stato dell'essere.
Un bambino è felice anche se non sa di esserlo, quando comincia a farsi domande sulla felicità vuol dire che il suo modo di essere è cambiato, e non c'è nessuna strada che porti alla felicità, è solo un raccontarsela per consolarci, non è un punto di arrivo, ma casomai potrebbe essere una riscoperta di cose semplici dentro di noi.

Concordo che non sia un punto d'arrivo, altrimenti non sarebbe la strada ma il posto da raggiungere e mi trovi d'accordo anche sul fatto che sia uno stato dell'essere anche se qui però mi ci incarto un pò.
Un bambino è un bambino, è felice perchè (ovviamente è un discorso generalizzato, poi ci sono casi e casi) non ha di per sè responsabilità che lo gravino.

Il mestiere d'essere felici si complica quando dobbiamo mettere d'accordo il piacere col dovere.

Nella mia idea ad esempio essere felici suona un pò come non avere preoccupazioni mentre mi stò accorgendo ultimamente che c'è una forma di felicità che prima non riconoscevo che è riuscire ad essere felici nonostante le preoccupazioni. Pare impossibile e spesso lo è ma la cosa si verifica nelle famosissime "piccole cose" che riescono a darci un momento fi felicità quando non ce l'aspettiamo. Anche riuscire ad accontentarsi è una forma di felicità, nella misura in cui l'accontentarsi non è tanto rinunciare a delle cose ma piuttosto rivalutare quello che si ha, non sò spiegarmi bene forse ma c'è un'attenzione diversa, si mettono a fuoco cose diverse.

Oltra a questo stò pensando alla questione sollevata da Ray sul rinunciare alle nostre paturnie, ai nostri modi di vivere ecc Per me questa è una cosa difficilissima, oserei direi quasi impossibile, ci sono piccole e grandi abitudioni dannosissime a cui però fatico moltissimo a rinunciare (e chissà quante non ne vedo.)
Ci medito leggo.gif

Edera 29-04-2010 17.46.42

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 85033)
La felicità è il percorso, poi siccome troppa felicità non si regge si arriva all'orgasmo del caso e questo addensa intorno a se tutta l'esperienza facendoci credere di essere il fine.

Si arriva all'orgasmo del caso e questo addensa intorno a se tutta l'esperienza facendoci credere di essere il fine... Credo mi si siano incartati i neuroni..:) Help

Io non sono serena, sono abbastanza inquieta quindi in genere alla domanda : come stai? Rispondo:<<In verticale>>. Magari mi sbaglio ma mi sembra una buona via d'uscita:)
Mi chiedo anche se le persone abbiano la capacità coi loro pensieri inconsapevoli di portare davvero sfiga agli altri..

stefano 29-04-2010 17.50.44

Citazione:

Originalmente inviato da Edera (Messaggio 85036)
Si arriva all'orgasmo del caso e questo addensa intorno a se tutta l'esperienza facendoci credere di essere il fine... Credo mi si siano incartati i neuroni..:) Help

Io non sono serena, sono abbastanza inquieta quindi in genere alla domanda : come stai? Rispondo:<<In verticale>>. Magari mi sbaglio ma mi sembra una buona via d'uscita:)
Mi chiedo anche se le persone abbiano la capacità coi loro pensieri inconsapevoli di portare davvero sfiga agli altri..


dipende secondo me.
cmq diciamo di si... sempre che l'altro ci creda:) ossia che si lasci in qualche modo influenzare:)
ma a quel punto non è direttamente l'altro a portarla... ma noi stessi a crearla...

Edera 29-04-2010 17.51.22

Ok forse ho compreso...
In pratica viviamo inseguendo quei picchi come dice Redwitch che in effetti pensandoci assomigliano molto a degli orgasmi nel modo in cui si espandono all'interno di noi e pensiamo che la felicità sia quella quando invece è uno stato ben diverso, costante e poco dipendente da ciò che accade fuori.

diamantea 29-04-2010 17.58.32

Secondo me c'è anche un motivo scaramantico. Se dico a meraviglia ho paura che non duri o che me la buttino.
Nella nostra cultura c'è ancora molta superstizione.

stefano 29-04-2010 18.00.34

Citazione:

Originalmente inviato da Edera (Messaggio 85039)
Ok forse ho compreso...
In pratica viviamo inseguendo quei picchi come dice Redwitch che in effetti pensandoci assomigliano molto a degli orgasmi nel modo in cui si espandono all'interno di noi e pensiamo che la felicità sia quella quando invece è uno stato ben diverso, costante e poco dipendente da ciò che accade fuori.


secondo me si

diamantea 29-04-2010 18.06.20

La felicità è un picco, come tale non è durevole, non è possibile fermare il pendolo su un lato.

griselda 29-04-2010 19.21.52

Ho cercato di capire cosa voglia dire la parola in etimo ma mica ho capito icon_mrgr: pare abbia a che fare con fecondo.:@@
Per me guardando la parola e pensando a cosa provo mi vengono in mente le ali dell'elicottero che sento nel cuore quando sono felice, come essere dentro ad un vortice e girare con lui.
Però la felicità come dice Stella giustamente è uno stato dell'essere e ci sono momenti che creano in noi quella vibrazione che ci fa dire: ah come sono felice! Probabilmente noi leghiamo quella vibrazione a quel tal evento e lo ricerchiamo fuori, mentre a me è capitato di farla attivarla come con la ballerina, quindi senza un evento eccezionale. Provare a sentirsi felici senza nessun motivo muovendosi internamente come quando abbiamo provato felicità per quel qualcosa.

griselda 29-04-2010 19.39.13

Citazione:

Originalmente inviato da RedWitch (Messaggio 85034)
poi c'è chi continua impererrito a parlare delle sue disgrazie soprattutto se tu ti limiti a dire "tutto bene"..

Stamattina mi chiama mio fratello, mi chiede come sto e risponde lui strabuzza:al mio posto senza darmi il tempo di dire niente, dopo di che inizia a parlare della sua salute ad un certo punto ho chiuso perchè mi sentivo male blink.gif
Non c'è mai limite al peggio risata.gif

Comunque ritornando al discorso della sfiga non sfiga va che se dici che va tutto bene ti guardano come se stessi rubando qualcosa eh? risata.gif

Uno 29-04-2010 20.40.30

Citazione:

Originalmente inviato da Edera (Messaggio 85036)
Si arriva all'orgasmo del caso e questo addensa intorno a se tutta l'esperienza facendoci credere di essere il fine... Credo mi si siano incartati i neuroni..:) Help

Intendevo una cosa che parafrasando la frase di Buddha potremmo metaforizzare così:
quando facciamo un viaggio, durante tutto il viaggio siamo in tensione per ciò che ci aspettiamo di trovare, quando siamo quasi arrivati (o appena prima di scendere dal pullman) l'eccitazione inizia a scoppiettare e iniziamo a provare felicità che in quello stato potrebbe durare per sempre, non è tracimata.
Ma non la reggiamo e quindi tracima dando fondo a "effetti speciali" tra cui farci dimenticare (non che lo dimentichiamo veramente, ma ne perdiamo il succo) il viaggio. Passato del tempo il clou del viaggio nella memoria sarà l'arrivo anche se ricorderemo pure il viaggio e qualche episodio simpatico.
In sostanza è ciò che avviene in ogni cosa e di cui parliamo con il discorso ricapitolazione.
Citazione:

Mi chiedo anche se le persone abbiano la capacità coi loro pensieri inconsapevoli di portare davvero sfiga agli altri..
Si che ce l'hanno, ma non nel modo in cui lo possono fare le persone che sanno quello che fanno.

Se una persona ti invidia parlerà di te in un certo modo e potrebbe mettere in movimento la famosa farfalla che all'altro capo del pianeta diventa un uragano. In questo lato della faccenda (persona inconsapevole) non c'è nulla di sovrannaturale e c'è bisogno sempre di un veicolo che diffonda l'invidia verso di te (anche incoscia) nella collettività. Poi... se, per esempio si parla di soldi ed i tuoi li hai guadagnati onestamente e/o ne hai abbastanza per sopportare eventuali rompi alla fin fine il tutto ti scivola quasi senza conseguenze.

stefano 30-04-2010 00.40.43

Citazione:

Originalmente inviato da griselda (Messaggio 85046)
Ho cercato di capire cosa voglia dire la parola in etimo ma mica ho capito icon_mrgr: pare abbia a che fare con fecondo.:@@
Per me guardando la parola e pensando a cosa provo mi vengono in mente le ali dell'elicottero che sento nel cuore quando sono felice, come essere dentro ad un vortice e girare con lui.
Però la felicità come dice Stella giustamente è uno stato dell'essere e ci sono momenti che creano in noi quella vibrazione che ci fa dire: ah come sono felice! Probabilmente noi leghiamo quella vibrazione a quel tal evento e lo ricerchiamo fuori, mentre a me è capitato di farla attivarla come con la ballerina, quindi senza un evento eccezionale. Provare a sentirsi felici senza nessun motivo muovendosi internamente come quando abbiamo provato felicità per quel qualcosa.

il collegare la propria felicità a qualsiasi cosa intesa come "oggetto" è a mio parere una forma di idolatria.
ergiamo a idolo un oggetto.
nell'esempio precedente ergiamo a idolo il qualcosa di esterno.


Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 11.26.40.

Powered by vBulletin Copyright ©2000 - 2024, Jelsoft Enterprises Ltd.
Questo sito non è, nè può ritenersi assimilabile ad una testata giornalistica, viene aggiornato senza alcuna periodicità, esclusivamente sulla base della disponibilità del materiale. Pertanto, non è un prodotto editoriale sottoposto alla disciplina della l. n. 62 del 2001. Il materiale pubblicato è sotto la responsabilità dei rispettivi autori, tutti i diritti sono di Ermopoli.it che incoraggia la diffusione dei contenuti, purchè siano rispettati i seguenti principi: sia citata la fonte, non sia alterato il contenuto e non siano usati a scopo di lucro. P.iva 02268700271