Ermopoli

Ermopoli (https://ermopoli.it/portale/index.php)
-   Simboli (https://ermopoli.it/portale/forumdisplay.php?f=117)
-   -   origine e interpretazione dei nomi (https://ermopoli.it/portale/showthread.php?t=1121)

turaz 17-07-2007 19.31.39

azz. Rosemarie Altea te capì )))))

Faltea 18-07-2007 13.53.45

Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 36338)
Due più difficili no? ($) (preparatevi a post lunghetti...)

Iniziamo dal meno consueto Altea che, non so perchè icon_mrgr: , penso ti interessi di più (ma la effe? fsarebbe fbello fsapere che fecentra... fspero non sia l'finiziale del fcognome... icon_mrgr: )

fcredo che fsia una flieve ftimidezza che si fa fsentire finconsciamente...icon_mrgr: ..


quasi dimenticavo:
FGRAZZZZZZIEEEEEE!bacini.gif

Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 36338)
Anche se assai più comune si Altea, Sandra è molto più difficile. Premetto solamente che è il femminile diminuito di Alessandro. Il significato (che ci porterà nel campo di varie ipotesi più o meno eso-interessanti) lo avrete dopo le mie ferie... diavolo.g:

fiori.gif

... nell'attesa BUONE FERIE ... spero non starai via molto... :@@
fiori.gif

onurB 11-08-2007 20.32.29

Ray potrei avere per favore origine e interpretazione di Bruno?
Quando hai tempo.
Grazie in anticipo.

Ray 11-08-2007 21.38.07

Citazione:

Originalmente inviato da onurB (Messaggio 37515)
Ray potrei avere per favore origine e interpretazione di Bruno?

Per una strana combinazione (o forse no) l'origine di Bruno/a è al contrario di come si potrebbe essere portati a pensare.

Infatti, pur derivando a noi dal latino Brunus/a in realtà l'origine è germanica. Era il modo in cui i "barbari" chiamavano i romani. Pare che le prime volte che ci sono stati dei contatti fra i due popoli, i barbari restarono colpiti dal colore di capelli, occhi e soprattutto carnagione dei nostri antenati ufficiali e presero a chiamarli "Brun"... che poi diede origine al termine latino.

L'aggettivo, prima di diventare un nome, come a volte accade divenne un soprannome. Ma già nell'ottavo secolo abbiamo testimonianze del suo uso come nome proprio.
La diffusione di questo nome, sia nel medioevo che attualmente, in ogni caso viene dal culto di alcuni santi, dei queli il più famoso è San Bruno, fondatore dell'ordine dei certosini. Di origine tedesca si traserì in Calabria dove fondò la certosa della Torre, nella quale morì nel 1101... il 6 Ottobre, giorno in cui appunto si festeggia l'onomastico.

In campo eso-spiritual-evolutivo il nome in questione da delle indicazioni sulla struttura di partenza. Chi lo porta è dunque "bruno" sotto molti aspetti, il che ha valenza particolare... anche qui le cose possono essere il contrario di quel che verrebbe da pensare.
Infatti, se da una parte chi è bruno ha da schiarirsi, dall'altra chi è bruno, anche di carnagione se ci pensate, ha elevata capacità ad assorbire sole e relativo calore... o elevata capacità di difendersi da esso se vogliamo... il che però è la stessa cosa, dato che un'elevata resistenza permette una maggiore esposizione. Certo è che la tendenza "naturale" da equilibrare è quella di scurirsi... bruno diventa facilmente orso bruno.


PS: mi scuso con Faltea che era arrivata prima... prometto Alessandro a breve (è assai più difficile di Bruno)...

Ray 23-08-2007 23.14.10

Alessandro
 
Eccoci qua, provo a misurarmi con il difficilissimo Alessandro (Sandro ne è il diminutivo, Sandra e Alessandra i rispettivi femminili derivati).

Se nelle mani di qualcuno è capitato uno qualsiasi dei moderni libretti che "svelano" il significato dei nomi, a parte rare eccezioni che non mi sento di escludere, cercandovi "Alessandro" è probabile che gli venga da dire: ma che mai, dov'è la difficoltà? E sciorinerebbe quanto segue:

Alessandro viene dal greco Alexandros ed è composto da Alexein=proteggere ed andros=uomo. Alessandro è quindi il protettore degli uomini, traslato del suo popolo.

Il fatto è che questa etimologia è del tutto fantasiosa. Se la sono inventata appunto gli antichi greci cercando (e non trovando) il significato di Alessandro. Infatti conoscevano Alessandro il Macedone.
Non solo, ma alexeo può essere inteso anche come scacciare, infatti il termine italiano alessifarmaco designa un antidoto, uno scacciatore di veleni. Non si perde comunque il senso di proteggere. Ma a questo punto chi dice di Alessandro che è uno che scaccia gli uomini non ha più torto di chi lo vuole a proteggerli.

Purtroppo il nome è di origine frigia e, di conseguenza, il significato è del tutto sconosciuto. Punto fine.

A questo punto, dove la filologia si arrende all'evidenza dei suoi limiti, non mi pare troppo azzardato provare a ragionarci su utilizzando altri campi semantici e neanche fare qualche deviazione in qualche ambiente che il nostro sorcio definirebbe esostrano, dato che tutti i nomi, se sono sufficientemente antichi, ne portano delle influenze.

Di Alessandro, restando nel mondo classico, sappiamo altre cose. Infatti già nell'Eneide lo troviamo come soprannome di Paride, quasi a mo' di aggettivo. Neanche del nome Paride conosciamo il significato, tuttavia conosciamo la sua storia e le sue caratteristiche. Paride nasce con un destino segnato (quello di essere la causa della distruzione di Troia) al quale destino la madre cerca di sottrarre/rsi abbandonandolo da infante. Egli però sopravvive, cresce e realizza quanto profetizzato. Prima però realizza se stesso come uomo. Questa realizzazione da una parte lo vede come scelto dal padre degli dei (Zeus) per giudicare la dea più bella (da il pomo a Venere scegliendo l'amore promesso di Elena) e dall'altra come guerriero (uccide nientepopodimeno che Achille). Anche la sua tragica sorte è segnata e lui non vi si può sottarre (muore in mezzo ad atroci sofferenze colpito da una delle frecce avvelenate rubate ad Ercole).
In qualche modo Paride contiene in se la realizzazione dall'inizio alla fine ma è anche spinto inesorabilmente da eventi esterni a lui superiori. Facendo le debite proprozioni (in piccolo), chi legge la storia di Alessandro Magno può facilmente trarre la sensazione di una situazione analoga.

E adesso via al delirio: in sanscrito "alaksana" è ciò che per definizione è privo di definizione... illimitato. Inoltre "anda" è l'Uovo primordiale che contiene tutto l'Universo. Cioè qualcosa che contiene in se tutte le possibilità realizzative ma che è anche comandato (destinato) da forze esterne superiori (infinite ed indefinibili)... l'Assoluto.

Detto ciò concludo il mio delirio con una "traduzione" di Alessandro basata su queste ultime considerazioni. "Colui che pur Libero in se, soggiace al Destino"... nome che sta bene tanto ad un uomo quanto ad un cosmo...

Faltea 30-08-2007 13.28.31

strabuzza: Impressionante... strabuzza:

Troppo lungo da spiegare... ma ora capisco molte cose.
Non è poi così delirante il concetto...........
:C:

turaz 30-08-2007 13.45.52

mi interesserebbe il significato di Giacomo (fratello del signore?)
e sofia (sapienza?)

Ray 02-09-2007 10.46.39

Citazione:

Originalmente inviato da turaz (Messaggio 37902)
mi interesserebbe il significato di Giacomo (fratello del signore?)
e sofia (sapienza?)

Vabbeh, ma allora lo fate apposta coi nomi difficili... Giacomo non è come Alessandro ma quasi. Bon, come sempre seguo la linea di minor resistenza e inizio dal più semplice Sofia, che come giustamente suggerisci, indica la "sapienza".

L'origine è greca, appunto il termine antichissimo sophia indica la conoscenza. Nell'ellenismo poi ha preso ad indicare la Sapienza divina o la sua personificazione.
Nei libri sapienzali del tardo ebraismo indica un essere generato direttamente da Dio. Dall'Ecclesiastico: "io sono uscita dalla bocca dell'Altissimo e ho ricoperto come nume la terra. Prima dei secoli fui dal Principio, egli mi creò; per tutta l'eternità non verrò meno... [...] avvicinatevi a me voi che mi desiderate e saziatevi dei miei prodotti. Poichè il ricordo di me è più dolce del miele, il possedermi più dolce del favo del miele."

E' abbastanza evidente che, da un punto di vista iniziatico, "possedere la Sapienza" equivale alla Realizzazione. Quindi il nome Sofia è un augurio a quest'ultima e, se si vuole, suggerisce una certa predisposizione ad una Via piuttosto che un'altra.

Ci sono alcune altre questioni che trovo interessante riportare. Uno dei possibili onomastici di Sofia cade il 30 Settembre, a ricordo di Santa Sofia martire a Roma assieme alle sue figlie Fede, Speranza e Carità.
Ritengo piuttosto improbabile che le avesse chiamate davvero così (anche se non si sa mai), in ogni caso la simbologia è evidente e suggerisce la figliolanza della sapienza... le tre virtù cardinali.
Esotericamente quindi le tre virtù sono la tripartizione su un piano di ciò che è unico al piano precedente di manifestazione (la sapienza)... indicazione interessante parecchio e chissà, magari da approfondire da qualche altra parte.

Invece quella che più che altro è una curiosità è che per un certo meccanismo linguistico (la ritrazione d'accento dei nomi greci in -ia nella lingue slave per il il quale la capitale della Bulgaria si chiama Sofija) il nome greco Sophia si è trasformato nel russo Sòfja. Un suo ipocoristico (parolaccia che vuol dire diminutivo-vezzeggiativo) è Sonja da cui l'italiano Sonia. Sona è dunque "Sofiuccia o Sofiuccina"... insomma sono lo stesso nome.

Per concludere dico che è dal russo che deriva la diffusoine attuale del nome, probabilmente grazia all'aiuto di Dostoiewskij (Sonja Marmeladova di Delitto e Castigo) o forse di Cechov (Sonja è la nipotina dello Zio Vania)... la Loren ha fatto il resto.

cassandra 06-09-2007 13.09.33

Quando avrai tempo e modo Ray, mi piacerebbe conoscere il significato del nome Pietro.grazie

celia 06-09-2007 21.47.05

ciao Ray, mi farebbe piacere sapere qualcosa sul nome Ornella...è così triste quando mi dicono che è un nome inventato di sana pianta e senza santo protettore:U
quando hai tempo, naturalmente!
e graziefiori.gif

Ray 06-09-2007 23.10.59

Citazione:

Originalmente inviato da celia (Messaggio 38217)
ciao Ray, mi farebbe piacere sapere qualcosa sul nome Ornella...è così triste quando mi dicono che è un nome inventato di sana pianta e senza santo protettore:U

Niente di più falso (a parte il santo) non preoccuparti (il buon D'Annunzio non inventa anche se un po' innova), anzi è un nome che mi intriga molto e credo ne verrà un post interessante.

Sto preparando Giacomo, seguirà Pietro e poi arrivi tu (solo per dire che ci sono... serve un po' di pazienza, alcune ricerche non durano 5 minuti... ne servono anche sei icon_mrgr: )

Ray 09-09-2007 20.56.44

Giacomo
 
E' piuttosto complicato seguire l'evoluzione di questo nome, soprattutto perchè partiamo dalla fine... Giacomo infatti è l'ultimo risultato di una serie di derivazioni, cambiamenti ed adattamenti che si sono susseguiti nel corso del tempo.

A differenza di quel che può sembrare a prima vista Giacomo deriva dal nome Iacopo e non viceversa. In latino infatti è Iàcobus (o Iàcopus, soprattutto nel medio evo) ed in greco Iàkobos.
Il viraggio in Giacomo lo si deve ai francesi che hanno tradotto il diffusissimo Jacopus in Jacques (dal quale è nato il femminile Jacqueline che a sua volta ha generato l'italiano Giacomina e l'abbreviativo Mina). Infatti al tempo, in francese, la "J" non si leggeva come una I aspirata come adesso, ma come in italiano "Gi".

La grande diffusione medievale del nome ha dato origine a molti diminutivi, tra i quali Lapo e Puccio (Iacopo e Iacopuccio). Questa diffusione la si doveva alla particolare fama di cui godeva Santus Iacopus... santo sulla "bocca di tutti" per via dell'enorme numero di pellegrini che da ogni parte si dirigevano al suo santuario in Galizia. Si, proprio quello, Santiago di Compostela. L'onomastico riferito a questo apostolo cade il 25 Luglio, mentre cade l'1 Maggio quello riferito all'altro apostolo, il fratello di Giuda. Per distinguerli il primo è denominato "maggiore", il secondo "minore". Il minore fu anche il primo vescovo di Gerusalemme, nonchè l'autore di quella Lettera agli Ebrei che Dante definisce "l'epistola della Speranza".

Nell'esegetica medioevale rappresentava la infatti la Speranza, in compagnia di Pietro (la Fede) e Giovanni (la Carità). I tre sono stati gli unici a rimanere con Gesù sul Monte Tabor.

Il nome però è ben più antico. Il greco Iàkobos viene infatti dall'ebraico Ya'aqobh (Giacobbe, che stando quindi a questa derivazione sarebbe equivalente di Giacomo), il figlio di Isacco e Rebecca. Il significato è controverso, come spesso accade con le parole ebraiche.
L'ipotesi più gettonata vuole che Ya'aqobh derivi da Ya (abbreviazione di Yaweh=Dio) e dalla radice qb=proteggere. Il significato sarebbe dunque "Dio ha protetto". Un'altra ipotesi valida è che la radice sia 'eqebh=seguace, quindi "seguace di Dio".

Ci sono però delle altre questioni interessanti da prendere in considerazione. Dal racconto biblico si evince che Rebecca chiama in questo modo il figlio in quanto, secondogenito gemellare di Esaù, naque tenendo con la mano il tallone del fratello. 'aquebb vuol dire tallone.
In seguito Esaù sembra "giocare" col nome del fratello, dicendo che la madre aveva fatto bene a chiamarlo così, dato che era la seconda volta che lo soppiantava ('aqab=soppiantare). Oltre ad avere sfruttato la fame di Esaù per comprargli la primogenitura per un piatto di lenticchie, con l'aiuto della madre, riuscì a strappare al moribondo padre Isacco la benedizione che gli conferiva lo status di capo di famiglia. La faccenda del tallone, collegabile in qualche modo a quello di Achille, andrebbe approfondita in altra sede, magari partendo dalla peculiare struttura fisica del tendine che ne porta il nome.

Queste ultime considerazioni non modificano in realtà il significato del nome, indipendentemnete che si consideri quello di seguace o quello di protetto, anzi arricchiscono e in qualche modo collegano. Il secondogenito gemellare in qualche modo necessita di protezione e "seguace", essendo colui che segue, è anche quello che viene dopo, per secondo. Aggrapparsi al tallone è aggrapparsi al "punto debole" del più forte, ma è anche avere una presa salda... se si è "seguaci" di Dio una presa salda è quanto ci vuole... ed è la stessa presa che determina la protezione. Anche soppiantare, se visto in termini tradizionali, quindi senza aggrapparsi a banali giudizi moraleggianti di stampo moderno, simboleggia tra le altre cose il superamento dei propri limiti, anche quelli derivanti dall'eredità (in senso ampio)... eredità simboleggiata dalla secondogenitura.

Giacomo è quindi uno che "spiritualmente" si trova un'eredità forse un po' difficile, da superare (magari con l'aiuto della "madre"), ma la cui Via è proprio questa... aggrapparsi al suo "seguire".

griselda 10-09-2007 15.20.20

Digressione
 
Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 37968)
inizio dal più semplice Sofia, che come giustamente suggerisci, indica la "sapienza".

L'origine è greca, appunto il termine antichissimo sophia indica la conoscenza. Nell'ellenismo poi ha preso ad indicare la Sapienza divina o la sua personificazione.
Nei libri sapienzali del tardo ebraismo indica un essere generato direttamente da Dio. Dall'Ecclesiastico: "io sono uscita dalla bocca dell'Altissimo e ho ricoperto come nume la terra. Prima dei secoli fui dal Principio, egli mi creò; per tutta l'eternità non verrò meno... [...] avvicinatevi a me voi che mi desiderate e saziatevi dei miei prodotti. Poichè il ricordo di me è più dolce del miele, il possedermi più dolce del favo del miele."

Scusa se mi intrometto fiori.gif ma questo nome è intrigante per le lettere che lo compongono:
La S che cantata,sibilata non so come dirlo meglio è simile al rumore del fuoco.
Le vocali IAO che per gli gnostici era il nome segreto di Dio.
E la F che mi sfugge in questo momento....
Come se la conoscenza stesse dietro e dentro il nome stesso.
fiori.gif abbraccio:

turaz 10-09-2007 15.23.43

S in ebraico è SCIN e significa proprio fuoco...

griselda 10-09-2007 16.22.05

La F potrebbe esser il PHI ?

turaz 10-09-2007 16.29.38

mi sa di si infatti sofia non si scrive sophia in qualche lingua?

Ray 16-09-2007 23.14.36

Citazione:

Originalmente inviato da cassandra (Messaggio 38166)
, mi piacerebbe conoscere il significato del nome Pietro.

"Tu sei Simone, figlio di Giovanni; tu ti chiamerai Kefa, che vuol dire: Pietro."
(Giov. 1, 42).

Il fatto che ho riportato questo passo del Vangelo e non l'altro, magari più famoso, in cui Gesù parla anche di edificare su Pietro la sua Chiesa (mi pare in Matteo) ha come motivazione che il Vangelo di Giovanni è scritto in greco.

Il termine aramaico "kefa" vuol dire pietra, così come il greco petra. Giovanni però traduce Petros che vuol dire anche pietra... insomma non riesco a renderlo, ma letto in greco c'è un gioco di parole (chiaramente è più di un gioco...). In ogni caso l'episodio in cui Gesù cambia il nome di Simone in Pietro è riportato da tutti e 4 i canonici. Il giochino in italiano non rende perchè pietra è femminile e pietro non può essere usato in qualità di sasso.

Esosimbolicamente si possono scrivere trattati sia sull'episodio che sul cambio del nome (sicuramente qualcuno li ha scritti). Mi limito ad accennare che quando il Maestro ti da il nome, si tratta di nome iniziatico... ovvero il tuo Vero Nome, quello della Rinascita dopo la Morte (sempre iniziatica). E' il nome di un Individuo e non di un semplice uomo (o il bambino che l'ha ricevuto).

La connessione che scatta subito in mente, nel cercare il significato, è quello con la Pietra filosofale. Dire a qualcuno che è la Pietra equivale a dire che è Realizzato... ed è chiaro che solo su un Realizzato si può fondare una "chiesa" (o scuola o qualsiasi forma prenda).

Portare questo nome non può quindi che essere un augurio di diventarlo.

Al femminile fa Piera, il cui maschile Piero è equivalente di Pietro.


Ripasso per Ornella... chissà se ripassa anche Celia. :C:

cassandra 17-09-2007 00.04.28

Troppo gentile...graziebacini.gif :C:

onurB 17-09-2007 00.48.41

Grazie anche da parte mia Ray
chick.gif ti pago in natura con un pollo, come usavano una volta, va bene?
:C:

celia 17-09-2007 16.58.56

ci sono Ray :) e sto leggendo di volta in volta!
in particolare ho trovato interessante la spiegazione relativa al nome Giacomo, perchè uno dei miei figli si chiama Jacopo:@@
Non ho scritto nulla perchè aspettavo ordinatamente il mio turno...:sornione:

Ray 17-09-2007 22.28.26

Citazione:

Originalmente inviato da onurB (Messaggio 38746)
Grazie anche da parte mia Ray
chick.gif ti pago in natura con un pollo, come usavano una volta, va bene?
:C:

Ma si dai il pollo me lo tengo 8-) , basta che non siano quattro capponi... icon_mrgr:

Il Folle 18-09-2007 12.39.07

mi sapresti dire Neemay?

E Daniele? sò che dovrebbe significare giudicato da Dio..

Ray 18-09-2007 21.52.10

Citazione:

Originalmente inviato da Il Folle (Messaggio 38919)
mi sapresti dire Neemay?

E Daniele? sò che dovrebbe significare giudicato da Dio..

Daniele è in lista, arriva dopo Ornella. Neemay non l'ho mai sentito, che lingua è? (potrebbe essere al di la delle mie possibilità...)

Il Folle 18-09-2007 22.22.15

Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 38982)
Daniele è in lista, arriva dopo Ornella. Neemay non l'ho mai sentito, che lingua è? (potrebbe essere al di la delle mie possibilità...)

credo dovrebbe essere indiano...

Faltea 18-09-2007 22.25.31

Quando hai un minuto......
Christian

Grazie Rayfiori.gif


Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 10.28.54.

Powered by vBulletin Copyright ©2000 - 2024, Jelsoft Enterprises Ltd.
Questo sito non è, nè può ritenersi assimilabile ad una testata giornalistica, viene aggiornato senza alcuna periodicità, esclusivamente sulla base della disponibilità del materiale. Pertanto, non è un prodotto editoriale sottoposto alla disciplina della l. n. 62 del 2001. Il materiale pubblicato è sotto la responsabilità dei rispettivi autori, tutti i diritti sono di Ermopoli.it che incoraggia la diffusione dei contenuti, purchè siano rispettati i seguenti principi: sia citata la fonte, non sia alterato il contenuto e non siano usati a scopo di lucro. P.iva 02268700271