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dafne 28-11-2011 02.09.55

Contenimento
 
Ho provato a cercare in giro ma non ho trovato una discussione sull'argomento specifico.
Abbiamo parlato spesso di energia e di come il Lavoro dovrebbe permetterci di allargare la nostra portata di essa nella metafora del tubo d'acqua...

Nel mio personale ho notato che disperdo moltissimo ma questo non si limita solo ad una generale distrazione o superficialità ma mi accorgo che disperdere significa non trattenere, tutto quello che mi arriva, soprattutto se emotivamente intenso, lo lancio via in mille modi...la cosa non sarebbe poi così male se il meccanismo non distinguesse in alcun modo la cosa buona da quella nociva, getto via tutto (soldi compresi)

Un giorno mentre ragionavo sulla mia famiglia ho pensato che i miei figli hanno bisogno di essere contenuti, cosa che dovrei fare io ma che non sono in grado visto che mai nessuno ha contenuto me, se non alla fine con metodi coercitivi (le famose punizioni-condanne).

Mi è nato il desiderio di trovare degli argini, qui è saltata fuori l'analogia coi punti di riferimento e poi col mio pessimo senso dell'orientamento.

Poi scrivevo e ho pensato che per poter allargare un tubo devo avere più accqua perchè se non c'è più acqua e maggior pressione non c'è storia. Allora forse il contenimento potrebbe essere quello strozzare le vie di fuga, i tubicini laterali per convogliare nel tubo principale quel pò di energia che c'è in attesa di "flussi maggiori"...

Ora, dando per buoni anche solo i primi pensieri, come contenersi? Voglio dire, sarebbe facile se ci fossero delle figure qui adesso a dirmi no-si-aspetta-affrettati...uhm...un pò come mamma e papà, è così che si rimane figli? Eh bon. Mamy e papy non ci sono, altre figure autorevoli fisicamente presenti neanche, mettiamoci una volontà soggiogata e addormentata (com'è facile che sia se si è dispersivi) un negativo forte che da questo trae forza...che fare?

Mi vien facile dire "eliminare le distrazioni" o "darsi delle regole" e ancora "imporsi la disciplina".
Regole disciplina e costanza sono tutte cose limitanti, quindi contenenti, come la rinuncia.
Rinunciare strozza i tubicini e aumenta la pressione che percepiamo come frustrazione...è possibile?
Senza contare poi il carico di energia improvviso che non sappiamo gestire e...ma qui non l'ho metabolizzato ancora bene, il tempo in più che ci si trova tra le mani e non si sa come utilizzare...o forse la maggiore presenza data dalla rinuncia a qualcosa che ci spiazza.

Che dite?

diamantea 28-11-2011 11.49.10

A me sembra che il discorso del contenimento si colleghi con quello del trattenere.
Prima si trattiene ciò che spinge e poi lo si deve contenere fino al momento di lasciarlo andare. Un pò come l'arco teso in attesa di lasciare andare la freccia per il colpire il bersaglio.
Mi ero già chiesta come e dove contenere il trattenuto.
Ci sta? o sono due cose diverse?

luke 28-11-2011 12.34.59

Credo anche io che ridurre le piccole dispersioni consenta di aumentare man mano la capacità di contenere quantità via via maggiori di flussi.
Certo all'inizio disperdere sembra molto meno faticoso che contere però mai si comincia a tappare qualche buco mai si potranno modificare le cose.
La disciplina, la costanza è molto importante in questo lavoro, altrimenti si rischia di buttare alle ortiche in poco tempo tutta la fatica fatta precedentemente..il problema è darsela da soli la disciplina, un pò come quando a scuola avevi il prof che ti interrogava e allora eri costretta a studiare , mentre all'università non avendo nessuno si poteva rinviare sempre e poi ci si ritrovava ad una settimana dall'esame con 10000 pagine ancora da studiare.

Sul dove trattenere il contenuto, la parola conteni-mento dovrebbe suggerire "mente" come risposta, però credo venga coinvolto anche il corpo, i nervi, un pò tutto insomma...

Astral 28-11-2011 12.38.49

Quali sarebbero le dispersioni?

Faltea 28-11-2011 13.48.45

Vediamo se riesco a risponderti Astral... così faccio un po' di chiarezza anche in me e magari Daf poi mi corregge..

Dispersione è un po' tutto quello che si fa sommariamente con superficialità senza affrontare a fondo la cosa. Lasciandola scivolare via.
Poi ce ne sono altri metodi di disperdere energia, ma quello di cui parla Daf mi sembra questo.
Lasciarsi tentare dall'acquisto futile, ignorare emozioni forti perché comporterebbero un lavoro interiore, etc..

Autodisciplina, regole e leggi da non infrangere!diavolo.g:

griselda 28-11-2011 16.13.38

Qualcuno ha mai messo un corsetto?
Ecco c'è un sacco di roba che rimane chiusa stretta dentro mentre preme per uscire, ma il corsetto la contiene e la sensazione che si prova è di sofferenza e costrizione. Perchè il dentro preme per venir fuori ma lui non glielo permette.

Sole 28-11-2011 16.36.07

Citazione:

Originalmente inviato da griselda (Messaggio 106609)
Qualcuno ha mai messo un corsetto?
Ecco c'è un sacco di roba che rimane chiusa stretta dentro mentre preme per uscire, ma il corsetto la contiene e la sensazione che si prova è di sofferenza e costrizione. Perchè il dentro preme per venir fuori ma lui non glielo permette.

A me questo da più l'idea di costrizione che di contenimento.

diamantea 28-11-2011 16.37.44

Citazione:

Originalmente inviato da Sole (Messaggio 106614)
A me questo da più l'idea di costrizione che di contenimento.

Anche a me.

Uno 28-11-2011 16.39.40

Citazione:

Originalmente inviato da Faltea (Messaggio 106598)
Dispersione è un po' tutto quello che si fa sommariamente con superficialità senza affrontare a fondo la cosa. Lasciandola scivolare via.

Non è sbagliato del tutto, ma questa è una delle cause più frequenti della dispersione non è la definizione di dispersione.
E' anche il modo con cui generalmente si tende ad approcciare l'argomento perdendosi però una parte importante.

Se io facessi, riuscissi a fare, qualcosa, pur con poca attenzione ma riuscissi ad ottenere il massimo risultato possibile o comunque il risolvimento di una questione ecco che non ci sarebbe dispersione.
La dispersione è quando io impiego delle risorse (energie o altro) per cercare di fare qualcosa ed invece non riesco a fare questo qualcosa, non in maniera soddisfacente almeno.

Poi entra in gioco la soggettività e molto altro. Quello che per te potrebbe essere massima attenzione per me potrebbe essere un briciolo di attenzione, il risultato soddisfacente di una determinata cosa potrebbe essere diverso per diverse persone etc...
Alla fine si arriva ad un'oggettività della questione, oggettività in cui una questione ha un solo unico soddisfacente modo di essere affrontata (ovviamente per un determinato tempo e luogo), ma si passa per la soggettività a livelli sempre minori fin quando non si riesce ad avere il quadro totale della cosa, a meno che ad uno non interessi nulla del discorso.

griselda 28-11-2011 18.45.33

Citazione:

Originalmente inviato da Sole (Messaggio 106614)
A me questo da più l'idea di costrizione che di contenimento.

Body?icon_mrgr:

dafne 28-11-2011 21.22.05

Grazie Gri per l'esempio, così ho potuto mettere a fuoco la differenza tra contenimento e costrizione abbraccio:

Dunque, leggevo il capo e non capivo ..poi una fiammella...Uno scrive che disperdere significa impiegare delle energie senza ottenere un risultato.

Ed è così in effetti, lo sforzo c'è, l'impiego di energia anche a più livelli ma l'obiettivo non è chiaro, non è uno e l'energia si disperde in mille modi.
Negli atteggiamenti aggressivi dei cani solo un capobranco riesce a calmarli, perchè la sua energia è sostanzialmente concentrata, netta, senza vacillamenti.

Nelle mille sfumature che caratterizzano gli esseri umani tanti possono essere i modi e i motivi per cui si disperde e se il contenimento è avvenuto, se è avvenuto, in modo costrittivo (tipo le punizioni di cui si parlava tempo fà) ci si mette sempre nell'ottica che il paletto venga dall'esterno invece che dall'interno.

Si dice anche "cerca di trattenerti", in linea con quel che dice Diamantea ma non so perchè ma non sono sicura che trattenere e contenere siano la stessa cosa...d'altra parte neanche reprimere e costringere lo sono ma viaggiano tutti a braccetto. 8adesso stò disperdendo 8-) )

Mi stò chiedendo una cosa. Per moltissimo tempo mi sono concentrata sulle dispersioni per cercare di contenerle. Stasera mi chiedo se non sia una dispersione aanche quella se lasciata così, fine a se stessa. Nella discussione sul crescere si parlava di aumento di spessore e di altezza, altezza che deve aumentare necessariamente per vedere le cose da una diversa prospettiva.

Io so, in linea di massima, cosa devo/dovrei contenere ma in fondo in fondo non sò perchè, per che cosa, a dove voglio arrivare. Non è direzionato il mio sforzo a un crescere che passa per delle rinunce e delle prove, passo per le prove e basta e man mano me ne invento di diverse perchè giro sempre per lo stesso solco.

Contenere quindi significa eliminare delle dipersioni, delle distrazioni, degli sprechi. Significa avere una direzione precisa, una strada aperta e le altre chiuse.
Personalmente contenere mi ricorda un con-tenere, un tenere assieme, ma non so mi pare che mi sia di nuovo scappato qualcosa.

diamantea 28-11-2011 21.45.05

Stavo pensando che se dobbiamo contenere vuol dire che in qualche modo dobbiamo fungere da contenitori, quindi qualcosa che ha che fare con la forma.
Si è detto altrove che il femminile è il contenitore, il maschile il contenuto.

dafne 28-11-2011 21.58.22

Una curiosità.
Una discussione è un fenomeno di contenimento?
Se esprimo un concetto ho come dire "buttato fuori". se devo confrontarmi quel che penso viene contenuto, arginato, da quello che dice l'altro, nella migliore delle ipotesi ne esce un nuovo ma nella peggiore c'è il tentativo di costrizione fino magari allo scontro....leggo.gif

dafne 28-11-2011 22.09.41

Citazione:

Originalmente inviato da diamantea (Messaggio 106629)
Stavo pensando che se dobbiamo contenere vuol dire che in qualche modo dobbiamo fungere da contenitori, quindi qualcosa che ha che fare con la forma.
Si è detto altrove che il femminile è il contenitore, il maschile il contenuto.

Non mi ricordo bene dove ma è un concetto espresso in realtà in più punti. L'energia non si può accumulare, nè immagazzinare.
Più che contenitori quindi siamo dei veicolatori, nella metafora del tubo d'acqua infatti per crescere si rende necessaria la maggiore apertura del tubo. Bisogna aumentare la portata non creare dei bacini, anche perchè l'acqua stagna marcisce...per questo il concetto di trattenere non mi quadra molto anche se in parte è necessario.

Probabilmente è il verso dell'energia che m'incasina. C'è dell'energia che entra e dell'energia che esce, bisogna contenere le uscite per non sprecare (questo anche economicamente) ma è piuttosto deleterio contenere le entrate...anche se in realtà delle volte è necessario. Quindi sapere che cosa si apre e che cosa si chiude sia in un verso che nell'altro..perchè forse in stato di sonno si apre e si chiude in modo automatico sia verso l'interno che verso l'esterno..o si lascia uscire senza far entrare aseconda delle esperienze vissute...muble muble...

griselda 29-11-2011 01.52.11

Citazione:

Originalmente inviato da Sole (Messaggio 106614)
A me questo da più l'idea di costrizione che di contenimento.

Hai ragione, non mi viene come si chiama è quel body che elastico contenitivo. Credo che la differenza tra idue sia, nel primo la rigidità con le conseguenze di un costretto movimento innaturale, mentre nell'altro c'è l''elasticità, nonostante sia plastico e contenitivo permette il movimento naturale, serve per agevolare e ed evitare, agevola il movimento contenendo e evita collassamenti.

Disperdere invece mi da l'idea di una perdita doppia, quindi una forza che si dirama in due canali e quind dimezza la potenza.
La risoluzione della dispersione è contenimento, mi viene in mente i sacchetti di sabbia che alzano gli argini/livello del fiume per contenerlo per far si che non esondi che non straripi che non invada il fuori.


Il contenimento della mente forse si può paragonare a quell'esercizio di Steiner, non la lascio spaziare dove vuole per non disperdere energia e anche il punto del discorso o del tema che voglio indagare.

Oppure metto via i denari contenendo le spese quindi le uscite, (risparmiando in tante piccole cose) perchè ho deciso di comprare quella tal cosa che ha un costo alto, dirigo le energie in questo caso i denari per una spesa più grande.
E'uscita la parola risparmiare che mi crea qualche dubbio
Se contengo i dubbi ho più sicurezza se entra mi fa disperdere, per poter rimanere in tema evito di perdermi nel dubbio e risparmio energia per poterla mantenere sul contenimento e così mi contengo

n.b. La parola dubbio è come doppio e disperde divide

Uno 29-11-2011 10.18.20

Perchè un busto è associabile a costrizione e un body a contenimento?

Astral 29-11-2011 10.23.35

Perchè il primo corregge ma impedisce, il secondo è elastico e si adatta al corpo pur contenendo.

Potremmo dire anche che il primo è un blocco ed il secondo un sigillo?

Ray 29-11-2011 12.23.34

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 106642)
Perchè un busto è associabile a costrizione e un body a contenimento?

Concordo con astral, il primo è rigido, il secondo è elastico e quindi permette la forma.

griselda 29-11-2011 14.03.59

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 106642)
Perchè un busto è associabile a costrizione e un body a contenimento?

Perchè uno impedisce il movimento mentre l'altro il contenitivo lo contiene è elastico permette l'espansione ma controllata mentre l'altro il primo la evita non la permette.
Uno contiene l'altro reprime

Sole 29-11-2011 20.22.52

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 106616)
Non è sbagliato del tutto, ma questa è una delle cause più frequenti della dispersione non è la definizione di dispersione.
E' anche il modo con cui generalmente si tende ad approcciare l'argomento perdendosi però una parte importante.

Se io facessi, riuscissi a fare, qualcosa, pur con poca attenzione ma riuscissi ad ottenere il massimo risultato possibile o comunque il risolvimento di una questione ecco che non ci sarebbe dispersione.
La dispersione è quando io impiego delle risorse (energie o altro) per cercare di fare qualcosa ed invece non riesco a fare questo qualcosa, non in maniera soddisfacente almeno.

.


Ma in questo discorso che fai non entrano in gioco le aspettative? Se io faccio una cosa impegnandomi ma non ottengo il risultato che volevo, può capitare, mi sento presciugare se avevo un'aspettativa in merito o se l'impegno era proiettato solo sul risultato e non sul fare. Diversamente anche se non ottengo il risultato sperato, un minimo avrò disperso perchè anche se poca un pò si aspettativa credo ci debba essere anche solo per partire, posso anche non disperdere. Ho l'impressione che meno aspettativa metto e più contengo in un certo senso.

Sole 29-11-2011 20.25.42

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 106642)
Perchè un busto è associabile a costrizione e un body a contenimento?

Io un busto l'ho visto come un contenitore che più di un tot non porta. Oltre la portata fa uscire tutto o si rompe. Un body contiene perchè ha una sua portata anch'esso ma consente un minimo di spontaneità nel movimento e nel "metter fuori il naso" oltre il limite.

Sole 29-11-2011 20.27.16

Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 106645)
Concordo con astral, il primo è rigido, il secondo è elastico e quindi permette la forma.

Entrambi la danno la forma. Il busto da una forma imposta.. il body invece consente la formazione della propria.
E questo è interessante.

dafne 29-11-2011 21.48.21

Il busto è rigido, costringe, il body è elastico, contiene.
Co-stringe stringe assieme, con-tiene, tiene assieme.

A me da l'dea che l'energia nella costrizione venga come arginata e compressa tanto che poi alla fine, se costretta troppo, trova un'altra via di fuga.
Nel contenimento invece anche se è tanta ha una certa capacità di movimento, c'è meno pressione, meno rigidità..
Uhm
Facciamo un esempio, se qualcuno pretende una cosa con prepotenza mette in movimento una certa energia. Se si trova di fronte una persona impositiva si troverà costretto a contenersi. Se la forza dell'altro sarà sufficiente altrimenti l'atto di costrizione genererà una pressione interna che rimbalzerà dal soggetto al costrittore (non so perchè m'è venuta questa cosa del rimbalzo) aumentando di potenza.

Una persona in grado di contenere invece non avrà un impatto rigido, anche se comunque sarà in grado di reggere la "botta" di prepotenza che gli arriva dall'altro. Botta che non rimbalzerà perchè su un materiale elastico, in genere, la forza del corpo che urta viene assorbita.

Va bene, mi sono espressa malissimo, non è chiaro nemmeno a me ma questa cosa dell'energia che in uscita rimbalza su un muro di cemento se c'è costrizione o viene in parte assorbita da un muro di gomma in caso di contenimento non mi pare del tutto sbagliata leggo.gif

Faltea 29-11-2011 23.34.30

Bè il comprimere è un tenere premuto, forzando.
Il contenere non ha uno spazio definito, è libero di allargarsi e restringersi senza forzatura alcuna.
Contenere trattenendo diverrebbe una frozatura, il trattenere impedisce il fluire in uscita.

Ray 30-11-2011 00.39.46

Citazione:

Originalmente inviato da Sole (Messaggio 106662)
Entrambi la danno la forma. Il busto da una forma imposta.. il body invece consente la formazione della propria.

E io che ho detto? "permette"...


Un altro spunto, forse, può uscire da qui: che seuccede quando tolgo il busto e quando tolgo il body?


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