l'abbraccio
abbracciare con calore e trasporto qualcuno è forse un momento della vita tra i più veri, emozionanti e sinceri, abbracciare è un gesto speciale ed unico, devi avere una confidenza tale che l'altro diventa parte di te, sia esso un uomo, una madre, un padre, un figlio...l'abbraccio è istintivo, non ci si può obbligare...saremmo rigidi e imbarazzati, l'abbraccio nasce dal cuore e trasmette al corpo calore, protezione, amore! leggevo che si dovrebbe abbracciare più spesso le persone anziane, hanno bisogno di calore più delle cure e spesso per vergogna o pudore ci asteniamo dall'abbracciarle strette a noi... poi non le troviamo più e ricordiamo con le lacrime agli occhi quanti momenti abbiamo sprecato senza sapere che quei momenti non sarebbero tornati mai più.
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Il fatto è che spesso si dà per scontato che si vuole bene a qualcuno, anche se sono convinta che le persone che ci hanno lasciato sapevano quanto le amavamo forse più di quel che pensiamo noi.... Appunto per questo al presente se si "ama" nel senso più ampio, si potrebbe fare una carezza in più a qualcuno, offrire un abbraccio e un sorriso, imparare l'adesso e ora e fermare così l'attimo che resterà impresso nella memoria più di tante parole. abbraccio: |
Nell'abbraccio accade che i cuori delle due persone si avvicinano. Nell'abbraccio vi è un contatto petto contro petto ed il battito dei loro cuori si unisce. Il calore dei cuori si avverte come pure il respiro, durante l'abbraccio vi è la massima vicinanza fisica ed emotiva. Abbracciare è il modo fisico che si avvicina di più al concetto di comunione.
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A me è venuto in mente il bambino piccolo che quando è arrabbiato chiude le braccia sul torace e così facendo si difende escludendo con quel gesto il resto del mondo da se. Una forma di chiusura e di riparo.
Le parti che un abbraccio libera sono le parti molli del corpo sono quelle più delicate, quelle dove si è più vulnerabili, quindi aprirsi in un abbraccio non può essere fatto a caso, almeno per l'istinto di sopravvivenza insito in noi. Se pensiamo agli animali hanno le parti molli che guadano il terreno, in questo modo sono più riparati dalle possibili aggressioni. Se mi osservo mi piace molto abbracciare ma non riesco ad abbracciare chiunque. Ma se abbraccio sta certo che è verità. Ci sono diversi tipi di abbracci, quelli con il corpo distante dove a toccarsi è solo la parte alta del corpo direi le spalle, sono quegli abbracci di convivenza. Poi ci sono gli abbracci agli amici in cui una parte sempre maggiore del corpo si tocca e poi ci sono gli abbracci d'amore in cui tutto il corpo aderisce all'altro. Con un abbraccio possiamo trasmettere ciò che sentiamo per l'altro a seconda di come lo effettuiamo. :C: |
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Comunque secondo me, secondo il mio parere, l'abbraccio non è identico e non è sempre uguale sia che venga dato ad un figlio, ad un uomo o ai genitori, oltre a dipendere dal momento. Amore incondizionato? cosa intendi con incondizionato? |
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Aspetto Uno che in caso corregge. fiori.gif |
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Anche secondo me chi abbraccia prende e chi viene abbracciato da, ma in questo caso c'è proprio uno scambio perchè entrambi sono abbracciati e abbracciano.. |
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Anch'io dico che nell'abbraccio c'è uno scambio, anche se l'iniziativa può averla uno dei due. Come ha già detto Gris, io guarderei alle zone che vengono in contatto, anche sottili, e quindi al tipo di scambio a cui si mira, scambio che con l'abbraccio tende a ridurre il più possibile le interferenze esterne.
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Mi piacerebbe riprendere questo discorso, soprattutto in riferimento ai campi, sottili o meno, che vengono coinvolti in questo scambio.
Mi è capitato dalla mia recente esperienza di scoprire di non essere molto "brava" ad abbracciare, mi hanno colpito le parole di Red riferite a quell'irrigidimento che si può percepire nell'altro o vivere quando si viene abbracciati. Che cosa di così intimo può venire a contatto tra due persone che si abbracciano tanto da far sorgere questo muro? Qualche mese fà leggevo di una ricerca fatta in Russia molti decenni fà (e forse ne ho già scritto) dove alcuni neonati venivano solo cambiati e alimentati..beh queste creature sono tutte morte strabuzza: o arrivate vicine alla morte per..mancanza di coccole. :( Mi sembrava un pò forzata come cosa perchè ho sempre pensato che l'istinto di sopravvivenza fosse un motore fortissimo ma ho cominciato a ricredermi. Per percorso fatto mi sono resa conto che quella grande mancanza che sentivo nella mia infazia non era legata del tutto o solo all'attenzione dei miei genitori (insomma in fondo mia mamma mi ha insegnato a leggere e a scrivere prima dell'asilo..un pò di attenzione me la deve pur aver dedicata no?) ma in modo particolare all'espressione dei sentimenti. Mi è mancata la fisicità dei gesti. Tra cui l'abbraccio per esempio, come quello descritto da Filo di protezione...abbracci rapidi, baci a rate icon_mrgr: e carezze saltuarie hanno evidentemente compromesso il mio modo di interpretare la fisicità dell'affetto..(io sarei una di quelle che si irrigidisce agli abbracci in linea generale o che li tollera per pochi secondi...esclusi gli esploit ovviamente :sornione: ) Trascurando il modo in cui ho rielaborato il tutto vorrei appunto sondare quali e quanti parti entrano in contatto con l'altro. E magari da bambini che cosa ci trasmettono i nostri cari? Perchè non è solo sicurezza, c'è dell'altro ma da sola fatico a vederlo fiori.gif 8insomma avrei bisogno di una spintarella..) |
Proviamoci si.
I bambini credo siano morti perchè gli sono mancate le impressioni, uno dei nutrimenti fondamentali, la loro mente è rimasta ferma non avevano spinta vitale. Non avevano stimoli per cui si sono progressivamente spenti. Anche un uomo adulto in isolamento può impazzire nell'arco di una settimana e al buio morire in pochi giorni. L'abbraccio... intanto nell'abbraccio si sente l'odore dell'altro, ci si tocca e quindi si scambiano liquidi attraverso il sudore, l'umidità della pelle.Si sente il calore del corpo dell'altro, si sente la materia di cui è fatto l'altro si sente a volte di compenetrarsi nell'altro in un abbraccio, ma la cosa più intima che accade in un abbraccio secondo me è sentire le pulsazoni dell'altro, il cuore dell'altro come in un solo cuore, la vita. Se il rapporto con il proprio corpo non è buono sarà difficile avere un buon rapporto con un abbraccio, se non si può sentire il prorpio calore non si vorrà sentire quello di altri. E' interessante vediamo che vien fuori |
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La risposta deve essere evidentemente no, sia per l'esempio dei neonati citato sia perchè chiunque abbia letto qualche riga di puericultura (o che abbia avuto un figlio) sa che i bambini ad un certo punto soffrono di quello che viene definito "trauma da distacco" ovvero il momento in cui cominciano a definirsi come esseri unici e non come una sorta di prolungamento della mamma... La cosa però si complica un pò se riflettiamo su quanto dice Sole sulle persone che lasciate in isolamento arrivano a impazzire si ma anche a morire pian piano... Ecco,pensando a quanto l'essere umano abbia bisogno di questo scambio di energia mi è capitato di pensare che, sempre per logica, se messo da solo e privo di interscambio soffre fino a deperire bisogna quindi pensare che quel "qualcosa" che scambia non sia inesauribile. Insomma c'è un'energia in noi che però per essere a un buon livello deve essere interscambiata con qualcun altro, come se non fosse generata da noi ma in qualche modo ci attraversasse. Qui però, oltre a chiedermi se non sono OT in maniera indegna icon_mrgr: , mi vengono in mente persone che vivono da sole in mezzo alla natura senza grossi problemi...lì credo però che vi sia comunque uno scambia che sia con la natura o con dio...qualcuno però è sopravvissuto in prigionia isolato in egual modo..anche li però credo che un pensiero a qualcosa di più grande lo abbia salvato.. L'unica cosa che mi pare insindacabile è che la qualità di vita di una persona migliori con i contatti con gli altri, o più che con gli altri in sè con quello che gli altri veicolano come noi, un qualcosa di energetico. Pensando a come ho vissuto gli abbracci e a come inizio a viverli ora credo che la fisicità dei gesti sia una sorta di anticamera per arrivare a quanto i saggi riescono a percepire anche solo sfiorando un fiore. Qui però mi trovo a pensare che sfiorare un fiore è comunque sfiorare un qualcosa di bello così com'è per quel che è mentre quando abbracci qualcuno al di là del suo sudore e del suo odore ( :bleah: icon_mrgr: scusa Sole ma ammetto che la visione mi ha inquietato icon_mrgr: ) abbracci anche tutto il suo mondo, le sue gioie le sue inquietudini il suo..ehm..vibrare..e qui se le vibrazioni si scontrano invece di armonizzarsi capita che uno dei due, se non tutti e due, si irrigidisca. Può essere? |
Beh poi c'è il discorso di bastare a se stessi, quelli nella natura bastano a loro stessi e si rigenerano di una energia che non siamo abituati a sfruttare e conoscere. Devo continuare le illuminazioni di Celestino, ne parlerò lì di questo che poi è la terza.. la prossima, prossimamente.
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Mi chiedo, all'opposto,e quando l'abbraccio diventa "merce di scambio"? |
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Se diventa merce di scambio diventa vampirismo temo. |
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Se abbraccio un bell'uomo la mia mente analizza e dice mhmbeh ...abbracciamo diavolo.g: Se mi abbraccia la prima persona che passa per la strada magari una donna anziana, magari il corpo manda segnali che la mia mente non accetta e quindi l'abbraccio svanisce. E via di seguito. Che ne pensate? |
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Quiondi viviamo lo stesso abbraccio a seconda di come lo abbiamo precedentemente vissuto Per me ad esempio è più facile accettare un abbraccio da una donna anziana per strada che da un bell'uomo ..esssi..dry.gif In qualche modo passa la stessa energia ma siamo noi leggerla in un modo piuttosto che in un altro, ad accettare l'abbraccio che ciba la parte di noi affamata respingendo il resto. In questo mi sà Gri che ci avviciniamo un pò a quel discorso che facevi sull'attirare ciò che ci è simile nell'altro post.... Trascurando i rari abbracci spontanei secondo me abbracciare qualcuno è un gesto che spesso è mosso da un bisogno, da un desiderio interiore di prendere un qualcosa che ha l'altro (prima che parta la digitata selvaggia sono convinta che abbracciamo spontaneamente bambini e anziani in genere, la cosa si complica con le persona con cui dobbiamo interagire attivamente) Per questo comincio a pensare che come e quanto abbracciamo sia molto indicativo per capire come ci viviamo..no? |
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Ad esempio un bambino sino ad una certa età lo si abbraccia a pieno, adesso dico una cavolata eh però è ciò che penso, quindi aspetto correzioni, ma un bambino non ha ormoni che viaggiano quindi, nessuna ricezione o minima, nessun pericolo segnale minimo o inesistente o che non turba. Il bambino si abbraccia con il cuore. Chi può pensare anche minimamente di farlo diversamente è deviato ha un imput falsato deviato. Ma io credo che abbiamo delle registrazioni dentro ma anche cose innate, istintive. |
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Magari per le tue dinamiche personali ti viene facile abbracciare un bambino, a me per niente, io lo trovo difficile perchè sento di prendere tantissimo. resta quindi soggettivo, un abbraccio vero dovrebbe essere prendere e dare in equilibrio. Oppure abbraccio consapevole del fatto che sto dando una parte di me, la sto regalando, oppure mi lascio abbracciare consapevole del fatto che sto prendendo, mi abbandono, mi lascio dare e prendo. Però tute queste dinamiche sono abbastanza pericolosette per l'IP. Avete presente quei quadri di Keith Haring? Ecco li si vede come anche toccandosi la mano ci si scambio un flusso vitale, un aura penso, lasicamo sempre qualcosa di noi ovunque andiamo e a volte abbiamo paura di lasciarla o di prenderla dagli altri. Ci sono terapie che si basano sull'abbraccio, io non sono d'accordo le trovo violente, ma è soggettivo icon_mrgr: |
parliamo dei bambini...
I bambini, per mia osservazione quindi potrei sbagliare, in linea di massima tendono non tanto ad abbracciare quanto ad essere abbracciati. Un'altra cosa che ho notato è che ricercano gli abbracci nei momenti di difficoltà, nel viaggio verso il sonno e anche quando han fatto qualcosa di molto importante, quando sono riusciti in qualcosa. Prova ad abbracciare un bambino che stà giocando, in linea di massima ti scosterà dopo qualche secondo perchè è troppo preso, troppo impegnato in quello che stà facendo. Stà "prendendo" da un'altra parte (da se stesso io penso) Ecco io comincio a pensare che da bambini l'essere abbracciati abbia un valore molto diverso da quello che poi assume per un adulto (che sia diventato tale ovviamente diavolo.g: ). Per i bambini è un confine, un riconoscersi ed essere riconosciuti, un carico di calore ed energia quando sono in calo...il giusto equilibrio porta a persone equilibrater, anche essere troppo protetti, troppo abbracciati può far male, ne abbiamo già parlato in riferimento alle mamme troppo presenti (e qui potremmo tirare in ballo pure Povia) A mio avviso quando i rapporti personali sono incasinati tra adulti per forza di cose questo influisce sui bambini che apprenderanno per emulazione i comportamenti dei grandi senza però comprenderli. Se poi ci mettiamo il carico da 90 degli ormoni..aiuto Quello che mi pare sempre più chiaro è che anche abbracciare è un comunicare, il corpo parla un suo linguaggio e spesso non ce ne accorgiamo. Poi se ci aggiungiamo i condizionamenti e i piccoli traumi ne tiriamo fuori un minestrone in cui è facile perdersi. Io mi sono resa conto ad esempio di avere cercato l'abbraccio protettivo per tutta la mia infanzia, e di averlo trovato in un personaggio esterno alla famiglia. Vivere quel calore protettivo è un ricordo di un momento vividissimo, il fatto che si sia trasformato in sessualità nel tempo di uno starnuto ha completamente stravolto in me il senso di quel calore. Di conseguenza il calore affettivo che posso provare venendo abbracciata da un uomo viene all'istante riletto dalla mia esperienza come un qualcosa che porta a un qualcos'altro piango.gif e per lo stesso meccanismo dò quasi per scontato che per avere quel calore mi devo mettere in quella situazione. Per questo parlavo di vibrazioni, chi ha un certo atteggiamento con me,pulito oserei dire anche se non è l'aggettivo corretto, mi dà/dava purtroppo la sensazione di non essere interessato a me, di non provare affetto...mentre chi mi avvicinava con una vibrazione diversa..più interessata diavolo.g: appunto mi richiamava immediatamente a quella prima fortissima esperienza. Va da sè purtroppo che un abbraccio profondo, sentito, mi metta profondamente a disagio (salvo casi di naturale slancio per foirtuna) In qualche modo adesso mi sento più "libera" di concedermi a questo scambio perchè l'ho svestito di molte connotazioni che non gli appartenevano. |
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Per quanto riguarda i bambini forse avrei dovuto dire figli perchè c'è differenza almeno secondo me tra l'abbracciare un bimbo non mio ed uno mio. Se abbraccio un figlio c'è un tale trasporto che credo sia uno scambio energetico tanto che tutto passa a livello alto, ti dirò che a me pare che poi questo cambi nell'età dell'adolescenza o preadolscenza, ecco perchè ho scritto quello che ho detto nell'altro post. Per il succhiare poi dipende dai problemi della mamma dai suoi bisogni che magari appaga con il rapporto con il figlio, allora li ci saranno poi dei problemi che andranno ad influire sul futuro, ma un figlio credo che vada nutrito anche con gli abbracci, forse bisogna fare attenzione di darglieli quando li chiede e non quando ne abbiamo bisogno noi. Io non ricordo di aver mai ricevuto un abbraccio da mia madre, eppure conoscendola so che deve avermi abbracciata solo fino ai tre/quattro anni, ma non me lo ricordo, ma ricordo il piacevole abbraccio di un ragazzo, ecco forse qui vi è legato un ricordo abbraccio-femminile-maschile ok altro alieno. nonso.gif |
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