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Ray 07-03-2007 14.56.09

I Santi
 
I santi compiono solo buone azioni. Così, molti pensano che compiendo buone azioni diverranno santi. Invece si deve diventare santi per compiere buone azioni.


Volevo sottoporvi questa... che ne pensate?

Grey Owl 07-03-2007 15.22.57

La buona azione del santo e' l'emanazione stessa del santo... la buona azione e' il Fare del santo.

Si deve (diventare)->essere un santo per compiere buone azioni senno' e' uno scimmiottare il santo.

Per Fare prima bisogna aiutare se stessi a (diventare)->essere santo.

Poi... una volta che si e' salvati e quindi santi... si puo' Fare ed in questo le buone azioni.

Come dire copio il quadro di un artista per sentirmi quell'artista... posso eseguire alla perfezione una copia di del quadro ma non saro' mai quell'artista.

Posso invece aiutare me stesso a far uscire l'artista che e' in me... ed eseguire quadri originali e non brutte copie di altri.


PS: ho modifcato diventare in essere...

'ayn soph 07-03-2007 15.33.10

Si è santi a prescindere e non perchè si vuole diventare o perchè si debbano compiere buoni azioni, quando si è santi allora le azioni prendono un'altra importanza.

RedWitch 07-03-2007 15.48.30

Citazione:

Originalmente inviato da 'ayn soph (Messaggio 31148)
Si è santi a prescindere e non perchè si vuole diventare o perchè si debbano compiere buoni azioni, quando si è santi allora le azioni prendono un'altra importanza.


Intendi che essere Santi è uno stato d'essere "sceso dal cielo?"
O ci nasci o niente?
Non c'è nessuna possibilità per gli altri?

Sono d'accordo con Grey, quando dice, che le azioni di un Santo sono il suo Fare; è mettere in pratica ciò che è dentro.

Teoricammente io potrei fare tante buone azioni, perchè così sembro santa agli occhi degli altri e mi metto a posto la coscienza, ma mentre le faccio avere pensieri tuttaltro che buoni, oppure cercare (inconsciamente o meno) un ritorno alle mie buone azioni. Ovvero, dimostrare fuori quello che non ho ancora raggiunto dentro.

Il Santo non si aspetta un ritorno, Fa e basta, quelle che normalmente riteniamo buone azioni, hanno dietro comunque uno scopo personale..

griselda 07-03-2007 16.48.40

Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 31145)
I santi compiono solo buone azioni. Così, molti pensano che compiendo buone azioni diverranno santi. Invece si deve diventare santi per compiere buone azioni.


Volevo sottoporvi questa... che ne pensate?

Beh se partiamo dal fatto che il Santo ha superato la fase uomo ovvero non è più qualcuno che si muove in automatismo quindi Lui sa cosa fa quindi le sue sono azioni e non moti.
Per buone azioni si intende niente più di egoico ed egoistico quindi lì'agire è cmq e sempre per il bene degli altri.
Se si compiono buone azione ma dentro si è repressi e lo si fa solo per apparire è come stare sempre al sole ci si scurisce. Non si diventa Santi in questo modo.

'ayn soph 07-03-2007 17.06.01

Citazione:

Originalmente inviato da RedWitch (Messaggio 31150)
Intendi che essere Santi è uno stato d'essere "sceso dal cielo?"
O ci nasci o niente?
Non c'è nessuna possibilità per gli altri?

Sono d'accordo con Grey, quando dice, che le azioni di un Santo sono il suo Fare; è mettere in pratica ciò che è dentro.

Teoricammente io potrei fare tante buone azioni, perchè così sembro santa agli occhi degli altri e mi metto a posto la coscienza, ma mentre le faccio avere pensieri tuttaltro che buoni, oppure cercare (inconsciamente o meno) un ritorno alle mie buone azioni. Ovvero, dimostrare fuori quello che non ho ancora raggiunto dentro.

Il Santo non si aspetta un ritorno, Fa e basta, quelle che normalmente riteniamo buone azioni, hanno dietro comunque uno scopo personale..

in effetti è una strada per la santità quella che esponi.
poi c'è l'arte dell'essere santi.

Ray 07-03-2007 20.39.29

Citazione:

Originalmente inviato da 'ayn soph (Messaggio 31159)
in effetti è una strada per la santità quella che esponi.
poi c'è l'arte dell'essere santi.

Fammi capire... oltre alla strada per diventare santi (da cui si parte non santi e si diventa santi) ci sarebbe, a tuo modo di vedere, un arte di esserlo già pur non essendolo? O siamo tutti già santi e buonanotte? O che?

Era 07-03-2007 21.03.37

posso accodarmi alle domande di Ray?

nel senso...c'è chi nasce santo...e chi "recitando"
la parte del santo lo diventa?...

albatro 07-03-2007 22.34.19

La santità a parer mio non appartiene agli ignavi, ai melliflui...etc. Vi posso dire una cosa in tutta franchezza? Papa Giovanni Paolo Secondo, cioè il papa prima di ratzinger era Santo, Filosofo, Politico, Sportivo, Grande uomo dotato di ogni carisma possibile ed immaginabile...In Lui riconosco il vicario di Gesù. Santo Subito, ma la chiesa, l'opus dei di cui parla Dan Brown, cosa sono? Scusate, dico ciò che penso dal più profondo del cuore.

Chiedo scusa a coloro che purtroppo navigano nell'ignavia. L'ho sperimentata anch'io purtroppo quasi per necessità esistenziale. L'esperienza, il dolore, anche la gioia, il rispetto di se stessi avvicinano alla santità. San Francesco, Paolo di Tarso, etc.... Persone che cioè hanno vissuto di tutto, di più...

Infine, la santità non ha a che fare con la sessualità come pensa la chiesa a parer mio.

Puoi aver battuto tra virgolette i marciapiedi ed essere santo o santa. Ciao a tutti e buonanotte. Finiti i miei deliri ed i miei fuori tema.

stella 07-03-2007 22.45.06

Io penso che Santi non si nasce, si diventa... attraverso le prove della vita.... ma penso anche, leggendo le vite dei Santi, che tutti hanno avuto una chiamata particolare che ha fatto cambiare il loro modo di vedere e di porsi davanti alla vita...
Cioè hanno dato meno peso alla materialità... per cui le loro azioni sono dettate da una fede incrollabile e non nascono da un'importanza personale... in pratica la santità è essere degli umili strumenti nelle mani di Dio...
Per compiere buone azioni non occorre essere santi, ma non sono le buone azioni che portano alla santità....

Ray 08-03-2007 00.27.50

Citazione:

Originalmente inviato da stella (Messaggio 31184)
Per compiere buone azioni non occorre essere santi, ma non sono le buone azioni che portano alla santità....

Daccordo sulla seconda, sulla prima mi viene un dubbio? Vorresti ire che pur non essendo santo posso, a volte, comportarmi da tale?

Kael 08-03-2007 10.28.16

Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 31145)
I santi compiono solo buone azioni. Così, molti pensano che compiendo buone azioni diverranno santi. Invece si deve diventare santi per compiere buone azioni.

Ogni creatura può compiere soltanto le azioni che "rientrano" nel suo grado d'essere. Chiunque può, per un certo tempo, apparire diverso da quello che è, ma non è durevole né tantomeno reale.
Credo quindi che le frasi siano vere entrambe.

Se la rapportiamo nel fisico potrebbe diventare:
Molti pensano che alzando 100 kg diverranno culturisti.
Invece si deve diventare culturisti per alzare 100 kg.

E' un discorso relativo alla fine, perchè nel mio esempio i 100 kg sono una misura oggettiva, mentre nel caso di "buona" azione, il grado buona è appunto soggettivo e relativo a chi e come definisce il buono. Per alcuni potrebbero essere 40 kg, per altri 60 e così via.
L'importante, ai fini di un accrescimento muscolare efficace, è alzare il peso che corrisponde al nostro limite, né più né meno, per poterlo così piano piano spostare... Bisogna quindi dapprima conoscere se stessi per conoscere tale limite..

albatro 08-03-2007 12.39.38

Citazione:

Originalmente inviato da stella (Messaggio 31184)
Io penso che Santi non si nasce, si diventa... attraverso le prove della vita.... ma penso anche, leggendo le vite dei Santi, che tutti hanno avuto una chiamata particolare che ha fatto cambiare il loro modo di vedere e di porsi davanti alla vita...
Cioè hanno dato meno peso alla materialità... per cui le loro azioni sono dettate da una fede incrollabile e non nascono da un'importanza personale... in pratica la santità è essere degli umili strumenti nelle mani di Dio...
Per compiere buone azioni non occorre essere santi, ma non sono le buone azioni che portano alla santità....

Ciao da Albatro. Condivido pienamente quello che hai detto. Vorrei scrivere anche qualcos'altro. Ieri ho parlato di Papa Woytila Magno, difficile mettere in dubbio la sua santità. Anche Lui ha compiuto errori, ma la perfezione appartiene soltanto a Chi non sarebbe neanche nominabile come direbbe Spinoza. Forse le incontriamo tutti i giorni persone sante tra virgolette e neanche ce ne rendiamo conto.

albatro 08-03-2007 12.42.35

La santità è seguire se stessi. Il Dio che c'è in ognuno di noi forse? sono convinta di si, la vita mi sta dando ragione.

Ray 08-03-2007 14.11.35

Citazione:

Originalmente inviato da Kael (Messaggio 31208)
Se la rapportiamo nel fisico potrebbe diventare:
Molti pensano che alzando 100 kg diverranno culturisti.
Invece si deve diventare culturisti per alzare 100 kg.

Non concordo con l'analogia che fai. Parlavo di qualità e non di quantità. Come dici giustamente rispetto alla questione del fare in base al grado dell'essere.


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