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Grey Owl 31-12-2006 11.58.49

Un gruppo di amici
 
Ieri è successo un fatto che non è differente da altri mille successi in passato e forse altri mille ne accadranno...

Stavo con amici ad ascoltare un sogno fatto da un nostro amico... parlava del sogno ed io ascoltavo... ad un certo punto del racconto mi arrivano impressioni ed emozioni che non facevano più parte del sogno... era come se... un istante prima fossi nel gruppo e subito dopo mi trovavo in qualche parte della mia mente... reagivo a questo mio sogno e non vedevo più il mio amico raccontarmi il suo sogno e neppure il gruppo di amici...
Ad un certo punto mi arrivò uno scappellotto (leggasi=schiaffo alla nuca) da un amico del gruppo e mi disse... ehi ma stai dormendo?... ed io ripresi controllo dei miei sensi... della mia ragione... delle mie emozioni... potevo rivedere gli amici... il gruppo in cerchio ed io tra loro... e mi sentii un pò sciocco perchè mi ero addormentato... ma tutti mi guardavano con amicizia... con amore... che bello il gruppo di amici... nel gruppo ci si sostiene... nel gruppo si condivide... e cè posto anche per persone dormiglione come me.

Volevo dire grazie al gruppo ed auguro a tutti di trovare un gruppo di amici che ci possano sostenere nelle nostre cadute e nelle nostre risalite.


...

griselda 31-12-2006 13.49.09

fiori.gif

Astral 31-12-2006 14.03.52

Certamente, anche se un vero amico, dovrebbe riuscire a riprendere l'altro lasciando libertà, o meglio cercare di far arrivare alla persona alle questioni con domande, senza criticare, ma neanche assecondare.

Inoltre permettimi di dire che per quanto riguarda la via degli insegnamenti nascosti, amici e nemici sono due lati della stessa medaglia.

Soltanto che i primi lo fanno ponendoci una mano, i secondi ponendoci ostacoli molto utili per metterci in discussione.


Apparte questo, non ho capito se ti sei distratto o ti sei perso in te stesso?

Ray 31-12-2006 14.08.06

Citazione:

Originalmente inviato da Astral (Messaggio 27342)
Apparte questo, non ho capito se ti sei distratto o ti sei perso in te stesso?

Che differenza c'è?


PS: si lo so che non sono GreyOwl... è solo una direzione del tread

Kael 31-12-2006 14.25.49

Citazione:

Originalmente inviato da Astral (Messaggio 27342)
Soltanto che i primi lo fanno ponendoci una mano, i secondi ponendoci ostacoli molto utili per metterci in discussione.

Beh Astral... io vedrei la cosa dal punto di vista del farlo coscientemente o no...
Un amico cerca di aiutarti coscientemente, mentre un nemico lo fa inconsciamente... se lo facesse coscientemente non sarebbe più un nemico, ma un amico che cerca di insegnarti qualcosa.
Poi sicuro come dici tu, si può imparare da tutti...

Alla fine, alle volte un vero amico non tende sempre la mano... se questo equivarrebbe a "deresponsabilizzare" l'altro, a farlo dormire... non sarebbe un amico... Diversamente, capita anche che un nemico aiuti a risalire in qualche modo, perchè si fidi, salvo poi colpirlo alle spalle...

Non se si capisce cosa intendo...
Un amico ha come obiettivo aiutare l'altro, coscientemente... mentre un nemico ha altri obiettivi, anche se poi in qualche modo torna utile pure lui... ma lo fa inconsciamente e non pensa certo al "bene" di quella persona...

Era 31-12-2006 14.33.11

"Soltanto che i primi lo fanno ponendoci una mano, i secondi ponendoci ostacoli molto utili per metterci in discussione."

in parte concordo...in parte no.....
i veri amici (rarissimi) hanno il coraggio di "rischiare"
trattandoci male...e quella mano sbattercela in faccia
(metagoricamente...leggi schiaffo) per svegliarci...
perchè il vero amico è quello disposto a farci del "male"
per farci bene.....

per il gufetto....abbraccio:
per tutti gli Amici di Ermopoli...abbraccio:

Sole 31-12-2006 15.02.25

Citazione:

Originalmente inviato da Era (Messaggio 27345)
perchè il vero amico è quello disposto a farci del "male"
per farci bene.....


che sa che lo odierai... ma corre il rischio.

Astral 31-12-2006 16.12.17

Quindi se io coscientemente metto degli ostacoli a qualcuno, con lo scopo non di punirlo, ma di fargli affrontare un problema non sono più un nemico?

Sono stato sempre abbastanza criticato per questo, perchè comunque si preferisce un amico che assecondi sempre, piuttosto che un altro che non ti dia sempre ragione.

Si sono daccordo con voi, infatti mi riferisco al fatto che si può apprendere sia dai nemici che dagli amici, ma questo vale come lezione per noi, ovviamente non giustifica le azioni di qualcuno che ci mette il bastone tra le ruote.

Per Era:

Ho capito che a volte dipende dalle amicizie, ci sono delle persone con cui puoi permetterterti di essere diretto, con altro devi essere piu dolce e cauto per evitare di ottenere l'effetto opposto.
Alla fine quale è il vero intento di un amico riprendere qualcuno o dimostrarsi superiore? Certo che no.

Se con la mia intenzione di sincerità diretta, in qualche modo so che danneggio più che aiutare, allora devo un attimo trovare qualche sfumatura, perchè altrimenti mi comporto come quello che per cercare di dare un bacio in fronte, non si accorge che sta pestando i piedi.

In parole povere, bisogna avere il giusto tatto ed il giusto equilibrio per far arrivare la persona da sola alle sue scelte, evitando le critiche troppo dirette ( non si sentirebbe compresa) ma anche evitando l'appoggio incondizionato( incoraggia allo sbaglio).

Per Kael:

In effetti la differenza è minima, però quando mi distraggo, mi sono spinto in una parte diversa, spesso anche per mancato interesse.

Perso in me stesso, intendo dire, che durante il racconto, la distrazione non è stata casuale, ma in qualche modo le emozioni del sogno raccontato, hanno risvegliato quelle dentro, e ad un certo punto mi sono perso nel mio mondo interiore.

Diciamo nel primo caso, la distrazione è dato da un disinteresse, nel secondo caso invece sono stato come catturato e ho proiettato dentro di me il racconto, perdendomi.

Oddio non so se mi so spiegato.. mi sa di nomartello.:

griselda 31-12-2006 21.19.47

Quanti punti di vista ha il soggettivo?
Come può un amico farti vedere la verità?
Se dormiamo vedremo un piccolo punto di vista quello spiraglio da cui vediamo che però non è un grandangolo è un teleobiettivo ed il campo è ristretto.
Quindi mi domando come può aiutarci un amico che dorme? Forse ci può dare qualche dato in più quel pezzettino che a noi sfugge e che invece lui vede perché è il suo spiraglio quello da cui lui vede.
A questo punto tanti piccoli spiragli diversi fanno una grande visuale e quindi qualunque consiglio deve essere accolto e più spiragli accogliamo e più avremo l’insieme del paesaggio?
Poi piano, piano potremo imparare a vedere con gli occhi degli altri, tutti gli spiragli insieme, a quel punto vedremo non più il soggettivo ma l’oggettivo?
Mi tornano alla mente le parole di Gesù: “se un cieco guida un altro cieco finiranno entrambi nel burrone.”
Quindi credo ci sia differenza tra amico ed Amico. Entrambi sono amici e fanno del loro meglio ma uno viaggia nel soggettivo e l’altro nell’oggettivo.
:C:

Ray 01-01-2007 15.39.02

Citazione:

Originalmente inviato da griselda (Messaggio 27357)
Quindi mi domando come può aiutarci un amico che dorme?

Ehggià. Due son le cose, o ammettiamo che la parte di lui che mi è amica è sveglia e quindi può aiutarmi oppure dobbiamo dire che non può. Anzi, verrebbe da chiedersi come può uno che dorme essermi amico (intendo amico vero e non quell'amicizia mossa da inconsapevole bisogno di equilibrare all'esterno certi meccanismi più o meno morbosi).

Secondo me se io sono sveglio posso aiutare il mio amico assonnato, nella misura in cui può passare qualcosa. Viceversa il mio amico assonnato può aiutarmi inconsapevolmente, ovvero sono io che posso usare a mio vantaggio quel che senza sapere lui mi da, bello o brutto che sia. Anche da quei meccanismi inconsapevoli di cui sopra posso imparare qualcosa di utile per me, ma sono io che mi devo pigliare quel qualcosa se lui, dormendo, non sa di dare. Stessa cosa per quel di buono che ha, mi devo pigliare anche quello.

Egoismo? Forse, ma sano secondo me.

Kael 01-01-2007 15.55.39

Concordo con Ray ed aggiungo che prima di poter aiutare gli altri occorre imparare ad aiutare se stessi... Se sono cieco che aiuto potrò mai dare? Finiremo entrambi nel fosso e le mie saranno solo belle parole...
Se invece prima aiuto me stesso, imparo a vedere e mi rendo migliore, allora poi potrò anche fare di più per gli altri...
Posso voler dare quanto voglio, ma se non ho niente... cosa offro?

Spesso la gente parla di buoni propositi verso gli altri, altruismo, ecc ecc... ma di fatto il più delle volte avviene perchè sono pigri e non hanno l'umiltà di iniziare da se stessi... Si sa che verso gli altri basta qualche bella parola per sentirsi gratificati e con la coscienza a posto... mentre verso se stessi occorre veramente rimboccarsi le maniche e le belle parole si perdono nel nulla...

Astral 01-01-2007 17.02.56

io non sono del tutto daccordo, spesso la cecità di un amico può tornarci utile, ricordandoci magari delle nostre parti completamente al buio, e stimolare a lavorarci.

Non so se vi è mai capitato di vedere alcuni difetti dei vostri amici che non vi piacevano, ma che appartenevano anche a voi, e avete pensato:

" Come vorrei reintegrare questo aspetto di me che non amo".

Dobbiamo valutare anche se il nostro amico che è solito dormire, in quel momento invece ci stia parlando come da persona sveglia.

La frase che ha usato Griselda mi sembra aver maggiore valenza per i maestri.

Kael 01-01-2007 17.29.15

Io invece sono d'accordo... icon_mrgr: perchè quello che dici non smentisce quello che dicevamo noi ma anzi lo conferma... (e poco più su lo si era già detto)
Si può imparare da tutti, come dici tu... ma se si tratta di voler "insegnare", forse sarebbe meglio aver prima imparato almeno un po'...

Che poi, sono sicuro, un Maestro impara anche mentre insegna... ma questo è un altro discorso..

:C:

griselda 01-01-2007 17.54.05

Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 27380)
Viceversa il mio amico assonnato può aiutarmi inconsapevolmente, ovvero sono io che posso usare a mio vantaggio quel che senza sapere lui mi da, bello o brutto che sia. Anche da quei meccanismi inconsapevoli di cui sopra posso imparare qualcosa di utile per me, ma sono io che mi devo pigliare quel qualcosa se lui, dormendo, non sa di dare. Stessa cosa per quel di buono che ha, mi devo pigliare anche quello.

Intendi specchiarsi negli altri? nonso.gif
:C:


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