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Sole 14-10-2009 17.22.34

Una storiella per pensare... o no?
 
Un monaco zen va dal suo maestro per chiedergli cosa deve fare:
- Maestro, stasera per la prima volta mediterò in zazen, cosa devo fare? A cosa devo pensare? Su cosa concentrerò la mia attenzione? Dovrò pensare al corpo? Alla mia mente? Dovrò cercare do fermare i pensieri? Maestro dimmi.

Il maestro amorevolemtne lo guarda e gli dice:
- fai quello che vuoi, così come viene, ma mi raccomando però, una sola cosa devi assolutamente fare: stasera quando mediterai in zazen, non pensare alla scimmia.


Il monaco facendo prezioso il consiglio del maestro, andò e tutto il giorno non fece altro che pensare di non pensare alla scimmiaicon_mrgr:


Ci sono diversi livelli interpretativi, a me è piaciuta moltissimo ma prima di dire qualcosa sule mie considerazioni, vi lascio un pò per pensarci (?) su e vedere se voi trovate una soluzione diversa dalla mia.

Ray 14-10-2009 17.50.36

Beh, come prima cosa è un paradosso... gli ha detto di fare una cosa impossibile, almeno in apparenza.

griselda 14-10-2009 18.16.34

Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 75407)
Beh, come prima cosa è un paradosso... gli ha detto di fare una cosa impossibile, almeno in apparenza.

Beh si infatti appena menzioniamo una cosa la mente la chiama, quindi se per tutto il giorno non doveva pensare alla scimmia il "non" non viene mai considerato, così per vedere se non la pensi la pensi. Insomma non so se si capisce.
Mi immagino la scena:" non devo pensare alla scimmia, non devo pensare alla scimmia, non devo pensare alla scimmia......icon_mrgr:" mi sa che alla fine gli si sarà materializzata li davanti.risata.gif

m@pi 14-10-2009 18.33.06

difficile ma non impossibile, se pone l'attenzione sul non pensare alla scimmia sarà fregato e ci penserà per proteggersi, se invece si rilasserà e dirigerà la sua attenzione altrove, concentrandosi in un'altra qualsiasi cosa, dimenticherà completamente la scimmia e riuscirà nel compito datogli dal maestro, non credete?

Sole 14-10-2009 18.36.49

Citazione:

Originalmente inviato da griselda (Messaggio 75409)
mi sa che alla fine gli si sarà materializzata li davanti.

E' una delle possibilità...


Il paradosso è sempre presente in effetti nelle storie zen così come ne è un punto fondamentale la negazione. Questo perchè dovrebbe essere appunto come accenna Gris, un modo per mandare in tilt la mente che elabora i pensieri ossessivi e meccanici.

luke 14-10-2009 18.40.17

Per me è per come è costruita la frase che si crea il paradosso, ci fosse stato scritto "non devi pensare alla scimmia" sarebbe stato facile, il fatto di dire "devi non pensare" lo fa diventare un devi fare qualcosa, cioè non pensare.
Il non fare si può trasformare quindi in un fare e viceversa...booh.gif

Sole 14-10-2009 18.42.46

Citazione:

Originalmente inviato da m@pi (Messaggio 75410)
difficile ma non impossibile, se pone l'attenzione sul non pensare alla scimmia sarà fregato e ci penserà per proteggersi, se invece si rilasserà e dirigerà la sua attenzione altrove, concentrandosi in un'altra qualsiasi cosa, dimenticherà completamente la scimmia e riuscirà nel compito datogli dal maestro, non credete?

In quel modo non è riuscito nel compito. Il compito era di ricordarsi di non pensare alla scimmia, non di dimenticarsi della scimmia...

Se pensa di non pensare avrà la mente ossessiva impegnata e potrà osservare, sarà concentrato a non pensare alla scimmia e sarà concentrato solo su quello. In ogni caso non pensare alla scimmia ricordandosi di non pensarla è impossibile. O te ne dimentichi o la pensi cercando di non pensarla, oppure?

Comunque è una storiella disgraziata perchè la meditazione zazen si fa davanti ad un muro bianco e a quel punto se ti raccontano sta storia o te ne dimentichi o sei invaso dalle scimmie.. provare per credere.

nikelise 14-10-2009 18.55.17

Citazione:

Originalmente inviato da Sole (Messaggio 75411)
E' una delle possibilità...


Il paradosso è sempre presente in effetti nelle storie zen così come ne è un punto fondamentale la negazione. Questo perchè dovrebbe essere appunto come accenna Gris, un modo per mandare in tilt la mente che elabora i pensieri ossessivi e meccanici.

Gia' e' la prova che nel mondo tutto e' doppio e secondo opposti che si rincorrrono come s'e' detto tante volte .
In questo caso il negare una cosa significa affermarla:
il pensare di non pensarla provoca il pensarla .
Questo in definitiva e' il divenire cioe' Maia o l'impermanenza o il panta rei di Eraclito , tutto scorre verso il suo opposto ......c'e' da diventare scemi se ci si sofferma a pensarci .
Ma quali sono le soluziopni create per porre rimedio a questa condizione a dir poco infelice ?

Uno 14-10-2009 19.29.36

La mente difficilmente registra il no, il non etc...
Lo fa razionalmente ma se non ci si punta con molta forza di volontà non lo si mette in atto, non lo si ricorda.

In questo senso non siamo diversi dai computer con il sistema binario ma non confondete lo 0 con il no.
1=vedo una cosa
0= c'è uno spazio.

il no equivale a "no 1" che manda in corto la mente non razionale, mentre quella razionale riesce a barcamenarsi.

Nell'educazione (in questo di un cucciolo o di un bambino non c'è differenza) la punizione è efficace perchè è una cosa visibile e concreta associata alla cosa sbagliata, un semplice no non ha lo stesso effetto, perchè la mente non associa la marachella che esiste ad un no cioè la marachella che non deve esistere, ormai esiste la marachella. La punizione invece si lega e rimane in memoria.

Ovviamente c'è modo e modo di punire....

Poi c'è il discorso della sete se ti dicono che manca l'acqua etc....

Sole 15-10-2009 00.06.11

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 75416)

il no equivale a "no 1" che manda in corto la mente non razionale, mentre quella razionale riesce a barcamenarsi.
.

Avrei detto il contrario ma forse perchè in questo caso associo la razionalità alla logica, invece come dovrei veder la cosa?

Trovo questa angolazione, la mente razionale cerca di trovare una spiegazione sensata e cerca di mantenere il controllo mentre quella irrazionale va in tilt molla e inizia a lavorare in altro modo. Una cosa del genere?

Nike,
Citazione:

Ma quali sono le soluziopni create per porre rimedio a questa condizione a dir poco infelice ?
Il maestro gli ha proposto la storiella per spiegargli la meditazione, per cui la soluzione è nella meditazione. QUesto quel che credo io..

stella 15-10-2009 10.07.04

Citazione:

Originalmente inviato da Sole (Messaggio 75404)
- fai quello che vuoi, così come viene, ma mi raccomando però, una sola cosa devi assolutamente fare: stasera quando mediterai in zazen, non pensare alla scimmia.


Un'altra soluzione potrebbe essere che l'allievo ha eseguito perfettamente il suo compito, in effetti si è impegnato a pensare di non pensare alla scimmia, che è quello che doveva assolutamente fare...

Altra soluzione: fare un lavoro manuale che assorba la sua attenzione di sè in modo da tenere la mente occupata evitando così il circolo vizioso di ricordarsi che non doveva assolutamente pensare alla scimma....

La meditazione forse consisteva nello sperimentare quanto è difficile non pensare a una cosa quando ti viene imposto di farlo e da questa difficoltà trarne un insegamento.

:C:

nikelise 15-10-2009 11.04.52

Citazione:

Originalmente inviato da Sole (Messaggio 75431)
Avrei detto il contrario ma forse perchè in questo caso associo la razionalità alla logica, invece come dovrei veder la cosa?

Trovo questa angolazione, la mente razionale cerca di trovare una spiegazione sensata e cerca di mantenere il controllo mentre quella irrazionale va in tilt molla e inizia a lavorare in altro modo. Una cosa del genere?

Nike,


Il maestro gli ha proposto la storiella per spiegargli la meditazione, per cui la soluzione è nella meditazione. QUesto quel che credo io..

Si anch'io credo che uno dei modi per uscirne sia la meditazione ma come si medita?
Bisogna aprire un 3d apposito o possiamo continuare qui ...se interessa?

Kael 15-10-2009 11.16.29

Citazione:

Originalmente inviato da nikelise (Messaggio 75445)
Si anch'io credo che uno dei modi per uscirne sia la meditazione ma come si medita?
Bisogna aprire un 3d apposito o possiamo continuare qui ...se interessa?

Nike.... qui: http://ermopoli.it/portale/showthread.php?t=1513

griselda 15-10-2009 11.16.53

Citazione:

Originalmente inviato da Sole (Messaggio 75413)
In quel modo non è riuscito nel compito. Il compito era di ricordarsi di non pensare alla scimmia, non di dimenticarsi della scimmia...

Se pensa di non pensare avrà la mente ossessiva impegnata e potrà osservare, sarà concentrato a non pensare alla scimmia e sarà concentrato solo su quello. In ogni caso non pensare alla scimmia ricordandosi di non pensarla è impossibile. O te ne dimentichi o la pensi cercando di non pensarla, oppure?

Comunque è una storiella disgraziata perchè la meditazione zazen si fa davanti ad un muro bianco e a quel punto se ti raccontano sta storia o te ne dimentichi o sei invaso dalle scimmie.. provare per credere.

Forse si poteva fare un tipo di meditazione che adottavo io un tempo ed era di far finire ogni scimmia ed ogni pensiero giù per un burrone.:@@

Uno 15-10-2009 11.43.57

Citazione:

Originalmente inviato da griselda (Messaggio 75447)
Forse si poteva fare un tipo di meditazione che adottavo io un tempo ed era di far finire ogni scimmia ed ogni pensiero giù per un burrone.:@@

E quando il burrone era pieno che facevi? icon_mrgr:

Sole 15-10-2009 12.00.48

Citazione:

Originalmente inviato da griselda (Messaggio 75447)
Forse si poteva fare un tipo di meditazione che adottavo io un tempo ed era di far finire ogni scimmia ed ogni pensiero giù per un burrone.:@@

Ho il sospetto che non bisogna applicare nessun metodo e che non serva nessuna soluzione razionale...
O forse l'unico metodo è esercitarsi sulla ballerina senza ballerina.. mi sa.. proverò.

Sole 15-10-2009 12.10.41

Il circolo vizioso micidiale è che nella zazen (che sembrerebbe essere la meditazione più difficile in assoluto, ma non sono io a dirlo, non potrei) non devi pensare, ma non devi nemmeno non pensare di pensare, non devi concentrarti a non pensare, ma non devi nemmeno dimenticarti di te. Un bel casino, no? Per questo pensavo alla ballerina.

Per questo molti pensano di meditare concentrandosi semplicemente su qualcosa, ancorandosi per non perdersi o non perdere la percezione di se stessi, ma ancorarsi è concentrarsi a quanto ho capito, ma poi manca un pezzo che permette di andare nello stato meditativo.

Sole 15-10-2009 12.28.56

Tanto per approfondire:

http://ermopoli.it/portale/showpost....6&postcount=13

griselda 16-10-2009 12.02.47

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 75454)
E quando il burrone era pieno che facevi? icon_mrgr:

Non mi si riempiva mai, però mi fai capire che era una cavolata. rido1.gif (è tornato evviva)icon_mrgr:
Citazione:

Originalmente inviato da Sole (Messaggio 75461)
Ho il sospetto che non bisogna applicare nessun metodo e che non serva nessuna soluzione razionale...
O forse l'unico metodo è esercitarsi sulla ballerina senza ballerina.. mi sa.. proverò.

Non ho capito il senso della ballerina senza la ballerina o forse nemmeno quello con la ballerina. icon_mrgr:
Però quando la mente è ossessiva per farla smettere un attimo ho letto in libro (ma l'ho anche provato e funziona) che se ti sposti dalla "mente al cuore" lei per un attimo la smette.
In soldoni bisogna guardarsi in giro come se vedessi tutto per la prima volta, con emozione, mentre di solito il nostro sguardo pare morto, se fai così è come se vedessi tutto come nuovo e per quei brevi momenti in cui lo fai o riesci a farlo la mente non ha tempo e spazio per pensare alla scimmia. icon_mrgr:

P.S. ma poi la scimmia non è simbolicamente la rappresentazione della mente?:@@

Sole 17-10-2009 19.54.09

Citazione:

Originalmente inviato da griselda (Messaggio 75526)

Non ho capito il senso della ballerina senza la ballerina o forse nemmeno quello con la ballerina. icon_mrgr:
Però quando la mente è ossessiva per farla smettere un attimo ho letto in libro (ma l'ho anche provato e funziona) che se ti sposti dalla "mente al cuore" lei per un attimo la smette.
In soldoni bisogna guardarsi in giro come se vedessi tutto per la prima volta, con emozione, mentre di solito il nostro sguardo pare morto, se fai così è come se vedessi tutto come nuovo e per quei brevi momenti in cui lo fai o riesci a farlo la mente non ha tempo e spazio per pensare alla scimmia. icon_mrgr:

P.S. ma poi la scimmia non è simbolicamente la rappresentazione della mente?:@@

Nel tread della ballerina molti hanno denunciato il "salto", la sensazione di vuoto allo stomaco nel cambio di giro della ballerina e nello stesso esercizio senza la ballerina bisognava cercare di riprodurre quella di sensazione di salto nel vuoto.. vuoto mentale.. cosa che dubito sia definibile banalmente come assenza di pensieri.
Quel cambio di rotazione era una sospensione, se pur minima, se pur un istante, del pensiero ossessivo, il pensiero comune, il pensare normale... come lo vogliamo chiamare, meccanico.
Ecco, ricordarsi di non pensare alla scimmia e nello stesso, medesimo istante senza alternanza ed alternativa non pensarci, è un qualcosa che manda in tilt e sospende e ci vuole una concentrazione pazzesca da togleire il respiro.. almeno per me.
Così come c'è quell'istante infinitesimale in cui l'apnea cambio il giro alla ballerina allo stesso modo c'è la scimmia che non deve essere pensata.
In questo senso lo intendevo ma non so ne sia corretto e ne tantomeno se possa essere chiaro a tutti quello che ho scritto. Dovrei provare a rimettermi in zazen.

Kael 17-10-2009 20.29.20

Citazione:

Originalmente inviato da Sole (Messaggio 75585)
Così come c'è quell'istante infinitesimale in cui l'apnea cambio il giro alla ballerina allo stesso modo c'è la scimmia che non deve essere pensata.

Eseguendo l'esercizio mi è sembrato che, dopo l'apparente paradosso iniziale, effettivamente si giunge in uno stato dove è possibile. Questo perchè il "ricordo" nasce a un livello più profondo del non pensare.
Il pensiero, quello che conosciamo abitualmente, non è che la punta dell'iceberg, ciò che emerge dal mare. Se andiamo sempre più in profondità di questo pensiero giungiamo alla sua origine, che si trova sul fondo del mare, e che potremmo definire l'Essere.

Quindi si ha una flebile, leggerissima, percezione di questo Essere, che si ricorda, da cui sgorga anche il pensiero che effettivamente "non pensa". Un lavoro che avviene simultaneamente a due livelli diversi, la sensazione è proprio quella di scoprire un livello più alto della mente a cui di solito non accediamo...


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