Ermopoli - Pellegrini del quotidiano

....ridiamo, piangiamo, parliamo
votiamo, voliamo e cambiamo
amiamo o disprezziamo.
Viviamo nel quotidiano
selezionando di volta in volta
e vagliando secondo noi
Quel ch’è di meglio
nel grande marasma dell’esistenza —

contestando scelte sbagliate
O delegando ad altrui il “sì”
per non doverci poi pentire
e magari ci si ritrova come chi
muore inerme ed inerte dì dopo dì
e non lo sa e poco sospetta:
Di poter rifarsi in un’altra esistenza
si ripromette – – – – e nel rimando è quotidiano.

Siamo pellegrini del quotidiano
che sorvolano alti o bassi
fra le nere ansie e sfumate aspettative
stiamo insieme ma tanto spesso
così soli
e non lo sappiamo fino a che
qualche cosa ………..
intorno a noi repentina accade —
e ci costringe — ad esser forti
come rocce quando poi
siamo fragili fuscelli fiduciosi
a volte troppo
mossi dai venti degli imprevisti
fino a che ——————————————
qualche cosa
ci induce a scegliere alfine
volta per volta
e a decidere prima o poi
come camminare in questa vita
procedendo al buio talvolta
e come restituire quel che è donato.

Qualcosa
Talvolta
Malgrado noi
ci obbliga a tradire noi stessi
per non tradire chi ci ama
O viceversa altri a tradire
per sopravvivere e salvare il mondo
che a poco a poco ci disegniamo
come nostro
ed entro il quale ci barrichiamo
Talvolta
Qualche cosa
ci impone un volto o un nome da tradire
per non abbandonare
regole o principi che
danno le direttive come fossero re.
Ma per fortuna accade anche
che qualcosa ci salvi nel suggerirci
di cercare sempre unità e comprensione
per non affogare fra i principi
fino a che poi non ti arrendi e là intuisci:

Solo l’esperienza ci salva a poco a poco
da morti che si potrebbero profilare
nell’orizzonte di rischi tanto inevitabili
quanto certi
davanti a paurosi varchi spalancati
a tentare emotività fragili e insicure
scoscese e frastagliate
Varchi minacciosi, Voragini
che ingoiano gioia di vivere
come terra leggera resa arida
da poca acqua per il timore
di tanti no che si profilano all’orizzonte
della nostra fervida e malata immaginazione

Mulinelli nella marea di morbose emozioni
che minacciano di far deragliare
le navi di carta dei nostri fragili
equilibri alla fortuna nella deriva
fra tanti scogli del quotidiano.
Solo l’esperienza ci salva
e la parola amica ci ristora
Tutto il resto è razionalità
che a volte rischia di ingarbugliare
menti fragili con la sua morsa
sottile e tagliente spietata e tridente
Tutto il resto è coraggiosa scelta
Che si impone
Fra compromessi, attese
promesse e principi sovrani
che ci indicano la via della vita
nella strada maestra di
tutti noi che semplici siamo
Pellegrini del quotidiano.

Con più coraggio
imbocchiamo il viottolo
quando tempo è giunto
che ci aiuti ad aprire le menti
ad essere elastici nel percorso
e nelle scelte mai sfuggenti
così nelle tappe, nelle soste e nel
pensiero dell’incontro con l’altro
sempre pronti preparati e presenti.