Emergenza Giappone
Da persona evitante non guardo i tg, e se sento notizie come queste ci metto un pò ad avere il coraggio di sapere. Ho letto sul web, ho visto un video, si resta senza parole. Che peccato, quante vite in un attimo distrutte, quanto lavoro di moderna organizzazione spazzato via. E la paura per le centrali nucleari. Quanta gente in pena e non sa nemmeno se si aggiungerà altro danno.
Leggevo che il Giappone dava i segni di una ripresa economica che ora si bloccherà. Non ho molto da dire, ma mi sento bloccata pure io e molte cose se ci penso mi sembrano inutili e di poco conto allora. Leggo anche che i verdi in Italia ora chiedono:"Niente centrali in nessuna parte del globo" . Verrebbe voglia di dire che sarebbe meglio. Ma mi chiedo anche se sia veramente possibile volere tutti i vantaggi e le comodità della tecnologia senza il nucleare. Così stasera parlandone a casa uscivano frasi del tipo: " E' meglio vivere meno ma senza l'inquinamento, senza certe cure?"... Quesiti davanti ai quali la mia mente pensa che non c'è la risposta giusta. E nucleare a parte, mi sentivo di scrivere qualcosa pensando a quella parte della terra così duramente colpita come se non avesse valore che sia povera , ricca. La natura non guarda in faccia nessuno, l'uomo non può far nulla. |
E' una sorte che noi siciliani conosciamo bene, vuoi per i terremoti vuoi per lo tzunami, anche se non l'abbiamo vissuto direttamente ma la nonna raccontava di parenti che tornavano a piedi da Messina fino al paese e di averci messo dei giorni.
La gente allora ignara dopo il terremoto andò a ripararsi nel porto sicuro vicino la spiaggia, certi che non vi era crollo di case o di strade spaccate, poveretti ignari che di li a poco l'onda anomala li avrebbe travolti. Si racconta che dopo dentro le case nuotavano i pesci. Una città rasa al suolo, e quasi tutti morti. E' una notizia che annichilisce soprattutto per la centrale nucleare che non si sa cosa accadrà. Questo fa accrescere maggiormente la paura. Tutta la tecnologia del mondo non può nulla contro la Natura che fa il suo corso e ciclicamente spazza via l'opera dell'uomo azzerando il conto. Una volta non vi era inquinamento ma la gente moriva di fame, di freddo, di malattie, di terremoti e inondazioni. Oggi si vive più a lungo, con più comodità ma si vivono altri disagi, altri pericoli e la Natura è incontrastabile. Non credo che l'uomo rinunci al progresso, alla tecnologia, anzi penso che si accanirà di più, vuole essere invincibile, immortale, avere la meglio sulla Natura, se necessario e possibile colonizzare un altro pianeta. Sinceramente in questo momento ho paura per il futuro, per come si potrà vivere o non vivere. Questi disastri naturali ci fanno pensare che davvero la fine del mondo è prossima. Prima o poi dobbiamo morire tutti ma quello che mi preoccupa è il come... Non so se c'è realmente qualcosa che possiamo fare o arrenderci all'ineluttabile destino. |
Sembra quasi che ogni paese deve caversela da se...
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Ogni volta in cui mi trovo davanti a catastrofi di questo tipo non posso che riflettere sulla nostra piccolezza, so che è una riflessione banale però quando queste cose non sono sotto gli occhi in genere l'uomo si sente abbastanza onnipotente rispetto all'universo in cui si trova immerso... E ogni volta le mie convizioni su un Dio buono che ci protegge ecc ecc vacillano, di fronte a queste cose mi nasce sempre l'idea che in realtà l'Universo (o Dio) non è nè buono nè cattivo ma solo una bilancia perfetta, cadono tutte le qualità umane che la mia mente per bisogno tende ad attribuirgli.
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io però non credo che sia tutto frutto di una casualità, seppure è drammatico ciò che è successo.
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Posso comprendere i tuoi sentimenti di sgomento e impotenza, che spesso cozzano cogli insegnamenti che ci sono stati insegnati da piccolo, di un Dio che protegge.
Questo mi ricorda quanto troppo spesso ci perdiamo in cose inutili e non cerchiamo di sviluppare l'occassione che ci da la vita per creare o trovare il nostro scopo nella vita. Purtroppo la sola mente umana non può darsi risposte, se non quelle di tragiche fatalità che succedono. In parole povere perdiamo la vista d'insieme, ma perchè la domanda spontanea è: e se succedesse a noi? |
Astral secondo me è sbagliato dire "se succedesse a noi". A noi è già accaduto, il terremoto e il maremoto che distrusse Messina e Reggio è di cento anni fa e non per la prima volta, mentre i terremoti catastrofici sono recenti in Italia, hai dimenticato l'Abruzzo? Hai dimenticato il crollo di una montagna a Scaletta? Oppure per dire che è accaduto a noi si deve distruggere tutta l'Italia?
Tra l'altro l'economia mondiale risentirà molto e questo ci tocca tutti, senza contare il pericolo maggiore delle radiazioni provenienti dalla centrale nucleare se non riuscissero ad evitare il pericolo di esplosione. Il problema ci tocca a livello mondiale sia umanitario che economico. |
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A me il terremoto bello forte mi ha danneggiato la casa prima dei miei genitori nel '75 poi casa mia 20 anni fa, certo lo tzunami non mi è capitato per fortuna. Conosco molti amici che hanno perso la casa durante i terremoti e vivono ancora nei prefabbricati in attesa della loro casa, e altre persone che l'hanno persa coperta dalla lava, lo scorso anno ho perso un caro amico a Scaletta Zanclea quando è venuta giù la montagna inghiottendolo con la sua auto. Forse vuoi dire che non hai mai vissuto questa esperienza e non sai cosa si prova? |
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Ricollegandomi a Webettina per non andare OT, nonostante la brutta esperienza delle centrali del nucleare, c'è chi da noi si ostina a volerle mettere, con la bella differenza che noi non siamo il Giappone. |
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Mi sa che così polemizziamo, meglio lascio la parola a Webettina... però Bettina è un bel diminuitivo!soio.gif |
I giapponesi hanno saputo negli secoli convivere coi terremoti, il giappone si appoggia sull’intersezione di quattro placche tettoniche e non è casuale che accadono terremoti ma è certamente eccezzionale il terremoto che si è scatenato venerdì.
Il giappone è una nazione orgogliosa e composta che ha saputo rialzarsi dopo due bombe atomiche e una seconda guerra mondiale che la mise in ginocchio. E' attualmente la terza potenza economica mondiale e per ottenere un così grande risultato ha dovuto trovare energie alternative alle naturali. Ha costruito centrali elettronucleari sapendo che dovevano resistere a magnitudo elevate e onde anomale, ma quella di venerdì è stata eccezzionale. La scelta del nucleare è stata obbligata dal fatto che il giappone è un'isola che non offre energie naturali sufficenti per il suo fabbisogno politico-economico. In totale il giappone ha 18 centrali elettronucleari con un totale di 55 reattori operativi. Sono scelte obbligate (e non), i giapponesi convivono coi terremoti da sempre perchè il giappone è la zona geologica più attiva del pianeta. Ma non è prevedibile un cataclisma come quello di venerdì ed anche se ci si prepara al meglio, ed i giapponesi sono formidabili in questo, nulla può l'uomo di fornte alla violenza della natura. Anche la Faglia di Sant'Andrea sarà per la la California la causa di un devastante terremoto e da anni lo stanno aspettando, lo chiamano il big one. Poi le isole della polinesia, il krakatoa, yellowstone, il marsili, l'etna, il vesuvio, etc... la terra è un pianeta giovane ed è per questo che è sempre in movimento. I vulcani, le faglie, le placche tettoniche, i terremoti sono una costante su questa terra, purtroppo accade eccezzionalmente che la natura si manifesti in modo violento e l'uomo ne subisce le conseguenze. |
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