scusa se ti ho nerettato un pezzo del discorso, sono io che volevo evidenziarlo.

Spesso i problemi comunicativi dipendono dal linguaggio. Tu non capisci cosa intendeva Uno perchè sei sintonizzato su altri significati... lui non riesce a spiegartelo perchè sei sintonizzato su altri significati...

Mettiamo che in un ipotetico mondo antico tutti i paesaggi siano in un modo che adesso diremmo belli. Adesso diremmo belli perchè abbiamo quelli brutti. Facciamo finta che in un remoto passato siano esistiti solo paesaggi che noi chiameremmo belli. Tutti allo stesso livello di bellezza.
Tu dici che gli abitanti contemplerebbero lo stesso.

Certamente che contemplerebbero. Ma il paesaggio, non la bellezza. Se tutti i paesaggi fossero allo stesso livello di bellezza, il termine "bellezza", con relativa dualità bello/brutto non esisterebbe, almeno riguardo ai paesaggi.

Se siamo in una condizione duale, se esistono termini opposti che stanno ad indicare opposte situazioni di giudizio e vissuto, un termine prende il significato dall'altro. Il tramonto è bello perchè la fabbrica è brutta.

Che poi una cosa bella mi provochi desiderio di contemplazione è vero. Che detto desiderio ci sia anche se io non conosco cose brutte, va bene, ma non parlerei più di bello e brutto... non parlerei di bellezza.

Tra l'altro sarebbe necessario che tutto fosse bello allo stesso livello, altrimenti, se una cosa fosse meno bella dell'altra, io preferirei la seconda... e la prima sarebbe brutta e punto a capo.

Quando tutto è bello allo stesso modo, la bellezza non esiste.


Per questo ti ho nerettato la frase. Uno parla di dualità... tu semplicemente parli di altro.

Ritieni si possa scegliere la bellezza e lasciare la bruttezza... invece puoi solo scegliere che paesaggio contemplare...

Di certo una persona povera non puo dire di essere felice,se non ha ne da mangiare ne dove andare a vivere.
Però se ci fosse un aiuto umanitario ma nel vero senso della parola cioè se ci fosse una persona che gli porge la mano la persona povera si che puo dire di essere un po felice.
Come il lavoro,ci sono persone che scelgono il lavoro che fanno e allora si sentono sodisfatti e felici...
Ma altre persone sono costrette a lavori duri e sgradevoli...pur per guadagnarsi un po da vivere...di certo non possono dire di esse sodisfatti della loro vita lavorativa e perciò non sono felici...
Se nel mondo ci fosse possibilita per tutti di scegliersi un lavoro adatto alle loro forze di sicuro saremo tutti un po più felici...
Ma la felicità è una lunghissima strada da pecorrere e solo chi ha tanta fede puo farcela.
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Sono stato a Cuba. C'era un livello di povertà notevole, vivevano di stenti ma erano in molti ad essere felici. Quella felicità che sgorga dal profondo e che traspare dagli occhi, come in un bambino, e questo calore lo senti mentre cammini fra quelle vie popolari in terra battuta.
Il mio vicino è dirigente in una grossa agenzia d'assicurazioni, guadagna moltissimo e ha la villa a 3 piani, ma rispetto a quei cubani ha lo sguardo vitreo, spento...
Chi è più felice fra i due secondo te?

Sai, non esiste il lavoro che ci realizza. Siamo noi a realizzare il nostro lavoro...
Siamo noi che dovremmo essere attivi e non subirlo, anche se poi sono in molti a pensarla come te... e allora rincorrono per tutta la vita i loro sogni e quando li acchiappano... pufff... scompaiono come nuvolette..

Con la ricchezza non ti puoi comprare la felicità...perchè quella è solo materiale e non viene dall'anima....
Avolte come quei bambini che mi hai detto tu che sono poveri ma felici,per loro la felicità sta nelle piccole cose....
Comuncue credo che la felicità non si combra...
:)

secondo me la felicità sta in entrambe le cose, sta a noi, alla ns. anima comprenderne il significato. Posso anche essere straricco, ma ciò non vuol dire che sia una persona spenta o che non abbia compreso il senso della vita....
Ognuno sceglie la proprie esperienza e secondo il mio personale punto di vista può darsi che ci sia una persona ricca che abbia compreso molto di + di quella povera, ma ripeto, ovviamente è solo una mia opinione fiori.gif

Dai che piano piano... :wow:
Prima sembrava che la felicità stesse solo nelle cose "grandi".. poi hai detto in quelle piccole... e infine dici che non si compra...
Ma se non si compra non può stare nelle "cose", no? Le cose si comprano...

E allora dove sta la felicità? Dentro o fuori di noi?
Si chiama "stato d'animo" mica per niente icon_mrgr:

L'anima è come uno strumento musicale che comprende tutta la scala di note... da quelle gravi a quelle acute.. Per suonare una bella canzone c'è bisogno di tutte le note, chi si intende un po' di musica sa che fare un giro di accordi tutti maggiori alla fine stanca e diventa noioso... così come un giro tutto in minore diventa una lagna infinita...
Per fare un giro armonioso e completo servono tutte le potenzialità della musica, e infatti i giri principali sono così... il giro di Do (maggiore) ha bisogno del La min e del Re min, per passare poi al Sol settima... prima di tornare in Do...
Ed ecco che nella nostra vita noi percepiamo un solo stato alla volta, e chi è in minore adesso si lamenta, così come chi è in maggiore gioisce... ma se sentissimo tutta la canzone, dall'inizio, sentiremmo solo Passione per la musica e gli accordi maggiori si fonderebbero con quelli minori, in una grande e Unica sinfonia che non conosce solo gioia o solo dolore, ma sarebbe solo... MUSICA... :wow:

abbraccio: :C:

Chissà perchè però fanno vibrare molto di piu le tonalità alte^_^.

Ed è vero che ognuno di noi per natura prende solo determinate estenzioni vocali.

La completezza la vedo nel suonare tutte le note, ma se uso note troppo gravi, una canzone perde.

Comunque si, la felicità non sta nelle cose, credo sia dentro di noi.

Bisogna vedere qual'è il tema musicale dell'anima. Non tutte le canzoni sono uguali.

parlando di note musicali e vibrazioni, se ascoltiamo una nota come L'OM (scusate se la chiamo nota, non sò come definirla...meglio parola? però è cantata)...che è piuttosto bassa come vibrazione o meglio come tonalità...io direi che mi scuote parecchio in ogni caso...
Ho detto una stupidata? non sò mi sorge il dubbio...booh.gif

Siamo felici?
per quel che mi riguarda ora no, ieri lo sono stato e domani... lo spero.icon_mrgr:
ma non rincorro la felicità.
Questa secondo me è....come dire....un "picco emozionale".
Fa parte del gioco, proprio come sua sorella infelicità.
Si desidera essere sempre felici? Che ardua impresa...e certamente avere tutto il desiderabile non ne dà la certezza.
C'è la ragazza ricchissina e con un gran vuoto dentro come il barbone realizzato, ma entrambi conosceranno o hanno conosciuto monenti felici :) e nonpiango.gif .
Non mi auguro di essere sempre felice....come essere immortale.....sai che pizza dopo il primo milione di anni.....manata.gif
quello che desidero è essere.....Sereno....
per accettare con serenità sia la felicità che l'infelicità....godere di tutte le ore di luce come quelle di buio....il bel tempo e il non...
sperando che si possa andare al mare il + possibile.boccaccia:
Delle volte riesco ad essere felice quando mi sorprendo sereno.....mi ci vuole poco forse?? forse...

Non ho letto gli ultimi post e sono sicuro di aver interrotto qualcosa.....OK....procedo....martello.:

fiori.gif :C:

Come hai detto tu limportante è quello di essere sereni con se stessi ed è propio la serenita interiore che poi porterà alla felicità...
Bisogna aprezzare anche il brutto della vita perchè se non consceremo il dolore non potremo sapere mai quando arrivera la felicità....
abbraccio: