L'uomo: il meglio o il peggio della creazione?
Mi stò convincendo sempre più che l'uomo (forse meglio con la 'u' maiuscola) è , facendo la somma delle sue potenzialità, la creatura meglio riuscita di questo universo (escluso ovviamente i Creatori).
Chiaramente questa mia dichiarazione è un poco provocatoria. Spero quanto basti per stimolarvi a dire la vostra e per vedere se i miei pensieri coincidono con quello degli utenti del forum. Più avanti cercherò di motivare la mia asserzione iniziale. |
Si ma perchè meglio o peggio? E una via di mezzo?
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Citazione:
Facciamo un'esempio concreto per esplicare meglio il mio punto di vista. Prendiamo i primi mobili prodotti da un falegname, e prendiamo quelli che produce dopo qualche anno di attività. Probabilmente i primi lavori del mastro legnaio saranno qualitativamente peggiori rispetto agli ultimi, per ovvi motivi. Quindi è molto probabile che le ultime creazioni siano migliori delle prime. Non sei d'accordo? booh.gif |
Citazione:
Da un punto d vista filosofico stai cercando di dimostrare un assunto con le conseguenze dell'assunto stesso, ossia ti mordi la coda. Occhio, non ho detto che non sono d'accordo sul tuo assunto, sto solo dicendo che per ora le argomentazioni sono debolucce. |
Citazione:
In questo senso sono d'accordo con te. Se invece prendiamo la teoria dell'evoluzione della specie, i tentantivi mal riusciti sono funzionali all'avvento di un tentativo riuscito bene... e quindi sempre perfezionabile, ma ciò che lo rende diverso non è quello che madre natura prevede, ma ciò che l'uomo può fare di se stesso. Infatti dal titolo della discussione tu sottintendi che se non è il meglio l'uomo non può essere che il peggio della creazione, e in questo ci vedo la verità nel senso che è il migliore se agisce secondo le leggi divine e universali ma diventa il peggiore se si arroga il ruolo di Dio, nel senso che possiede le potenzialità per distruggere il creato, quanto meno il nostro conosciuto in cui viviamo. |
Citazione:
L'uomo è una macchina eccezionale la puoi, sapendolo fare, programmare come vuoi ed ottenere dei risultati che sono sempre eccezionali perchè sono il frutto della programmazione Quindi io guardo l'uomo sotto l'aspetto della macchina biologica e macchina psicobioenergetica direi che è davvero una Creazione di Dio al di là di quello che gli uomini arrivino a fare Esempietto banale è come avere il computer più sofisticato al mondo e darlo in mano ad un bambino o al più capace hacker |
Citazione:
Le potenzialità di crescita (o di distruzione) che l'uomo ha a disposizione sono le più ampie di qualsiasi essere del creato (compresi quelli spirituali). Se potessero essere espresse completamente allora supererebbe ogni altra creazione. |
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Se invece guardi all'uomo da un'altro punto di vista , come lo vedi? |
Citazione:
Comunque, il fatto che estendo alcune caratteristiche umane al creatore mi sembra ovvio di si, visto che siamo fatti a sua immagine. Anche le altre creature sono fatte a sua immagine? O l'uomo è quella che ci si avvicina di più? |
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Indagando il termine "immagine" può risultare più chiaro. Questo sempre ricordando che in realtà concordo col tuo assunto di base e cioè che siamo nella "posizione" migliore del creato, anche se non direi che siamo (già) migliori. |
Citazione:
Macchina probabilmente sembra riduttivo e forse lo è, ma non mi viene un termine più adatto per discrivere l'uomo che libero di essere quello che vuole non è, per via della programmazione, ma come base ha l'Essenza di chi l'ha creato e non di chi lo ha programmato. Invece io lo vedo la migliore creazione perchè può trovare la sua Essenza |
Citazione:
Sono contento che almeno siamo d'accordo sull'essenziale. La domanda successiva è allora la seguente: perchè non siamo (già) migliori? La colpa è da imputare solo all'uomo? |
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Non seguendo la strada che Dio aveva indicato questo potenziale è andato in parte distrutto. E' poi evidente che l'evoluzione dell'uomo non dipende solo da lui stesso ma è influenzabile da fattori esterni. Che qualcuno in quest'universo sia geloso dell'uomo o abbia paura di essere scavalcato ? Se davvero dovesse esistere non mi sorprenderei che impedisca più o meno attivamente che ciò avvenga, e questo potrebbe spiegare molte cose. |
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Se la prendiamo per buona senza approfondire nega il tuo assunto. Infatti prima del peccato originale l'uomo non era il migliore. C'erano esseri che gli erano superiori spiritualmente e quelli che invece gli erano inferiori lo sono diventati perchè temevano che l'uomo avrebbe potuto superarli (e si ribellarono ecc.ecc.). Con il peccato originale l'uomo perde alcune sue prerogative, però dal mio punto di vista ne acquista altre in potenza (il miglior modo di mentire, d'altra parte, è quello di mescolare menzogne a verità)... scendendo di più nella materia. |
Citazione:
Non credo insomma che a Dio alcune creature siano riuscite meglio e altre peggio :D Anche sul peccato originale la cosa non è così semplice, Cristo era "pronto" a venire ancora prima che l'uomo fosse creato, la caduta quindi era in qualche modo programmata, inevitabile. Oserei dire necessaria. L'uomo è la creatura che in questo spazio tempo ha le più grandi possibilità di evoluzione, ci sono altre creature troppo imperfette per sperare di poter evolvere e ce ne sono altre già troppo perfette per poter migliorare ulteriormente. L'uomo è la creatura "di mezzo", quella che più può spaziare fra alto e basso. Inoltre, simbolicamente, cadendo l'uomo non ha distrutto le sue potenzialità, ma anzi ha aquisito la conoscenza del bene e del male (ne ha mangiato il frutto) mettendosi così "virtualmente" in gioco, mentre prima era perfetto eppure era incompleto (da cui il concetto di pecca, mancanza) dal momento che gli mancava una cosa fondamentale, l'esperienza. |
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Questo era stato programmato da Dio,ma la caduta non era necessaria ed era evitabile per "l'evoluzione" dell'uomo. In realtà il primo uomo era più libero di quello che esiste attualmente. Inoltre questo ragionamento porta alla conclusione che il Creatore aveva programmato tutto fin dal'inizio, e se è così ,non esiste il libero arbitrio e ed altre implicazioni. Infine, seguendo il tuo ragionamento si potrebbe dire, per assurdo, che anche Satana ribellandosi all'ordine prestabilito ha aumentato le sue potenzialità. Cosa che spero e credo non penserai. |
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Per quanto riguarda la caduta nella materia (questa mia interpretazione differisce evidentemente dalla tua) l'uomo era immerso nella materia già dal momento della sua creazione. Adamo era una creatura in carne ed ossa qui sulla terra. Le potenzialità dell'essere umano "primo" sono evidenti: poter primeggiare sulle creature animali e materiali, ma la possibilità di poter comprendere ed accedere anche ai regni spirituali. Una creatura di questo tipo (materiale ma con una componente spirituale) ha dei vantaggi incredibili dal punto di vista evolutivo (sia data a Dio la lode e la gloria per questo scusa.gif ) ed è stato subito evidente a tutta la creazione che avrebbe, nel tempo, surclassato la maggior parte di quella esistente. Basti pensare al progresso tecnologico degli ultimi anni. Se l'uomo non fosse stato "disturbato" fin dall'inizio non è possibile pensare a che livelli sarebbe ora l'umanità. |
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La realtà è che era perfetto ma incompleto come dicevo sopra, avrebbe potuto aspettare anche mille anni ma sarebbe caduto lo stesso. Questo perchè sarebbe rimasto nella sua perfezione incosciente, andava in giro nudo senza accorgersi, etc... Solo quel frutto potè dargli la conoscenza (di se stesso in primis), mentre prima non l'aveva. Sul libero arbitrio esiste proprio per il fatto che Dio gli mise lì l'albero, non glielo negò. Altrimenti avrebbe potuto darglielo solo a tempo debito come dici tu. Per Satana il discorso è chiaramente diverso, resta il fatto che Dio allontanò l'uomo dall'Eden per non fargli mangiare anche il frutto dell'albero della vita, ripromettendosi di farglielo mangiare a tempo debito, dopo che l'uomo si sarà redento. Tutto quello che dici sulle potenzialità del primo uomo sono corrette, ma se il fulcro di tutto l'Universo è fare esperienza, che senso ha una vita senza poter conoscere? |
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Chi farebbe guidare ad un bambino una Ferrari ? Quando Adamo avrebbe compiuto "la maggiore età", dimostrando di essere cresciuto e responsabile Dio gli avrebbe concesso di mangiare dall'albero della conoscenza, ampliando così il range della sua esperienza. Qualcuno che è venuto dopo di Adamo riassunse il concetto con queste parole: "Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso". Questo è il mio, semplice, logico ragionamento. Citazione:
Il Signore Dio diede questo comando all'uomo: «Tu potrai mangiare di tutti gli alberi del giardino, ma dell'albero della conoscenza del bene e del male non devi mangiare, perché, quando tu ne mangiassi, certamente moriresti». |
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Provando a ragionare un attimo insieme, si vede come le due cose siano strettamente connesse. L'uomo non avrebbe potuto disubbidire a Dio in nessun altro modo, dato che l'unica proibizione era appunto quella, così come non poteva mangiare il frutto senza disubbidire... E per mangiare il frutto la donna (la parte femminile, quella che accoglie) dovette ascoltare il serpente... Tutto ciò mi porta a pensare che non c'era nessun tempo stabilito come dici tu, l'unico modo per attingere a quel frutto era dar retta al serpente. Se l'uomo non l'avesse fatto ancora adesso il frutto dell'albero del bene e del male gli sarebbe proibito. Del resto prova a pensarci, tuo figlio potrebbe veramente raggiungere la "maggiore età" se tu lo avessi messo in un mondo ovattato dove non avrebbe la possibilità di sbagliare mai, nemmeno una sola volta? Sbagliando s'impara, posso dire mille volte a un bambino che il fuoco scotta, ma finchè non ne farà esperienza lui stesso non conoscerà il fuoco, non potrà averne il minimo controllo... E' importante anche il fatto che oltre ad albero della conoscenza sia chiamato anche albero del bene e del male. Non c'è conoscenza senza il male (così come senza il bene), non c'è conoscenza senza "caduta". Caduta che poi non simboleggia altro che uno spostamento di piano, da spirituale a più terreno, per fare esperienza della materia fin nelle sue viscere. Citazione:
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Citazione:
Ribadisco che per un bambino il modo più sicuro per imparare è quello di ascoltare l'esperienza del genitore ed imitarlo nel suo operare. Il modo di apprendimento "a tentativi" potrebbe essere più veloce, ma può anche essere fatale. |
Citazione:
Però anche ascoltando il genitore arriverà comunque il momento di provare a fare esperienza e questa, a mio avviso, deve essere una cosa personale per essere assimilata e "digerita", compresa davvero nel proprio essere. |
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