La vicenda di Knut
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La vicenda è ormai famosa: una mamma orsa, ospite dello zoo di Berlino, dopo aver dato alla luce due cuccioli, li ha "abbandonati", ignorandoli. Uno dei cuccioli è morto, mentre del piccolo Knut si è preso cura un veterinario dello zoo. L'orsetto è stato prima messo in incubatrice, e cresciuto mangiando attraverso un biberon e ora che ha tre mesi puo' dirsi salvo da morte certa, se l'uomo non fosse intervenuto.
Knut è già diventato la mascotte dello zoo, e giusto ieri sera ho visto in tv, che fanno delle file incredibili per vederlo, e i gadget impazzano insomma, è già diventato businness... Il caso pero' ha sollevato una grossa polemica da parte di alcuni animalisti, che dicono che salvando l'orsetto abbiano violato il "diritto alla vita degli animali" e che sarebbe stato più corretto ucciderlo con un'iniezione letale, dato che la sua sorte sarebbe stata quella di morire se l'uomo non si fosse intromesso, e che non si puo' fare di un animale selvatico un animale "da compagnia". Il veterinario che lo ha in cura, invece sostiene che al di là della tenerezza che puo' suscitare il piccolo, gli orsi polari sono a rischio estinzione, e questo è un motivo più che valido per tenere in vita il cucciolo, che in futuro potrà contribuire alla nascita di altri orsi. Ormai non è più in discussione se tenere o meno in vita l'orsacchiotto, ma questa vicenda mi ha fatto pensare. L'orso è comunque nato in uno zoo, quindi, avrebbe avuto possibilità di vita diverse se fosse stato allevato dalla madre? E' vero che in condizioni naturali sarebbe morto, ma si trovava già in uno zoo.. e mi sembra assurdo parlare del diritto alla vita degli animali, proponendo di sopprimerli con un'iniezione.. che ne dite? |
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Riflettere, come dici, sull'intervento dell'uomo nella " naturale vita" ( e anche sorte) dell'orsetto. Credo che anche questo comportamento, del veterinario e di chiunque altro può intromettersi nella vita degli animali, che si fonda secondo me su una solidarietà all'essere vivente, credo che sia da guardare da un punto di vista etico. Si sente parlare in giro, appunto come in questo caso, di diritto alla vita dell'animale ricomprendendo all'interno di questo anche la " sorte" naturale quand'anche si tratti di morte di questo. Da un lato c'è la natura, crudele se vogliamo ma non dimentichiamoci che la vediamo dal " nostro" punto di vista, mentre dall'altro c'è questo comprensibile atteggiamento in cui la parte sensibile dell'uomo tende, come in questa circostanza, di raggiungere un risultato; talvolta riuscendoci. Si potrebbe discutere, se ha fatto bene o no, il medico, a salvare l'animale come del resto hanno fatto alcuni animalisti. Ma quello sul quale, secondo me, si può ragionare non è tanto dell'intromissione dell'uomo nel normale ciclo di vita, e morte, di un qualsiasi animale, quanto invece della salvaguardia di un ambiente, all'interno del quale " vive" anche l'uomo, che oggi è difficile da trovare e manifestarsi. Credo a mio avviso che si possa parlare allora di una propria etica, nello specifico quella del veterinario, mediante la quale si può avanzare la pretesa, o meglio una sorta di riscatto morale, di saldare un conto con l'ambiente nel quale si vive. Questo a prescindere se si tratta di un animale ovviamente. Un comportamento quindi che non faccia distinzioni. Non sto dicendo che bisogna, a forza, essere partecipi o artefici del ripopolamento degli orsi polari ma semplicemente che, osservando che c'è in natura un ciclo che va rispettato, agendo all'interno di questo fin dove possibile. E' ovvio che se ho aiutato l'animale, tra l'altro selvatico, a salvarsi non posso poi, di conseguenza, farne una mascotte da esibire nello zoo, caso mai sfruttando la cosa a mio vantaggio nascondendola dietro l'ideale o giustificazione, del ripopolamento della specie. Prese tutte le dovute misure per portare avanti questo nobile fine, secondo me, l'animale andrebbe comunque rilasciato a quello che poi può risultare un destino florido per la sua vita ovvero risultarte, il salvataggio, una parentesi prima di arrivare alla fine. Solo in questo caso, forse, avrò fatto ciò che è meglio lasciando il " compiuto ed il compito" all'evoluzione. |
La natura si autoregola e di conseguenza anche gli animali.
Oggi raccontavo ad un’amica di quando avevo dei pesci tropicali nell’acquario. I pesci depongono moltissime uova ma gli avannotti che sopravvivevano saranno proporzionati all’ambiente in cui dovranno vivere per poter sopravvivere tutti. Addirittura se non c’è la condizione giusta i pesci non procreano o nel caso mangiano i loro piccoli. Un equilibrio che l’uomo pare non avere ancora trovato e per questo scambia per cattiveria qualcosa che in natura è del tutto normale. Ah poi la storia dell’iniezione è pazzesca per non prendere coscienza di ciò che succede in natura perché non si sopporta di vedere un animale soffrire uccidiamolo subito così non soffriamo neppure noi. Non ho mai compreso gli zoo e non comprendo come si possa andare a vedere col sorriso sulle labbra degli animali chiusi in gabbia e resi schiavi, sottratti alla loro reale vita e libertà. Se si stanno estinguendo ci sarà un motivo magari il mutare dei climi e inquinamento contribuiscono alla scomparsa di alcune specie ma questo è sempre successo da tempi immemori e non credo che si risolva mettendo chiudendo gli animali negli zoo togliendoli per sempre dal loro ambiente naturale. In ogni caso se noi fossimo chiusi in gabbia o cmq vivessimo in ambiente che non è il nostro come ci comporteremmo? Già manata.gif l’uomo è l’animale che più si adatta alle diverse situazioni….. |
Di certo propendo per lasciarlo in vita dato che l'orso è vero che poteva morire senza madre ma in quel caso non doveva esistere neanche l'uomo, dato che esiste è logico che invece viva.
Invece mi è tornato alla mente il fatto che gli animali in estinzione sembrerebbe che sia una scelta motivata da un fatto che in questa sezione non c'entra niente ma cmq che scelgano di non proseguire la loro esperienza collettiva come specie e la continuino in altri livelli di coscienza. |
Non penso si potrà mai dire se era giusto o no salvare l'orso da morte certa. Vero è che Madre Natura l'avrebbe ucciso, e non necessariamente bisogna vedere la cosa come un brutto avvenimento. La natura si utoregola, e vince la legge del più forte. Ma bisogna anche ricordare che tutto va nel cerchio della vita, e da un animale morto si nutrono i vermi, che a loro volta fanno nascere l'erba da cui traggono energia gli erbirovi, e così avanti in cerchio... L'uomo molte volte per scopi suoi pensa di aver fatto delle buone azioni non rendendosi conto di aver "intaccato" un qualcosa di perfetto che è la Natura.
L'uomo da quando esiste ha sempre cercato in tutti i modi di controllare e dominare la natura: dalla coltivazione, dall'allevamento, dal ricavare ogni forma di energia dal petrolio, dal vento e così via.. L'uomo è avido di energia, non gli basta mai! Mi viene da ricordare un pezzo del film Matrix che mi ha fatto molto pensare.. Si diceva che, in modo del tutto naturale, ogni animale crea una sorta di equilibrio con l'ambiente circostante, nel luogo in cui vive. Viceversa l'uomo può essere paragonato ad un virus, nel senso che una volta consumata ogni sorta di risorsa naturale, si sposta cercando un altro posto da sfruttare. Penso che l'analogia non si discosta molto dall'uomo comune.. |
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Noi spesso ci sentiamo al di fuori, ma siamo dentro Madre Natura... già il solo credersi suoi rivali, pur dispiacendosene, a mio avviso è superbia. |
Ci sono lupe che allevano uomini... ci sono leonesse che allevano gazelle.
La Natura non distingue... l'uomo si separa.... Gli animalisti distinguono tra animali e uomini e pensano di amarli... |
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Boh mi piace cmq pensarlo.....fiori.gif |
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Forse è questo il "destino" dell'uomo.. ma come ci si può sentire dentro Madre Natura sapendo che, da tanto che l'uomo sta inquinando la Terra, la temperatura si sta alzando e i ghiacciai eterni si stanno sciogliendo? Forse ho una visione fatalistica e drammaturgica dell'uomo, ma non penso si possano ignorare certe cose. |
E' notizia di oggi, a Norimberga sono intervenuti in favore di un altro cucciolo di orso polare, rifiutato dalla mamma e che aveva già ucciso (e pare divorati) gli altri suoi due cuccioli. Ora gli addetti di uno zoo si occuperanno del piccolo, sembra che volessero evitare l'effetto mediatico che ha scetenato tempo fa il salvataggio di Knut (pero' già si dice che sarà indetto nelle prossime settimane un concorso per deciderne il nome.. mah).
Tra l'altro nei tg non hanno mancato di sottolineare che proprio sulla vicenda dell' ex cucciolo di orso stanno proprio in questo periodo girando un film, e che la notorietà di Knut non accenna a diminuire. Proprio vero che ci si approfitta di tutto per farne un businness :U |
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Uomo ma quando cresci? per un' ora...si solo per un' ora vorrei ribaltare alcune situazioni...presente :" Il pianeta delle scimmie"? diavolo.g: |
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