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Nanotecnologie a parte sto compilando ora il terzo contratto di finanziamento contro cessione di quote di stipendio per un dipendente.
Anche questo si è preso la macchina nuova e mensilmente gli verrà detratto 1/5 dello stipendio che io dovrò girare all'agenzia che (dopo aver richiesto rassicurazioni scritte sul fatto che lavora da noi e lo paghiamo) gli ha concesso il finanziamento. Almeno ha richiesto solo una parte di ciò che gli serviva per l'auto, tutto sommato non è poi gran cosa. Non capisco il bisogno di indebitarsi per cose di cui tutto sommato si può fare a meno, viaggi, macchinone.. boh, questo stile di vita che va di moda non adeguato alle possibilità reali non mi sembra una furbizia. |
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Condivido...e ne ho visti parecchi fare così... |
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LOve :) |
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Sono d'accordo anche io Faltea.
Non è il capitalismo che impone lo sfruttamento delle persone come non è il comunismo che impone la distruzione delle proprietà altrui, sono le teste delle persone che prendono una bandiera e la fanno sventolare come gli sembra meglio. |
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Ci sono molte sfaccettature da tenere conto: - la limitatezza delle risorse; - la competizione che fa si che si deve produrre e consumare sempre più: infatti i prodotti oggi sono fatti apposta per durare sempre meno (cosi devi comprarne di nuovo); - la legge di mercato inoltre non tiene conto dei problemi umani: tutt'altro. - le nuove realtà produttive (Cina India, Brasile ecc.) non fanno che accrescere qeusti problemi; E cosi via. In questo sistema, la ricchezza continua ad ammassarsi in pochi mani e va a finire che il potere d'acquisto diminuisce sempre, più fino al collasso generale perchè se non si vende, non si produce, e se non si produce non c'è lavoro, ecc. Perciò la soluzione è quella che ho detto alcuni post fa. Love :) |
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Io posso far profitto facendo lavorare (e bene e umanamente) molta gente, oppure speculando sugli interessi e simili (tipo banche etc). Ma questo dipende dalle teste e non dal capitalismo in se. Citazione:
Al contrario, accentrerebbero sempre più il potere economico. La soluzione, anche se non è quella che a me piacerebbe, sarebbe invece fare un piccolo passo indietro in certi settori. |
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Perciò, è opportuno un drastico cambiamento di rotta: sia sociale, politico e soprattutto economico. Se non si cambia, si andrà sempre peggio: il capitalismo sta dando i suoi ultimi colpi di cosa. Spero che siano il meno dolorosi possibile. Non credo che i vantaggi vengano subito redistribuiti, ma poi se i ricchi vorranno vivere dovranno per forza far vivere gli altri. Sei-sette miliardi di poveri contro quanti ricchi? Quello sta avvenendo in Egitto, Tunisia, ecc. è solo l'inizio.... Love :) |
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punto 1 - chi dovrebbe dare ad ogni individuo di che vivere? Chi lo farebbe? Dove non c'è guadagno l'essere umano non si muove.. punto 2 - Il costo per la progettazione e produzione dei robot non sempre è un'investimento che un'azienda è in grado di fare, specialmente in un momento di crisi. punto 3 - molte persone diffidano enormemente dei prodotti OGM in quanto non si sa negli anni cosa potrebbero procurare (cancri? Tumori? Malformazioni nelle nascite? O nulla?). Sui prodotti hanno scritto la frase "senza ogm" proprio per vendere di più.. punto 4 - qui si apre un discorso enorme, chi controllerebbe l'uso di queste tecnologie? Chi si assicurerebbe che l'utilizzo sia sempre e solo per il bene e non per controllarci e manipolarci ulteriormente? In conclusione credo che quello che tu auspichi come futuro migliore sarebbe solo un futuro con un maggior controllo viste le teste della gente che andrebbero a metterlo in pratica. :) :C: |
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Love :) |
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Pertanto è la testa della gente che bisogna cambiare. finché è così statica e ferma a qualsiasi cambiamento e viene condizionata dalla massa, preferisce incanalarsi invece che avere un'opinione propria tutto ciò che brami rimane utipistico non credi? :C: |
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Love :) |
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Io credo in una politica meno dall'alto e più sentita dalla popolazione, bisogna imparare a lottare per i propri diritti e anche per quelli altrui, perchè l'egoismo e l'individualismo personale che ci circonda sono le chiavi perchè in Italia le cose cambiano meno rispetto agli altri paesi più moderni, anzi direi che persino i cosidetti paesi "arabi" hanno molto da insegnarci sotto questo punto di vista... |
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Hai mai notato come le elezioni siano spesso vicino a giornate di ferie o prima estate o prime giornate di primavera? Andare a votare o in gita con la famiglia o a casa in santa pace che tanto non cambia niente... che fatica devo fare a vestirmi e andare a votare? Dilemma cosmico. Ah... se tutti i cittadini non andassero a votare si potrebbe ipotizzare una anarchia e una conseguente dittatura... tanto alla gente non importa chi governa, non ha votato, quindi sono autorizzati a fare come vogliono dal silenzio colpevole dei cittadini! Io continuerò ad esprimere la mia volontà e che sempre più gente lo faccia. SuperMegaLove |
Io mi "obbligo" a farlo perché il voto è un diritto acquisito con il sangue, e rispetto questo sangue.
L'obbligo viene dal non credere più che il mio agire possa modificare un meccanismo così grande e così ben radicato.. Ma credo nella democrazia; dobbiamo credere nella democrazia altrimenti perdiamo anche quel poco potere che possediamo |
Concordo con Sole e Faltea.
Occorre votare, ed occorre anche che se un qualsiasi governo non mantiene le sue promesse, deve andare a casa prima, perchè alla fine sono pagati da noi per fare la politica. La situazione è difficile per tutti, ma un conto è impegnarsi, un conto è fregarsene delle persone. Ricordiamoci inoltre che la politica si fa anche dal basso, nel nostro piccolo, ed ognuno di noi secondo la propria predisposizione può dare il suo contributo. Tanto è inutile, tanto non cambia etc.. se lo pensavano chi ha fatto la rivoluzione, oppure i paesi civili che abbiamo in Europa, forse non avrebbero ottenuto quel minimo di dignitità civinle che qui manca. Sento persone che dicono che si stava meglio quando c'era la dittatura, e questo mi fa rabbrividire... |
Mi associo con quanto detto da Sole e Faltea. Se non andiamo a votare facciamo quello che vogliono gli altri, ci sorbiamo le scelte altrui e zitti. Se votiamo può darsi che ce le sorbiamo lo stesso ma almeno abbiamo espresso la nostra scelta, il nostro volere, ci siamo dati una possibilità. E' costata una dura lotta ottenere questo diritto/dovere segno di democrazia. Ci sono Paesi sotto dittatura che lottano per il diritto al voto e noi a momenti lo snobbiamo.
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Ma non si parlava di economia?
Non che ciò che è emerso non sia interessante... ricordo un vecchio tread sul votare o non votare (ma si può rifarlo) e anche alcuni che parlavano di democrazia... ma se ne potrebbe fare uno che confronti varie forme di governo, io ad esempio sono sfavorevole alla democrazia, almeno a quella finta presente attualmente sul pianeta (dove c'è), purchè non si scada a far chiacchiere su questo o quel politico attuale, cosa per altro avulsa dal forum. |
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Magari riapriamolo mi piacerebbe sentire perchè sei sfavorevole alla democrazia. Daccordo sul fatto di non parlare di politici coi loro nomi, altrimenti si entra nel partitismo. Per quanto riguarda l'economia, io credo in un economia dove tecnologia e natura sia ampiamente integrate. So che può sembrare una contraddizione, ma quello che si è raggiunto coi computers, a livello scientifico, tecnico e artistico è notevole, ed è un patrimonio da salvaguardare almeno quanto la buona cucina, l'arte, il rispetto della natura. Si dovrebbero promuovere nuove fonti d'energia come in Europa. Si dovrebbe tornare ad un ritmo meno frenetico. Ci sono pochi posti di lavoro? Benissimo: occorrerebbe dimezzare il tempo lavorativo, cosi si avrebbero due vantaggi. VANTAGGI 1) Ci si può occupare della famiglia, si possono coltivare delle passioni oltre il lavoro. 2) Si raddoppierebbero i posti di lavori, se non erro qualcosa del genere è stato fatto in Gran Bretagna. SVANTAGGI 1) Lo stato deve permettere un tenore di vita dignitoso anche se non si lavora tutto il giorno. 2) Ci si deve accontentare di un tenore di vita essenziale: ho da mangiare, un tetto, ma tutto il resto con dei sacrifici. La crisi un po' ha portato questo: Se prima si comprava a dismisura e c'era il consumismo, adesso si sta molto più attenti e si comincia a togliere il superflo e quello che la pubblicità cerca di venderci (ho studiato pubblicità e sono scappato per i meccanismi che ci sono dietro). Non so se il sistema capitalista sia un fallimento o è stato soltanto mal gestito, ma se esisterà chi sarà sempre più ricco, e chi sarà sempre più povero non la vedo equamente. Ovviamente la soluzione non è nemmeno ridurre tutti ad una povertà primitiva. Bisogna tenere conto che le fonti della terra sono abbondanti ma non illimitate, e che vanno rigenerate, richiedendo tempo. Ne consegue che un sistema che si basa sul consumismo e sull'espansionismo, non può durare a lungo senza creare problemi e sofferenze sia al pianeta che all'umanità. :C: |
Posso essere sincero al massimo?
Il benessere economico globale sarà impossibile, e se si forzasse sarebbe ingestibile, prima di un effettivo progresso spirituale. E', sotto altri punti di vista, la stessa cosa del progresso tecnologico. I progressi nei vari campi debbono avanzare uniformemente pena le catastrofi. E questo sta già accadendo perchè la tecnologia è troppo avanti rispetto alla spiritualità. Potrei essere d'accordo con meno lavoro per tutti, dico sempre che oggi come oggi siamo ad un livello tecnologico che potrebbe permetterci di lavorare pochissime ore al giorno. Se ci pensate già, tranne casi particolari, produciamo per poche ore al giorno e poi occupiamo il resto delle ore lavorative con burocrazie o quant'altro. Prendete in mano le biografie di ricchi di nascita, se ne leggete un pò scoprite che molti di loro alla fine si sono autodistrutti, più o meno materialmente, trascinando spesso persone intorno. Se non hai interessi che fai con tanto tempo libero? Per interessi non intendo la capacità di occuparsi, cosa che in mancanza di altro può andar bene almeno per non fare danni. Quindi provate a pensare all'esempio che vi ho fatto delle vite di diversi ricchi e pensate che se invece di essere una percentuale piccolissima tutta l'umanità della Terra abbia la stessa possibilità, possa fare la stessa esperienza. Tempo 3 anni, allo stato attuale, ci distruggeremmo. Leggete un pò di cronaca, provate a leggere tra le righe le vite di certe persone. Scoprite che tutti questi mariti divorziati che perseguitano le ex mogli e poi le uccidono (spesso i figli) o sono pensionati (troppo giovani per il mondo di oggi) o persone con lavori e professioni "comode". Insomma come dico spesso, aveva ragione Keynes (per un periodo ho erroneamente associato la frase a Noam Chomsky) quando diceva di mettere i disoccupati a scavare buche e poi a riempirle. L'uomo non evoluto se non ha nulla da fare che un altro gli da fare, fa danni. |
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Io però credo che autodistrugge anche il troppo lavoro. Che scopo hai nella vita se devi lavorare sempre, che significato ha, vivi per lavorare e basta sei appunto come una macchina. E' vero che a bassi livello d'evoluzione, se chi non lavora si ubriaca, si droga, o appunto utilizza il suo potenziale creativo per nuocere alle persone, meglio che lavora. Non sono daccordo invece sul suicidio di ricchi e quant'altro, o meglio mi sembra solo un altra faccia della medaglia, di chi si da fuoco al comune, perchè ha 4 figli da mantenere e non lavoro. Secondo me se si è bassi spiritualmente ci si autodistrugge in un modo o nell'altro. Nel primo caso come ha detto Uno, nel secondo caso come ho detto io, perchè molti che fanno i ladri, non è che lo fanno per vocazione. Ci sono hobby e passioni che non basterebbe una vita per coltivare e padroneggiarle, ma è vero come dici tu, che se non si sa impiegare il tempo si rischia di impazzire o di essere un male per gli altri. Un vero peccato perchè di cose da fare per migliorare il mondo ce ne sarebbero veramente tante. Basta vedere le donne che hanno fatto sempre le casalinghe: non hanno mai lavorato, non sono riconosciute, sono spesso trattate male e fanno un lavoro sociale a mio avviso importantissimo... Per quanto riguarda le professioni comode, credo che sono meno di quanto si pensano. Esistono solo professioni più logoranti dal punto di vista fisico o intellettuale. Quella fisiche sviluppano più danni come una caduta, dolori alle osse, quelle intellettuali sviluppano patologie come stress da videoterminale, ansia, depressione, ed il fatto che quest'ultime vengono sminute e prese poco in considerazione, è la motivazione poi di problemi che si portano fuori al lavoro, e che ti puoi ritrovare poi... nella cronaca nera. :C: |
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Dipende da che parte stai... Nessuno ti obbliga a lavorare come un mulo.. è un discorso difficile e si sa che io a spiegarmi sono una frana, ma è una scelta anche il lavorare duro e tanto, vivendo come una macchina... Citazione:
Se poi guardi dietro a queste famiglie, trovi mariti vittimisti, che danno le colpe al mondo per la loro situazione ma non hanno coscienza di capire che sono loro gli artefici del loro "disastro"... E qui si ritorna sul discorso dello spirituale. Mogli accondiscendenti... che giustificano mariti che spendono 20/30 euro (seee le prime!) al giorno a giochi come "vuoi vincere facile?", gratta e vinci... etc.. Io non mi sento di giustificare gente del genere.. Citazione:
XXbuzzsaw: icon_mrgr: Una cosa ho notato, questa "crisi" sta bruciando i diritti dei lavoratori dipendenti. I datori hanno ripreso l'atteggiamento "ringrazia che hai un lavoro"... Sfruttando i contratti a tempo determinato... Non ti puoi azzardare a prendere un'influenza che rischi il posto... nonono.gif |
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Ancora non mi sono imparato a fare il multicite, vabbè cerco di rispondere cosi :D Ho fatto l'esempio della casalinga, per renderlo più calzante, non perchè credo quello sia il ruolo della donna, ci mancherebbe. Non so come è da te, qui va in voga prendere apprendisti con la scusa dell'esperienza. Nel migliore dei casi c'è un rimborso spese di 200 euro, nel peggiore non vengono pagati e lavorano 12 ore. Stagisti che arrivano fino a 30 anni ovviamente. Se qualcuno però manda un curriculum con esperienza certificata (quindi parlo di professionisti) non vengono calcolati perchè: 1) Costano 2) Un professionista è piu difficile da gestire, non puoi dirgli che deve fare esperienza. In realtà qui è stato sempre un po' cosi, però almeno prima qualcosa in nero racimolavi, diciamo a 500, 800 euro al mese potevi arrivare (che non ci fai nulla, ma meglio di niente), ora invece c'è stato un peggioramento. Come dici tu il lavoro è diventato un lusso. Sempre qui e secondo la mia esperienza, ho conosciuto diversi imprenditori, che hanno pagato cifre come 20.000 euro per fare fare dei contratti (da operaio poi) per un contratto a tempo determinato e per pagargli il mestiere. Insomma una vera e propria mafia. Io mi ritengo fortunato perchè qualcosa spizzico sempre, e sono riuscito persino a cambiare lavoro, tanti miei amici e amiche non sono cosi fortunate, e ti assicuro che non sono scansafatichi o hanno poca voglia. Vorrebbero l'indipendenza dai genitori, ed invece è gia tanto se si riescono a pagare l'assicurazione della macchina. Mia sorella lavora 2 volte a settimana a 50 euro a settimana ed è fortunata, perchè almeno lei lavora poca, delle sue amiche lavorano il doppio a gratis perchè "serve esperienza". Sto parlando di persone che hanno superato i 30, e non di adolescenti che pure se lavorano gratis dopo la scuola c'è sta tutto. Ovviamente non c'è nulla di male a prendere un ragazzo fargli fare l'esperienza e se non va, arriverci e grazie, ma è mai possibile, che per anni c'è gente che fa questo ciclicamente. Praticamente è manodopera gratuita, lo stato di agevola, perchè non paghi tasse e nel caso di contratti di stage sei pure sovvenzionato. La gente che va non si ritrova niente perchè questi stage non sono formativi nella maggiorparte dei casi, e comunque non ti permettono per esempio una volta terminati di aprirti tu una partita iva, o un attività per conto proprio. Insomma non voglio farla drammatica, le brave persone ci sono sempre, ma non viene premiato nel l'impegno, nella bravura, negli studi o l'esperienza pratica. Si innescano meccanismi pericolosi dal punto di vista economico, morale e spirituale. Tu pagheresti per lavorare? oppure ti prostituresti col tuo capo per un lavoro (ovviamente è generico non c'è l'ho con Faltea). E poi vabbè per parcondicio, tocca anche comprendere quei pochi datori onesti di lavoro, che devono pagare tante tasse. E' vero anche che se io mi reggo a malapena come azienda, assumere qualcuno è veramente in utopia. In Svizzera se non erro chi assume a tempo indeterminato è esentato dalle tasse per 10 anni, perchè questo crea ricchezza. Poi vabbè c'è la faccenda stranieri e della concorrenza sleale che molti fanno. Bisogna essere tolleranti, aperti e pacifici. Bisogna capire che siamo tutti collegati: il datore che ha dei gravi oneri, l'imprenditore libero che si trova in diffoltà visto che se non guadagna deve pagare comunque affitti, ive varie. Il dipendente che viene trattato spesso come na pezza da piedi, ed è quello che se ha un reddito, fa circolare anche il denaro. La domanda è... chi ci guadagna da tutto questo? |
L'apprendistato è un contratto che obbliga il datore di lavoro a far fare tot ore di corsi professionali all'apprendista, poi se il datore può schivarli in qualche maniera... questo a me non risulta.
Non è che un datore possa fare quello che vuole... Ed anche pensare all'eventualità che una persona possa "prostituirsi" per un lavoro mi sembra fumettistico da leggenda metropolitana... un po' come la segretaria sdraiata sulla scrivania (o sotto.. opsdiavolo.g: ) del capo.. Anche se conosco poco le realtà delle altre città ma col mobbing, stolking, etc la vedo dura. Forse io parlo facile, ma non ho mai fatto un giorno a casa senza lavoro, ho fatto anche pulizie, stirato, fatto beby sitter, anziano-sitter (come si dice poi? Mah).. Ho lavorato in un call-center ad una miseria.. Raccoglievo lamponi.. barista.. cameriera... Trovo difficile pensare che ci siano persone che non trovano.. nulla nulla? Oppure decidono che alcuni lavori non fanno per loro e non li accettano? Andiamo a fondo sul perché non li trovano.. Specialmente in questo periodo che tanti si nascondono dietro al colosso della "crisi". Un'amico si era messo a fare il restauratore.. aveva fatto pratica con il modellismo.. Alle volte basta sapersi inventare ed avere un po' di faccia tosta.. Necessità fa virtù:@@ |
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E' quello che hai detto tu, non si può lavorare per una miseria e tante ore al giorno, svilisce l'uomo. Il call center ed il rappresentante porta a porta non li considero lavori dal punto di vista umano. Muratori e quant'altro c'è la concorrenza straniera. La verità è che questo paese funziona per conoscenza e raccomandazione. Allora se sei figlio di quello o nipote di quell'altro entri, prendi 1500 lavorando 6 ore e50 al mese, se non conosci nessuno ti aspettano questi lavori da sfruttamento, che fortunatamente qualcosa sta cambiando. I lavori che dici tu li puoi fare, a 20 anni per sopravvivere e pagartici le spese, non puoi fare sto ragionamento se ti devi mantenere una famiglia, senza tornare a casa e sentirti uno schiavo del sistema. Mi è stato proposto anche me prima un falso apprendistato, che dovevo fare dei corsi inutili su materie le quali patroneggiavo perchè mi ero formato professionalmente. Mi è stato detto si mi piace, ma voglio che passi alla partita iva, come consulente, dichiari che vieni qui 8 ore a settimana, però fai l'orario da dipendente. Se giustifichi questi sistemi, non si può parlare di progressi spirituali. Certi lavori poi non sono per tutti questo è indubbio: io ho fatto l'aiuto pasticciere, il magazziniere, l'uomo delle pulizie, il grafico pubblicitario, l'animatore per bambini. Ti posso garantire che 10 anni fà potevi accettare alcune condizioni già pietose ma le accettavi. Oggi giorno invece è proprio difficile trovare, molti annunci sono falsi, mandi 100 curriculum e non ti risponde nessuno, e non lo parlo per me, ma non mi scoccierò a fare informazione e finiamala con l'arte dell'arraggiarsi che questo paese ha bisogno di gente formata e di professionisti, non di gente che si arrangia. Ma come?... si parla tanto di non arrangiarsi nelle pratiche esoteriche, di seguire un percorso, uno studio una formazione, e poi questo non dovrebbe valere nella vita reale. Ok la versatilità ci sta tutto, si arranciava mio nonno, meno mio padre, io non mi arrancio più per un sistema malato che favorisce soltanto le classi dirigenti e fortunatamente (anzi finalmente) tanti giovani, e non piu giovani stanno cominciando a dire basta certi meccanismi. Sono stanco di vedere amici che devono andare in Spagna, in Bretagna (che poi manco stanno meglio di noi) per lavorare dignitosamente, perchè c'è ancora gente che la pensa all'antica sul lavoro. Non siamo negli anni'70 che c'era lavoro a palate, ed eravamo 20 milioni. Ora siamo 70 milioni, ci sono tanti stranieri, molte aziende sono chiuse. Senza contare che chi perde il lavoro a 40, 50 anni non può piu lavorare e non andare a pensione perchè è presto? E questo lo trovo civile e giusto? Ok molti si arrangeranno, molti faranno le casalinghe e risolveranno il problema, ma i più? E' bello essere creativi e reinventarsi da capo, ma non la trovo una giustificazione contro lo sfruttamento imperante e ormai generalizzato che c'è nel nostro paese. E ripeto che a confronto a ciò che ho visto... mi ritengo fortunato... Ma perchè deve esse sempre chi perde i diritti a reiventarsi? Perchè non si reinventano i datori dei lavori in modo più dignitiso ed etico, salvando quei pochissimi che già lo fanno? Perchè non si reinventano i governi con tante leggi assurde? La rivoluzione viene dal basso, non dal cielo. |
Purtroppo è del tutto impossibile immaginare una situazione economica giusta e soddisfacente per tutti. L'uomo è quello che è. Ed il maggior colpevole dell'attuale stato dell'umanità è l'avidità di denaro. Un'avidità che nasce dall'insicurezza e dall'errata convinzione che il denaro possa garantire il proprio benessere.
E' certamente vero che nemmeno l'indigenza dà la serenità ma, a ben guardare, si comprende che nulla al mondo può donare la gioia e la pace che l'animo umano, istintivamente, giustamente, naturalmente, ricerca. Può forse il denaro garantirci l'immortalità, la salute, l'essere amati? Noi che scriviamo o leggiamo questo Forum, in qualche modo, l'abbiamo capito e la dimostrazione è lo spirito di ricerca che tutti noi, bene o male, abbiamo. Altrimenti saremmo sul Forum "Cerca la ricchezza", "Cerca il potere", "Cerca il sesso", etc. Noi, invece, cerchiamo qualcos'altro. Il dramma è...........che non ci è dato tempo di farlo con la cura che vorremmo poichè siamo tutti coinvolti e travolti da questa folle corsa verso il nulla. Da questa frenesia soprattutto lavorativa ma anche del non pensare a niente che non sia il proprio piacere. Purtroppo quando il vento spira così forte, quando la corrente è inarrestabile diventa difficile fare resistenza e proclamare l'assoluta inconsistenza di questa civiltà del grande fratello, delle grandi scemenze. E portare a casa la pagnotta diventa sempre più difficile. In una lotta spietata del tutti contro tutti. Nella quale, è evidente! il debole soccombe. Ciònondimeno mi sono radicato nella convinzione che se Dio esiste e anche se è famoso per la sua pazienzaicon_mrgr:...............francamente non penso che sia infinita. E percepisco (magari sbaglio), forse è meglio dire intuisco, insomma leggo dei segnali che mi dicono che questa civiltà non è così solida come, superficialmente, può sembrare. In questo thread ho argomentato, a più riprese, come la montagna del debito mondiale stia soffocando, ogni giorno di più, l'economia planetaria. E oggi, tutto ciò, è ancor più vero. Inoltre (ma non è argomento del thread) vedo minata profondamente (e temo irrimediabilmente) la dimensione etica di tutta la nostra civiltà. E' come se all'interno del nostro corpo tutte le cellule e gli organi pensassero a sè stessi invece che all'insieme......... Temo che uno shock sia inevitabile. Speriamo non definitivo!diavolo.g: icon_mrgr: |
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Non c'è evoluzione se si continua a vivere come degli schiavi senza dignità, e non c'è nemmeno se si continua ad opprire l'altro. Questa crisi ha peggiorato dei problemi che comunque già c'erano un po' portati dal benessere. Gli stessi meccanismi di cui facevo riferimento sul lavoro, si ripercuotono in altri campi come amicizia, amore di coppia, senso civico etc. Ma perchè siamo arrivati a questo punto? Credo che non soltanto la politica non ha fatto il suo dovere, ma anche le religioni e chi doveva dare un supporto spirituale. Ovviamente parlo a livello generale, c'è chi riesce ad andare oltre... |
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O continui a lamentarti che la situazione non va? Qui lo spirituale centra ben poco, qui si parla di mangiare alla fine del mese! Concordo che non è la cosa giusta, che non va bene, che siamo arrivati ad una situazione DISASTROSA, sono con te... ma non sopporto il lamentarsi senza reagire. I giovani dicono basta... ci sono gli extracomunitari che fanno questo e quei lavori... Non ci siamo, dobbiamo riprenderci i lavori e farli di nuovo "nostri", l'idraulico, l'elettricista, il muratore... perché devono farlo gli extracomunitari??? Perché noi possiamo tutti studiare e laurearci e poi fare la fame perché non c'è lavoro? Se il mercato chiede muratore, perché il laureato non accetta per un periodo di farlo? Perché lo ritiene troppo svilente? Allora andiamo proprio bene... Ci meritiamo quello che abbiamo se non peggio... |
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Lo studiare non è qualcosa soltanto per trovare un lavoro più dignitoso, o più reddizio (quando mai poi, guarda quanto guadagna un professore). Lo studiare significa aumentare il livello culturale del paese, cosa che a mio avviso, è molto molto basso. Lo studiare significa scoprire cose nuove nella scienza, nell'arte, nella politica e nell'economia. Ovviamente ci deve essere anche un lato pratico della cosa, altrimenti diventa teoria. Promovendo un certo sistema passa il messaggio che la cultura è noiosa ed inutile, perchè tanto quello che conta è fare lavori come il muratore, l'elettricista e quant'altro. Frequentando queste categorie, ti accorgi quanto è basso nella maggior parte dei casi il loro livello culturale e soprattuto quando sono manipolabili dai potenti (religione+stato+pubblicità) rispetto a chi ha studiato seriamente (non chi si traccheggia all'università per un pezzo di carta). Il muratore, l'idraulico e quant'altro almeno dalle mie parti, lo fanno in pochi per i seguenti motivi: 1) Se non è tuo padre, tuo nonno o tuo zio, nessuno è disposto a prenderti perchè gli fai perdere tempo. 2) Uno straniero fa concorrenza sleale molto spesso. Tanto è vero che conosco muratori rifiniti che si sono visti dimezzare il lavoro. E per muratori, intendo affini. 3) Sono mestieri che spesso e volentieri non rendono più come una volta, perchè il sacrificio è tanto, il guadagno è poco, e non è sicuro come una volta. Zio pasticciere e cugino gelataio. Il primo per guadagnare normale si fa dalle 4 e 30 di mattina alle 17 di sera tutti i giorni. Il secondo ha aperto e sono tutte spese (eppure anni fa un gelataio d'estate poteva arrivare fino a 5.000 euro al mese). 4) il marito di mia cugina fa il pizzaiolo: è bravissimo ma lavora dalle 5, alle 11 di sera. Guadagnerà pure, ma io morirei a fare un tenore di vita cosi. All'estero con la sua esperienza potrebbe lavorare metà delle ore al doppio del prezzo. 5) Se prima potevi arraggiarti, adesso meno. Se io devo restaurare un appartamento ed affitarlo o venderlo o lo vendo da restaurare, o lo restauro a norma, di conseguenza non mi rivolgo all'arrangiato ma alle ditte specializzate. 6) Non abbiamo accennato alla sicurezza sul lavoro, siamo uno dei primi paesi che ha un alto numero di morti bianche sul lavoro (e sono muratori, operai, carpentieri). Se uno deve rischiare perchè non è tutelato, tanto vale andare a fare il militare :D Sono daccordissimo con te, che lamentarsi e basta è un atteggiamento poco costruttivo, ed è quello che va più in voga in italia. Ed è per questo che io sono per non abbassare più la testa: nel frattempo puoi fare pure l'aiuto pasticciere, le ripetizioni e il babysitting al bambino, il magazziniere per vivere, ma deve essere una situazione per tappare e non può essere permanente. La pensione noi giovani ce la siamo bella che giocata, io sto parlando di un lavoro che ti garantisce un minimo fisso. Ma come accedi ad un mutuo, se non hai una busta paga regolare? Ok forse in due è più facile, ma se prima con enormi sacrifici ce la facevi, adesso è diventato impossibile (prezzi delle case alle stelle, lavori mal retribuiti in nero) anche se poi è strano che le città diventano sempre più invivibili e si costruisce, si costruisce (denari riclati da mafie varie). La cosa che io non capisco è perchè si fanno entrare tutti questi stranieri, se sempre più giovani e non italiani stanno migrando all'estero, in paesi poi che non è che stanno cosi tanto meglio di noi, però forse ti danno l'opportunità di guadagnare e crescere, c'è chi ti paga persino il volo, il vitto e l'alloggio. Questo è incentivare il lavoro, perchè poi te li ritrovi. Sono daccordo: non possiamo essere tutti medici, tutti avvocati, tutti professori. Ma quando vedi in giro che ci sono lavori per imparare a fare il commesso o il cameriere, che erano diciamo i lavori più umili che un tempo ti permettevano di guadagnare discretamente, significa che il sistema è proprio alla frutta. Il non andare a questi lavori gratuiti, e non rifornire di personale gratis, è il modo per far smettere questo tipo di cose, oltre alle denuncie. Il problema è che non viene premiato il datore che assume, e non viene punito quello che sfrutta, con delle eccezioni per carità. Cosa chiede il mercato qui?: operatori call center outbound (ovvero guadagni se vendi), agenti immobiliari, rappresentanti porta a porta. Altri lavori richiedono anni di esperienza ed età massima 25-27 anni. Scusa ma tutti quelli che devono fare la prima esperienza, quando lo fanno se tutti vogliono esperienza? Tutti i professionisti che (oggi succede piu di quanto se ne pensi) a 40 anni si trovano senza lavoro, ed anche a 50 e non vengono preso perchè so VECCHI! Cioè uno a 35, 40 anni è vecchio. Il problema è che il popolo non ha potere, perchè non è unito. Nonostante si festeggiano domani i 150 anni dell'unità d'Italia, non siamo un popolo unito e coalizzato. Perde la Roma o la Lazio, succedono le rivoluzioni! Faltea o Astral vengono sfruttati sul lavoro, non pagati, oppure licenziati, e tutto passa inosservato, con una indifferenza inaudita e con una rassegnazione: tanto è cosi, le cose non cambiano. ------------- Scusate se sono prolisso, è che in questo periodo non passa un giorno, che ognuno mi viene a raccontare qualcosa sul lavoro, sono diventato estremamente sensibile all'argomento, e dalla parole stiamo passando all'azione. 10 anni fa la pensavo pure io cosi, che bastava darsi più da fare, accontentarsi e si poteva fare. Oggi ho capito che se dici sempre di si e ti arrendi, nulla cambia, o cambia in peggio. Vedo che il malcontento si sta trasformando in iniziative concrete ed azioni, qualcosa piano piano si sta smuovendo. fiori.gif |
Vorrei dire qualcosa. Spesso ci vuole anche feeling, io uno rompiballe come te Astral non lo prenderei mai icon_mrgr:... perdona la battutaccia però è vero che da me sono passati tanti curriculum ma io ho sempre scelto la persona dopo un turno completo di lavoro non retribuito come tempo di apprendimento/osservazione da ambo le parti per carità, però alla base ci sta sempre la persona, se è affidabile, simpatica, se ha volontà ed elasticità mentale verso l'apprendimento, del carattere giusto per la mansione, anche di prima esperienza, anzi spesso preferisco senza esperienza così gli insegno meglio le regole del lavoro con meno resistenze mentali che fanno da freno sul risultato che voglio ottenere. Le carte giusto quelle previste per l'assunzione. Chiaro che se ha la 407 gradisco di più.
Oggi il posto sicuro quasi non esiste più, i posti pubblici che garantiscono ferie, malattia, TFR e non li puoi buttare fuori nemmeno con le cannonate stanno diminuendo. La vita e il lavoro vanno vissuti giorno per giorno con grande capacità e impegno, i clienti si procacciano senza dover aspettare che vengono da te a bussare altrimenti ci si arrangia alla meno peggio per tutta la vita. Il costo del lavoro è diventato mostruoso soprattutto per i datori di lavoro che ci pensano 100 volte prima di assumere dipendenti di cui poi non ti puoi liberare se non rendono bene o altri motivi. Il 15 di ogni mese l'F24 batte cassa anche se non hai prodotto. Sicurezza al lavoro e CQ ISO sono obbligatori e quanto costano, i presidi ci sono ma spesso è il lavoratore stesso che si scoccia ad usarli, quando fa il corso non sta attento a quel che si dice e tanti altri motivi che ho constatato di persona. Le teste dure restano tali... Poi ci sono molte cose su cui mi trovi d'accordo soprattutto al Sud, ma oggi chi vuol lavorare lavora. Opportunità e richieste ce ne sono tante però se tutti cerchiamo il posto pubblico e lo stipendio fisso si passa molto tempo a spasso. |
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p.s: No, non potremmo lavorare insieme, ho metà sangue siciliano pure iodiavolo.g: |
Diam ha colto nel segno, da dipendente è normale essere "contro" il datore (se mi si passa il termine) ma da impiegata vedo i costi che l'azienda sostiene. Per non parlare dell'eventualità di assumere una persona con poca voglia di lavorare, poca produzione, poche entrate, di conseguenza solo costi, basta un dipendente così per mettere in ginocchio un'azienda.
Astral tanti immigrati sono entrati perché gli intaliani non volevano più fare certi lavori (quelli appunto di cui parli) ora è tardi per dire che li facciamo noi (anche se a ben capire quello che dici, non li vuole fare nessuno). Parli di cultura dei muratori, idraulici, elettricisti... Verissimo, purtroppo non ne hanno molta. Ma oggi con tutti i mezzi che ci sono la cultura se vuoi te la fai fuori da scuola. Ovvio che un'avvocato prende di più, ma l'idraulico che lavora da me prende 1400 € l'idaulico capo squadra 1000 di più. Se vali ti pagano. Cultura o meno. I nonni la chiamavano Arte... Vista la situazione in cui versa l'italia (non solo crisi, ma anche mangia-mangia, politici fusi, governo instabile) starei con i piedi per terra. Si punta in alto quando si può, io non posso farmi un mutuo per comperare casa, me ne sto in affitto... La casa di proprietà non è un diritto è una conquista. Hai diritto ad una vita dignitosa. Ma sei tu che te la crei, il resto sono scuse. fiori.gif Non siamo proprio ot... siamo sul filo de rasoioicon_mrgr: |
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Non sono molto daccordo sull'emigrazione. Essa è servita, nella maggiorparte dei casi per prendere personale a basso costo da imprese edili, per avere manodopera gratuita nella criminalità organizzata. E' documentato che c'hanno guadagnato le imprese a discapito degli italiani dipendenti e non. Lavorare 12 ore per 500 euro non è umano, loro lo fanno perchè non poche volta hanno giri dietro. Senza contare purtroppo molto donne addestrate egreggiamente per spillare i quadrini facendo il mestiere più antico del mondo. C'è anche un emigrazione che porta ricchezza, ma non è stato il caso dell' Italia. In alcuni casi gli danno le case, e c'è gente che in Abruzzo le sta ancora aspettando... Io ho fatto lavori che fanno loro e ti devo dire che sono inaccettabili. Tra di loro qualcuno mi ha risposto che avevo studiato e che questo non era lavoro per italiano. L'immigrazione a portato alla rovina, anche perchè molti soldi guadagnati non vengono speso qui, ma mandati alle famiglie. Infatti paesi come la polonia hanno avuto una ripresa... noi invece... Io non parlo perchè sono stato dipendente (ora cmq sono libero professionista) ma perchè ho avuto un padre commercialista, zii imprenditori, e almeno parlando della mia città ho notato questo sfruttamento ed evasioni fiscali da parte dell'imprenditoria a non finire. Se le piccole imprese hanno difficoltà tutta la mia umana comprensione se non possono assumere nessuno. Ma l'approfittarsi è un discorso diverso... Il discorso dell'affitto varrebbe se i prezzi fossero bassi, ma quando ti sparano dai 600 agli 800 euro d'affitto, se ci pensi è una rata di un mutuo. Qui gli affitti stanno cosi (in periferia) al centro sono anche più cari. Senza contare che casa non è tua e che da un momento all'altro puoi essere buttato fuori con niente... Forse ogni città è diversa (anche se avendo amici da altre parte non mi dicono che la cosa è molto migliore). Li trovo un po' luoghi comuni superati che chi vuole lavoro, che basta adattarsi, che vogliono fare tutti l'impiegato comunale o vogliono il posto fisso. Puoi essere bravo quanto ti pare, se c'è poco lavoro non servi. Ho citato l'esempio del cameriere per far capire che non sto parlando di precarietà nei posti fissi. Hai ragione sulla situazione dell'Italia, infatti sono i politici che devono andare a casa, come succede in ogni altro paese civile, e non gli italiani che si devono adattare. Questo può essere fatto ora, spero che non si debba arrivare ad un punto limite come in Egitto ed in Libia. La cultura non è soltanto un fatto di aver studiato ed essere abili nel proprio mestiere. E' un concetto più ampio: significa non cedere, e non essere vittime di certi meccanismi che ci fanno sentire inutile o superbi se non abbiamo o rifiutiamo un lavoro non dignitoso. La conoscenza è la possibile di scelta. Se io non conosco sarò sempre vittima e succube di una persona, di un professionista, di un sistema, conoscere significa poter scegliere. In un paese dove ci vogliono tutti villici e se non facciamo cosi, ci sarà qualcun'altro che lo farà al posto nostro, è la rappresentazione di una dittatura velata, il proseguo "civile" della classe dirigente del fascismo che non è stata debellata, ma ha continuato a sviluppare sempre maggiori tecniche di controllo sulle masse. E dai discorsi che sento in giro... vedo che ha fatto un ottimo lavoro. Io un mio percorso personale per guadagnare e vivere ce l'ho, ma non è che posso pensare solo a me stesso, siamo un paese, e questo significa che i disagi dei vecchi si ripercuoteranno sui giovani e viceversa. Sentire l'opinione di chi frequenta ed informato un po' almeno in questo settore, è un'opportunità di ricchezza per questa discussione. Poi ognuno è libero di credere, e rimanere delle proprie idee.fiori.gif O ci mettiamo in testa che siamo uno Stato e quindi ci deve essere una casa, una pensione, un lavoro, dei diritti per tutti. Oppure se questo Stato non c'è, si cominciano a non pagare le tasse, e farci giustizia da soli (cosa che già succede). e mia nonna che voleva la monarchia diavolo.g: |
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Love :) |
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Non comprendo assolutamente come sia fattibile se non stravolgendo completamente tutto il mondo.. chessò un'apocalisse nonono.gif |
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Love :) |
Benchè la situazione climatica sia inusualmente mite l'estate si è surriscaldata sui mercati: è sotto gli occhi di tutti il disastro mondiale che si è abbattuto in quest'ultimo mese.
La mia ipotesi che non siamo ancora arrivati all'atto finale: siamo semplicemente alla catastrofe economica della maggioranza della popolazione mondiale. Presto si abbatteranno stangate micidiali che prosciugheranno le tasche di moltissimi di noi. Sia da parte degli Stati sovrani sia da parte dell'economia nel suo compleso. Tutto ciò è inevitabile poichè la colossale montagna del debito sta distruggendo l'intero corpo sociale. Finchè ci sarà grasso addosso alle persone ci avvieremo semplicemente verso una nuova povertà. Quando le risorse saranno finite per davvero allora avremo anche la violenza per le strade; la Gran Bretagna sta effettuando qualche prova. Per adesso la maggioranza sono teppisti ma temo che non rimarranno casi isolati. Vediamo un pò come si metterà nei prossimi giorni............... |
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