Dolor che si vuole..
 

"DOLOR CHE SI VUOLE NON DUOLE"

Mi torna spesso in mente in questi giorni e credo che sia vero, quando ci rendiamo conto che una disgrazia c'è capitata perchè ce la siamo tirata addosso brucia decisamente meno.

Non credo che possa davvero smettere di fare male ma viene percepita in modo dioverso.

Ecco, percepita. Non vi fà un pò impressione? Buona parte dell'impatto che hanno le cose su di noi dipendono da come le percepiamo,da come le assorbiamo, non dal loro reale fattore X di dolorosità.

Penso che in fondo questo sia parte del segreto della ricapitolazione. C'è un avvenimento doloroso della mia vita che a furia di rivederlo mi è venuto a noia...ma stò sbinariando.

Dolor che si vuole non duole, voi che ne pensate?

Quindi quello che cambia è il nostro atteggiamento, che ci predispone o meno.
Cambia il nostro atteggiamento, e cambia la nostra percezione delle cose.

Sicuramente, un dolore o una paura, affrontati, hanno meno conseguenze che se lasciati liberi di insinuarsi alle nostre spalle.

Questo mi è nuovo, nel senso che non l'avevo mai sentito.
Così a prima vista non mi sembra tanto concreto ma mi potrei sbagliare, forse spiegandolo meglio.
Il dolore è dato dalla soglia personale di ciascuno e non già dal dolore voluto o subito, semmai questo ultimo è carico anche di un sentimento ma il dolore puro materiale non mi sembra che possa cambiare.

Si, la soglia del dolore quella è, semmai l'interesse può far dimenticare del male.
Però la soglia è un range e l'atteggimento può posizionarci diversamente in quel range... e inoltre la stessa soglia può variare, anche se è difficile.

si, sono d'accordo