Possessione o pazzia ?
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Per me è evidente la possessione o qualcosa di simile. Voi che ne pensate? |
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Ho letto di questa disgrazia stamattina sul giornale, ma non ho certo acquisito dati sufficienti per avere qualche certezza. Sembra si tratti di un poveretto con un disturbo psichico grave (le voci, i farmaci, ecc), ma come faccio a saperlo? So solo che mi dispiace. |
Quando l'ho sentito mi ricordava tanto un videogioco che si chiama Baldur's gate 2, dove c'era un culto che adorava un beholder, e doveva dare in dono gli occhi a questa divinità.
I giornalisti forse hanno esagerato dicendo che aveva una forza sovraumana. In ogni caso di certo, non credo che una persona ispiritata da Dio, potrebbe fare una cosa del genere. Rimane il fatto come abbia fatto ad esportarseli. In ogni caso una possessione non agisce cosi, sembrerebbe più una cattiva percezione di qualcosa. Qualcuno sviluppa di più il sesto chakra, ma se non è pronto possono succedere ste cose... |
Citazione:
Non volevo certo convincere voi di un qualcosa su cui non c'è certezza, ma dal mio punto di vista molta voglia di capire. Il perchè ritengo posseduta la persona ? Si potrebbe ragionare sul fatto che ha sentito una voce. Si potrebbe ragionare anche sul fatto che si sia fatto del male in maniera estrema. D'altronde è abbastanza "comune" che un omicida dichiari di aver sentito delle voci che l'hanno condizionato ad uccidere. Tutte le persone che sentono voci sono allora pazze? O dietro la voce potrebbe esserci qualcos'altro? Anche il fattore psicofarmaci non è una variabile da trascurare. Non a caso molti riti per entrare in contatto con l'aldilà prevedono l'uso di droghe (e lo psicofarmaco è una droga). Queste sono alcune motivazioni che mi portano a credere quanto ho affermato, gradirei sapere cosa ne pensate voi, magari non del caso in questione o sulla questione in generale. |
Io volevo aprire il discorso, ma non ho avuto tempo e modo di informarmi decentemente.
Volendo rimanere nell'oggettività di quel poco che si sa ufficialmente bisogna considerare che: il fatto colpisce molto l'immaginario collettivo per via del luogo, per via dell'estremità del gesto autolesionistico (che a prima vista appare più difficile di lesioni verso altri) e per via di queste famose voci udite dal protagonista. Viceversa ci sono molte persone che si fanno del male fisicamente (non a questi livelli, ma si fanno tagli e altro) in altri contesti che non ci impressionano. Comunque in un certo senso condivido parte di quello che tentava di esprimere Enoch. Oggi scientificamente parliamo di malattia mentale, una volta parlavamo di cose oggi considerate superstizioni, in realtà sono facce e forme della stessa realtà/medaglia. Il discorso merita approfondimenti ma possiamo qui tracciare uno schema introduttivo. Cos'è l'uomo medio e normale? E' un essere che ha un corpo che rientra in certi confini di forma e funzioni che definiamo normali, ha un ragionamento, un modo di relazionarsi etc... che rientra in un range che definiamo normale etc.... Ogni vole che parliamo di malattia parliamo di una parte, per lo più fisica ma non solo quando appunto parliamo di psiche, che non funzione entro quel range che definiamo normale. Questo però ci porta a fare delle osservazioni, se un range normale di una certa caratteristica è da 100 a 200, il malato (o anormale) per quella caratteristica può essere che abbia una funzionalità che va da 100 a 110, da 130 a 160.... oppure da 70 a 85 o da 230 a 240 etc... Oppure può essere che proprio quella caratteristica che definiamo normale sia completamente assente in lui ma ne siano presenti altre che possono essere rare a tal punto che ci risultano sconosciute. Non serve andare su cose complicate, nella vita comune troviamo esempi facili. Un italiano conosce l'italiano nella sua normalità di essere italiano. Un francese può non conoscere l'italiano o magari ne conosce solo alcune parole etc... in questo caso siccome definiamo uno italiano e l'altro francese non ci poniamo il problema, ma provate ad allargare la visione e immaginate di arrivare da un'altro pianeta, di sbarcare in Italia, incontrare tutti italiani e poi incontrare un unico francese. Per quel visitatore che considera l'uomo terrestre incontrando molti italiani si definisce il suo concetto di normalità con l'utilizzo della lingua italiana, il francese sarà quanto meno un caso singolare per esso. Il concetto di normalità è dunque legato al contesto, sbarcare in Italia è diverso che sbarcare in Francia, quello che qui è normale diventa meno normale per uno che vedesse solo o quasi solo francesi. Tutta questa premessa, lunga, per dire che? Per dire che chi è malato mentalmente potrebbe avere semplicemente un range mentale ridotto (come da 120 a 140) oppure avere proprio il range completamente spostato (come da 240 a 250). Non è semplice distinguere le due cose. In ogni caso dovremmo porci il dubbio sul fatto che alcune persone possano compensare quello non hanno (per noi normale) con altro che noi non abbiamo (per noi anormale) e questo vale in tutti i settori e manifestazioni del nostro essere, anche in episodi meno eclatanti di quello di cui discutiamo qui. |
Condivido il ragionamento ma sospetto fortemente che, secondo me, il range di sensibilità a cui ti riferivi o altre "features" non comuni molto spesso sono attivate o derivano direttamente dalla possessione, e non dall'individuo preso come entità a se stante.
PS: non riesco a comprendere il discorso della compensazione in questo specifico contesto... |
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