Ermopoli

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Ray 27-07-2009 19.53.55

Citazione:

Originalmente inviato da stefano (Messaggio 71656)
la frase da te postata per me ha più o meno questo significato (che poi hai tu stesso detto)

"gli archetipi possono essere la malattia se il loro utilizzo porta a viverli con estremo razionalismo e ci "soffocano", possono diventare la cura se permettono appunto un allargamento della coscienza"

insomma è come dire che l'optimum sta nell'Equilibrio legato a un loro "giusto" utilizzo.

Scusa non ho capito. Come si fa ad utilizzare un archetipo?

nikelise 28-07-2009 06.13.20

Citazione:

Originalmente inviato da griselda (Messaggio 71585)
Si si sei stato chiarissimo Nike abbraccio:

Mi è venuto un dubbio, che vorrei esporre:
nel caso noi continuamo a rimanere rigidamente su un Archetipo nonostante i segnali ci stiano avvisando che è ora di dare spazio anche a ciò che abbiamo imprigionato nell'inconscio, ovvero mettiamo che stiamo rigidamente facendo la mater senza dare un equilibrio con la puella, può capitare che all'improvviso la puella prenda in sopravvento, come un mondo che si capovolge all'improvviso avendo perso il suo equilibrio per poterlo poi ricreare? Scusa non so se è chiaro ma meglio non mi viene.

fiori.gif

Certo che e' possibile nzi e' la normalita' .
Come quando vuoi riequilibrare il piatto di una bilancia mica trovi subito il peso adatto da porre sull'altro piatto spessissimo ( se non pesi di mestiere) vai in eccesso o in difetto .
Gli esempi nella realta' sono tanti di ruoli riequilibrati o meglio di nuovo squilibrati su ll'altro versante : il rag fantozzi che diventa un finto james bond .

nikelise 28-07-2009 06.41.45

Citazione:

Originalmente inviato da webetina (Messaggio 71654)
in questi termini mi soddisfa la risposta. la mia mente, di formazione razionalista, ha bisogno sempre di verifiche. sono certa di avere letto, ma molto tempo fa, che gli archetipi non erano ne dimostrabili ne confutabili. così come il complesso di edipo. o di contro , a qualcuno, come narajo, sembrano pochi, cioè solo due, gli istinti primari, e ne ipotizza il terzo, quello alla socializzazione.
l'archertipo mi affascinò in un periodo in cui, causa immobilità, ebbi molto tempo per leggere. lo dedicai ai pioneri della psicologia. ma è passato molto tempo, non conosco le evoluzione, se ce ne sono state. si è già capito che tendo ad essere separata. il mio se reale, e il mio se ideale. una parte infatti, credo il puer se ho capito cosa è, si realizza con la creatività e a livello di pensiero non ha mai tratto felicità appunto dal su detto razionalismo. l'archetipo mi ha affascinato perchè dava lo strumento che conteneva spiegazioni non troppo rigide. è bello avere un nuclo organizzante, un modello. e l'archetipo è un modello che non può prendindere dalla affettività, quindi squisitamente umano. questa è l'unica opposizione che si può fare se lo si paragona ad un modello informatico, ma Uno ne ha anticipato il limite, era solo per dare meglio una idea di struttura. é vero che io poi ne me frego, se uno strumento, al di là della assoluta scientificità, serve bene ad uno scopo. l'ho fatto con l'enneagramma, molto confutato nella sua schematica rigidità, ma a me è servito per comprendere il mio nucleo caratteriale meglio di tante altre tecniche psicologiche. ovviamente ho imparato a servirmi degli strumenti, e non sposarli per fede in toto. una parte di me ha bisogno di strumenti, di modelli, l'altra ha bisogno di lasciare la partita aperta.

"Gli archetipi dunque stanno ovunque e possono essere sia la malattia che la cura o la guida per ritrovare l'equilibrio smarrito "

cito la frase per finire, perchè questa invece mi ha confuso un pò , ha allargato troppo i confini, e la mia mente ritorna a disperdersi.

Ti rispondo:
anche mentre fai una macchina del caffe' al mattino o nel primo pomeriggio puoi essere ispirata da un archetipo se quello che fai viene inserito in uno sfondo , in una visione piu' ampia della tua vita , se quello che fai ha un significato trascendente .
Ammettiamo che tu non abbia fatto mai la macchina del caffe' per mancanza di tempo o perche' ti dedicavi ad altro e iniziare a farla significhi aver capito che d'ora innanzi devi dedicarti di piu' alla casa , a chi ti sta vicino , a te stessa prendendoti tutto il tempo necessario per te ecc.ecc.
ecco che fare una macchina del caffe' puo' far sgorgare lacrime d'emozioni intensissime .
Questo e' il segno dell'intervento di un archetipo ad esempio quello raffigurato da ERA la dea del focolare domestico :
nel mito e nella realta' non doveva mai spegnersi il fuoco nella casa in onore della DEA.
Anche questa cosa del fuoco in casa da' molti suggerimenti ed apre nuovi spunti ....

Quanto al razionalismo permettimi di dire una cosa :
leggendo il tuo post ci si accorge che sei abituata a spaccare il capello in 4, questo ha i suoi lati positivi ma ti fa perdere nell'immediato la visione d'insieme e soprattutto rischi di perdere l'attenzione su cio' che piu' ti puo' servire .
Non dico che non lo si debba fare ma io rimanderei a qualche momento piu' in la' questi approfondimenti , lascerei libera la parte creativa che hai di esplorare libera e non frenata gli scenari nuovi .
Spero che tu mi permetta l'intromissione se no dimmelo pure non c'e' problema.

stefano 28-07-2009 10.01.38

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 71663)
Se il razionalismo si fa da parte con cosa trasporti ciò che percepisci degli archetipi nella realtà?

ho parlato di un "certo razionalismo" avrei fatto meglio a dire una certa "chiusura" preconcettuale legata a un eccesso di razionalismo che chiude la visione delle cose.
il razionalismo che intendi tu è sempre presente

stefano 28-07-2009 10.03.52

Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 71664)
Scusa non ho capito. Come si fa ad utilizzare un archetipo?

nel momento in cui tu riuscendo a osservare le cose sai che in quel momento stai esprimendo un archetipo, non puoi forse anche scegliere di manifestarne un altro?
o ritieni di essere solo una marionetta in mano agli archetipi?
secondo me dipende dalla profondità e dalla capacità di visione di ciò che in quel momento stai manifestando.
è c'è questa possibilità di "manovra".

Uno 28-07-2009 10.23.18

Citazione:

Originalmente inviato da stefano (Messaggio 71689)
il razionalismo che intendi tu è sempre presente

Magari lo fosse, purtroppo non è così.

Edit: per chiarezza quello di cui parlavo io è razionalismo, quello di cui parlavi tu era meccanicità della mente

Uno 28-07-2009 10.26.48

Citazione:

Originalmente inviato da stefano (Messaggio 71690)
nel momento in cui tu riuscendo a osservare le cose sai che in quel momento stai esprimendo un archetipo, non puoi forse anche scegliere di manifestarne un altro?
o ritieni di essere solo una marionetta in mano agli archetipi?
secondo me dipende dalla profondità e dalla capacità di visione di ciò che in quel momento stai manifestando.
è c'è questa possibilità di "manovra".

Non è questione di marionette, ma non puoi scegliere gli archetipi allo stesso modo (per banalizzare) che non puoi cambiare i segnali stradali di una strada

stefano 28-07-2009 10.28.43

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 71693)
Magari lo fosse, purtroppo non è così.

Edit: per chiarezza quello di cui parlavo io è razionalismo, quello di cui parlavi tu era meccanicità della mente

ok.
penso di aver compreso cosa intendevi sottolineare.
per "sempre presente" intendevo in chi è già a quel chiamiamolo livello di osservazione-azione e lo ha reso modus operandi costante.
d'accordo con te che generalmente non lo è

stefano 28-07-2009 10.31.08

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 71694)
Non è questione di marionette, ma non puoi scegliere gli archetipi allo stesso modo (per banalizzare) che non puoi cambiare i segnali stradali di una strada

in un certo frangente ritieni tu non possa osservare in una determinata situazione cosa stai manifestando e l'archetipo di riferimento e non riuscire Volendo a non manifestarlo?
Oppure ritieni che l'unica tua possibilità è accettare questo e seguire l'archetipo "pienamente"?

griselda 28-07-2009 10.58.17

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 71694)
Non è questione di marionette, ma non puoi scegliere gli archetipi allo stesso modo (per banalizzare) che non puoi cambiare i segnali stradali di una strada

Se non ho capito male mi pare di aver letto che gli Archetipi sono "mutanti" ovvero nel momento in cui ne osservi uno, ecco che muta automaticamente.
E' vero?

Uno 28-07-2009 11.12.31

Citazione:

Originalmente inviato da stefano (Messaggio 71697)
in un certo frangente ritieni tu non possa osservare in una determinata situazione cosa stai manifestando e l'archetipo di riferimento e non riuscire Volendo a non manifestarlo?
Oppure ritieni che l'unica tua possibilità è accettare questo e seguire l'archetipo "pienamente"?

Stefano, non si manifestano gli archetipi, non è una cosa semplice da spiegare, tant'è che c'è parecchia confusione in giro, e non mi riferisco a te in particolare.
L'archetipo è come una torcia/pila in un angolo in una stanza buia. Questa torcia emette una luce che è sua e particolare di questa torcia. A seconda del punto dove sei e ti trovi davanti a questa torcia ci saranno delle cose, degli oggetti. Tu vedrai il fascio di luce intorno a questi oggetti, cioè l'archetipo senza forma prende varie forme a seconda di chi lo trova sulla sua strada e del suo ambiente interno.
Adesso sposta tutto e immagina che l'archetipo sia come il sole e la luce del giorno. Non è che decidi se usarla, o non usarla o come usarla, vedi e basta. Si per assurdo potresti entrare in una grotta, ma in ogni caso non esiste il buio totale anche se non vedi nulla. Se un determinato archetipo sta lavorando su di te è perchè tu sei in un modo, in uno spazio e in un tempo e a questo non puoi sottrarti ne decidere.

Tu puoi, nei limiti delle tue possibilità di azione, comportarti in un modo o in altro, ma non nei confronti dell'archetipo, non manipolandolo, non usandolo. Puoi solo trarne indicazioni se sai interpretare i simboli (cioè la manifestazione preforma ed il veicolo degli archetipi), ma trarre indicazioni è diverso da usare anche se potrebbe sembrare la stessa cosa.

Comunque rileggi tutto il 3d che qualche indicazione su cosa è un archetipo c'è, per quanto impossibile che sia esaustiva.

Uno 28-07-2009 11.17.24

Citazione:

Originalmente inviato da griselda (Messaggio 71699)
Se non ho capito male mi pare di aver letto che gli Archetipi sono "mutanti" ovvero nel momento in cui ne osservi uno, ecco che muta automaticamente.
E' vero?

In un certo senso si può dire anche questo, la tua osservazione ti fa cambiare il punto di vista e la relazione tra te ed esso.
Ma non che cambia l'archetipo, cambia ciò che vedi.

stefano 28-07-2009 12.37.23

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 71700)
Stefano, non si manifestano gli archetipi, non è una cosa semplice da spiegare, tant'è che c'è parecchia confusione in giro, e non mi riferisco a te in particolare.
L'archetipo è come una torcia/pila in un angolo in una stanza buia. Questa torcia emette una luce che è sua e particolare di questa torcia. A seconda del punto dove sei e ti trovi davanti a questa torcia ci saranno delle cose, degli oggetti. Tu vedrai il fascio di luce intorno a questi oggetti, cioè l'archetipo senza forma prende varie forme a seconda di chi lo trova sulla sua strada e del suo ambiente interno.
Adesso sposta tutto e immagina che l'archetipo sia come il sole e la luce del giorno. Non è che decidi se usarla, o non usarla o come usarla, vedi e basta. Si per assurdo potresti entrare in una grotta, ma in ogni caso non esiste il buio totale anche se non vedi nulla. Se un determinato archetipo sta lavorando su di te è perchè tu sei in un modo, in uno spazio e in un tempo e a questo non puoi sottrarti ne decidere.

Tu puoi, nei limiti delle tue possibilità di azione, comportarti in un modo o in altro, ma non nei confronti dell'archetipo, non manipolandolo, non usandolo. Puoi solo trarne indicazioni se sai interpretare i simboli (cioè la manifestazione preforma ed il veicolo degli archetipi), ma trarre indicazioni è diverso da usare anche se potrebbe sembrare la stessa cosa.

Comunque rileggi tutto il 3d che qualche indicazione su cosa è un archetipo c'è, per quanto impossibile che sia esaustiva.

penso di aver compreso
ma non intendevo che "storpio" l'archetipo o che lo manipolo.
L'archetipo rimane quello che E'.
Se ho la capacità di osservare
come giustamente dici l'archetipo mi da indicazioni e io nelle mie possibilità di azione posso comportarmi in un modo o in un altro.
Era questo cui mi riferivo.
ma non si è capito dal mio discorso che probabilmente come dici mancava di qualcosa (confusione)

Sole 28-07-2009 12.38.30

Vorrei riuscire ad incasellare meglio l'idea Archetipo e sto cercando un riferimento nelle tradizioni. L'unico che mi è venuto è l'Eone. L'Eone è la manifestazione, l'emanazione di una parte dell'Assoluto, Da ogni Eone discendono due Eoni e così via. Se penso all'esempio di Uno dell'Archetipo della madre che è uno ma che da esso discendono poi le varie madri allora forse in qualche modo ci sta.

Che ne pensate?

Aggiungo: Sotto questo punto di vista l'Archetipo è la scientificazione della Divinità.

Uno 28-07-2009 12.57.15

Citazione:

Originalmente inviato da stefano (Messaggio 71703)
come giustamente dici l'archetipo mi da indicazioni e io nelle mie possibilità di azione posso comportarmi in un modo o in un altro.

No in questo caso ti prendi le indicazioni e basta. E' comunque qualcosa che hai dentro e che farai in un certo modo...
forse, forse... ma è da vedere caso per caso, puoi solo accelerare o rallentare le cose.


Ci sono altri ambiti dove decidiamo come e cosa fare ma non questo, è oltre gli archetipi il potere decisionale e allo stesso tempo è comunque relazionato ad essi.

stefano 28-07-2009 13.24.16

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 71705)
No in questo caso ti prendi le indicazioni e basta. E' comunque qualcosa che hai dentro e che farai in un certo modo...
forse, forse... ma è da vedere caso per caso, puoi solo accelerare o rallentare le cose.


Ci sono altri ambiti dove decidiamo come e cosa fare ma non questo, è oltre gli archetipi il potere decisionale e allo stesso tempo è comunque relazionato ad essi.

mi spieghi meglio quell'accelerare o rallentare cui ti riferisci?
ha a che fare con la frase "sia fatta la Tua Volontà non la mia"?

webetina 28-07-2009 14.49.40

Citazione:

Originalmente inviato da nikelise (Messaggio 71681)
Ti rispondo:
anche mentre fai una macchina del caffe' al mattino o nel primo pomeriggio puoi essere ispirata da un archetipo se quello che fai viene inserito in uno sfondo , in una visione piu' ampia della tua vita , se quello che fai ha un significato trascendente .
Ammettiamo che tu non abbia fatto mai la macchina del caffe' per mancanza di tempo o perche' ti dedicavi ad altro e iniziare a farla significhi aver capito che d'ora innanzi devi dedicarti di piu' alla casa , a chi ti sta vicino , a te stessa prendendoti tutto il tempo necessario per te ecc.ecc.
ecco che fare una macchina del caffe' puo' far sgorgare lacrime d'emozioni intensissime .
Questo e' il segno dell'intervento di un archetipo ad esempio quello raffigurato da ERA la dea del focolare domestico :
nel mito e nella realta' non doveva mai spegnersi il fuoco nella casa in onore della DEA.
Anche questa cosa del fuoco in casa da' molti suggerimenti ed apre nuovi spunti ....

Quanto al razionalismo permettimi di dire una cosa :
leggendo il tuo post ci si accorge che sei abituata a spaccare il capello in 4, questo ha i suoi lati positivi ma ti fa perdere nell'immediato la visione d'insieme e soprattutto rischi di perdere l'attenzione su cio' che piu' ti puo' servire .
Non dico che non lo si debba fare ma io rimanderei a qualche momento piu' in la' questi approfondimenti , lascerei libera la parte creativa che hai di esplorare libera e non frenata gli scenari nuovi .
Spero che tu mi permetta l'intromissione se no dimmelo pure non c'e' problema.

Ok Nikelise, è molto chiaro ciò che mi dici sull'archetipo e mi piace e lavorerà dentro di me.
Per la seconda cosa accetto volentieri il tuo invito ad essere più aperta all'occasione e non alle puntualizzazioni. non la considero una intrusione, anzi mi fa bene. mi sono confrontata più con i libri( e non è un confronto) che con le persone.

maurodoria 31-07-2009 18.44.16

provo a dare la mia versione di archetipo, ovvero:
struttura (immagine, pensiero) a cui la forza creatice tende nel dare forma alle realtà percepite

nikelise 01-08-2009 09.07.12

Citazione:

Originalmente inviato da maurodoria (Messaggio 71883)
provo a dare la mia versione di archetipo, ovvero:
struttura (immagine, pensiero) a cui la forza creatice tende nel dare forma alle realtà percepite

Tende? forse
ma come si pone questo tendere col fatto che si deve vivere in equilibrio tra 2 archetipi opposti?
Piu' che tendere l'archetipo ispira e limita nello stesso tempo , mi pare .

griselda 01-08-2009 15.10.13

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 71701)
In un certo senso si può dire anche questo, la tua osservazione ti fa cambiare il punto di vista e la relazione tra te ed esso.
Ma non che cambia l'archetipo, cambia ciò che vedi.

Forse ho capito cosa intendi. :H

Non ho ben capito cosa si intenda per osservare i simboli, non potresti allargare? (quelli che avvisano l'arrivo dell'Archetipo) (?)

Se mi accorgo che sono solita "incarnare" un Archetipo, poi se non ho capito male viene anche il tempo del suo opposto. Quando sento che sto uscendo da quell'Archetipo e sto per incarnare di nuovo l'altro cosa devo fare perchè ciò non avvenga?
Questo avviene sino a che non viene svuotato del tutto l'Archetipo?


pssst: ci ho capito qualcosa?8-)icon_mrgr:

nikelise 01-08-2009 19.56.43

Citazione:

Originalmente inviato da griselda (Messaggio 71920)
Forse ho capito cosa intendi. :H

Non ho ben capito cosa si intenda per osservare i simboli, non potresti allargare? (quelli che avvisano l'arrivo dell'Archetipo) (?)

Se mi accorgo che sono solita "incarnare" un Archetipo, poi se non ho capito male viene anche il tempo del suo opposto. Quando sento che sto uscendo da quell'Archetipo e sto per incarnare di nuovo l'altro cosa devo fare perchè ciò non avvenga?
Questo avviene sino a che non viene svuotato del tutto l'Archetipo?


pssst: ci ho capito qualcosa?8-)icon_mrgr:

Non e' che uno se ne va ed un'altro subentra , crei un equilibrio tra i due.
Anzicche' star sempre a friggere melanzane un giorno dici basta e prendi ad andar in discoteca in mini con le amiche icon_mrgr: icon_mrgr: .
Il giorno dopo pero' , chesso' vai ad una conferenza/mostra su De Chirico .
abbraccio: abbraccio:

griselda 01-08-2009 20.22.23

Citazione:

Originalmente inviato da nikelise (Messaggio 71931)
Non e' che uno se ne va ed un'altro subentra , crei un equilibrio tra i due.
Anzicche' star sempre a friggere melanzane un giorno dici basta e prendi ad andar in discoteca in mini con le amiche icon_mrgr: icon_mrgr: .
Il giorno dopo pero' , chesso' vai ad una conferenza/mostra su De Chirico .
abbraccio: abbraccio:

Aahahah molto divertente abbraccio:
Vediamo se ho capito intendi di non far instaurare proprio l'Archetipo nel senso che facendo oggi una cosa domani un'altra stai come camminando su una linea e con questo comportamento eviti di cadere sia da una parte che dall'altra.
:sornione:

E pensare che mi sento un po' come Picasso icon_mrgr: di questi tempi sto vivendo un periodo violetto...invece devo: oggi viola domani verde dopo domani arancio e poi marrone e via dicendo....:@@

Sole 01-08-2009 20.29.07

Citazione:

Originalmente inviato da griselda (Messaggio 71920)
Forse ho capito cosa intendi. :H

Non ho ben capito cosa si intenda per osservare i simboli, non potresti allargare? (quelli che avvisano l'arrivo dell'Archetipo) (?)

Se mi accorgo che sono solita "incarnare" un Archetipo, poi se non ho capito male viene anche il tempo del suo opposto. Quando sento che sto uscendo da quell'Archetipo e sto per incarnare di nuovo l'altro cosa devo fare perchè ciò non avvenga?
Questo avviene sino a che non viene svuotato del tutto l'Archetipo?


pssst: ci ho capito qualcosa?8-)icon_mrgr:

Quoto te ma faccio anche un discorso in generale. Secondo me si rischia di umanizzare troppo l'archetipo che invece andrebbe essere divinizzato.
Prendiamo ad esempio che un archetipo è la dea dell'amore: Afrodite. Da lei deriva tutta una serie di caratteristiche dell'amore. Se si trascendono queste caratteristiche allora arrivi alla divinità di Afrodite e ciò che è senza considerazioni umane. Forse l'esempio di Afrodite non è proprio azzeccato perchè, Pollon a parte, le divinità dell'Olimpo erano già molto umanizzate.
Quindi non credo che si incarni l'archetipo dell'amore... magari... si incarna l'idea che ne consegue e quindi svuotare potrebbe voler dire togliere i fronzoli umanizzati che mettiamo, e arrivare a concepire la beltà dell'archetipo nella sua divinità. Se è giusto il discorso, svuotare l'archetipo sarebbe il Lavoro di ricerca dell'uomo.

Sono considerazioni, non so se corrette, anzi chiedo conferme.

griselda 01-08-2009 20.57.36

Citazione:

Originalmente inviato da Sole (Messaggio 71933)
Quoto te ma faccio anche un discorso in generale. Secondo me si rischia di umanizzare troppo l'archetipo che invece andrebbe essere divinizzato.
Prendiamo ad esempio che un archetipo è la dea dell'amore: Afrodite. Da lei deriva tutta una serie di caratteristiche dell'amore. Se si trascendono queste caratteristiche allora arrivi alla divinità di Afrodite e ciò che è senza considerazioni umane. Forse l'esempio di Afrodite non è proprio azzeccato perchè, Pollon a parte, le divinità dell'Olimpo erano già molto umanizzate.
Quindi non credo che si incarni l'archetipo dell'amore... magari... si incarna l'idea che ne consegue e quindi svuotare potrebbe voler dire togliere i fronzoli umanizzati che mettiamo, e arrivare a concepire la beltà dell'archetipo nella sua divinità. Se è giusto il discorso, svuotare l'archetipo sarebbe il Lavoro di ricerca dell'uomo.

Sono considerazioni, non so se corrette, anzi chiedo conferme.

Sono d'accordo con te Sole però credo che per capire almeno per me è così' ho bisogno di tante parole e di vederlo da più parti e sotto diversi aspetti, non credo sia così semplice definire un Archetipo e proprio per questo necessita di tante parole per la mente.

Avrei voluto proprio parlare dell'Archetipo femminile della dea della bellezza e dell'amore io mi immagino questa Dea come un'energia particolare che si attiva in noi che viene sprigionata da noi stessi o fa si che entri in noi ma che ci modifichi, un'emozione meravigliosa che però è soggettivamente corrotta dalla mente, per determinati vissuti.
Essa quando si attiva ci domina proprio perchè la mente la catalogata facendo della stessa ciò che in realtà non è. Il nostro demone credo che faccia si che la deviazione vada, a suo favore, verso di lui per nutrirsi di quell'energia emozione.
Bon aspetto lumi.

Kael 02-08-2009 11.16.09

Citazione:

Originalmente inviato da griselda (Messaggio 71934)
non credo sia così semplice definire un Archetipo e proprio per questo necessita di tante parole per la mente.

In realtà un archetipo è in-definibile proprio perchè senza forma... Quindi più parole cerchiamo di mettere (e quindi forme) più ci allontaniamo dalla sua vera essenza...

Per capirlo bisogna svuotarlo, non riempirlo...


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