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Mi piace la domanda "da dove nasce il paragone?", nasce forse nel momento in cui ci rendiamo conto di essere staccati dagli altri (come il neonato che vive per un pò in simbiosi con la madre e poi scopre di essere un'entità separata?) e nel momento in cui cerchiamo di comprendere questo distacco, quel chi sono? e chi sono gli altri? Il paragone è il primo strumento che abbiamo per conoscerci, forse. L'invidia nasce quando il paragone tra noi e gli altri non va, secondo noi, come dovrebbe andare? Cambiando un secondo discorso, l'accidia non l'avevo capita, l'ho sempre associata all'acidità, quindi una persona accidiosa (si dirà così?:@@ ) credevo fosse una sempre inc..ata, acida appunto, antipatica e anche cattiva. OT (irresistibile..) accidia X ira X gola X invidia X superbia X avarizia X lussuria X LE HO TUTTE!! icon_mrgr: come diceva un certo comico HO VVINTO QUALCCHE 'CCOSA?!? rido1.gif sorry scusa.gif fine OT |
Citazione:
Credo che nel momento in cui arriveremo a conoscerci perfettamente, l'invidia non farà più parte della quotidianità, perchè troveremo in noi tutto quello di cui avremo bisogno.. senza il bisogno di cercarlo fuori. Nell'esempio che avevi fatto tu Daf vedo l'invidia verso l'altro come la conseguenza di qualcosa che sento che manca a me, quindi mi guardo in giro vedo Tizio che ce l'ha e zac, mi scatta l'invidia, mentre in genere almeno in me la vedo al contrario.. vedo qualcuno fuori di me che ha qualcosa più di me e parte il paragone condito di invidia, altrimenti non ci penso.. non ho la Porche? eh bon...icon_mrgr: pero' se la vedo.. anche in questo caso l'invidia è una conseguenza di qualcosa (il paragone con l'altro) Sono d'accordo con te quando dici che il paragone è uno strumento per conoscerci.. e quindi credo che ci sia necessario per dividere in qualche modo e per vedere cosa ci manca (non in senso materiale).. E credo che Ray abbia ragione quando dice che il comune denominatore di tutti i peccati ci sia la falsa idea che abbiamo di noi ... il sonno.. altrimenti forse invece che perdere tempo ad invidiare gli altri per esempio, ci daremmo da fare diversamente.. :C: |
Non so se riesco a mettere in parole un'idea che mi è venuta, ci provo.
Se penso alla me invidiosa ci vedo anche una sorta di vittimismo, di autocommiserazione. E' vero che l'invidia si ricollega ben bene all'ira e che il vittimismo ha poco di irabondo ma è pur sempre un consumare energie utili in dispersioni verso l'esterno... e così lo ricollego all'accidia. Potrebbe essere, in alcuni casi, un invidiare nell'altro qualcosa che io non ho la forza o l'energia di fare e così la critica e l'invidia. Diverso secondo me è il discorso sulla gelosia. E' geloso chi ha paura di perdere ciò che già ha, è una difesa, un'insicurezza, ma non c'è cattiveria in questo; l'invidia invece genera il desiderio del male altrui perchè ha ciò che noi non abbiamo. Per il resto son d'accordo che tutti i vizi nascono dal confronto duplice noi - gli altri - noi. Noi ci specchiamo in quel che gli altri immaginiamo pensino di noi e poi ci raffrontiamo con quell'idea, il tutto in un millesimo di secondo. |
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