esiste la poesia senza l'uomo?
 

la poesia non è frutto della sola immaginazione, la poesia vive nel mondo, nello spazio, la poesia eiste al di fuori dell'uomo, in un fiore, in un bimbo, la poesia è nella natura, noi non facciamo altro che vederla, scoprirla, tirarla fuori, se non esistesse non potremmo fare poesia!

Per me no ,
perche' la poesia e' lirica e psicologia ,
e' l'espressione con un mezzo artistico del se' , dell'inconscio che si specchia in un oggetto : il bimbo , il fiore , la natura sono mezzi.
La poesia e' vicinissima alla morte , e' un antidoto alla morte dell'anima e' un esorcismo contro la morte dell'anima .
E' quindi propria dell'uomo , quello che sta intorno e' solo un mezzo , un bel mezzo , strumento che serve a rappresentare il dramma dell'uomo.

Sono d'accordo con Nike anche se la dipingerei in altro modo:
La poesia per me è l'effluvio dell'anima o la sua spuma, come le onde del mare quando si agita che si fanno spumeggianti e cambiano colore disegnando nell'acqua ogni tipo di increspatura. Ecco che quando accade all'uomo lo fa in parole, almeno per la poesia.

in un altro tread si è affermato che qualsiasi cosa l'uomo pensi esiste e dunque si era dedotto che esiste anche babbo natale, non comprendo perchè non avvenga la stessa cosa per la poesia...è l'effluvio dell'anima, quindi emanazione del pensiero quindi esiste di per sè, come in un mondo astratto, il mondo delle idee

Se parli della POESIA come idea e' vero , come tutto se idealizzato esiste prima dell'uomo, nel mondo delle idee , nell'iperuranio di Platone per intenderci ma mi sembrava che parlassi della poesia in concreto : la poesia dell'essere bambino , fiore , della natura, del mondo ecc.
Questa cosa che chiami poesia non e' possibile senza l'uomo che la crea come espressione della sua anima.
D'altra parte poesia deriva da poieo greco -fare , generare , e' un'attivita' creativa dell'uomo .
Senza l'uomo la poesia non esiste , esiste un bambino che piange , scoccia , va al bagno, si sveglia di notte e non ti lascia dormire ecc. ma diventa poesia per un di piu' che ci mette il poeta .
Cosi' il fiore e' quello che e' descritto in botanica ma diventa poesia perche' la tua anima ci vede qualcosa di assoluto a cui tende : ad esempio una sintesi della bellezza o quello che vuoi .

Quello che vuoi dire e' che l'anima attinge, trae spunto , si proietta su cio' che sta fuori di lei per esprimersi .
Questo e' vero ma senza l'anima dell'uomo tutto resta quello che e' .

Dico la mia..davanti agli occhi un tramonto..per qualcuno è solo il sole che cala dietro i monti colorando il cielo...per altri è poesia! chi ha ragione? forse entrambi il prima razionalizza (si?) un fenomeno naturale...quell' altro "sente dentro" i colori probabilmente non razionalizza ma lascia libero sfogo al proprio sentire..per tanto la poesia c'è ed è evidente dove viene riconosciuta..

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dunque nel mondo, al di fuori della nostra percezione sensoriale, esiste la poesia intesa come armonia dell'universo e le persone, a seconda del grado di sensibilità, colgono quell'armonia e ne traggono la poesia che si concretizza in parolefiori.gif

Non e' facile a questo punto individuare l'esatto percorso , ci aiutera' Uno dovesse mancare qualcosa:
non nel mondo ma da qualche parte c'e l'idea immateriale del bello del giusto del vero ,
l'anima ne ne ha un barlume in se' ed in un determinato modo ( ad esempio con la poesia) li rappresenta prendendo spunto e creando con quello che vede nel mondo e che e' fonte di ispirazione.
Una delle poesie piu' ''sottili'' e' l'infinito di Leopardi .
Lì l'ispirazione proviene da quello stesso infinito che contiene le idee di bello , giusto e di vero .

Riprendo questo argomento perchè parlando di Dio come essere astratto di non precisa individuazione, non raggiungibile ma comunque presente in noi e fuori di noi...posso anche pensare che la poesia, in senso elevato, esista al di fuori dell'uomo, come è stato detto, e che faccia parte, dunque, anch'essa di Dio, del tutto, dell'Universo inteso come il grande corpo di Dio. fiori.gif