Vergogna
Ho un problema al supermercato.
Il buttafuori (lo chiamo così ma dev'essere una specie di addetto alla sicurezza visto che nelle casse automatiche gira molto denaro) è un tipo di quelli che tentano di abbordare qualsiasi donna basta respiri. Ho sempre risposto ai sui saluti sorridendo abbastanza staccata ma l'ultima volta deve aver controllato quale fosse la mia auto nel parcheggio sotteraneo perchè al mio ritorno con la spesa ho trovato un bigliettino incastrato sulla fessura della portiera. C'era il suo numero di telefono, nome, qualche complimento e un invito all'aperitivo. Sono rimasta in dubbio sul da farsi cioè se rispondere per non apparire maleducata declinando l'invito(ma in questo modo avrebbe avuto il mio numero) oppure se ignorare del tutto la cosa. Ho optato per la seconda ipotesi ma poi per un pò ho evitato di entrare in quel supermercato a causa della vergogna. Non so perchè ma è proprio questa la sensazione che mi ha bloccato. Vergogna e paura di incrociare il suo sguardo o che venisse a chiedermi perchè non ho nemmeno risposto ecc ecc.. Questo è durato un mese. Dopo di che mi sono arrabbiata con me stessa e mi sono detta :'Non puoi evitare di usare il supermercato più vicino a casa perchè uno ti ha lasciato un semplice bigliettino'. Allora mi sono fatta forza e sono entrara, lui mi ha guardato, salutato, sorriso e sentivo che mi cercava con gli occhi. Non è venuto da me, ma mi è bastato per continuare ad avere questa sensazione che mi fa evitare di entrare al supermercato. Ora stasera dovrei passare perchè lì hanno dei prodotti che troverei solo a qualche kilometro di distanza. Non so che fare visto che devo andare in palestra e dovrei passare davanti al supermercato più lontano comunque quindi potrei tranquillamente evitare di affrontare la questione. Credo ci sia qualcosa di profondamente sbagliato in questa emozione, non ho fatto proprio niente nè per provocarlo nè per avere questa attenzione. Dovrei riuscire a entrare tranquilla e serena a prendere ciò che mi serve no? |
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Altra cosa: hai paura che ti faccia delle avance diciamo un po' troppo invasive? Hai pensato in caso cosa faresti? abbraccio: |
Affrontalo subito spiegali che sei rimasta interdetta,non sò se
hai ancora il bigliettino perchè al limite potresti usarlo come pretesto per ridarglielo (io gli direi di darlo a sua sorella....) Mi rendo conto che è più facile a dirlo che a farlo.....ma non permettere a una situazione del genere di stressarti.... poi se insiste se tu vuoi oggi giorno rischia grosso. fiori.gif |
Ma dai , basta dire se accenna alla cosa :
sono impegnata grazie lo stesso , ciao . Diverso se insiste in modo eccessivo . Mi pare che da sempre i ragazzi cerchino di avvicinare le ragazze , o no ? Ma mi pare un 'esagerazione . Anzi potrebbe farti anche piacere sotto sotto . |
Non entro in merito al giudizio che ha dato nike, lo trovo inopportuno (mi riferisco all'ultima frase)
Inoltre capisco che se Edera ha postato questo suo problema non è sottovalutandolo che la si aiuta. Indubbiamente le attenzioni di questo buttafuori la mettono in imbarazzo e probabilmente vede in questo ragazzo un'autorità che trova difficile contrastare, il fare la cosa giusta è quindi il problema. I dati a disposizione sono che Edera vede in questo addetto alla sicurezza un tipo (parole testuali) di quelli che tentano di abbordare qualsiasi donna basta respiri. Ed essendo lei fidanzata non ha certamente interesse avendolo etichettato in modo negativo. Altro dato è quel sottile senso di colpa che avverte per aver sempre risposto ai suoi saluti sorridendo in modo distaccato. La situazione degenera nel suo mondo interiore quando si sente violata nella sua sfera personale. Intuisce che questo addetto ha controllato, l'ha pedinata per sapere quale fosse la sua auto nel parcheggio sotterraneo. Ed il bigliettino incastrato sulla fessura della portiera. Il numero di telefono con il nome e qualche complimento, poi l'invito a bere qualcosa. Tutto questo senza mai avere avuto un dialogo faccia a faccia. Non è vissuto come un fatto romantico, al contrario sua violazione della sua sfera personale. Se posso fare una domanda, vorrei capire meglio questa vergogna che origine ha? Ed ancora, la paura che connotazione ha? Dopo un mese non hai più sottostato a questi tuoi sentimenti, non credo infatti che questo tizio ti abbia importunato fuori dal supermercato? Penso che la cosa migliore sarebbe che tu trovassi il coraggio di dirgli in faccia che le sue attenzioni non sono gradite e che ha confuso la tua buona educazione nel ricambiare il suo saluto. Penso che si stiano creando mostri dentro te, forse un chiarimento con questa persona, magari davanti alle casse del supermercato, dove c'è della gente, è la soluzione migliore. Se col tuo tono saprai essere risoluta il tutto rientra nella normalità e magari lui cercherà altre donne che respirano. A sensazione farà lo stesso "giochetto" del biglietto con altre 100 donne che vede passare al supermercato. La cosa profondamente sbagliata è che questo tipo ti condizioni la vita, che tu non ti possa sentire libera di fare le tue scelte. |
Secondo me ti preoccupa il fatto di sentirti costretta ad affrontarlo, semmai si dovesse avvicinare per parlarti o domandarti come mai non hai risposto, almeno io la vivrei come una situazione imbarazzante, odio i confronti di quel tipo, dovergli dare spiegazioni ecc.
A questo punto potrebbe bastare ignorarlo al punto di non ricambiare il saluto, non guardarlo nemmeno, se ti capita nella traiettoria fare finta che sia trasparente. Alla lunga capirà di avere fatto una gaffe con te, e se è quel tipo che descrivi cercherà di rifarsi rivolgendo lo sguardo e le attenzioni altrove, magari anche davanti a te per dimostrare qualcosa diavolo.g: |
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Quello che trovo sbagliato è sentirmi a disagio nell'entrare dentro al supermercato, voglio dire non è successo niente e nella mia quotidianità affronto situazioni di tensione ben maggiori eppure basta a scatenarmi dentro il conflitto. |
Al direttore del supermercato credo non farebbe piacere sapere che il suo addetto alla sicurezza non da sicurezza alle clienti carine che respirano e che per questo motivo potrebbero decidere di prendere una boccata d'aria in qualche altro supermercato.
Potresti fargli sapere che se non la smette di importunarti anche con lo sguardo informerai il direttore facendo trasferire lui in un altro luogo. Capisco la storia della vergogna, purtroppo noi donne siamo soggette ad assorbire tutte le colpe, anche del fatto di essere nate. A volte padri autoritari e madri deboli ci portano a convincerci di questo. Il tipo potrebbe provarci con tutte o solo con te non ha importanza, il fatto che di abbia seguita e attenzionato l'auto ti ha tolto il senso di tranquillità e sicurezza di cui hai il sacrosanto diritto. Allora sii ferma e non sentirti in colpa quando lo freddererai con lo sguardo e se necessario con le parole dure, brevi e secche. Se vuoi ti presto il mio orco diavolo.g: Ricambia il favore minando il suo bisogno di sicurezza nel mantenere il posto di lavoro, solo così può imparare. |
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Forse ha interpretato male, forse vedendo il tipo avrà pensato che i suoi muscoli (è spaventosamente enorme) abbiano colpito nel segno, forse si annoia terribilmente e l'unico passatempo e lanciare esche alle clienti del supermercato. Fatto sta che ha controllato quale fosse la mia auto e ha tentato di stabilire un contatto. Io non ci ho trovato niente di romantico ma mi sono sentita subito in colpa e mi sono detta che devo sorridere meno e solo a persone che conosco già. La reazione a caldo è stata :"Nooo... E adesso cosa faccio?" Reazione che ha subito soffocato il senso di gratificazione che avrei potuto avvertire e che credo sarebbe stato pure giusto avvertissi invece il mio primo problema è stato come gestire la situazione in modo da riuscire a entrare ancora al supermercato tranquillamente. Citazione:
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Grazie Greyfiori.gif fiori. abbraccio: |
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Vedremo, non credo andrò dal direttore perché so da fonte certa che è molto severo con gli addetti, quando c'è lui trattengono il respiro. Magari perde il lavoro o gli creo problemi seri, non mi sembra giusto. Però devo trovare la forza e il modo di sbloccare la situazione, vorrei il tuo orco, il tuo diavolo, il tuo mostro, lo prenderei anche in affitto se potessi ma mi sa che l'unica è sviluppare il mio. |
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E quanto mi chiedo? Che paura ho a tirarlo fuori? Perchè penso che lo abbiamo tutti, mi rispondo che il problema mio deve aver a che fare con l'immagine che voglio avere e dare di me, ma quanto mi sta costando mi domando anche???? martello.: |
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Mi pare la normale dinamica tra uomo e donna : lui ci prova e lei non ci sta . Che altro ? E' una domanda vera eh? Cosa c'e' che non va ? |
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L'altro è quel senso di colpa e quel sentirsi condizionata da questo lord mancato. Quello che non va è che la donna deve sempre poi agire di conseguenza per giustificarsi. |
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Poi dice anche Edera , come immaginavo , che e' una persona tranquilla , dai , basta con questo distacco eccessivo . Diverso e' se insiste ma mi pare che cosi' non e' . Ed allora ? |
Se restiamo in superficie non mi trovo tanto distante dal pensiero di Nike, anche se lo ha espresso in modo un po' ippopotamesco :), credo non cogliendo minimamente il problema di Edera.
Però appunto, il problema è di Edera... da come ha descritto la cosa il tizio si è limitato a provarci, forse in modo un po' rozzo, ma senza mancare davvero di rispetto. Ok, la cosa dell'auto può essere male interpretata, ma io la vedo solo come il comportamento infantile di un ragazzone piuttosto insicuro (i muscoloni parlano...). Magari non ha avuto modo o coraggio di invitarla direttamente. Però perchè mai uno non dovrebbe provarci? In fondo lei non ha detto no grazie o neanche solo no... magari smette senza insistere. Io farei così, anche se ci avrei provato in modo (spero) un po' più raffinato. Il problema, scendendo un po' più in profondità, è come Edera - e leggo anche altre donne - ha vissuto questo interessamento, ripeto un po' rozzo. Quindi separerei le due cose... e mi concentrerei sui motivi del vissuto, che poi sono quello che Edera sta cercando di scoprire. Scoperti questi forse il da farsi appare di colpo più limpido. Mi verrebbe da chiedere: ok Edera, ti sei sentita minacciata (se sbaglio dimmi pure), ma la minaccia quale è? |
Si, capisco quelloche vuoi dire nike, ed allora ti dico che non è scoppiato il mondo e che Edera per prima ne vuole parlare in modo costruttivo.
Ed allora perchè mai lei per un mese non si è sentita libera di andare nel supermercato vicino casa? Ed allora perchè sminuire la figura eccessivamente invadente del tipo? Ed allora perchè certe libertà se le prendono gli uomini e le donne poi si sentono in colpa? Ed allora non serve parlarne qui dove possiamo insieme capire? Ho postato insieme a Ray che mi trova d'accordo con lui... lascio come ho scritto prima di leggere Ray. |
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Parlando in generale e non del caso di Edera, certe libertà ora incominciano a prendersele anche le donne , quando e con chi vogliono, e l'effetto di certe libertà ed intraprendenze maschili è diverso a seconda del soggetto che le compie. Forse l'"omaccione" per fare così ha avuto in passato riscontri positivi da altre donne e , generalizzando, ripete con altre il comportamento tenuto. |
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Il cliente vede l'addetto come una figura di riferimento in cui porre fiducia, a cui affidarsi nel sentirsi protetti. Nel momento in cui lui importuna la cliente e la segue con bigliettini nel luogo del suo lavoro non da più quel senso di sicurezza ma diventa un qualsiasi uomo che potrebbe pure essere un maniaco o anche solo uno stupido che gioca al latin lover. Fatto sta che non è corretto da parte sua già solo per il fatto che si trova durante il suo orario di lavoro, anzichè pensare a stare attento alla sicurezza per come è stato assunto e pagato sta attento a corteggiare le ragazze. In quel momento che lui scrive il bigliettino è distratto e potrebbe indurre il ladro ad agire. Non è eticamente corretto. Edera lo saluta educatamente con un sorriso di cortesia che è tipico della sua persona gentile e gioiosa, ma poi si trova anche confusa nel non sapere il ruolo di questa persona che si comporta in modo poco consone, poco professionale con la cliente. Già questo è sufficiente per farla sentire in imbarazzo e le da il diritto di protestare con il direttore. E' anche una questione di ruoli, di professionalità da non dimenticare. Troppo spesso la gente abusa del suo ruolo per fare cose che non dovrebbe fare. |
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Insomma tutte queste elaborazioni e rimozioni non fanno altro che male ad un normale vissuto tra uomo e donna . Non volevo essere delicato per dare agio di sentirsi giustificata ad Edera per infastidirsi di quello che non c'e' stato . Se questo elefante non sa esprimersi altrimenti se la prendera' nei denti in modo gentile e finira' li' . Io veramente non vedo il problema anzi insisto :Edera carina com'e' non puo' far altro che suscitare interesse del mondo maschile , ma sa come reagire con eleganza e dolcezza . Grazie ma sono impegnata ciao . Lei si disimpegna , lui non ne viene fuori umiliato senza motivo . |
Hai qualche problemino a dir di no Edera? icon_mrgr: fiori.gif gioco eh ma nenache tanto.
Non penso che sia stato il bigliettino di per sè a scatenare l'ansia, o vergogna chiamala come preferisci, ma piuttosto tutto l'immediato film che ti sei fatta appena dopo.. e se chiamo che pensa e se non lo chiamo che fà ecc ecc E' un meccanismo che io vivo spessissimo col mio ex marito, se gli dico di no s'inc....se non faccio quello che dice poi mi tormenta all'infinito, se non riesco sono io che sbaglio, che sono debole, che sono sbagliata..eccecc Esagero volutamente ma comunque vada la cosa tu stai evitando un luogo a causa di un'azione, io evito certe strade perchè sò per certo che al mattino, ad esempio, posso trovare il cancello di una casa aperto e il cane lupo libero (che è iper ubbidiente e non esce neanche se lo spingi se la padrona gli ha detto siitz! icon_mrgr: ) E' illogico e irrazionale quanto ti pare ma anche a cancelli chiusi io cammino dall'altro lato..e perchè mi sono obbligata a non farmi un isolato in più a piedi per evitarlo. Pensare non aiuta, almeno non me, se ci penso troppo l'ansia aumenta e non cammino neanche, di sicuro c'è un fatto all'origine del tutto ma prova ad entrare ed uscire dal super ogni tanto dicendoti solamente "non è lui il problema" e cerca di sentire quello che provi (fiiii quanto m'innervosiva sentirmi dire così, ahahah, ma poi alla fine solo quello è) Prova a farlo accettando che la cosa che provi non è sbagliata ma solamente non vedi il motivo reale (che non è il bigliettino secondo me ) bacini.gif coraggio è un ottimo esercizio...quasi quasi ci provo anch'io 8-) |
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Una volta almeno c'era il fascino della divisa . Cosi' in basso siete cadute ? No non credo , credo che il problema sia anzi abbastanza serio , la donna si sente assediata per luogo comune e cosi' falsa il rapporto con l'uomo . Finche' vi sentirete delle prede ci saranno sempre dei cacciatori . |
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Vabbeh che sei stato in regata ma non farne una crociata Nike, sù icon_mrgr: fiori.gif Certo che il fatto in sè non è tremendo, tranne il particolare della macchina ma trovo che sia sano il desideri di Edera di riportare alla normalità (quella che tu vedi) un fatto che di per sè non ha nulla di staordinario ma nel suo mondo getta scompiglio. La buona volontà di vederci un problema e volerlo risolvere devi concederla no? E' talmente tanto invalidante da impedirle l'accesso a un servizio, sotto accusa non è l'omino muscoloso ma il sentimento che ha scatenato. Ce la vedi la differenza, si? sennò ti metto un bigliettino col mio numero e ne parliamo boccaccia: abbraccio: |
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