Apprezzare la vita
 

Stasera ho visto un pezzetto di un programma televisivo che ha come tema le storie di persone, che seppur con gravi mancanze fisiche, vivono la propria vita con una grinta inimmaginabile...

La prima storia era quella di un ragazzo che ha perso una gamba a causa di un incidente stradale, che ha segnato un cambiamento radicale nella sua vita: adesso fa scalate e trekking, e corre anche in pista. Il tutto naturalmente con una protesi. Poi è stata la volta di Simona, una ragazza che è nata senza mani e braccia e che usa i piedi e le gambe al loro posto.. dipinge, usa il computer, danza e guida... Il suo corpo si è adattato perfettamente alla mancanza. Infine la storia di una bambina colpita improvvisamente da una forma di meningite a causa della quale ha perso l'uso di braccia e gambe, oggi sostituite da protesi che vanno continuamente riadattate alla sua crescita e all'uso eccessivo che ne fa. Ha anche ripreso a tirare di scherma. Questa bimba, è un vulcano di ... vitalità.. per niente abbattuta da quanto le è successo, lotta ogni giorno con un coraggio che mi ha impressionata.

Nutro una profonda ammirazione per queste persone , che nonostante le difficoltà (vere) della vita la amano profondamente, e fanno di tutto per viverla pienamente.. e non posso fare a meno di chiedermi perchè invece, quando si nasce e si vive perfettamente sani spesso ci si imbruttisca e non si apprezzi quel che si ha e soprattutto si è... migliorabili.

Spero di non dimenticare tanto presto la lezione di queste persone....

Credo siano degli ottimi esempi per tutti Red, è un esempio a cui guardo sempre quando ho giorni pesanti, un'immagine da cui pesco molta energia.
C'è anche da dire che non tutte le persone con menomazioni fisiche vivono la vita con grinta e non tutte le persone senza menomazioni fisiche la vivono con inedia.
Facendo volontariato ho visto entrambe le situazioni, persone con malattie invalidanti che ce l'avevano con tutto e con tutti e bestemmiavano Dio per la loro condizione e persone con malattie invalidanti che erano in pace e armonia con l'universo in un modo che io mi sogno. Le menomazioni poi possono essere fisiche ma anche impalpabili, psicologiche.. Non voglio togliere niente al tuo post anzi solo ribadire che ciò che fa la differenza, qualsiasi sia la condizione di partenza è quel fuoco interno che ti porta comunque a vivere nel miglior modo che ti è possibile, Neruda scrisse: ' essere vivi comporta uno sforzo molto maggiore del semplice respirare', un motto abusato ma sempre valido.fiori.gif