Caro libri, caro test, caro affitti... studiare è un lusso?
Tempo di rientro a scuola/università, tempo di rincari...
Le cifre che occorrono per i libri scolastici (rispetto allo scorso anno sembra che gli aumenti superino il 10%), in alcune città italiane toccano dei picchi altissimi, che , unite alle spese di cancelleria, fanno diventare l'inizio dell'anno scolastico una spesa ingente per le famiglie.. se poi i figli da mandare a scuola, sono 2 o 3 non so come una famiglia media riesca a coprire le spese.. Se poi si parla di università, sembra che adesso fare un test di ingresso per alcune facoltà sia molto dispendioso e al costo del test, vanno aggiunte eventuali trasferte per eseguire il test (con pernottamenti fuori casa). Nell'articolo che ho letto c'era scritto che solo per iniziare l'anno accademico si possono spendere dai 600 ai 2500 € strabuzza: Ed infine, se si decide di studiare fuori casa, gli studenti devono fare i conti anche con l'affitto di una camera/casa da dividere con altri studenti.. e pare che per una camera in città come Milano e Roma, si possa spendere fino a 600 € mensili. Insomma, che sia scuola o università, sembra che studiare sia diventato un lusso per pochi.. lo studio non dovrebbe essere un diritto del cittadino?... andando avanti così.. finirà che le famiglie non potranno nemmeno permettersi di far studiare i ragazzi nella scuola secondaria... alla faccia della libertà.. :( |
magari sarà il momento che buona parte degli studenti invece che bivaccare quasi 10 anni per un corso di laurea breve di 3 o si da da fare o va fare qualcos'altro diavolo.g:
Provocazione..... perchè ritengo che la selezione dovrebbe essere per meritocrazia e non per possibilità economica... e non con un test pre-iscrizione con dure selezioni durante tutto il periodo di studio, altro che 6 politico. Si otterrebbe che potrebbe studiare chi ha realmente voglia e capacità a prescindere dal conto in banca (purchè sia fermato il potere delle raccomandazioni) e che finalmente un titolo di studio ricominci a valere qualcosa. Certo come vedo le cose io poi ci si troverebbe una marea di persone che a 20 non saprebbero che fare, che sarebbero frustrate per non poter far parte della classe dirigente anche se non sanno dirigere neanche loro stessi... Allora la soluzione è di far studiare tutti, diluire gli studi in modo che non valgano nulla, una volta che la psiche collettiva crede indispensabile studiare per potersi vestire da dotti via con il secondo giro: spremiamo i limoni... un genitore mangerà pane e cipolla piuttosto che ammettere con il vicino (e con se stesso) che suo figlio è uno zuccone.... Etc etc.......... ------------------------- Ah notizia collaterale... se è vera altro che gogna, ho sentito che la guardia di finanza ha verificato un tot di librerie per il discorso dei prezzi dei libri... se è vero... non ho parole... credo che le librerie insieme a giornalai e tabaccai siano i settori che più che mai non hanno possibilità di gestire il loro commercio neanche per un centesimo.... hanno tutti prezzi imposti alla fonte, al massimo possono fare sconti sui loro guadagni... Allora, ripeto, se è vera la notizia, si risolve così ??? |
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Andrà a finire che per lavori di alto livello chiederanno come requisito di non averne... |
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Mi viene in mente un servizio di un programma televisivo nel quale si palesavano queste situazioni soprattutto a fronte di domande alle quali, il neo eletto, doveva rispondere ( una specie di gioco insomma ). Sotto gli occhi attenti di " papà" ex senatore, che guardava il figlioletto, neo eletto, come se lo avesse accompagnato al primo giorno di scuola veniva somministrato il test che riguardava domande di storia o geografia o anche qualcosa ddi più complicato rispetto a quelle. In merito alle risposte date non si poteva dire, ascoltandole, che il nostro Rappresentante stava per prendere posto a scuola...semmai in Parlamento ( ovvio..non faccio di tutta un erba un fascio ci mancherebbe ). Questo per dire che talvolta il non avere requisiti ma solo ampiamente attribuiti di riflesso, determina la possibilità di andare da qualche parte. Comunque, l'aver diluito, per cosi dire, gli studi ha portato a questi risultati. Sarebbe interessante scoprire le ragioni di questo per il quale faccio fatica a collocare nel tempo, soprattuto per ignoranza; che so..probabilmente in merito al periodo del '68 e tutto quello che ne è venuto questa ssituaizone odierna potrebbe essere una conseguenza. Per il controllo della Guardia di Finanza se questo si è fermato, ma voglio essere ottimista dicendo che forse è andato oltre, alle sole Librerie che per l'appunto non contano nulla e tanto meno possono fare cartello, tale intervento è da mettere alla Gogna senza mezzi termini. Se cosi fosse, vi sarebbe un uso errato ( o volutamente errato ) dello strumento di controllo. Risulterebbe l'ennesimo campanello di allarme in merito alla mancanza di volontà, da parte dello Stato ( il Buon Padre di Famiglia...) di voler risolvere una tale disuguaglianza. |
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Concordo pero' che dovrebbe essere un discorso di merito, non di costi.. altrimenti si tornerebbe ai tempi in cui solo i ricchi potevano studiare.. Citazione:
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