Riferimento: Bene e Male
Jez siamo automi e basta...... la coscienza è embrionale (alcuni dicono che c'è già ma non ne siamo coscienti strabuzza: se c'è come facciamo a non esserne cosienti? ) nella vita media di solito non va che a pochi cm dal corpo ( non parlo in senso materiale stretto, ma in senso metaforico... anche se....... ) ogni tanto qualche splendente scintillio ci risveglia dal sogno che ci ha rapiti in quel momento... il sogno di essere belli, ricchi, amati... o chssà che altro.... (non intendo che non sia possibile realmente essere belli etc etc... ma un conto è sognarlo un conto è esserlo) ma pochi hanno voglia poi di rimanere svegli è più bello tornare a dormire e magari anche volere che tutti dormano.. non piace vedere chi vuole svegliarsi... "se non posso/voglio io allora neanche gli altri" piango.gif
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Riferimento: Bene e Male
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Tra l'altro anche il discorso della tendenza a far dormire le masse da parte di massmedia e pubblica opinione con scopi prevalentemente consumistici (meno pensi, più sono in grado di crearti dei bisogni che non hai e più consumi, compri roba inutile, guardi roba stupida e così via) mi pare poco. O meglio sarebbe anche abbastanza se si volesse sostenere che questa tendenza all'imposizione consumistica da parte di pochi sulla massa ha causato l'addormentamento generale. Solo che non sta in piedi: è necessario che la massa già dorma perchè la tendenza di cui sopra prenda piede e peggiori la situazione. Se partiamo da una massa sveglia quella tendenza non può attecchire. Figuriamoci poi un dormiente che vuole addormentare uno sveglio perchè si rende conto che è più sveglio di lui e non crede di svegliarsi anch'egli. E come fa a rendersene conto? E come fa ad addormentarlo? Il tutto richiede un substrato accogliente e preparato con pazienza... altrimenti atteggiamenti e tendenze, che sembrano solo moderni, non sarebbero possibili. vabbè ho sproloquiato di nuovo... da una frase ho tirato in ballo mille discorsi... martello.: martello.: |
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Ok fiori.gif |
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Certamente l'automa, la macchina ( umana ) fa bene e gola ai pochi che muovono le fila del potere. Il gioco di " Se non posso/voglio io allora non devono svegliarsi neanche gli altri.." è sempre stato un giochetto che - al di la delle considerazioni profonde iniziatiche ( vabbe anche quelle "superficiali" possono essere ricondotte ad una iniziazionescusa.gif ) - ci ha accompagnato per moltissimo tempo e probabilmente in questo periodo si "contano " più risvegli che in altra epoca. Non addentrandomi nei meandri interni, soffermandomi quindi ad un attivismo( sociale e non, nel post di Buongiorno ho parlato di Autostima ) che in un certo qual modo è l'ingresso al "risveglio " direi che la Conformazione ha fatto - e continua a fare - un buon lavoro. diavolo.g: La considerazione che l'uomo ha di se stesso è ormai sotto le scarpe( ma anche da li ci si puo rendere conto di dove stiamo suppongononso.gif ) e tale deve rimanere - sempre per i pochi di cui sopra - affinchè si possa occultare ed inibire il Risveglio. Credo che si operi una sorta di meccanismo ( sia individuale sia collettivopiango.gif ) che tende - applicato sia dalla massa sia dal singolo - a divenire come una specie di buco nero che risucchia la Luce ( che si acccinge ad un Cambiamento/Risveglio stosvegli: )..........che cerca di assorbire e non rilasciare. diavolo.g: Siamo Luce che ha difficoltà a staccarsi dall'attrazione gravitazionale della massa...; solo una grande forza di Volontà, come dicevo su, è la soluzione. Bene e Male( o quanto meno la " classificazione" ) fanno parte quindi del gioco che si tiene all'interno del Buco nero.......diavolo.g: :C: |
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Uhum....
meglio che pignoleggio.... perchè forse sono stato frainteso Ray se parlo dell'atteggiamento di colui che dorme (cioè volere che tutti dormano) non dico che sia l'unico motivo,( anzi... io non ho proprio detto questo, non so dove lo hai letto e neanche lo pen-so/avo)... per cui la massa dorme... La massa ha sempre dormito e c'era una parte che era ben sveglia, poi la seconda si è diluita nella prima e c'è stato un leggero embrionale piccolo risveglio, non è niente ma rispetto ad un paio di milleni fa nella massa qualcosa c'è stato... ma non veri Risvegli Jez... teoricamente sono disponibili a tutti da 2000 anni a questa parte, in pratica sono pochi quelli che ce la fanno.. parlo solo di svegliarsi... poi lasciamo perdere il resto. Per automa "io" intendo proprio a tale stimolo tale risposta... punto... di qualsiasi tipo sia lo stimolo... meteorologico, mediatico, di rapporto interpersonale etc etc |
Riferimento: Bene e Male
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Considerando che il discorso sta diventando personale... fammi un piccolo favore...presentami una di quelle persone che citi che vogliono il mio bene...così magari riesco a comprendere anch'io quello che mi sfugge della mia vita e che invece ad altri è così chiaro! Per chiarire....io sono esattamente come tutti gli altri...non appartengo a nessuna strana specie...sono un essere umano esattamente come te...sono "normale"..vivo in una casa "normale"...ho una vita "normale"...faccio del bene egoisticamente e faccio del male spesso anche volontariamente...ho una valanga di difetti..ma ho una qualità che spero non mi negherai...sono sincera...sono me stessa...non mi nascondo dietro a concezioni utopistiche nè a leggi universali ...dico pane al pane e vino al vino! Capisco che a volte posso sembrare polemica o infastidire qualcuno..ma sono così... ...e ti adoro! Cavoli questo è un difettone boccaccia: P.s.: avrei voluto aprire i miei orizzonti...ma per farlo avrei dovuto scontrarmi con i coccodrilli...per cui la voglia è passata! |
Riferimento: Bene e Male
ok riportiamo il discorso sul generale, anche perchè non ho mai detto che tu appartenga a chissà quale categoria... anzi il contrario.... tranquilla non infastidisci nessuno...
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Riferimento: Bene e Male
ok...
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Forza neutra
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Si ma tra il bene e il male qual'è... o meglio chi è la resistenza?
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Vuol dire che non hai mai resistito a nulla... ma dai... non sarai mica una bandierina al vento?
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Stallo, tiro alla fune
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Io non ho parlato di vittorie (o perdite, perchè poi saremmo da capo) ma del fatto che in certi processi siamo noi la resistenza
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Non posso dirti altro che provare a conquistare questa posizione... chissà se dopo aver passato un pò di tempo a cercarla capirai quello che sto dicendo, o forse arriverai a trovarla, ma non credo che tu ne sarai contento.
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e cmq a quella in cui sono invece ne sono contento. |
Tiro su questa discussione per approfondirla meglio.
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In altre parole, io credo che se dentro di me ammetto che c'è 100 di bene devo inevitabilmente ammettere ed accettare che c'è un 100 di male. Solo così posso iniziare a capire come mettere a terra la carica. E viceversa. C'è una frase che spesso sentiamo e cioè che la maggior forza del male è quella di far credere al mondo che non esiste. Quanti di noi hanno dubbi di avere una parte di bene in loro... la sentono la vivono. Ma quanti hanno sentito il male muoversi dentro l'animo? Questo non sentirlo può impedire all'uomo di evolvere. Sembra paradossale... ma mi azzardo a dire che questa è la mossa più geniale dell'azione del male che tende alla materia. |
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Vorrei dire che è vero che se abbiamo 100 in bene, abbiamo 100 in male, ma soprattutto lo dovremmo vedere e andare a scovarlo la dove si trova. E' la maggiore lucentezza che può incidere meglio sul buio e mi sembra anche un contro senso dire che non ci accorgiamo del buio, e allora come potremmo salire verso la luce? Il male si sente sempre ma siccome sono abituato a identificarlo in maniera molto grossolana, quando vado verso la luce allora mi potrebbe sfuggire quel particolare che prima non consideravo tale, data il mio essere più vicino alla terra, a quelle forze arimaniche di cui si diceva. Quindi l'indicazione di essere scaltri come colombe (cito a braccio) mi pare molto pertinente in questo caso. Quello che ci potrebbe frenare è in primis la pesantezza del corpo intendo anche a livello alimentare, ma soprattutto mentale e di cuore. |
Forse stava bene anche nella discussione sul doppio arimanico, ma metto qua data la linea più generale. Vi riporto un passo che a mio avviso, sul tema che stiamo discutendo, pone dei concetti particolarmente interessanti i quali, se esplorati, possono forse aprire un po' di più la mente su questa faccenda.
Il passo è tratto dalla "Lettera Filosofica (molto apprezzata da quanti si compiacciono delle verità ermetiche)" di Michele Sendivogius, alchimista. Citazione:
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Ma se ho capito bene, ci sono altre strutture che sono superiori a tale forza che la renderebbero in effetti neutra o diciamo inattiva e queste si sviluppano solo nel momento in cui in noi è nata la vita. Mi fermo qui per conferma. |
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Riprendo qui il discorso iniziato in Esperienze, trattenere il nero da quanto ho capito è positivo perchè mi permette di manifestare il bene che c'è in me, ma trattenere il nero potrebbe anche significare di non riconoscerlo, di non accettarlo così che quando mi appare manifesto in avvenimenti di crudeltà mi fa star male quasi patologicamente, è possibile? Le dinamiche umane con possibilità di controllo arrivo a concepirle mi sfuggono completamente quelle appartenenti ad Entità, quali Entità? |
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Tutti i cammini spirituali, eccetto il satanismo, dicono che noi dobbiamo aspirare al bene supremo che è Dio. Mi domando quindi sto 50% del male a che serve, per darci libero arbitrio, o perchè siamo umani?
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ci riflettevo ieri sera.
Vuoi per codardia, per egoismo o chessò io, non riesco assolutamente a vedere immagini di violenza pura, di male inflitto ad animali, violenze contro anziani. Anche perchè ritengo che due persone che si picchiano in modo violento non abbiano nulla a che fare con il Male. Questo è manifesto quando si genera contro deboli ed indifesi, animali, anziani, bambini.. Questo non riuscire a vedere è una limitazione? Il mio cinismo mi permette di vedere molte cose senza che questo intacchi la mia corazza, ma il Male la sfonda letteralmente e mi destabilizza... |
Beh credo sia positivo, sarebbe peggio se tu godessi nel vedere queste immagini, o se ne rimanessi indifferente.
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Presente quando qualcuno manifesta contro una ingiustizia con violenza? Come diceva Grii bisogna adattarsi a poco a poco per riuscire a trattenere il male e non farsi usare a esso. Se si vuole conoscere se stessi è purtroppo necessario andare incontro a questo aspetto. Ma non bisogna pensare che solo il male non si riesca a "guardare" perchè anche una grande gioia spessissimo siamo proprio costretti a buttarla fuori per la forza con cui si manifesta. Si saltella, si grida, si racconta a tutto il mondo. Si butta fuori insomma. Questo per dire che contrariamente a ciò che comunemente vogliamo credere di noi... in realtà non siamo capaci neppure di contenere il bene, tanto che non sappiamo riconoscerlo quando lo vediamo. Prendiamo un esempio banalissimo. Un padre che mi da uno schiaffo per svegliarmi lo odierò finchè non avrò la capacità di comprenderlo. Imparare a guardare il male fuori da noi quindi, ci aiuta a sentirlo dentro di noi. Questo approccio iniziale però sarebbe meglio trattarlo in Psicologia che in Esoterismo. Citazione:
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Il male ti aiuta ad apprezzare di piu i mali minori, ma il bene è riconoscibile anche senza male. |
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Come puoi riconocere la povertà se non sei mai uscito dal palazzo del Re? |
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dell'Assoluto. Il Bene ci è più facile accettarlo e dunque il Male tendiamo a nasconderlo, a reprimerlo in fondo al nostro io fino al pun to di non riconoscerlo più, di non avermne più la percezione, ma tutto questo processo non è positivo? |
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Il palazzo del re è la ricchezza assoluta, quindi ovviamente non si può conoscere la povertà, ma si ha la consapevolezza di essere ricchi. Quando non la si ha, beh è quello che è successo con la caduta di adamo. Comunque noi prendiamo sempre i casi estremi. Per essere fedele non devo aver necessariamente prima dovuto sperimentare l'adulterio. Il problema è che noi non apprezziamo quello che abbiamo nel bene, e allora il male ce lo fa ricordare. Bisogna apprezzare la salute, quando c'è la salute, e non aspettare di avere una malattia.fiori.gif |
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Il male che funzione ha? Quella di farci vedere dove stiamo sbagliando, o le parti che stiamo più trascurando. Mi viene un esempio stupido: qualcosa va a male, in putrefazione, quando non viene consumata, o utilizzata o è messa li. Le parti di noi che rimangono nascoste ed isolate sono più soggette a male, mentre una sostanza amalgamata in modo omogeneo, sarà integra. Direi che il lavoro difficile del ricercatore spirituale, è quello di scoprire inanzitutto quali sono queste parti (secondo qualcuno sono 14, però io non saprei) e cercarle di integrare. La difficoltà sta nel fatto che corpo, mente, anima vogliono spesso cose diverse e contrapposte, da qui nascono i conflitti. Male, cattiveria, qualcosa che sta in cattività, ovvero è prigioniera. Diciamo che è questo principalmente. Se fossimo identificati con lo Spirito, dubito che faremmo i danni che facciamo.:C: |
Quando ero piccola, meno di otto anni, ho ucciso una farfalla. Me lo ricordo benissimo, come fosse adesso, l'ho catturata e siccome volevo tenermela perchè aveva le ali bellissime ho deciso di ucciderla, nel modo peggiore, con un sasso.
Mi ricordo come fosse appena successo il colpo sul sasso e le ali maciullate. Mi sono resa conto d'improvviso della mostruosità, e oltretutto avevo anche rovinato le ali, era morta e morta per niente. Ho smesso di uccidere insetti, compresi ragni, per moltissimo tempo ma la furia distruttiva non è mai svanita. Alle volte credo che potrei provare piacere a uccidere se fossi sufficientemente stanca e carica di rabbia. Mi darebbe fin sollievo..o almeno questa è la trappola che vivo perchè poi il sollievo non c'è..come nella litigate, nella vendetta o anche nel principio del forte desiderio, meglio dire brama forse, che ti spinge e ti carica ma quando la soddisfi ti svuota e dà nulla. Bello lo spunto sulla cattività Astral, non ci avevo mai pensato, in effetti il male ti segrega e ti domina costringendoti entro pareti di...non saprei..possiamo dire limiti personali, materìali? leggo.gif |
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L'esperienza come quella di Daf, dell'uccisione della farfalla, le ha fatto capire l'inutilità dell'uccidere, la crudezza di togliere la vita e l'ha resa migliore, non ci ha provato piacere...ma se fosse avvenuto il contrario? avrebbe vinto la parte di Male, la qual cosa se avessse ucciso un cane, un gatto...un bambino, gradazioni diverse, molteplici dove prende sopravvento il Male, entità negativa e potente allo stesso modo del Bene. Da un po' di tempo provo repulsione a mangiare la carne, penso alle crudeltà che ci sono dietro questo processo mercificato, penso che potrei vivere bene anche senza, ho letto svariati libri piuttosto convincenti sull'inutilità della carne, ma quello che mi spinge sempre di più verso questa scelta è il raccapriccio della sofferenza, il dolore di morti violente, il sangue che deve scorrere per saziare un corpo fatto di sangue e pulsioni materialmente uguali. Il Male si nasconde anche lì nei banchi dei supermercati? |
Mi fai venire un dubbio Filo.
Male e crudeltà sono la stessa cosa? Voglio dire, il male necessità di esistere per far esistere, manifestare, il bene..non vorrei dire che sono forze neutrali ma non mi viene l'aggettivo. Uccidere per sfamarsi è biologico e normale, uccidere per il piacere di farlo è crudele e deviato. Torturare è un male che è privo di un senso, di una reale funzione.. Non sò non riesco a metterla giù meglio. |
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