Dialogo e Diatriba
Iniziano entrambe con "Dia" = "attraverso" (più o meno) è il resto che cambia.
Interessante la variante "Die" = giorni in italiano e morte.. crepa.. qualcosa del genere in inglese, vedere come un lettera cambia senso in ciò che apparentemente è lontano anni luce serve per rafforzare lo spirito di analogia. |
Ho cercato l'etimologia di diatriba, perchè non la conoscevo, letteralmente, "tribo" significa, consumo, logoro, frego. Mi fa pensare a qualcosa che divide, che stride, mentre il dialogo, a qualcosa di costruttivo, che serve a tutti i partecipanti.. tutti danno qualcosa, parti di un argomento che si integrano per esempio.. e alla fine tutti avranno imparato qualcosa.
Inoltre, pensando all'atteggiamento durante un dialogo, mi viene da pensare ad un'apertura verso l'altro, mentre durante una diatriba, c'è alla base una difesa, e una chiusura... un dialogo quindi avvicina ci mette in una posizione di apertura, anche a ricevere direi.. una diatriba allontana..e ci fa restare immobili, sulle nostre posizioni.. dialogo lo assocerei ad elasticità , diatriba a rigidità... Citazione:
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Così di primo impatto mi restano evidenti "logo" e "triba" dove logo-verbo-parola-comprensione e triba-tribale-brutale-animalesco-dominio basso-potere basso sembrano esprimere le differenze.
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Con gli occhioni che mi ritrovo... ci leggo questo...
Dia-Triba... tribas... tribu'... congrega... gruppo chiuso... struttura organizzata ma concentrica... nucleo fine a se' stesso... Leggasi come: attraverso nuclei chiusi lo scontro di idee... Dia-Logo.. marchio... simbolo... raffigurazione di concetto... archetipo... di chiaro significato... Leggasi come: attraverso il simbolo comunico il concetto... ecco... PS: Sole... mentre scrivevo hai postato... bello che la vediamo allo stesso modo... in linee generali... come dire ce' Dia-Logo...hahahahaha |
Citazione:
Dia manda anche a "due"... nel senso di di fronte, di opposto. Il dialogo (parola divisa, di-scorso) è una parola a due, un po' uno un po' l'altro. L'opposizione da armonia, gli opposti si attraggono, come avviene per la calamite (e i maschi e le femmine). Se c'è armonia l'opposizione, l'incontro degli opposti, da vita. Ma il Principio che, per poter generare il cosmo, si deve prima dividere da se, allontanare, interporre una certa tensione, separa se (l'uno) la vita dalla "morte"... diventa due. Il cosmo, la creazione sarà il tre... ma "die", con morte ci sta. Se gli opposti sono realmente tali, e se c'è incontro, scambio, parola abbiamo il dialogo... che cosmologicamente, appunto crea. Se invece c'è concordanza di segno (+ con + o - con -) in opposti abbiamo stridore, logorio, cosumo... una diatriba insomma (qui il dia è proprio atrraverso...) |
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Uhum.... dia-positiva? icon_mrgr: Si aprano le danze *= sembra banale... ma una forza che si interpone è ben più "tangibile", osservabile e studiabile di una astratta che sta chissà dove.... intendo che le raffigurazioni mentali, poetiche e altro mostrano Satana che suggerisce, incita etc ma rimanendo in una terza posizione rispetto ai due contendenti o alle due possibilità... in realtà ci sta in mezzo.... indi non è l'opposto di Dio...... mi fermo e vi lascio continuare.... |
certo, se il dia-volo è colui che divide, non è l'opposto ma lo spazio tra i due, la forza che allontana... il simbolo la forza opposta.
La dia-positiva... attraverso il positivo... che è il negativo dell'immagine. Il Principio che si diavola, che si dua, si divide, si sta in realtà specchiando... si fa l'immagine... e fa a immagine e somiglianza... l'immagine è opposta, con i colori invertiti, al contrario... siamo noi l'opposto di dio... |
Vedendo i post precedenti mi è venuto in mente che c'è qualcosa che mi sfugge.....ordunque se gli opposti si attraggono, i simili si respingono?
quando si dice che il simile attrae il simile si intende quindi simile ma di polarità invertita? In realtà quando due poli opposti di di due diversi magneti si uniscono, vanno a formare un unico più grande magnete, e altresì se un magnete viene spezzato non lo si potrà più riunire negli stessi punti della rottura poichè saranno diventati due differenti magneti, e l'unico modo per farli nuovamente attrarre sarà invertire il punto di unione con la conseguenza che il magnete non sarà più quello originale, e la spaccatura rimarrà evidente..... |
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Brava Ham, hai posto una implicita domanda che mi permette di riprendere un concetto che non ho ancora espresso chiaramente.
Che differenza c'è tra simili, uguali, opposti e le loro relazioni? E' vero i simili si attraggono e gli opposti si uniscono, sembrano due cose inconciliabili se non cerchiamo di vedere rispetto a cosa. Come definizione sintetica potremmo dire, per comprendere, che per simili al di la dell'etimologia o del vocabolario si può intendere "tendenti allo stesso fine" e "costituiti dalla stessa sostanza base", questo si può attuare in diversi modi/campi collegati, in un fiume due pesci che vanno verso la sorgente sono simili anche se di caratteristiche leggermente diverse (che sia fisiche o di razza), opposti invece che hanno reciproche caratteristiche mancanti nell'altro e quindi nell'unione (che sia fisica o meno, totale o simbolica) si crea una nuova entità che ha più caratteristiche, possibilmente (nel senso di tendente a ) complete di entrambi gli opposti che si uniscono, in realtà raramente accade, più spesso uno dei due prevale. Un esempio più semplice è proprio il magnete, poniamo che ve ne siano due in ferro (della stessa sostanza, simili ma con le facce di segno opposto (opposti) vicine si uniranno. Questi concetti sono importanti nell'economia di tutti gli universi, dalla chimica all'alchimia, dalle relazioni interpersonali (amore, simpatie etc) alla fisica, dagli sviluppi della natura (nascita, crescita, morte) alla nascita, crescita, implosione/morte di pianeti, stelle, universi. So che non posso riuscire a passare una "visione" in poche parole, ma se si riesce ad intuire il movimento dell'universo verso le sempre più complesse alleanze che man mano che si creano (ehi il primo che pensa alla politica lo banno , del resto l'uomo sempre tenta di imitare i Piani più grandi e solo raramente lo fa in maniera decente) devono tentare di trovare un equilibrio per poter affermare la nuova nascente entità, entità che non significa la perdita di quelle costituenti, ma l'arricchimento reciproco... per far questo vi è bisogno di particolari procedimenti che in metallurgia si potrebbero chiamare fusioni e leghe, una lega ha caratteristiche che sono oltre la somma dei singoli metalli come un per esempio un gruppo ben formato. Mi fermo, sono stato già troppo noioso e comunque ho toccato solo una minima parte, spero che si sufficiente per aprire nuovi dibattiti (sia in questo thread che in altri). P.s. manca il discorso del diavolo.... è la necessaria divisione (come nell'esempio del magnete da te Ham fatto) per creare nuove possibilità, è la creazione di una strada.... se non vi fosse una forza, frizione,distanziatore il tutto rimarrebbe unito in maniera statica e non vi potrebbe essere il gioco dell'universo con il suo movimento infinito... allo stesso modo se non ci fosse però una forza che combatte questa distanza ci sarebbe un infinita esplosione. (ci torniamo su questo) |
Mi viene in mente un equalizzatore con il quale, manovrando i vari cursori, si può dare alla stessa base musicale toni diversi. I cursori in equilibrio (dialogo) stanno nel mezzo perfetto lo spostamento invece tra destra e sinistra (diatriba) imprime alla musica caratteristiche diverse nei toni ascoltati. La scelta variabile tra toni alti e bassi fanno si che le altoparlanti vibrino in modo diverso nonostante la canzone sia la stessa. (sostanza)
Allo stesso tempo una canzone rock attirerà amanti del rock, come la musica classica attirerà amanti della musica classica…simile attrae il simile. (stessa vibrazione) Ognuno di loro sarà portato ad equalizzare la stessa musica in modo soggettivo chi con più alti chi con più bassi. (opposti) L’insieme delle equalizzazioni potrebbe portare alla posizione intermedia dell’equalizzatore. Oddio mi sono cortoricuitata per tirar fuori sta c osa icon_mrgr: ($) nonso.gif :C: |
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Trovo sia molto bello lo sviluppo di questo thread, da un lato la fusione, dall'altro la divisione, aspetti differenti e opposti ma entrambi necessari per creare un movimento. Per ottenere un fusione tra leghe diverse occorrerà che ognuna di esse 'ceda' gran parte della sua sostanza che andrà ad unirsi all'altra, che dovrà fare altrettanto, perdendo ognuna in quella fusione le parti che non si compenetrano, e che ai fini della fusione risulteranno inutili, dando luogo ad un nuovo e più complesso materiale, che mantenga, rettificate, le caratteristiche di entrambe. Riguardo alla divisione causata dalla forza disgregante, dal 'dia' ciò che divide, che passa attraverso, se come nel magnete una volta diviso, poichè una forza esterna alla sua forza di attrazione interna ne ha causato la rottura, lo si potrà 'riparare' semplicemente reinvertendo le nuove polarità che si sono create, sebbene la frattura rimarrà evidente, tuttavia si creerà comunque un nuovo magnete, mutato ma pur sempre unito. Per cui la forza disgregante sarà stata in qualche modo 'sconfitta' dopo essere stata usata, andando a creare così una nuova possibilità. Quindi tutto alla fine si potrà ricondurre all'unità. |
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Fusioni e leghe
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Ps. io di fusione e di leghe non ci capisco nulla, quello che ho detto l'ho detto solo intuitivamente.... |
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