Strapiombo argilloso
 

Salve, sogno di essere su una spiaggia assolata, decido di tornare a casa e mi guardo indietro. Subito alle mie spalle c'è una parete altissima argillosa colore miele. La pensavo meno ripida , è proprio a strapiombo, come farò a risalire? in cima c'è qualcuno, mio padre che è già salito; tento si arrampicarmi, ma come previsto la mancanza di inclnazione non mi aiuta, scivolo e la forza di gravità è maggiore delle mie capacità, penso che sono perduta, mio padre mi indica degli scalini più a destra, li raggiungo e tento il percorso di alcuni bambini, ma non appena mi aggrappo il primo gradino si spezza in due. Non riuscirò ad avanzare maggiormente , non sono più vicino al suolo, temo che finirò per mollare la presa rovinosamente. Mi sveglio.

Mi fa pensare ad un divieto, ad un generico senso di impotenza.

Provo a dirti quel che mi è venuto in mente:

la parete mi fa pensare ad un percorso necessario da fare, tuo padre ( parte maschile ?) in cima ti indica una strada possibile, gli scalini a destra (destra che dovrebbe rappresentare il futuro); gli scalini vengono percorsi da bambini che, a mio avviso, potrebbero essere delle parti di te che si stanno formando e sviluppando, quando provi tu, così come sei ancora, gli scalini si rompono.

fiori.gif

I bambini sono più leggeri e riescono a salire in un certo percorso.
Il padre, figura guida, indica il possibile percorso, ma se ci si vede, ci si sente, più grandi e non più bambini... il percorso cede. :)

Grazie ad entrambi, parto dalle vostre considerazioni aggiungendo dei particolari forse importanti.
La parete non era fin dall'inizio così dritta, era come una montagna, con inclinazioni , sporgenze a cavità come solitamente è un monte che permette la scalata. E' nel vedere il padre che l'inclinazione sparisce e tutto diventa non come era naturale che fosse.

Non accetto la superiorità del padre
La sua presenza mi blocca

Nel sogno c'è tutto però, compresa la scala che comunque era già dentro di me prima che mi venisse indicata; devo pensare che in assenza del padre mi sentivo leggera e libera di muovermi come i bambini, mentre in sua presenza , mi scordo pure della scaletta , mi misuro con la capacità di farcela da sola. Ma se nel sogno non ce la faccio e l'ho fatto sempre io , vuol dire che dentro di me è codificato che sono meno forte del padre e che non posso fare a meno di lui.

Ho pensato che le due cose non sono compatibili, se non riconosco l'importanza del padre perchè mia la sua presenza mi dovrebbe bloccare.

Egli nel sogno egli appare sereno, mi indica il percorso. Perchè prima di scorgerlo comincio ad arrampicarmi come i bambini senza pormi problemi?
C'è di diverso la scala, un percorso tracciato e ordinato, io avrei proseguito con le nude mani nella argilla.

Mi influenza a questo punto un libro che sto leggendo sul dialogo coi sogni.
Se un individuo è ancora nella fase edipica, non ha, con l'altro, rapporto di intersoggettività, ma di interdipendenza, e quì arbitrariamente vi ricollego il bisogno di fusione col padre, il desiderio che lui faccia le cose al posto mio, desiderio che non è stato superato. Questo desiderio resta vietato e disatteso, per raggiungere l'altezza del padre devo salire da sola e lungo la traccia a gradini, cosa che altre parti di me, prendendo il suggerimento di Luke, con la leggerezza dei bambini,sono in grado di fare.

Cosa rappresenta la scala?
perchè è scavata nell'argilla?

la spiaggia era assolata e felice, del colore della sabbia gialla lucente, ma salendo diventa argillosa friabile mentre rapidamente è sera.

L'ho riletto più volte, essenziale e dritto come una roccia a strapiombo; cado miseramente nel tentativo di capire come utilizzarlo. Il messaggio c'è come il padre in cima, ma presupponi che ora io faccia il resto, cioè comprenderne tutti i risvolti, cosa che avrei preferito facessi tu giacchè c'eri. :)
Vorrei facesse qualcun'altro il lavoro che il mio essere adulto richiede, sulla spiaggia in vacanza come i bambini stavo benissimo.