Beh quell'uovo non è duro, sopratutto se lo rompi dall'interno.

Il guscio della noce è il mallo poi però la noce ha un altro guscio composto da due parti legnose che proteggono il gheriglio, la parte delicata della noce il suo prezioso seme.
Il guscio è parte di essa però ci sono gusci che custodiscono l'invibile.

L'angelo è soprattutto di Dio, è Dio che ci affida a lui per insegnarci la via da seguire, il suo compito è quello di esserci accanto non di preservarci dal Male o dal fare del male, siamo sempre noi artefici delle azioni che facciamo sebbene influenzati da tantissime coincidenze disseminate lungo il percorso!
In fondo Gris tutti abbiamo bisogno di una guida e quando siamo di fronte a scelte difficili, ci interroghiamo nel profondo e lì...forse c'è in un angolino l'Angelo di Dio, la sua voce, se la sapessimo ascoltare forse...sbaglieremmo meno.

Reggermi è come sostenermi, darmi forza: quando il dolore ti colpisce, ti sembra di cadere nel baratro, tu non hai le ali ma l'Angelo sì e ti sostiene, proprio quando credi di essere al buio, da solo, l'Angelo è lì con te, anche se non lo senti, anche se vorresti gridare contro Dio e tutto.
Ti ricordi la poesia delle orme quando Dio dice all'uomo incredulo "non ti ho mai abbandonato, in quei giorni in cui hai visto sulla sabbia due sole orme...ti ho preso in braccio"

Sulla parola governarmi...devo ancora capire

Si che me la ricordo è bellissima c'era annessa anche un immagine

Per quanto riguarda l'Angelo credo che sia pregandolo che si attiva nuovamente, credendo in Lui, parlandogli anche creando proprio un dialogo, tanto da domandargliele veramente quelle cose.
Perchè come ben sai spesso le preghiere per chi è abituato a dirle diventano una specie di sciogli lingua da ripetere per abitudine almeno la tendenza è quella, quando addirittura non ci si dimentica per poi riprenderle nel momento del bisogno.
Mentre secondo me il rapporto con il proprio Angelo va riattivato dico riattivato perchè ho l'idea che i bambini invece ci dialoghino o lo vedano alcuni almento poi ci si distacca da Lui.
E mentre noi siamo distratti da mille cose che ci portano in giro....Lui veglia su di noi in ogni momento.
Questo il motivo per cui dobbiamo instaurare di nuovo un dialogo con lui e mantenerlo giornalmente
:C:

Il guscio è parte della noce, protegge il suo seme, al quale permette anche di andare lontano potendo grazie ad esso galleggiare sulle acque, ma poi deve aprirsi perchè il seme stesso possa mettere radici e diventare un albero.

E' una bellissima preghiera , una compagna nella mia quotidianità.
Anch'io , come Sole condivido l'idea di un guida attraverso le cose della vita .
Il custodire richiama in me il rispetto e quella particolare responsabilità che accompagna chi custodisce le cose di altri , non che se si è proprietari di qualcosa non la si custodisca,ma se ne può fare quello che si vuole. Nella distanza , nell'altruità c'è una particolare attenzione perchè ci è stata affidata ....."che ti fui affidato dalla..."
quindi rispetto responsbilità e protezione nel senso di cura.

Il reggimi può essere inteso nel senso di sostenere , aiutare a stare diritto , eretto , e qui mi torna alla mente quell'eretto non in senso lineare , ma come "costruito " ben definito da Ray nel 3D Rettitudine

Il governare , anche nell' epressione dialettale...come tenere il timone di qualcosa, condurre e quindi dare una direzione giudare attraverso le avversità intese nel senso più ampio.

Il guscio è il contenitore, la noce il contenuto da contenere, sembra un gioco di parole ma il guscio ha motivo ed utilità di esistere finchè deve contenere la noce, poi per il contenuto non è più utile, si trasformerà in altro ma non potrà contenere altre noci diverse, quindi è unico, personale.

Infanzia... bambino...madre... figlio....

Premetto che anch'io -pur essendo molto razionale- ho fatto immediatamente la stessa associazione.

Jorodowsky l'aveva previsto nel commento allaXIIII lama dei Tarocchi:
"mi hanno chiamato Angelo custode, la Chiesa mi ha sognato così, con fattezze infantili. Sono questo e anche molto di più...".

Non è che voglio dire che J. sia la Bibbia, ma solo che è indubbio che -per molti di noi- ci sia una relazione particolare fra la preghiera dell'Angelo e l'infanzia.

Come se il seme di questa preghiera venga dal buon contadino messo a dimora in quella particolare stagione della nostra vita.

Stavo facendo delle ricerche, e c'è proprio un culto all'interno del cattolicesimo sugli angeli, quasi a pensare fosse una religione a parte. Ci sono preghiere e novene dedicate a loro, e poi c'è la questione degli arcangeli.

Credere nell'esistenza di un angelo e pregarlo credo siano cose differenti.

Mi piace l'esempio quasi giuridico di Gibbi, che però secondo me prende nel segno, appunto angelo custode, e non angelo proprietario, infatti sono i demoni che posseggono, non gli angeli.