E' passato più di un anno dall'ultimo post, sia mai che che ora capiamo qualcosina di più icon_mrgr:
Citazione:
Citazione:
E' questo versare la purificazione, come l'acqua sorgiva per essere pura ha bisogno di scorrere incessantemente, se la chiudiamo in un contenitore col tempo va a male e inizia a riempirsi di batteri. La purificazione è dunque un lasciare fluire dolcemente, cioè far salire verso la testa ma restando ancorati ai piedi, un versare continuo che alla lunga ci fa scoprire realmente chi siamo... |
Un materiale è puro, quando è totalmente quel materiale, non quando è un po' quello e un po' quell'altro. Quindi finchè uno è sia bene e sia male, non è cosi puro.
Purificare significa pulire, estirpare. L'acqua è pura soltanto quando bolle, o si sono eliminate le scorie, quindi la purificazione è il bianco comunque, significa aver eliminato il male o le imperfezioni. Accettare e vedere il male dentro di noi, significa soltanto renderci conto che non siamo puri, non siamo bianchi e che andremmo sbiancati. Se vedi i tuoi demoni e li accetti sei realista, non sei puro. Sono daccordo sul farlo salire dolcemente, perchè se i capi si lavano con troppa forza, oltre alla purezza, li avremmo anche sbiaditi, e le imperfezioni non si possono di certo trattare con tanta superficialità. Ovviamente sta riflessione viene dalla parola stessa. :C: |
Citazione:
In questa realtà è necessario il male, così come è necessaria la terra su cui poggiare i piedi, altrimenti l'Equilibrio Universale verrebbe a rompersi. I demoni sotterranei fanno parte di noi, non possiamo cancellarli. Perfino Gesù ha visto il Diavolo in persona.... che dici, non era puro lui? |
Citazione:
Noi esseri umani infatti non siamo puri, abbiamo il bene ed il male, il problema è se vederli come opposti o come contrari, o come forze complementari. Io non le vedo affatto complementari come per esempio vedo complementare materia e spirito. |
Citazione:
Se l'uomo fosse solo bene e male, sarebbe già tanto.. sarebbe puro, il problema è che molti rifiutano questo male che hanno dentro e lo nascondono sotto ad una serie di "sovrastrutture" che inquinano così la purezza dell'uomo e lo rendono un miscuglio indecifrabile... |
ah ho capito, più che altro è stabilire cos'è l'uomo, io non credo sia un discorso fossilizzato, l'uomo dell'antico testamento forse era più male che bene, o aveva percentuali diversi, ma dato che l'uomo si evolve, credo che le percentuali un po' cambino, e credo che poi subentra un discorso individuale.
Non penso che è soltanto un rifiuto penso che è soltanto un evoluzione, proprio come quelli animali che hanno rifiutato una parte della loro animalità e nel tempo sono diventati essere umani, si sono evoluti. Nell'uomo c'è il male perchè ciò è un retaggio antico, ma bisogna dire che non è per tutti uguali. Tanto è vero che se guardiamo bene non tutti abbiamo gli stessi demoni. Credo che un Santo, è santo perchè ha purificato quella parte di male che lo condizionava, questo non significa che non è stato mai malvagio, ma semplicemente l'ha trasformata, altrimenti avrebbe detto: oh vabbè so fatto pure de carne! Diciamo che è questo che non mi torna, ma ho capito senz'altro il tuo discorso, una parte di materialità deve rimanere sempre, altrimenti saremmo angeli, ed anche una parte di spiritualità ( altrimenti non so che saremo). |
Citazione:
Se serve comunque possiamo benissimo continuare nel thread su bene e male, qui rischiamo di andare OT. :C: |
Ok Kael, in ogni caso comunque adesso come l'hai spiegata mi è più cara, e sono senz'altro daccordo con te ;)
|
Il Fuoco è quello che brucia lo zolfo arsenicale di cui è rivestita la nostra Pietra (scatenando maleodoranti colate nere, i tre corvi...) e che permette finalmente all'acqua viva, al Mercurio, di uscire?
E' praticamente quello che fece Mosè nel deserto, battendo col bastone (simbolo maschile, igneo) tre volte la roccia ne fece sgorgare acqua viva.. Sono ancora i "lavaggi" di Flamel, o levigazioni, lavaggi che ricorda essere puramente ignei, ai quali la Pietra cede le sue parti impure e finalmente libera la sua "anima metallica", o bianchissima acqua mercuriale... |
Riporto un passo dell'abate Montfaucon de Villars che può essere parecchio utile al discorso:
"Si deve purificare ed esaltare l'elemento del fuoco, che è in noi, e aumentare il tono di questa corda allentata. Non si deve far altro che concentrare il fuoco del mondo, per mezzo di specchi concavi, dentro un globo di vetro. Si forma in questo globo una polvere solare, che poichè si è purificata da sé medesima, ed essendo preparata secondo l'arte, diventa, in poco tempo, superlativamente adatta ad esaltare il fuoco che è in noi. Ed a farci diventare, per modo di dire, di natura ignea." Concentrare il fuoco del mondo per mezzo di specchi concavi... E' esattamente quello che fa una comune lente, che ha la proprietà di concentrare o divergere i raggi di luce. L'immagine del ricercatore alla Sherlock Holmes che con la sua lente d'ingrandimento tutto osserva e non si lascia sfuggire niente mi pare una bella metafora per quel che riguarda il modo di accendere e alimentare questo fuoco. Del resto, si sa, per accendere un fuoco campestre basta un po' di paglia, sole, e una lente d'ingrandimento... |
Ah, cercando anche "specchi ustori" (quelli usati nell'antichità per affondare le navi nemiche, dirigendo per mezzo di molti specchi, o di uno solo a forma di parabola, i raggi solari in un unico punto fino a incendiare gli scafi di legno) ho scoperto che uno specchio parabolico è proprio quello che viene usato, ancora oggi, per accendere il "sacro fuoco" della staffetta olimpica, cerimonia che si tiene ad ogni edizione nella piana del tempio di Hera ad Olimpia...
|
Non ricordavo di aver risposto a questa discussione, ma vedendo la data forse era troppo presto... o forse è troppo presto anche adesso, però mi interessa questa cosa del fuoco.
Ogni tanto mi accendo troppo, quando questo non succede spesso mi sento spesso e depresso, c'era un periodo invece che mi sentivo ispirato e tutto ciò che faceva prendeva forma, forse in questo periodo il fuoco era più dosato. Il fatto che uno c'ha sempre caldo non centra invece vero? |
Citazione:
Provo a dare una mano con un paio di domande: possiamo dire che il fuoco si accende (per attrito) ogni qualvolta cerchiamo di dominare (diciamo governare) una nostra reazione ad un impulso (sia esterno che esterno)? Puoi precisare meglio la frase che ho grassettato? |
Citazione:
L'attrito si crea se ci sono due parti che sfregano, quindi ci vuole un "noi" che fa attrito con la reazione (e uno che osserva)... se la reazione è "in linea" con ciò che siamo/vogliamo essere non fa attrito e quindi non brucia. Questo forse in parte risponde anche alla seconda domanda... banalmente non è "noi" tutto ciò che, in noi, ci fa attrito. |
Citazione:
|
Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 23.55.58. |
Powered by vBulletin Copyright ©2000 - 2024, Jelsoft Enterprises Ltd.
Questo sito non è, nè può ritenersi assimilabile ad una testata giornalistica, viene aggiornato senza alcuna periodicità, esclusivamente sulla base della disponibilità del materiale. Pertanto, non è un prodotto editoriale sottoposto alla disciplina della l. n. 62 del 2001. Il materiale pubblicato è sotto la responsabilità dei rispettivi autori, tutti i diritti sono di Ermopoli.it che incoraggia la diffusione dei contenuti, purchè siano rispettati i seguenti principi: sia citata la fonte, non sia alterato il contenuto e non siano usati a scopo di lucro. P.iva 02268700271